[cite]Autore: Lord Zero[/cite]La domanda del topic non era, come mai i giocatori tradizionali non fanno lo sforzo di cercare i giochi new wave, ma quali sono i punti di forza dei tradizionali tali che, una volta provati entrambi, (new wave e tradizionali) qualcuno possa decidere di tornare ai tradizionali. Perchè al di là delle tematiche disfunzionali e sociali (delle quali si è già discusso in altri topic) a me interessa evidenziare se effettivamente c'è qualcos'altro oppure no.
A parte i meccanismi disfunzionali di status sociale, sì, c'è qualcos'altro. L'effetto "guida di Londra"
Ne ho già parlato in qualche thread, credo (10 punti a chi mi posta il link!). Il fatto che i giocatori di gdr tradizionali (specie di "quelli degli anni 90"... uffah, Parpuzio era più corto...) sono abituati da sempre a giocare sempre lo stesso gioco. Come qualcuno che sia abituato in libreria, a trovare solo il signore degli anelli, in tante lingue e confesioni diverse, ma sempre lo stesso libro.
Poi arrivano i NW. Cioè, più semplicemente, qualcuno inizia pure a fare libri diversi.
Libri diversi significa passare da negozi che sono "negozi del signore degli anelli" a vere librerie, che contengono romanzi, saggi, e guide turistiche, e manuali, etc.
Un giorno uno di quelli che ha comprato finora 56 edizioni del signore degli anelli, perchè gli piaceva ogni volta cambiare il font e le illustrazioni, sente parlare di questo nuovo strano negozio, questa "libreria". Non ha molta voglia di cambiare, a ma si lascia spingere a farci un giro. Ci va, prende il primo libro che trova vicino alla cassa, dove tengono le guide turistiche (tanto, tutti i libri sono uguali, no?), e compra la guida turistica di Londra.
A casa, scopre che non ci sono avventure e sfide, e non ci torna più, perchè "a me interessano le cose avventurose, non le guide turistiche". L'idea che ci possano essere in uno stesso negozio cose diverse non riesce nemmeno a sfiorarlo.
Quando poi gli dicono che dentro quella libreria, se cercasse un po' meglio, potrebbe trovare anche romanzi avventurosi di Vance, Leiber, Moorkook, etc, reagisce sdegnato dicendo che devono smetterla di offenderlo e trattarlo da ignorante, che l'ha letta la guida turistica di Londra e non c'è niente di tutto queto, e chi dice che esiste una cosa tipo "altri romanzi che non siano il SDA" è un fanatico, uno che vuole trasmettere una fede, uno che scassa le palle, etc.
E poi magari si incavola se nelle discussioni fra gli abituali frequentatori della libreria viene trattato con condiscendenza o vera e propria irrisione... :-)