Dunque, non vorrei che mi aveste scambiato per Sherlock Holmes... sto solo tirando ad indovinare e buttando ipotesi, questa non è la scena finale di un giallo quando l'investigatore svela la trafila di indizi che l'ha portato al colpevole... :-)
Però mi sembra, vista anche la... stranezza di molte di queste lamentele (dell'ambientazione di AiPS si lamenta quello che l'ha proposta... alla faccia del non sapere quel che si vuole) che i giocatori siano ESTREMAMENTE sulla difensiva... che vogliano evitare il "pericolo" di questi giochi, e allora si attacchino a tutto.
Può succedere (anzi, spesso succede) quando questi giochi gli vengono presentati in contrapposizione a quelli che hanno giocato prima. Ripeto, anche se può far ridere, basta vedere come si comportano certi giocatori e ci si rende conto che la cosa è innegabile: IL GDR TRADIZIONE PROVOCA TRAUMI. E non nel senso del gioco in sè ma di tutta la sovrastruttura sociale che gli rotea attorno. Come ha osservato Renato, se gli dite che dei giochi nuovi di cui avete letto in un forum sono meglio di quelli vecchi, questi la sentono come una botta alla loro autostima. Voi... voi adesso preferite un'altra (compagnia), e state per lasciarli!!!!!! Non vi ricordate più dei bei momenti passati insieme? Come potete essere così senza cuore???
Veramente, bisogna avere cautela nel trattare con giocatori e GM di lunga data. Pensate di avere a che fare con le vittime di traumi, e state molto attenti ad argomenti "delicati". Non sminuite mai i giochi che facevano prima (non ve la perdonerebbero mai), non dite che con altri giochi "e' tutto diverso" (la libertà terrorizza il cane abituato a stare in gabbia), e assolutamente non parlate MAI di teoria!!!!
La maniera migliore di giocare questi giochi in un gruppo "tradizionale", è semplicemente dire "ehi, ho comprato un gioco che pare molto divertente e vorrei provarlo". Se qualcuno si impunta e non vuol provare (o dopo dice "che schifo, non ci sono i pallini"), non contradditelo dicendo che non sa quello che dice. Non sta bene deridere la vittima di un trauma. Dite solo "A me piace, e poi ormai l'ho pagato e voglio giocarci". Non parlate di teoria, di "rivoluzioni", non dite che "si gioca in maniera completamente diversa", dite solo "si gioca così".
Ricordatevi che, anche se a voi non sembra perché non avete mai "turbato" prima la saldezza del gruppo, che sono come un branco di gazzelle nella savana: il minimo indizio di pericolo per lo status quo del gruppo, il minimo ruggito, e si sparge il panico con reazioni inconsulte, gente che sfarfalla dicendo tutto e il contrario di tutto, senza riuscire manco a ragionare, pur di resistere e non far entrare il "pericolo".
In problema, oltretutto, di queste reazioni piene di panico, è che sono così forti da mascherare anche i problemi veri che ci potrebbero essere...
Il fatto delle narrazioni "evanescenti", per esempio, è un grave errore che fanno in tanti all'inizio con questi giochi. Grave perché in pratica li ammazza: questi non sono D&D, dove puoi andare avanti con "colpito" "mancato" "colpito" "mancato" per due ore e nessuno si stupisce: se come GM non descrivi le scene, dopo un po' sei un fantasma totalmente inefficace da risultare ridicolo. Non hai i dadi per impensierire i cani, se non usi l'ambiente intorno, se non lo rendi concreto.
Vedere per esempio
questo thread, come una situazione da "aiuto, non so come impensierire i Cani!" diventa un massacro di Cani non appena rendi REALE il mondo, e non giochi solo a chi fa di più con i dadi.
I giochi narrativisti sono TUTTI così. AiPS, Spione, LMVCP, tutti quanti: se vi perdete la concretezza del mondo per la strada, vi perdete il gioco.
So che in molti forum (in special modo negli USA, ma anche un po' in Italia) vengono consigliate maniere di giocarli quasi da boardgame, con pre-narrazioni, poste fra giocatori, etc... sono semplici letture sbagliate da parte di persone che venivano dritte da parpuzio. Quelle sono ricette per non divertirsi.
Quindi, mi raccomando: molta, molta più concretezza, dettaglio e descrizione, nelle narrazioni, in questi giochi, che non in D&D!
E per il resto... mah, consigli non ne ho, tranne il solito: vogliatevi bene. Fatevi rispettare. E cercate di distinguere gli amici dagli altri (non parlo di "veri amici". Non ho mai distinto l'amicizia per gradi, è un mio amico anche uno con cui mi trovo ogni tanto in gruppo. Basta che non rompa le palle. Allora, non è più tanto mio amico...)