[cite] Mauro:[/cite]
[cite] Crotalo:[/cite]e se posso affrontare queste tematiche nella vita reale come mai nei gdr devo avere dei comportamenti distruttivi verso gli altri (ok ho scritto distruttivi, magari non è un termine giusto. non me ne vengono altri adesso, non facciamolo diventare l'ennesiam caccia alle streghe)?
Perché se si gioca per affrontare tematiche interessanti si può andare a parare su cose disturbanti, e quindi ci sono due esigenze che si scontrano: da un lato chi non vuole vedere trattate quelle tematiche, dall'altro chi vuole approfondirle.
Inoltre, come detto, parlarne nel manuale male non fa e magari fa bene; quindi perché non parlarne?
Beh, ci sono degli impliciti importanti....
"Volere" presuppone una concezione un po' troppo razionale dell'essere umano... Uno può andare a parlare di un argomento, all'interno del suo dispiegarsi può scoprire che ci sono delle cose che lo urtano, e probabilmente prima non lo sapeva...
Credo infatti in tal senso siano nati veli e linee, strumenti, che nel mentre scopro che una cosa mi "urta", attenuano o annullano il contraccolpo psicologico. Non siamo così padroni delle nostre paure e dei disgusti.
Quanto alla diversità tra l'affrontare tematiche scabrose nella vita reale e nel gioco, lasciando perdere teorizzazioni un po' naif e psicologia dell'uomo di strada, rimanda alla definizione di gruppo di base e gruppo di lavoro (vedi Bion). I Gruppi di Base (i gruppi amicali per esempio) hanno regole lasse, spesso implicite e formalizzate attraverso l'azione... Quando si chiacchera di qualcosa di disturbante me ne stacco, impongo di non parlarne etc etc... Insomma esistono mille modalità per evitare contraccolpi psicologici grazie alle poche regole e alle molte possibilità.
Un gruppo di Gdr è un Gruppo di Lavoro, ossia un gruppo che si organizza secondo un obiettivo primario ("giochiamo e esploriamo le oppressioni sessuali" per esempio). In tale gruppo le regole diventano più formali, strutturate e anche esplicite. Ciò comporta maggiori conflitti, minori possibilità di sfuggita e quindi la necessità di esplicitare regole ad hoc per tutelarsi.
Questo è il motivo nella vita normale non se ne sente il bisogno e nei giochi di ruolo sì...
Scusate se sono diventato tecnico e difficile ma si è accesa la spia professionale.