Parto spiegando che con alcuni giocatori compagni di gruppo ho rapporti più stretti che con altri. Non sto facendo distinzioni tra amici di serie A e amici di serie B, dico soltanto che con alcuni parlo meglio che con altri, e quindi è normale parlare di più.
Già da diverso tempo con Elia parlavamo di partite più o meno divertenti, come migliorare la qualità di una giocata, la descrizione di ambienti, quali stereotipi si usavano ecc ecc. E già da diverso tempo sembrava particolarmente interessato ai giochi narrativi, anche se in pratica li ha approcciati poco o niente (una sola partita a CnV un annetto fa, master Thomas, che non si rivelò speciale, anzi, fu probabilmente un pò deludente, complici diverse incomprensioni del sistema).
Alla fine di uno di questi discorsi (in cui continuava a ribadirmi che il fantasy lo aveva stufato, D&d sopratutto) io gli comunicai la mia decisione ferma "a breve dedicherò un periodo di tempo a determinati giochi (Cani nella Vigna e Non Cedere al Sonno), con piede fermo. Chi vuole giocare c'è, chi non vuole non c'è". E lui approvò (ora, con la sua capacità di alterare il tempo e la realtà probabilmente questa cosa non sarà mai successa, ma io ricordo abbastanza vividamente la sua approvazione).
Al termine di una giocata di d&d (per me, master,
particolarmente deludente, ma fu solo una coincidenza) attuo il programma che mi ero imposto: Thomas comunica che sarà assente per un intero finesettimana, ed io ne approfitto per avvertire che, sfruttando l'assenza del suo personaggio, la settimana successiva si sarebbe giocato a Non Cedere al Sonno e Cani nella Vigna (Non Cedere al Sonno è saltato, in compenso ci si è fatti un sabato pomeriggio/domenica pomeriggio di CnV...le mie prime giocate da Master).
Appena comunicato questo la vita va via dal volto di Alessio (che odia CnV...l'ambientazione, dice lui, ma al momento di proporgli lo stesso sistema su una diversa ambientazione per lui resta comunque un'esperienza sgradevole, ancora prima di averla giocata).
Elia, quando ne riparliamo, sembra non approvare la mia comunicazione, dice che non dovrei fare prese di punta del genere e che ha molti dubbi in proposito (io, basito, gli spiego quello che ci siamo detti una settimana prima e lui afferma che comunque non approva il modo...MAH).
La settimana successiva succede questo: forte della giocata assistita al tavolo di Moreno e dei vari consigli decido di non giocare la città qui presentata (da me ribattezzata Pincayon), ma butto giù una brevissima traccia di una città introduttiva (se volete metto un AP, più avanti).
Alla fine della prima città, non esattamente entusiasmante colpa di una mia cattiva gestione (poi spiegherò nell'eventual AP), ricevo alcuni consigli da Elia che mi spiega in cosa non si è divertito (non mi sogno neanche di chiederlo ad Alessio, che non si diverte per partito preso, sarebbe come chiedere al fuoco perché scotta). Salta fuori che, secondo Elia, lui (Elia) non si è divertito per una carenza descrittiva (ed effettivamente è vero...praticamente ci si è mossi su una città bianca). Accetto la critica e la domenica partiamo con la seconda giocata. Descrivo per bene l'ambiente circostante e il territorio, la città, e tento di inventare una conformazione che risulti interessante, distanziandomi anche dallo stereotipo dell'immaginario collettivo (per ben tre volte ho dovuto dire che non si era nel deserto, ma sulle pendici di una collina che sovrasta una fertile vallata...e tutti di continuo continuavano a parlare di deserto. Ma lasciamo perdere, spiegherò poi nell'AP dettagliatamente).
La città non viene conclusa per motivi di tempo, ma Elia mi conferma di essersi divertito di più e che gli interesserebbe continuare (non ho idea di quanto possa durare questa sua versione dei fatti); Daniele mi conferma che la seconda città era indubbiamente migliore della prima. Per lui CnV è un bel gioco ed è disposto a farlo (ha reputato interessante l'idea di una giocata con me e Elia, con Thomas come master...e sembra aver accettato positivamente il mio consiglio su come può divertirsi di più se la smettesse di fare il piccolo Torquemada...ed ha accettato di leggere il manuale ^^). Questo è un riassunto di alcune piccole considerazioni, ma ci sarebbero valanghe di altre cose da dire, piccoli dettagli che sicuramente esistono in miriadi di altri gruppi di gioco.
In ogni caso circa tre settimane fa, se non erro, partecipo a Firenze alla demo di Michele di AIPS.
Lo avevo già comprato, lo avevo letto, ma non ci avevo mai giocato. Volevo provarlo. A quella demo mi sono incredibilmente divertito (anche a essere sfruttato da Michele come supporto regolistico... ^^ è un ruolo che mi piace, che ci posso fare?).
Non avevo davvero in mente di giocarci, ma la settimana successiva mi porto dietro il manualetto perché "non si sa mai".
Il sabato pomeriggio non si sa cosa fare, così io propongo AIPS, spiego brevemente di cosa si tratta e decidiamo di provare.
Alessio si tira subito fuori (ma non avevo proprio voglia di giocare di ruolo, spiega lui)
Io (Produttore), Daniele, Thomas e Elia, Alessio (Pubblico).
Dunque: seguo la procedura base (che Thomas giudica un pò infruttuosa, dovremo fare altri tentativi), cioè ognuno propone una serie e dice perché gli è piaciuta.
Viene fuori una serie che sarebbe ambientata poco prima della seconda guerra mondiale, con ognuno dei protagonisti, che (consapevole o meno) lavora per uno dei quattro cavalieri dell'apocalisse, intenzionati a portare...bhè...l'apocalisse appunto.
Thomas: un ebreo nascosto tra le fila del regime, come ministro delle provvigioni. Lavora per Carestia. Il suo problema è incentrato sul dover mantenere le proprie origine (alle quali tiene) segrete, e proteggere altri membri del suo popolo, senza però dare l'apparenza di tradire il regime.
Elia: un ribelle che guida alcuni gruppi "anti-governativi". Il suo problema: non sa se le sue azioni possono diminuire i conflitti o aumentarli. Molte sue scene sono proprio incentrate sul metterlo di fronte alle conseguenze delle sue scelte. Lavora per guerra.
Daniele: un dottore del reich, che lavora su un'arma batteriologica (indovinate per chi lavora?). Il suo problema è la sua ex relazione con una ebrea (deve tentare di tenerla nascosta, ma a differenza del personaggio di Thomas il suo ripudia le scelte fatte, è un fanatico del reich. Esattamente come i suoi personaggi di Cani sono inquisitori senza piega, esattamente come i suoi pg di Mage the Awakening sono votati allo studio della magia, esattamente come i suoi Lupi Mannari sono votati completamente alla causa Uratha...quando glielo ho fatto notare sembra si sia parzialmente convinto a fare qualcosa di un pò diverso, la prossima volta...).
La giocata prosegue via...io la giudico buona. Il ruolo di pubblico mi sembra incredibilmente divertente (tanto che se mi capiterà in una futura demo chiederò di fare il pubblico!). Ci sono state alcune piccole difficoltà nel decidere le poste a volte, e in diversi momenti mi fermavo per qualche minuto per creare le scene. Ho avuto una netta sensazione di divertimento generalizzato, salvo per un paio di scene in cui secondo me ho scazzato qualcosa, ma non so esattamente come definirlo.
Ci ritiriamo per la cena, e la sera Daniele chiede di poter lasciare il suo personaggio e fare il pubblico. Non so come gestire la cosa: sicuramente non voglio giocare con un giocatore scontento, e Elia si impunta che con due persone di pubblico e due giocatori non ha senso continuare e che lui si sentirebbe a disagio (tento di fargli notare che il pubblico è un giocatore, esattamente come il produttore...ma lui afferma che non è la stessa cosa). Alla fine ci accordiamo e Elia accetta almeno di provare, con l'implicita promessa che "se proprio è intollerabile si lascerà perdere".
Ovviamente non ci sono problemi particolari, se non con un inizio un pò meno divertente, dovuto sopratutto alle discussioni iniziali (almeno secondo me). Comunque la partita ingrana.
Daniele chiama spesso scene in cui è presente il suo ex-personaggio, Alessio anche se diverte (non tanto a chiamare le scene...lui vuole descriverle, vuole spiegare quello che succede...e io continuo a bloccarlo. "Non puoi descrivere ciò che avviene, puoi solo creare la situazione iniziale"... questa mia frase ho l'impressione vada ad incidere il suo divertimento (Thomas, me lo confermi?).
Lo penso perché in seguito a questo ci son stati alcuni conflitti (due se non erro), durante le scene di Elia, in cui Alessio (che sembrava appassionato) ha chiesto di partecipare al conflitto come pubblico, e al momento di dover narrare ha palesemente detto di non sapere cosa stava succedendo e prima di farlo narrare ho dovuto spiegare la situazione (Thomas, mi confermi che ho mantenuto la calma o sembravo irritato tanto quanto lo ero? Perché quel paio di piazzate mi fecero saltare un pò i nervi...).
In ogni caso la giocata finisce causa orario.
Non so qual è la posizione ufficiale di Alessio, se non che "non si diverte con quei personaggi, lui deve vedere i valori sulla scheda" o una roba di questo tipo.
Daniele mi ha detto di aver voluto far parte del pubblico perché l'idea del reich (proposta da lui) non gli piaceva, e non gli piaceva neanche il problema su cui era incentrato il suo personaggio. Quando gli faccio notare che non gli è piaciuto ciò che lui aveva scelto la discussione praticamente muore. Sembra aver accusato il colpo, ma se ne riparlerà in seguito. Mi assicura comunque che la giocata come pubblico è divertente e che lo rifarebbe volentieri. Incredulo glielo chiedo tre volte, in modo da essere sicuro. Non so quanto possa durare questa versione dei fatti, ma posso garantire che i membri del pubblico sembravano divertiti! (ho già detto che voglio provare a fare il pubblico?
).