Autore Topic: Punti di forza dei Tradizionali rispetto ai New Wave  (Letto 27184 volte)

Punti di forza dei Tradizionali rispetto ai New Wave
« Risposta #45 il: 2009-08-07 19:46:04 »
La passività è ricreabile, ok, ma perchè imparare qualcosa di nuovo per soddisfare qualcosa che quel che ho già soddisfa?
La passività inoltre per sua natura è ostile al cambiamento, la passività è entropia.

C'è gente che ha giocato/gioca in maniera passiva per scelta, per loro è desiderabile.

Inoltre vedere la tanto scontata magnana nel sistema tradizionale  non è così scontato. C'è gente che nn l'ha mai vista. Tant'è che ci sono giocatori che provati i nw son tornati indietro. Non è una leggenda e non sono 2 gatti.  Se vuoi qualcosa che sia oltre la congettura, bè chiediglielo a loro.
Trarre ste conclusioni è cmq una congettura.

Ezio

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Punti di forza dei Tradizionali rispetto ai New Wave
« Risposta #46 il: 2009-08-07 19:51:39 »
Ma son l'unico a pensare che la passività faccia a pugni col gioco di ruolo a livello fondamentale?
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

adam

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Punti di forza dei Tradizionali rispetto ai New Wave
« Risposta #47 il: 2009-08-07 19:52:04 »
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite][p]Ma son l'unico a pensare che la passività faccia a pugni col gioco di ruolo a livello fondamentale?[/p]
chiaramente no.
Alessandro

Punti di forza dei Tradizionali rispetto ai New Wave
« Risposta #48 il: 2009-08-07 19:58:57 »
Personalmente considererei seriamente come un dato di fatto che alcune persone hanno provato dei giochi nw e continuano ugualmente a giocare (anche) ai classici.

Ipotizzare problemi di natura mentale, emotiva o sadomasochista credo non sia la base per un buon ragionamento analitico :)

Probabilmente c'è qualcosa che ci sfugge.

Moreno Roncucci

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Punti di forza dei Tradizionali rispetto ai New Wave
« Risposta #49 il: 2009-08-07 20:02:49 »
Alla domanda "perché uno dovrebbe preferire i gdr tradizionali" vengono in mente un sacco di risposte maligne, legate in gran parte a meccanismi malati di status sociale.  Ma non credo che il senso della domanda sia questo...  ;-)

Se fosse "perchè giocare a gdr tradizionali" , ci si potrebbe aggiungere il motivo archeologico, o la semplice nostalgia del farsi una partita con la Scatola Rossa: nessuno richiede al vecchio Commodore 64 di avere prestazioni moderne, se lo tiri fuori dalla naftalina per nostalgia. Però il titolo del thread non è "perchè farsi una partita tradizionale ogni tanto", è "punti di forza dei tradizionali"...

"Punti di forza".? A livello commerciale probabilmente l'incancrenimento del parco giocatori, la scarsa conoscenza delle alternative... manche qui, non mi sembra che il thread riguardi il piano commerciale.

Insomma, "punti di forza" del gdr tradizionale, nel senso del thread, non ne vedo proprio. E' superato e basta.
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Punti di forza dei Tradizionali rispetto ai New Wave
« Risposta #50 il: 2009-08-07 20:04:35 »
Citazione
[cite]Autore: Yaggo[/cite]La passività è ricreabile, ok, ma perchè imparare qualcosa di nuovo per soddisfare qualcosa che quel che ho già soddisfa?

Perchè con i new wave si può persino essere passivi in modo più passivo ancora!!! :D
Questo accade quando il tuo master non necessita più di settimane per preparare l'avventura.. perchè col sistema che lo sgrava da inutili meccaniche (che poi ignora) fa prima: ergo il giocatore gioca di più.. e non ha bisogno di imparare nulla (molti giochi new wave si spiegano in 10-15 minuti!)
Infine il giocatore che desidera passività... perchè non prova direttamente col formless e diceless? Che bisogno c'è di un regolamento di 200 pagine che spiega in dettaglio quanti punti ferita ti infliggono le scarpe strette mentre corri? (non sto scherzando.. è una regola che gli autori di rolemaster volevano includere e che alla fine hanno deciso di scartare perchè eccessiva!).
Se vuoi passività.. non cerchi di complicarti le cose ma di semplificartele il più possibile (e i new wave seguono questa strada).

Quindi questo non mi pare possa essere considerato un punto di forza dei tradizionali.

Citazione
[cite]Autore: Yaggo[/cite]
Se vuoi qualcosa che sia oltre la congettura, bè chiediglielo a loro.

Lo chiedo qui perchè mi pare che in altri topic si sia parlato di questi eventuali punti di forza dei tradizionali (o meglio che esistono) e del fatto che questa community non abbia orecchio per questo. Quindi se qualcuno vuole dirli e discuterne (ragionandoci assieme tranquillamente) questo è il posto giusto. :-)


Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite][p]Ma son l'unico a pensare che la passività faccia a pugni col gioco di ruolo a livello fondamentale?[/p]

Non sei l'unico :-)
Ma se la passività è ricercata (e io non credo) coi new wave la puoi non solo trovare (volendo) ma anche accorgerti che c'è di meglio che stare passivi in un gdr. :)
Lord Zero - (Domon Number 0)

Punti di forza dei Tradizionali rispetto ai New Wave
« Risposta #51 il: 2009-08-07 20:22:56 »
Bah, il punto di forza dei tradizionali è l'esserci stato.
Senza i tradizionali non avremmo in NW :D un po' come Tolomeo e Newton :D:D
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Punti di forza dei Tradizionali rispetto ai New Wave
« Risposta #52 il: 2009-08-07 21:05:29 »
Sinceramente sono agli inizi con i giochi di terza generazione (scusate ma NW non mi piace proprio) ma più li provo meno mi viene voglia di giocare cno quelli di seconda (i famigerati parpuzi).

Mi mancano le ambientazioni, Fading Suns per esempio l'adoro, ma penso si possano giocare gli stessi ambienti con altri giochi più coerenti.

Di certo mi piace ancora giocare ad Ars Magica e da nostalgico che ama le cose vecchie non ho problemi a farmi una sana partita ad AD&D (rigorisamente prima edizione però quella bella incasinata!)

altri giochi tradizionali, no grazie, mi sto rendendo conto che l'esplorazione del setting e lo sviluppo di trame si può fare meglio con altro e non penso che ci perderò troppo tempo a voltarmi indietro!!!!

Poi c'è il problema degli amici, da non sottovalutare, io ho cari amici che non vogliono giocare a The Pool o Aips ecc. per cui rimango con loro (rigorosamente come giocatore arbitro MAI) a giocare ad obrobri come Dark Heresy perchè sono amici ecc.

Quanto resisterò? non lo so, forese finirò come Moreno e DOmon che hanno attacchi di orticaria a toccare manuali vecchi, ma per ora reggo ;)

rispondendo alla domanda, punti di forza?  

mmm...

per come voglio giocare io?

 al momento NESSUNO! :)

Punti di forza dei Tradizionali rispetto ai New Wave
« Risposta #53 il: 2009-08-07 21:21:11 »
Che il master si sbatta di meno al giocatore non frega un caxxo.
Il giocatore è passivo. Probabile che non abbia mai neppure letto il manuale, forse gli hanno anche consigliato che scheda farsi...

Citazione
Infine il giocatore che desidera passività... perchè non prova direttamente col formless e diceless?

Be se nel gruppo dove gioca li usano...
In effetti il giocatore sta li non per giocare. (ma a giudicare da alcune risposte sta cosa era evidente) per vedere gli amici, perchè è troppo ciccio per giocare a calcetto, perche da ragazzino gocava ai gdr, perche al gruppo serviva uno in più, perchè _____________________________ (metti tu qui un motivo)

Chiedilo non qui. Sto posto è una comunità abbastanza filtrata, qui c'è gente che principalmente giocava ai tradizionali. Vai a chiederlo sugli altri forum.

Citazione
Ma se la passività è ricercata (e io non credo)


Vedi sopra.

Citazione
coi new wave la puoi non solo trovare (volendo)

Il giocatore nn farà mai sto sforzo, se il dm o il resto del gruppo cambia sistema sarà felicissimo di fare tappezzeria anche con il nuovo sistema, ma l'innovazione non partirà da lui.

Tuttavia nn resisto alla tentazione di citarmi addosso
Citazione
perchè imparare qualcosa di nuovo per soddisfare qualcosa che quel che ho già soddisfa?


I giochi "design anni 90"™ non hanno oggi punti di forza particolari, rappresentano come nota khana la caratteristica di essere esistiti prima, e di essere i giochi nw loro discendenti.

Il loro punto di forza è commerciale, se vai in un negozio di giocattoli/fumetti e chiedi un gioco di ruolo, molti ti diranno come prima cosa D&D.

Se chiedi una bevanda gassata analcolica in lattina molti ti diranno coca cola
Se chiedi la mayonaisse  ti dirannò calvè (o kraft)
Carne in scatola simmenthal, e così via.

Sono marchi noti, identifichi un prodotto con il marchio.

Gioco di ruolo è D&D. Anche se poi non è vero.

Punti di forza dei Tradizionali rispetto ai New Wave
« Risposta #54 il: 2009-08-07 21:24:34 »
Adesso che ci penso hanno un punto di forza, si vendono a chili ;)

Matteo Suppo

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Punti di forza dei Tradizionali rispetto ai New Wave
« Risposta #55 il: 2009-08-07 21:31:25 »
Salve, vorrei comprare 3 etti di gioco di ruolo... hm non saprei, che differenza c'è? ah... ok.... sì..., allora dai, provo a prendere quello là ben in mostra sulla scaffale... sì sono sicuro... va bene... 'rivederci... tante cose...
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Punti di forza dei Tradizionali rispetto ai New Wave
« Risposta #56 il: 2009-08-07 21:47:58 »
Citazione
[cite]Autore: Yaggo[/cite]Il giocatore nn farà mai sto sforzo, se il dm o il resto del gruppo cambia sistema sarà felicissimo di fare tappezzeria anche con il nuovo sistema, ma l'innovazione non partirà da lui.

Ok, ma allora non è un punto di forza dei tradizionali.
La domanda del topic non era, come mai i giocatori tradizionali non fanno lo sforzo di cercare i giochi new wave, ma quali sono i punti di forza dei tradizionali tali che, una volta provati entrambi, (new wave e tradizionali) qualcuno possa decidere di tornare ai tradizionali. Perchè al di là delle tematiche disfunzionali e sociali (delle quali si è già discusso in altri topic) a me interessa evidenziare se effettivamente c'è qualcos'altro oppure no.
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Matteo Suppo

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« Risposta #57 il: 2009-08-07 21:54:25 »
Bisognerebbe trovare quella bestia rara che è il giocatore che ha provato entrambi e preferisce i tradizionali. Finché cerchiamo di capirlo noi che preferiamo gli altri non andremo lontano.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Moreno Roncucci

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Punti di forza dei Tradizionali rispetto ai New Wave
« Risposta #58 il: 2009-08-07 21:59:27 »
Citazione
[cite]Autore: Lord Zero[/cite]La domanda del topic non era, come mai i giocatori tradizionali non fanno lo sforzo di cercare i giochi new wave, ma quali sono i punti di forza dei tradizionali tali che, una volta provati entrambi, (new wave e tradizionali) qualcuno possa decidere di tornare ai tradizionali. Perchè al di là delle tematiche disfunzionali e sociali (delle quali si è già discusso in altri topic) a me interessa evidenziare se effettivamente c'è qualcos'altro oppure no.


A parte i meccanismi disfunzionali di status sociale, sì, c'è qualcos'altro. L'effetto "guida di Londra"

Ne ho già parlato in qualche thread, credo (10 punti a chi mi posta il link!). Il fatto che i giocatori di gdr tradizionali (specie di "quelli degli anni 90"... uffah, Parpuzio era più corto...) sono abituati da sempre a giocare sempre lo stesso gioco. Come qualcuno che sia abituato in libreria, a trovare solo il signore degli anelli, in tante lingue e confesioni diverse, ma sempre lo stesso libro.

Poi arrivano i NW. Cioè, più semplicemente, qualcuno inizia pure a fare libri diversi.

Libri diversi significa passare da negozi che sono "negozi del signore degli anelli" a vere librerie, che contengono romanzi, saggi, e guide turistiche, e manuali, etc.

Un giorno uno di quelli che ha comprato finora 56 edizioni del signore degli anelli, perchè gli piaceva ogni volta cambiare il font e le illustrazioni, sente parlare di questo nuovo strano negozio, questa "libreria". Non ha molta voglia di cambiare, a ma si lascia spingere a farci un giro. Ci va, prende il primo libro che trova vicino alla cassa, dove tengono le guide turistiche (tanto, tutti i libri sono uguali, no?), e compra la guida turistica di Londra.

A casa, scopre che non ci sono avventure e sfide, e non ci torna più, perchè "a me interessano le cose avventurose, non le guide turistiche". L'idea che ci possano essere in uno stesso negozio cose diverse non riesce nemmeno a sfiorarlo.

Quando poi gli dicono che dentro quella libreria, se cercasse un po' meglio, potrebbe trovare anche romanzi avventurosi di Vance, Leiber, Moorkook, etc, reagisce sdegnato dicendo che devono smetterla di offenderlo e trattarlo da ignorante, che l'ha letta la guida turistica di Londra e non c'è niente di tutto queto, e chi dice che esiste una cosa tipo "altri romanzi che non siano il SDA" è un fanatico, uno che vuole trasmettere una fede, uno che scassa le palle, etc.

E poi magari si incavola se nelle discussioni fra gli abituali frequentatori della libreria viene trattato con condiscendenza o vera e propria irrisione...  :-)
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« Risposta #59 il: 2009-08-07 22:02:32 »
Senza parlare che quel Signore degli anelli ha un sacco di pagine bianche con su scritto "scrivi tu che noi non sappoiamo come fare questo passaggio"
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

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