Autore Topic: D&D 4 ma non solo - actual play  (Letto 11309 volte)

Dr. Zero

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D&D 4 ma non solo - actual play
« Risposta #15 il: 2009-06-09 08:54:34 »
le prime le ho perse, quindi posso solo parlare delle ultime  (erano con cani nella vigna e il master lo faceva simone)
Erano di Aips,e alessio subito ha detto di non voler giocare.
A quel punto gli abbiamo fatto fare il pubblico. Daniele sembra neutro. Comunque iniziata la partita ti posso assicurare che si stava divertendo, perchè io dal mio piccolo mondo non avevo mai visto uno che guardava una sessione impegnarsi tanto. Ripresa la partita il giorno dopo anche Daniele è passato dal lato del pubblico semplicemente perchè bvoleva così. Ora se la sessione prima fosse stata un disastro lo potrei capire, ma a parte che lui è sempre imperscrutabile, mi era sembrat divertito più del solito.Seconda sessione con solo due giocatori e due di pubblico e anche questa , per quel che ne ho capito io, ha mostrato segni di CA. Cavolo vedere persone fare suggerimenti, complimentarsi , interessarsi della giocata di un pg altrui, mi parevano buoni segni. Io infatti mi sono divertito molto.
Ora dopo questa situizione ti arriva la frase della morte cerebrale del sottoscritto: Alessio mi fa che "con questi giochi, divertenti si, non senti i personaggi davvero tuoi. Io ho bisogno dei pallini sulla scheda".
ho staccato il cervello e ho pensato alle coordinata astronomiche di Plutone. Non le sapevo e sono tornato a pensare a quale Dio del gdr devo rivolgermi per scacciavitare via queste baggianta dalla tesesta delle persone
« Ultima modifica: 2009-06-09 08:56:30 da Dr. Zero »

Moreno Roncucci

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« Risposta #16 il: 2009-06-09 09:22:10 »
Aspetto il commento di Simone riguardo alle prime partite, ma la vedo grave... mi sembra un classico caso di due che ormai sono "adepti della Sacra Setta del Vero GDR", quella per cui "siamo qui per celebrare un rito, mica per divertirci!".  Se è così, ragionare con loro è come ragionare con un fanatico religioso sull'esistenza o meno del suo Dio...  il fatto che si siano divertiti o meno con AiPS è assolutamente irrilevante. Ammettere di essersi divertiti di più sarebbe blasfemo. Non si cambia liturgia e vangelo solo perchè un altro è più divertente.

Pare una barzelletta, ma incredibilmente sono comunissimi. Se invece di perdere tempo a cercare tracce di Satanismo o di droghe o sacrifici umani quelli del BADD (Bothered About D&D) avessero fatto fare test psicologici per questa sindrome avrebbero avuto molto più successo nel dimostrare che D&D era dannoso...

Purtroppo, di solito non c'è cura.  Se il caso viene confermato dalla testimonianza di Simone, consiglio direttamente l'amputazione della parte infetta dal gruppo. Può sembrare drastico, ma si evitano settimane se non mesi o anni di piccoli sabotaggi passivo-aggressivi, dispetti, ripicche, bambinate, comportamenti infantili, e in generale tutto il processo che di solito si vive durante la fase di rottura di un matrimonio. Ma senza i vantaggi del matrimonio. (non gli puoi neanche chiedere gli alimenti per gli anni che ti hanno fatto perdere)
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LucaRicci

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« Risposta #17 il: 2009-06-09 09:25:41 »
Citazione
[cite]Autore: Dr. Zero[/cite]Alessio mi fa che "con questi giochi, divertenti si, non senti i personaggi davvero tuoi. Io ho bisogno dei pallini sulla scheda"


Hai bisogno del gateway per lenire il braindamage, le faccio la solita ricetta: una dose di Spirit of The Century, mezza di NCaS, prima dei pasti, e se vuole le prescrivo questo nuovo farmaco, Anima Prime; potrebbe essere un buon antiinfiammatorio se usato in maniera locale.
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Renato Ramonda

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« Risposta #18 il: 2009-06-09 09:32:01 »
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Ma senza i vantaggi del matrimonio. (non gli puoi neanche chiedere gli alimenti per gli anni che ti hanno fatto perdere)


Uh, temevo un commento diverso tra le parentesi... :o)
« Ultima modifica: 2009-06-09 09:32:18 da renatoram »

Simone Micucci

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« Risposta #19 il: 2009-06-09 09:36:55 »
c'è sempre quel piccolo dettaglio che dopo anni passati insieme si fa un pò fatica a scegliere così a mente fredda di lasciar perdere. E comunque con tutti i dubbi che ho per conto mio i rilanci di Moreno diventano particolarmente difficili da parare. -_-

[Modifica: ho letto solo adesso i messaggi dopo il penultimo di Moreno...un secondo che preparo una piccola recensione della partita di AiPS e NCaS]
« Ultima modifica: 2009-06-09 09:40:23 da -Spiegel- »
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Moreno Roncucci

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« Risposta #20 il: 2009-06-09 09:44:02 »
Citazione
[cite]Autore: LucaRicci[/cite]Hai bisogno del gateway per lenire il braindamage, le faccio la solita ricetta: una dose di Spirit of The Century, mezza di NCaS, prima dei pasti, e se vuole le prescrivo questo nuovo farmaco, Anima Prime; potrebbe essere un buon antiinfiammatorio se usato in maniera locale.


Mah, è vero che le varietà della mente umana sono tante e tutte strampalate, ma quando si è arrivati al vero e proprio "culto" un approccio per gradi dà solo benzina alle ripicche passivo-aggressive, in cui si gioca magari a SotC per sabotarlo facendo capire che a dare problemi sono le differenze con un "vero gdr", ignorando e anzi sabotando l'uso degli aspetti, etc.   Sono situazioni in cui se vedono che cedi ad una lagna di potenza 1, poi insistono con una di potenza 2, 3, 10, 20 perché vedono che funziona. E ti prendono per stanchezza finché non torni a D&D (e temo sia proprio questo che sia successo con la proposta di alternare giochi di tipo diverso in giorni diversi: aumenterà le lamentele e le spinte per giocare solo a D&D)

Credo che invece "l'andare per gradi" sia molto, molto più indicato per giocatori che si impegnano davvero e che hanno semplicemente qualche difficoltà di adattamento o nell'entrare nell'ordine di idee di giochi troppo "rivoluzionari". Allora può avere un senso venirgli incontro e passare all'inizio per giochi "a meta' strada".  

Ma si "viene incontro" a qualcuno solo se ha veramente intenzione di incontrarsi e metà strada. Se vuole solo fare quello che vuole lui senza il minimo cedimento, cosa gli vai incontro a fare? A dimostrargli che la sua tattica funziona?
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Moreno Roncucci

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« Risposta #21 il: 2009-06-09 09:54:35 »
Citazione
[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]c'è sempre quel piccolo dettaglio che dopo anni passati insieme si fa un pò fatica a scegliere così a mente fredda di lasciar perdere. E comunque con tutti i dubbi che ho per conto mio i rilanci di Moreno diventano particolarmente difficili da parare. -_-


Lo so. Cosa credi che abbia fatto con il mio vecchio gruppo?  :-(

In questi post dico quello che avrei dovuto fare io, sapendo benissimo che se li avessi letti all'epoca, non lo avrei fatto nemmeno io.

Però, con il senno di poi, se la rottura con certi elementi che si erano convinti di aver diritto sul mio tempo solo perché ero "nel gruppo" fosse avvenuta molto, molto prima, non solo non avrei buttato via anni di possibile buon gioco in partite invece prive di senso, ma avendo posto dei "paletti" SUBITO, la rottura sarebbe stata meno dura e polemica.

(inoltre, a dirla tutta, se avessi saputo subito che TUTTE le tre ragazze del gruppo mi avrebbero seguito perché si erano rotte le palle di certi atteggiamenti anche loro, avrei avuto meno remore...  :-)

P.S.: in effetti, il fatto che abbia lasciato "la setta degli adoratori di D&D" senza donne spiega anche l'acredine di certe reazioni... :-)  

P.P.S: puoi comunque metterli alla prova prima di prendere decisioni drastiche. Metti dei paletti. Il tuo tempo è tuo, RIFIUTATI di sprecarlo per qualcosa che non ti diverte. Se sono amici davvero capiranno. Se non sono davvero amici tuoi... che te li tieni a fare?
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LucaRicci

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« Risposta #22 il: 2009-06-09 10:05:15 »
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]ma quando si è arrivati al vero e proprio "culto" un approccio per gradi dà solo benzina alle ripicche passivo-aggressive

Non ho notato niente nell'AP che possa confermare una sorta di culto; come ho già detto nel primo post, vedo tanto "fantasma delle sessioni passate", ma un fantasma comunque disilluso e neanche troppo convinto.

Personalmente, ritengo che un paio di sessioni di gateway siano molto più salutari che interrompere direttamente qualsiasi rapporto perchè tanto "non si può più fare niente"; se hai del tempo a disposizione, vale sempre la pena provarci.

@Moreno
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Ma si "viene incontro" a qualcuno solo se ha veramente intenzione di incontrarsi e metà strada. Se vuole solo fare quello che vuole lui senza il minimo cedimento, cosa gli vai incontro a fare?

Come si fa a capire che uno non vuole? C'ha scritto in fronte "bruciato"? O si fa per gradi, o si rischia di agire per assoluti :-/
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Niccolò

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« Risposta #23 il: 2009-06-09 10:23:35 »
Citazione
Non ho notato niente nell'AP che possa confermare una sorta di culto


io si: la frase sui pallini.

Citazione
come ho già detto nel primo post, vedo tanto "fantasma delle sessioni passate", ma un fantasma comunque disilluso e neanche troppo convinto.


da parte di chi scrive, forse...

Mattia Bulgarelli

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« Risposta #24 il: 2009-06-09 11:28:29 »
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Credo che invece "l'andare per gradi" sia molto, molto più indicato per giocatori che si impegnano davvero e che hanno semplicemente qualche difficoltà di adattamento o nell'entrare nell'ordine di idee di giochi troppo "rivoluzionari". Allora può avere un senso venirgli incontro e passare all'inizio per giochi "a meta' strada".

A riprova di quel che dici, Moreno, io porto ancora l'esempio dei giocatori di Legnago.
Mai giocato nulla di "nuovo", gli ho portato CnV, hanno avuto qualche piccola (davvero!) difficoltà all'inizio, ora giocano BENE, dopo 4 partite ad un gioco come CnV, che non è nè facilissimo (ha mille sfumature) nè ha continuità con Parpuzio.

Anzi, vista la loro VOGLIA di provare "roba nuova", un gioco così diverso è stato uno stimolo a partire senza preconcetti! ^__^

Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]P.P.S: puoi comunque metterli alla prova prima di prendere decisioni drastiche. Metti dei paletti. Il tuo tempo è tuo, RIFIUTATI di sprecarlo per qualcosa che non ti diverte. Se sono amici davvero capiranno. Se non sono davvero amici tuoi... che te li tieni a fare?

Aggiungerei, qui, che si può giocare anche con dei "conoscenti" (again: i ragazzi di Legnago son buoni e cari, ma li conosco da poco per essere "amici", non di quelli con la A maiuscola, almeno per ora), se hai un gioco che non ti faccia perdere intere sessioni di assestamento sulle house-rules. :P
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Simone Micucci

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« Risposta #25 il: 2009-06-09 12:01:14 »
Parto spiegando che con alcuni giocatori compagni di gruppo ho rapporti più stretti che con altri. Non sto facendo distinzioni tra amici di serie A e amici di serie B, dico soltanto che con alcuni parlo meglio che con altri, e quindi è normale parlare di più.
Già da diverso tempo con Elia parlavamo di partite più o meno divertenti, come migliorare la qualità di una giocata, la descrizione di ambienti, quali stereotipi si usavano ecc ecc. E già da diverso tempo sembrava particolarmente interessato ai giochi narrativi, anche se in pratica li ha approcciati poco o niente (una sola partita a CnV un annetto fa, master Thomas, che non si rivelò speciale, anzi, fu probabilmente un pò deludente, complici diverse incomprensioni del sistema).
Alla fine di uno di questi discorsi (in cui continuava a ribadirmi che il fantasy lo aveva stufato, D&d sopratutto) io gli comunicai la mia decisione ferma "a breve dedicherò un periodo di tempo a determinati giochi (Cani nella Vigna e Non Cedere al Sonno), con piede fermo. Chi vuole giocare c'è, chi non vuole non c'è". E lui approvò (ora, con la sua capacità di alterare il tempo e la realtà probabilmente questa cosa non sarà mai successa, ma io ricordo abbastanza vividamente la sua approvazione).

Al termine di una giocata di d&d (per me, master, particolarmente deludente, ma fu solo una coincidenza) attuo il programma che mi ero imposto: Thomas comunica che sarà assente per un intero finesettimana, ed io ne approfitto per avvertire che, sfruttando l'assenza del suo personaggio, la settimana successiva si sarebbe giocato a Non Cedere al Sonno e Cani nella Vigna (Non Cedere al Sonno è saltato, in compenso ci si è fatti un sabato pomeriggio/domenica pomeriggio di CnV...le mie prime giocate da Master).
Appena comunicato questo la vita va via dal volto di Alessio (che odia CnV...l'ambientazione, dice lui, ma al momento di proporgli lo stesso sistema su una diversa ambientazione per lui resta comunque un'esperienza sgradevole, ancora prima di averla giocata).
Elia, quando ne riparliamo, sembra non approvare la mia comunicazione, dice che non dovrei fare prese di punta del genere e che ha molti dubbi in proposito (io, basito, gli spiego quello che ci siamo detti una settimana prima e lui afferma che comunque non approva il modo...MAH).

La settimana successiva succede questo: forte della giocata assistita al tavolo di Moreno e dei vari consigli decido di non giocare la città qui presentata (da me ribattezzata Pincayon), ma butto giù una brevissima traccia di una città introduttiva (se volete metto un AP, più avanti).
Alla fine della prima città, non esattamente entusiasmante colpa di una mia cattiva gestione (poi spiegherò nell'eventual AP), ricevo alcuni consigli da Elia che mi spiega in cosa non si è divertito (non mi sogno neanche di chiederlo ad Alessio, che non si diverte per partito preso, sarebbe come chiedere al fuoco perché scotta). Salta fuori che, secondo Elia, lui (Elia) non si è divertito per una carenza descrittiva (ed effettivamente è vero...praticamente ci si è mossi su una città bianca). Accetto la critica e la domenica partiamo con la seconda giocata. Descrivo per bene l'ambiente circostante e il territorio, la città, e tento di inventare una conformazione che risulti interessante, distanziandomi anche dallo stereotipo dell'immaginario collettivo (per ben tre volte ho dovuto dire che non si era nel deserto, ma sulle pendici di una collina che sovrasta una fertile vallata...e tutti di continuo continuavano a parlare di deserto. Ma lasciamo perdere, spiegherò poi nell'AP dettagliatamente).
La città non viene conclusa per motivi di tempo, ma Elia mi conferma di essersi divertito di più e che gli interesserebbe continuare (non ho idea di quanto possa durare questa sua versione dei fatti); Daniele mi conferma che la seconda città era indubbiamente migliore della prima. Per lui CnV è un bel gioco ed è disposto a farlo (ha reputato interessante l'idea di una giocata con me e Elia, con Thomas come master...e sembra aver accettato positivamente il mio consiglio su come può divertirsi di più se la smettesse di fare il piccolo Torquemada...ed ha accettato di leggere il manuale ^^). Questo è un riassunto di alcune piccole considerazioni, ma ci sarebbero valanghe di altre cose da dire, piccoli dettagli che sicuramente esistono in miriadi di altri gruppi di gioco.

In ogni caso circa tre settimane fa, se non erro, partecipo a Firenze alla demo di Michele di AIPS.
Lo avevo già comprato, lo avevo letto, ma non ci avevo mai giocato. Volevo provarlo. A quella demo mi sono incredibilmente divertito (anche a essere sfruttato da Michele come supporto regolistico... ^^ è un ruolo che mi piace, che ci posso fare?).
Non avevo davvero in mente di giocarci, ma la settimana successiva mi porto dietro il manualetto perché "non si sa mai".
Il sabato pomeriggio non si sa cosa fare, così io propongo AIPS, spiego brevemente di cosa si tratta e decidiamo di provare.
Alessio si tira subito fuori (ma non avevo proprio voglia di giocare di ruolo, spiega lui)
Io (Produttore), Daniele, Thomas e Elia, Alessio (Pubblico).

Dunque: seguo la procedura base (che Thomas giudica un pò infruttuosa, dovremo fare altri tentativi), cioè ognuno propone una serie e dice perché gli è piaciuta.
Viene fuori una serie che sarebbe ambientata poco prima della seconda guerra mondiale, con ognuno dei protagonisti, che (consapevole o meno) lavora per uno dei quattro cavalieri dell'apocalisse, intenzionati a portare...bhè...l'apocalisse appunto.
Thomas: un ebreo nascosto tra le fila del regime, come ministro delle provvigioni. Lavora per Carestia. Il suo problema è incentrato sul dover mantenere le proprie origine (alle quali tiene) segrete, e proteggere altri membri del suo popolo, senza però dare l'apparenza di tradire il regime.
Elia: un ribelle che guida alcuni gruppi "anti-governativi". Il suo problema: non sa se le sue azioni possono diminuire i conflitti o aumentarli. Molte sue scene sono proprio incentrate sul metterlo di fronte alle conseguenze delle sue scelte. Lavora per guerra.
Daniele: un dottore del reich, che lavora su un'arma batteriologica (indovinate per chi lavora?). Il suo problema è la sua ex relazione con una ebrea (deve tentare di tenerla nascosta, ma a differenza del personaggio di Thomas il suo ripudia le scelte fatte, è un fanatico del reich. Esattamente come i suoi personaggi di Cani sono inquisitori senza piega, esattamente come i suoi pg di Mage the Awakening sono votati allo studio della magia, esattamente come i suoi Lupi Mannari sono votati completamente alla causa Uratha...quando glielo ho fatto notare sembra si sia parzialmente convinto a fare qualcosa di un pò diverso, la prossima volta...).
La giocata prosegue via...io la giudico buona. Il ruolo di pubblico mi sembra incredibilmente divertente (tanto che se mi capiterà in una futura demo chiederò di fare il pubblico!). Ci sono state alcune piccole difficoltà nel decidere le poste a volte, e in diversi momenti mi fermavo per qualche minuto per creare le scene. Ho avuto una netta sensazione di divertimento generalizzato, salvo per un paio di scene in cui secondo me ho scazzato qualcosa, ma non so esattamente come definirlo.

Ci ritiriamo per la cena, e la sera Daniele chiede di poter lasciare il suo personaggio e fare il pubblico. Non so come gestire la cosa: sicuramente non voglio giocare con un giocatore scontento, e Elia si impunta che con due persone di pubblico e due giocatori non ha senso continuare e che lui si sentirebbe a disagio (tento di fargli notare che il pubblico è un giocatore, esattamente come il produttore...ma lui afferma che non è la stessa cosa). Alla fine ci accordiamo e Elia accetta almeno di provare, con l'implicita promessa che "se proprio è intollerabile si lascerà perdere".
Ovviamente non ci sono problemi particolari, se non con un inizio un pò meno divertente, dovuto sopratutto alle discussioni iniziali (almeno secondo me). Comunque la partita ingrana.
Daniele chiama spesso scene in cui è presente il suo ex-personaggio, Alessio anche se diverte (non tanto a chiamare le scene...lui vuole descriverle, vuole spiegare quello che succede...e io continuo a bloccarlo. "Non puoi descrivere ciò che avviene, puoi solo creare la situazione iniziale"... questa mia frase ho l'impressione vada ad incidere il suo divertimento (Thomas, me lo confermi?).
Lo penso perché in seguito a questo ci son stati alcuni conflitti (due se non erro), durante le scene di Elia, in cui Alessio (che sembrava appassionato) ha chiesto di partecipare al conflitto come pubblico, e al momento di dover narrare ha palesemente detto di non sapere cosa stava succedendo e prima di farlo narrare ho dovuto spiegare la situazione (Thomas, mi confermi che ho mantenuto la calma o sembravo irritato tanto quanto lo ero? Perché quel paio di piazzate mi fecero saltare un pò i nervi...).

In ogni caso la giocata finisce causa orario.
Non so qual è la posizione ufficiale di Alessio, se non che "non si diverte con quei personaggi, lui deve vedere i valori sulla scheda" o una roba di questo tipo.
Daniele mi ha detto di aver voluto far parte del pubblico perché l'idea del reich (proposta da lui) non gli piaceva, e non gli piaceva neanche il problema su cui era incentrato il suo personaggio. Quando gli faccio notare che non gli è piaciuto ciò che lui aveva scelto la discussione praticamente muore. Sembra aver accusato il colpo, ma se ne riparlerà in seguito. Mi assicura comunque che la giocata come pubblico è divertente e che lo rifarebbe volentieri. Incredulo glielo chiedo tre volte, in modo da essere sicuro. Non so quanto possa durare questa versione dei fatti, ma posso garantire che i membri del pubblico sembravano divertiti! (ho già detto che voglio provare a fare il pubblico????).
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Matteo Suppo

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« Risposta #26 il: 2009-06-09 12:16:08 »
Psicologia spicciola: lo spettatore ha meno potere/responsabilità. Non si sentono all'altezza inconsciamente? E ovviamente rifiutano consciamente di ammetterlo, scaricando la colpa sul gioco?
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

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« Risposta #27 il: 2009-06-09 12:24:50 »
Arriva il giorno successivo...e si fa Non Cedere Al Sonno (Daniele non sopporta l'ambientazione e approfittiamo della sua assenza per giocare).
Elia = fiducioso nel provarlo, decide che è un vecchio attore teatrale spaventato dal pericolo di essere sostituito dai nuovi attori giovani e talentuosi. Inizia la sua scena con lui che si sbarazza del cadavere di un rivale teatrale.
Alessio = adora non cedere al sonno (dice per l'ambientazione). È un ricoverato tenuto sveglio dalla paura di essere giudicato pazzo. Inizia la sua scena con la porta della sua stanza aperta, un coltello lucido in una pozza di sangue (il suo potere di follia) e un lungo corridoio vuoto.
Thomas = un pugile in ansia per il suo prossimo incontro, che vorrebbe un negozio suo.
Daniele = ha deciso di assistere (era imprevisto, ed è arrivato a schede finite, ma tanto non voleva giocare...)

(descrizione sommaria, non è un AP).
La giocata fila via abbastanza bene. Lo ammetto, Non Cedere al Sonno mi da problemi. Non so quasi mai come approcciarlo. Vorrei partecipare a qualche demo per vedere come viene trattato, e alla prossima farò il sorce e romperò le scatole per partecipare. ho problemi nel chiudere le scene al momento giusto (con AIPS non mi sembra di averne, Thomas, confermi?), ho problemi nel narrare quando dolore o follia dominano (sopratutto follia).
Ho adorato la partecipazione che c'è stata, nel trovare soluzioni, nell'aiutarsi a costruire scene e a narrare la dominanza di un colore o dell'altro. Mi sono divertito... e una giornata dopo Thomas mi dice che c'è in mente di continuare la giocata (sono un pò sorpreso, ma anche Daniele decide che può assistere volentieri). Che altro dire? A fine giocata tutti hanno ammesso di essersi divertiti (non ricordo Daniele, ma mi pare che trovi più che sopportabile assistere). Elia dice che trova troppo restrittivo che ci sia un'ambientazione definita (oh toh?! Ma non era uno di quelli affascinati dal fatto che c'era un'ambientazione definita?!), ed io gli faccio notare che incubi come la gang degli attori e il Doc  erano fatti su misura sui loro personaggi da me, a riprova che l'ambientazione è elastica come qualsiasi altra. Sembra retrocedere e ritirare la sua piccola critica, ma non so per quanto durerà questa sua posizione.

In sostanza... Moreno, i tuoi continui rilanci sull'amicizia e sul divertimento e sul tempo perso colgono davvero il segno. Dubbi ne ho, ne ho una valanga. Di certezze poche, sopratutto fin quando le facce al tavolo continueranno a dare risultati diversi dalle parole, e soprattutto quelle parole continueranno a cambiare versione a seconda di tempo, luogo e ascoltatore. -_-
Per me fare il master sta diventando pesante. Non so dire esattamente perché non voglio pensarci.
So che in un modo mi diverto e rilasso, mentre nell'altro (tradizionale) mi annoio e mi inc@zzo. Fa niente, perché a dire di alcuni di loro la mia è una sorta di convizione, di suggestione, che non è vero. Pazienza dico io. Ma la cosa mi da un pò sui nervi.
Perdonate lo sfogo parziale, provvederò quanto prima a postare un AP decente delle giocate di Cani.

Triex - lo spettatore ha le stesse responsabilità di degli altri, te lo posso garantire. Quanto al fatto che abbia meno potere...non so che dirti...il fatto stesso che possa partecipare ad ogni conflitto lo rende davvero ciò che fa pendere la bilancia da una parte o dall'altra. E può anche narrare le scene (e succede con una certa frequenza...).
Non credo sia una forma di "insicurezza inconscia", non ne ha proprio l'aria. Anzi, mi sembra una forma molto molto solida di sicurezza preconcetta. -__-
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Moreno Roncucci

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« Risposta #28 il: 2009-06-09 12:44:16 »
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[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]Appena comunicato questo la vita va via dal volto di Alessio (che odia CnV


Questo mi fa venire un dubbio... hanno già avuto altre esperienze con CnV a parte quell'unica partita con Thomas?

Frequentano Forum sui gdr? Quali?

Avete mai parlato di teoria, Big Model,  et similia?

Come gli avete presentato la differenza fra questi giochi e quelli "tradizionali"? (se gliel'avete presentata)

Ti sembra che anche in AiPS ci siano stati problemi di scarsa "concretezza" dell'ambiente, o ci sono stati solo nel primo CnV?
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Mattia Bulgarelli

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« Risposta #29 il: 2009-06-09 12:49:18 »
Citazione
[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]Appena comunicato questo la vita va via dal volto di Alessio (che odia CnV...l'ambientazione, dice lui, ma al momento di proporgli lo stesso sistema su una diversa ambientazione per lui resta comunque un'esperienza sgradevole, ancora prima di averla giocata).

Ho dei flashback. :P

Mi associo alle domande di Moreno, credo di sapere dove vuole arrivare... ^_-
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