Autore Topic: [Monsterhearts] [AP] Seventa  (Letto 21607 volte)

Mauro

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[Monsterhearts] [AP] Seventa
« il: 2012-06-23 03:22:51 »
Inizio col punto di vista del mio personaggio; seguiranno (forse) gli altri.

Giochiamo in Italia, in una cittadina ligure: Seventa.
Ho fatto una Selkie (seguono cori stupiti, nessuno se lo sarebbe aspettato!): Marina, una sedicenne attratta sulla terra dalla sua curiosità verso gli uomini, quelle creature in un certo senso complementari a lei. Perché lei è una creatura d'acqua che può stare sulla terra; loro, creature di terra che possono stare in acqua.
Per il Background, devo decidere chi ho visto nuotare: Elena, il Vampiro, cui ho anche salvato la vita in quell'occasione; ma non sa che sono stata io.
Inoltre, devo decidere chi mi ha rubato la pelle, sapendo cosa significava: anche qui ho pochi dubbi. Lorenzo, il Serpentine di Paolo, che si scopre l'ha rubata... cosí, per curiosità; e so che è stato lui perché me l'ha detto in faccia, tranquillo, come se non mi avesse privato di metà del mio essere.

Prima scena, io e Pietro (Hollow/Mario) arriviamo a scuola prima della campanella; viaggiamo insieme perché abitiamo nella stessa casa famiglia, ma non ci conosciamo particolarmente. Entrambi siamo arrivati lí pochi giorni prima.
Apro la porta della classe e vedo Lorenzo. Mi blocco per qualche secondo: cosa ci fa lí, lui che solitamente è già tanto se arriva in orario? Dopo qualche secondo mi sblocco e vado al mio banco, continuando a lanciargli occhiate, pensando immediatamente a come riavere ciò che è mio.
Intanto Lorenzo parla con Chiara (PNG) e concordano di andare insieme a una festa; Lorenzo invita anche Pietro, che avendo bisogno di una compagna a sua volta invita Elena. In tutto questo, io continuo a lanciare occhiate a Lorenzo, che ha rubato la mia pelle ormai tre giorni fa e continua a non volermela ridare.
Mi alzo, vado al suo banco, gli dico che gli devo parlare; usciamo, ci mettiamo in disparte, e gli dico che ho bisogno della mia pelle. Dentro di me - questo non lo dico - sento moltissimo la mancanza dell'oceano, del potermi immergere nella mia forma animale, cosa che ho sempre fatto anche quando venuta sulla terra.
Lui replica, serafico, che ne parleremo alla festa della sera e m'invita a rendermi carino per lui (Stringa spesa, se lo faccio ho un PX). Sono tre giorni che mi tiene sulle spine, senza darmi risposte, e glielo faccio presente; mi rendo conto che non vuole ridarmela, sta solo giocando con me. Quello che per me è parte del mio essere, per lui è un gioco. Sono sull'orlo del pianto.
Ma nulla, mi dice solo che se voglio integrarmi allora devo imparare ad accettare gli scherzi (per lui è tutto un fottutissimo scherzo, magari dovrei anche ridere; e realizzo in ritardo che quel "se vuoi integrarti" probabilmente significa che sa cosa sono: urge una guardata nell'Abisso, per sapere come).
Riccardo Serri, il professore d'Italiano, arriva per dirci di andare in classe, ma vedendomi in lacrime mi chiede se Lorenzo mi ha fatto qualcosa; mento dicendo di no - non saprei cosa dirgli e di certo non voglio nominare la mia pelle a qualcun altro -, poi provo a fuggire fuori dalla scuola, ma mi blocca; si fa avanti e cerca di consolarmi (Turn Someone On riuscito), ma io mi dirigo in classe insistendo che va tutto bene. Intanto, tengo gli occhi bassi, svuotata dall'essere ancora senza la mia pelle e dal comportamento di Lorenzo. Stasera, alla festa, spero mi dia qualche risposta. Perché, se ancora non potessi tornare nell'oceano, ritornare l'altra me... non so se reggerei, se potrei ancora aspettare.
Rientro in classe, torno al banco, appoggio la testa alle braccia incrociate sul banco; il professore non dice nulla. Credo di essermi persa almeno la prima ora, cercando di superare il senso di vuoto che mi attanaglia.
In tutto questo, per Lorenzo ho provato qualcosa di nuovo, che non so cosa sia (Turn Someone On), ma che mi lascia a disagio.

Intervallo: sono seduta sui gradini, in disparte, guardo il mare; Pietro si avvicina, vuole sapere se c'è qualcosa che non va, se Lorenzo mi ha fatto qualcosa. Prima non gli rispondo, poi gli rispondo male (Shut Someone Down), tanto non potrebbe fare nulla; non voglio fidarmi, ma lui insiste, e le onde mi dicono che posso fidarmi (gaze into the abyss). Tentennante, gli dico che Lorenzo mi ha preso una cosa e che è perfettamente conscio di cosa mi sta causando; quando Pietro mi chiede cos'è, bisbigliando appena rispondo: "Qualcosa che fa parte di me".
Questo gli basta, e mi rendo conto ora che sono grata che non mi faccia altre domande; dice che parlerà con Lorenzo, e si allontana. Ora ho qualcuno che vuole aiutarmi, e questo toglie il senso di vuoto che provo; sono tranquilla, come non sono da tre giorni a questa parte.
Ritorna anche il professore, ma gli dico che tutto potrebbe essersi risolto e lo ringrazio del suo interessamento e dell'offerta di qualcuno con cui parlare di Lorenzo (che tutti dicono essere una brutta compagnia) o di altri come lui; sento che posso fidarmi anche di lui, anche se non sono le onde a dirmelo.

Ultima scena della serata, per Marina: parla con Laura, una delle persone che gestiscono la casa famiglia; riesce a farsi prestare un abito, che assieme al trucco la rende bellissima, piú di quanto fosse prima, e questo le piace. Anche Pietro lo noterà.
Marina si sente libera, fiduciosa, ha la speranza di avere la sua pelle, stasera. Non ho nemmeno pensato a cercare un cavaliere, ho dato per scontato che fino alla casa della festa mi porterà Lorenzo (che porta già gli altri)... ma i problemi escono quando Laura scopre che il Lorenzo che mi ha invitato è Lorenzo della Croce. Mi dice che mi farà andare senza farmi problemi, ma devo prometterle che dopo questa serata non mi vedrò piú con lui.
Non so cosa fare: non ho particolare voglia di frequentarlo, nonostante quel qualcosa che ho provato e che non so definire, ma se non riuscissi a riavere la mia pelle, stasera... dovrei vederlo. Non posso prometterlo, ma non posso nemmeno saltare la festa. L'idea mi spaventa.
La scena si chiude prima che risponda.

Mr. Mario

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Re:[Monsterhearts] [AP] Seventa
« Risposta #1 il: 2012-06-23 04:42:19 »
Pietro Ferri (pietra e ferro, qualcosa di artificiale) è un homunculus, ed è probabilmente il risultato di un processo alchemico. Ma lui non lo sa. Lui sa tante cose, ma non quelle importanti. Sa di non essere umano, è evidente, perché cose che agli altri farebbero malissimo a lui non fanno nulla. Sa che c'è qualcosa di strano nella sua mente. Sa che la sua memoria, quella vera, è cominciata solo qualche settimana fa. Prima di quello ci sono informazioni che non sono ricordi. Per lui guardare nell'abisso è scrutare dentro di sé, come in un caleidoscopio fatto dei cristalli della fortezza della solitudine, e vedere che visione emerge.

Io ho creato Pietro perché il frammento di adolescenza che mi affascina in lui è quello di quando si scopre di avere delle qualità interessanti e strane, diverse da quelle degli altri, di quando sembra che ce ne manchino altre che sembrano fondamentali e indispensabili, e soprattutto, di quando ti senti irrimediabilmente diverso dagli altri, e non hai la più pallida idea di quale sia il tuo scopo in un mondo con cui non combaci.

Ho scelto due mosse per lui: Metamorphosis, e This body has no meaning. La prima era assolutamente irrinunciabile, per accompagnarlo nel suo percorso di tentare di trasformarsi in qualcosa di più adatto, di più appropriato, di meno diverso, e al contempo farlo in un modo tremendamente innaturale. Sulla seconda invece sono stato a lungo indeciso. Alla fine l'ho scelta di botto, appena mi è stato chiesto se Pietro sa di non essere umano. Certo che lo sa, ho pensato, e questo è il motivo. Il dolore è qualcosa di importante, qualcosa di intrinseco alla vita. Che lui ne sia tagliato fuori, per quanto vantaggioso p estremamente estraniante.

Lui ha la carnagione pallida, una pelle chiara che sembra nuova, capelli biondo rossicci e occhi azzurri, ma nessuna lentiggine, e sembra non soffrire questo settembre ancora caldo e umido: gli umani soffrirebbero il sole e l'afa, lui no. In qualche modo sa di essere finto. Sa che chi lo ha portato in questo posto, chi se n'è andato, quel fatidico giorno, a bordo di quell'auto nera senza dare spiegazioni, avrà avuto un motivo per farlo esistere, ma lui ignora quale, e dentro di sé si rode tra il risentimento per questa reticenza, l'ansia per il fatto che potrebbe fallire, mancare al suo scopo, ed essere così inutile e non più necessario, e la paranoia dovuta al pensiero di poter essere in realtà uno strumento inconsapevole, pre-programmato per svolgere una funzione al di là della sua coscienza, e vivere solo un'illusione di libertà.

Per questo segue tutte le regole. Gli danno struttura, solidità. Tiene in ordine la sua stanza. Si lava i denti e strofina bene dietro le orecchie. Non arriva mai in ritardo ai pasti. Quando il professore entra in classe, si alza in piedi e dice buongiorno. Sta seduto composto. Svolge tutti i compiti che gli vengono assegnati. Spegne la luce all'ora prestabilita, anche se non dorme. Ha bisogno di tutto questo, e tutto questo lo rende ancora più tremendamente diverso dagli altri, e solo.

Però suona. Compreso nel pacchetto, ha ottenuto un violino, e la capacità di usarlo. E' forse la sola parte di sé che non gli dispiace, che può esplorare abbandonandosi.

Prima che cominci la prima ora, Lorenzo lo invita ad una festa, e gli dice di portare qualcun altro. Sono le prime battute, e servono sia per dare la prima impressione dei personaggi, sia per facilitare gli intrecci, quindi accetto, ben volentieri. Pietro dev'essere stato attratto da Lorenzo perché si assomigliano abbastanza, fisicamente, ma non potrebbero essere più diversi caratterialmente. Lorenzo è gioviale, disinvolto, spavaldo ai limiti della spacconeria, e indifferente ai sentimenti altrui, spesso oltre i limiti della cafonaggine. Lorenzo è uno che sente di avere un posto nel mondo, e anche uno bello grande, e che gli altri gli gravitino intorno. Pietro un po' lo fa, perché è troppo curioso. Se lo studia, con profonda attenzione, e forse, in un suo strano modo, è suo amico.

Pietro si volta verso Elena. Chiedere di uscire dovrebbe rappresentare uno stress, dovrebbe coinvolgere un sacco di aspettative, di valutazioni sociali, di paura del giudizio e del rifiuto. Per un essere umano, non per Pietro, che infatti non batte ciglio. Lo chiede senza esitazione, con brutale onestà. Ed Elena, che è così carina, e ha uno sguardo così... avido di vita, accetta, di buon grado. Anzi, lo fa sentire anche bene per questo, e lo sfiora come se la sua pelle fosse... accettabile. (Turn someone on -> stringa ottenuta su di lui a pieni voti). Io da giocatore non vedo l'ora che Pietro passi un po' di tempo con Elena, e che Elena gli faccia capire che ha intuito qualcosa su di lui. Voglio scoprire come reagirebbe Pietro.

(Continuo domani.)

Edit: Ho aggiunto le mosse che ho scelto e perché.

« Ultima modifica: 2012-06-24 04:20:50 da Mr. Mario »
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Re:[Monsterhearts] [AP] Seventa
« Risposta #2 il: 2012-06-23 11:11:06 »
Seduta nel banco davanti a Pietro c'è Marina. Marina è turbata, e quando chiede a Lorenzo di uscire a parlare con lei capisce che c'è qualcosa di strano tra di loro. Pietro vorrebbe uscire per ascoltare quello che si dicono, ma... la regola è che bisogna aspettare in classe l'arrivo del professore. Così aspetta, e vede Lorenzo tornare prima di Marina, che entra insieme al professor Serri, ancora con gli occhi arrossati.

Nell'intervallo però la va a cercare, mentre è seduta da sola sui gradini del cortile. Si deve prendere una rispostaccia e insistere prima che lei si fidi abbastanza di lui da dirgli qualcosa. Io sono molto curioso di vedere se Marina si aprirà e gli dirà la verità, o che tipo di bugia da commedia degli equivoci verrà fuori. Quando lei effettivamente gli risponde, "qualcosa che fa parte di me", Claudia fa giustamente notare che la frase si presta a più di un'interpretazione maliziosa. Ma per Pietro, per cui la sensazione di avere dei pezzi mancanti è molto concreta e reale, questo basta a fermare la sua curiosità. Questa è una faccenda seria. Lorenzo sarà sì un suo amico, ma qualcosa gli va detto.

Si volta solo un attimo per guardarla indietro, colto da un dubbio improvviso. Di che natura è la cosa che le è stata sottratta? Potrebbe forse lei essere simile a lui? I riflessi dei cristalli (tiro fallito di Gaze into the abyss) inondano Pietro di frammenti di riflessi di nuotate, profondità oceaniche, salsedine e libertà. Non capisce a cosa si riferiscano, ma di certo quella è un'esperienza che invidia decisamente a Marina (Condizione: invidioso).

Ne accenna a Lorenzo, e lui si lancia in una tirata su come sono fatte le donne su come esagerano, su come era solo uno scherzo, ecc. ecc. Parla, parla, parla. Dice tantissime cose, alcune delle quali sembrano decisamente strane, e altre nelle quali non sembra credere nemmeno lui, ma è affascinante vederglielo fare. E' un artista in questo. Pietro ha delle bugie che sono pezzi di lui e che non sa usare, Lorenzo invece sembra così bravo, per lui sono uno strumento come un altro, per proteggersi anche da se stesso. Da lui ottiene una vaga assicurazione che è sua intenzione restituire a Marina quello che le ha preso e che ne avrebbe parlato con lei e per il momento decido che mi basta.

Alla casa famiglia, Pietro comunica i suoi programmi per la serata, che ovviamente contemplano rispettare la regola sull'orario di ritorno. Si prepara, ma ha poca sensibilità su cosa voglia dire mettersi elegante per una festa. Si mette il completo da concerto. Quando Laura e Marina bussano alla sua porta, Laura gli fa notare che potrebbe essere fuori luogo e si offre di aiutarlo. Pietro incassa, deluso un'altra volta da se stesso. La sua nuova mise, però, si intona meglio con quello che si è messa Marina, e la cosa non gli dispiace.

La discussione si sposta sulla festa, e Pietro si rende conto rapidamente che c'è qualcosa che non va. Lui è d'accordo con Lorenzo, che il loro autista lo sarebbe passato a prendere nell'ordine lui, Elena, e Lea, la ragazza che ha invitato (la seconda a dire il vero, dopo aver fatto un casino con la prima e la sua ex). Questo piano non prevede Marina, che pure sostiene di essere stata invitata da Lorenzo. Pietro esita. Sa che per Marina parlare con Lorenzo è importante, per cui non rivela il piano originale, e finge che vada tutto bene, ma Laura coglie quest'esitazione, e comincia a fare domande. Pietro risponde, e il cognome di Lorenzo scatena delle preoccupazioni. Pietro non capisce e guarda nell'abisso. Stavolta vede Lorenzo oppresso dall'ombra cupa e minacciosa della sua casa.

E' evidente che Laura non voglia turbare i due ragazzi, non vuole essere la cattiva che non li lascia andare, ma ha paura, e chiede loro, dopo questa serata, di troncare i loro rapporti con Lorenzo. Pietro risponderà, sinceramente. Non vedo l'ora che arrivi la prossima sessione. (Dannazione, dobbiamo aspettare due settimane. :()

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Rodrigo

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Re:[Monsterhearts] [AP] Seventa
« Risposta #3 il: 2012-06-23 12:18:40 »
Come spiegavo agli altri niente AP o drammatizzazioni per me in questa campagna.
Per aiutarvi però riassumo i fatti salienti

  • Lorenzo della Croce, serpentine, figlio di (Don) Rosario della Croce. Ultimo di tre fratelli, unico ancora vivo.
  • Chiara me la sono fatta e mi si accozza.
  • Francesca è la mia ex, più grande di me. Ci vede al bar che limoniamo, insulta Chiara. Catfight!
    - Perché non venite a farlo nel mio salotto, qualche volta? Potremmo divertirci.
    Chiara si incazza, rifiuta una carezza, la mollo al bar col conto da pagare.
    Chiaramente non accetto i rifiuti molto bene
  • Pietro è simpatico ma un po' rigido. voglio insegnargli ad essere più rilassato
    Gli consiglio di trovarsi un'appuntamento e venire alla festa
  • Marina è caruccia. Mi fa venir voglia di giocare al gatto e al topo
  • Tutti mi odiano, un po' perché sono un arrogante bastardo, ma soprattutto per colpa della mia famiglia.
  • Chiacchierata con Pietro che mi ascolta. Voglio insegnargli a vivere.
  • Avendo pisciato Chiara devo trovare un'appuntamento per la sera. Vedo una figa e passo all'attacco.
    - Ciao! Come mai non siamo mai usciti assieme?
    - Sono nuova
    - Non avevo dubbi, avrei notato una ragazza bella come te. Che ne dici se stasera andiamo alla festa di Angelo e ti presento un po' di gente?
    - Ok, ci vediamo lì
    - E se ti passo a prendere e li facciamo crepare tutti di invidia?
    - Ci vediamo davanti alla scuola alle 8
    NOTA A SE STESSI: non vuole che veda casa sua
  • Conoscendolo arriverà vestito da imbecille, quindi vado a comprare un set di vestiti-baccaglio a Pietro.
« Ultima modifica: 2012-06-23 14:46:24 da Paper_and_Plastic »
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Re:[Monsterhearts] [AP] Seventa
« Risposta #4 il: 2012-06-23 15:37:32 »


Elena Santini è diventata vampira a 16 anni ed è stata tenuta segregata in casa per più di 50. Ora che i genitori sono morti suo fratello non ha la forza di trattenerla, fuori c'è un mondo bellissimo e lei vuole essere la protagonista. La libertà è una faccenda inebriante, e poi deve trovare altri che la dissetino, suo fratello Vittorio ha già 65 anni, ormai è vecchio.

Così si fa bella, si veste alla moda e va a scuola.


Pietro è di banco accanto a lei,è carino ed è pieno di segreti: sarà divertente e interessante conoscerlo. L'occasione si presenta quando lui la invita alla festa di Angelo, festa a cui lei VOLEVA già andare.
Elena va a pavoneggiarsi con le ragazze più IN della scuola, mente dicendo che è stato lo stesso Angelo a invitarla (NOTA: ricordarsi di convincere Angelo che è vero.)
e conosce Lea: Lea è come lei, creata dallo stesso vampiro che ora entrambe non vogliono più incontrare.


Quella sera Elena si prepara per la festa, mini abito dorato e sandali con tacco alto, quando il fratello la chiama per cena.
Vittorio è gentile e rassegnato, non si è fatto una famiglia, negli anni, si è sempre dedicato alla sorella nascosta in casa.
Però adesso ha capito che la vita sta passando troppo in fretta, e dice ad Elena che forse non è troppo tardi, forse anche lui può smettere di invecchiare...


( E adesso sono curiosa di scoprire cosa risponderà Elena al fratello, curiosa di vedere come interagirà con gli altri PG e di conoscere meglio Lea. Questo inizio mi è piaciuto moltissimo!)


Nota riguardo le backstory di Selkie e Vampiro:
Mauro decide che Marina, la Selkie, ha visto Elena nuotare, ma che questa non la ha riconosciuta.


Io decido, di conseguenza, che quella notte Marina ha salvato la (non) vita di Elena, che ha deciso di mettersi alla prova e vedere se un vampiro può morire (di nuovo) annegato. Solo che Elena ci ripensa quando ormai è al largo, ha paura, e Marina in forma di foca la aiuta.


Claudia ha proposto (e tutti abbiamo accettato) che se Marina vorrà usare le Strings che possiede su Elena dovrà farle capire che la Foca era lei. ;)
Interessante.

Mauro

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Re:[Monsterhearts] [AP] Seventa
« Risposta #5 il: 2012-06-23 20:19:10 »
Se non ricordo male, quello della foca era una proposta, poi scartata a favore del salvataggio in forma umana; per usare le stringhe dovrò riuscire a inserire nella storia quel fatto (e farti sapere che sono stata io a salvarti sicuramente semplifica la cosa).
Poi a me vanno bene entrambe, giusto per riallineare i ricordi ;)

Due settimane saranno lunghe :-\

Mauro

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Re:[Monsterhearts] [AP] Seventa
« Risposta #6 il: 2012-06-24 09:40:45 »
Giusto, in caso v'interessasse: la localizzazione della Selkie è stata semplicemente che quando indossa la pelle è una foca monaca. In Liguria ogni tanto se ne vedono, ma a quanto sembra sono solo di passaggio, "con tutta probabilità si tratta di giovani in fase di dispersione" (http://it.wikipedia.org/wiki/Monachus_monachus#Distribuzione); il che è perfetto per una che non sempre è foca e che magari dopo poco se ne andrà.

Rodrigo

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Re:[Monsterhearts] [AP] Seventa
« Risposta #7 il: 2012-06-24 12:08:53 »
Premessa: Il Background della Selkie decide chi le ha rubato la pelle e dice che chi gliel'ha rubata sa cosa questo comporta.

Svolgimento: Avendo scelto me, la Selkie, mi ha immediatamente trasformato in uno stronzo.

Svolgimento in gioco: La selkie ha immediatamente iniziato il giochetto psicologico dell'"Guardate che quello è uno stronzo! E mi fa piangere!" E lo fa con quello che è il mio amico.

Effetto emotivo in Paolo: Avrei voluto essere l'amicone di tutti, ma non posso. Mauro, te la sei cercata, ora te la faccio penare.

Mi ha fatto molto strano che un background possa posare un peso così grosso sulle spalle di un giocatore. Cioè, ci sono BG che smollano stringhe a volontà, ma poi sta al giocatore usarle nel bene e nel male. La Selkie ha un BG che fissa un'azione di qualcun'altro.

Ragionamento: Una Selkie in gioco genera un gruppo "diviso" in partenza, forzando la mano sul fatto che i giocatori si stanno sulle balle, da prima.

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Re:[Monsterhearts] [AP] Seventa
« Risposta #8 il: 2012-06-24 12:27:41 »
Snì. Sei Sempre un Serpentine, ci avresti messo tipo 3 secondi a dire che tu davvero non avresti voluto farlo, è stata la tua famiglia a ordinartelo. Non è che essere uno stronzo fosse l'unica opzione sul tavolo. :)

Il Vampiro fissa il fatto che qualcuno gli abbia salvato la vita.
L'infernale che qualcuno lo voglia salvare.
Anche quelle non sono cose leggere.
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Mauro

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Re:[Monsterhearts] [AP] Seventa
« Risposta #9 il: 2012-06-24 12:29:47 »
Quello è un aspetto della Selkie su cui ho ragionato un po', e che trovo molto interessante: trasforma immediatamente il personaggio in uno stronzo? Credo di no.
Oltre a quanto detto da Mario, mentre pensavo, prima di creare Marina, a qualche immagine, mi è venuto in mente qualcuno che l'ha rubata perché le vuole bene, talmente tanto che non sopporta l'idea che lei possa andarsene per sempre.
Egoista? Sí. Stronzo? Vorrei vederlo in gioco.
Diciamo che il tuo "L'ho rubata per curiosità" non ha aiutato ;D

Effetto emotivo in Paolo: Avrei voluto essere l'amicone di tutti, ma non posso. Mauro, te la sei cercata, ora te la faccio penare
A me va benissimo ;D
Per contro, spero vada bene anche a te: non avevo capito che andasse cosí contro l'idea che avevi, semplicemente mi pareva la combinazione piú interessante (anche come spunti per Claudia).

Rodrigo

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Re:[Monsterhearts] [AP] Seventa
« Risposta #10 il: 2012-06-24 12:32:06 »
Il Vampiro fissa il fatto che qualcuno gli abbia salvato la vita.
L'infernale che qualcuno lo voglia salvare.
Anche quelle non sono cose leggere.
Sono cose diverse da un oggetto che fisicamente la Selkie vuole riavere ^_^
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Re:[Monsterhearts] [AP] Seventa
« Risposta #11 il: 2012-06-24 12:46:13 »
L'esempio del mio messaggio precedente mi ha fatto venire in mente una cosa: il Mortale ha rubato la pelle alla Selkie. La Selkie è il vero amore del Mortale. Un mondo che il Mortale non capisce e che rischia di portargli via la persona che ama, e lui fa l'unica cosa che gli viene in mente, per quanto stupida, per cercare di evitarlo.
Voglio vederlo in gioco.

Re:[Monsterhearts] [AP] Seventa
« Risposta #12 il: 2012-06-24 12:51:47 »
Effetto emotivo in Paolo: Avrei voluto essere l'amicone di tutti, ma non posso. Mauro, te la sei cercata, ora te la faccio penare.

Mi ha fatto molto strano che un background possa posare un peso così grosso sulle spalle di un giocatore. Cioè, ci sono BG che smollano stringhe a volontà, ma poi sta al giocatore usarle nel bene e nel male. La Selkie ha un BG che fissa un'azione di qualcun'altro.

Ragionamento: Una Selkie in gioco genera un gruppo "diviso" in partenza, forzando la mano sul fatto che i giocatori si stanno sulle balle, da prima.


Paolo, potevi anche ridargliela appena te la chiedeva, eh! :)
I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

Rodrigo

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Re:[Monsterhearts] [AP] Seventa
« Risposta #13 il: 2012-06-24 12:57:23 »
Effetto emotivo in Paolo: Avrei voluto essere l'amicone di tutti, ma non posso. Mauro, te la sei cercata, ora te la faccio penare.

Mi ha fatto molto strano che un background possa posare un peso così grosso sulle spalle di un giocatore. Cioè, ci sono BG che smollano stringhe a volontà, ma poi sta al giocatore usarle nel bene e nel male. La Selkie ha un BG che fissa un'azione di qualcun'altro.

Ragionamento: Una Selkie in gioco genera un gruppo "diviso" in partenza, forzando la mano sul fatto che i giocatori si stanno sulle balle, da prima.


Paolo, potevi anche ridargliela appena te la chiedeva, eh! :)
Mai remare contro! :)
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Re:[Monsterhearts] [AP] Seventa
« Risposta #14 il: 2012-06-25 12:04:12 »
Quando io ho giocato l'Infernale (Omar) che aveva rubato la pelle alla Selkie (Bianca, l'airone), avevo fatto capire all'altro giocatore in gioco che l'avevo presa per proteggerla perchè avevo capito che era una cosa importante.

La Skin della Selkie non mette automaticamente il risultato dello scambio.
Non è che chi ruba la pelle alla Selkie è per forza uno str**zo.
Si dice solo che è consapevole del valore e dell'uso.

Per esempio io col mio Infernale l'ho difesa conto un branco di nazi che ami avevano detto che era una "roba da gay", prendendomi una carriola di dani alla 3za scena.
^^'


Questo giusto per chiarire le diverse possibilità.
Co-Creatrice di DILEMMA. Amante del GWEP. Non mettetemi in difficoltà con ambientazioni storiche. Il mio amore per Kagematsu/KaGaymatsu tocca le stelle.

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