Gente Che Gioca > Sotto il cofano
Come le sigarette (il marketing di Parpuzio)
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione ---[cite]Postato da: Moreno Roncucci[/cite]Cerchiamo di ragionare invece di sparare bordate, please...
--- Termina citazione ---
Sottoscrivo e aggiungo solo una cosa per Andrea: ho l'impressione che tu ti senta ancora "ospite" su questo forum, da quante volte usi la parola "voi". Mi sembra quasi che tu ti senta vestito di verde in mezzo a gente vestita tutta d'azzurro (tanto per cercare colori che indichino diversità e non "bene/male" come bianco e nero).
E'vero che si dà per scontato (e dare per scontato è male) un linguaggio "tecnico" ormai consolidato, ma è solo perchè è utile per evitare fraintendimenti. Se poi c'è qualche equivoco, si chiarisce: glossari e spiegazioni estese ce ne sono già, e se non ci sono, di fanno ad personam. ^_^
Andrea Angiolino:
--- Citazione ---[cite]Postato da: khana[/cite][p]Io (come spesso accade ascoltando discussioni) mi trovo d'accordo sia con Andrea sia con Michele.
--- Termina citazione ---
Mi fa piacere. Anche io trovo che ci sia complementarietà, non contrapposizione.
--- Citazione ---Ma il problema è molto semplice... se l'unica cosa che ci si aspetta da un GdR è che sbanchi il botteghino, che diventi un Blockbuster, che a fronte dell'invetimento di 3k euro di traduzione renda 30k... beh, signori, fatevi assumere dalla WoTC che fate MOLTO prima. Se tutto ciò che si riesce a vedere in un GdR sono -i soldi- che può produrre, lasciamo perdere, perché non ne produrrà mai abbastanza
--- Termina citazione ---
Per il fenomeno che dicevo, non quello degli editori/autori rimasti nel settore e in cerca di blockbuster cvhe dici tu ma quello dei migrati a fare altro, comunque non è stata solo questione di soldi. Più in generale di soddisfazioni d iogni genere. Le stesse che aveva dato nel suo piccolo il gdr, ma su scala decisamente più ampia.
--- Citazione ---scelte deliberate- fatte da negozianti ed editori di lasciare perdere il settore dei GdR per dedicarsi anima e corpo a qualcosa che "finalmente vende", sempre nell'ottica italiota dell'insegiure le uova d'oro degli altri, piuttosto che provare ad allevare la propria gallina d'oro.
--- Termina citazione ---
Una certa esterofilia c'è sempre stata. Con Magic in pieno boom Ingellis, una copia di On Stage! in mano, mi ha detto di essersi pentito di non averlo pubblicato lui. E più in generale di non aver dato più spazio agli autori italiani. Ma a quel punto le uova d'oro degli altri le aveva anche lui...
E dire che nel 1992, quando con un editore italiano ho proposto il gioco di carte "Obscura Tempora" con meccaniche semplici e ambientazione medievale (potenzialmente anche fantasy) allo scopo di farne 1000 copie o giù di lì, i due massimi distributori italiani lo hanno respinto dicendo "chi ama quelle ambientazioni non giocherà mai con le carte, quelli giocano ai giochi di ruolo". Visto quanto hanno venduto Magic ed epigoni un paio di anni dopo, e Bang! ed altri giochi di carte con ambientazione caratterizzata qualche anno dopo ancora, penso che le nostre mille copie le avremmo vendute se i distributori ci avessero dato un pizzico più di fiducia. Ma con loro dovevamo fare i conti.
--- Citazione ---NESSUNO nel 1994 in Italia si poneva problemi di design.
--- Termina citazione ---
Questa mi pare un'affermazione molto forte, ma non entro nel merito non sapendo la vostra definizione di design. Diciamo che se letta nell'accezione comune di tale termine, non tecnica specifica, non mi sembra corretta. Ma non vorrei aprire OT o generare flame.
--- Citazione ---Tra parentesi, qualcuno invece sostiene che il mercato dei GdR in Italia sia morto, perché era morto il suo difensore, Ingellis. Le date, se controllate, coincidono... e vi garantisco che nel magazzino di Counter/Stratelibri ci sono bancali interi di Stormbringer e Teenage Manga Mutanti ancora incelofanati e mai venduti, né mai distribuiti, perché "non vendono"... (e come fanno a vendere se rimangono in magazzino?)
--- Termina citazione ---
Ingellis è stato un grande attore nella creazione e nell'allargamento del mondo italiano del gdr. Però quando è venuto a mancare, il che è stato effettivamente un gran brutto colpo non solo sul piano umano, il mercato era già assai ristretto. E comunque lui era uno dei tanti editori: all'epoca di Magic erano attivi anche Nexus, DaS, I Giochi dei Grandi, Quyalitygame, Oberon, Rose & Poison, Dal Negro, Editrice Giochi, Hobby & Work... Dico i primi che mi vengono in mente, che lavoravano da soli o in coproduzione. Ci sarebbe stato chi avrebbe potuto continuare.
Derl resto, come raccontavo è stato proprio darsi da fare per magic che ha assorbito ogni energia della Stratelibri bloccando la loro produzione di gdr. Un piccolo esempio: per loro attorno al 1994 avevo fatto "Basic - West" e "Basic - Egitto", due supplementi leggeri per un gdr potenzialmente adatto alla conquista di nuove fette del mercato. Testi completatio, anticipo ricevuto. Il primo è uscito credo con 4 anni di ritardo, il secondo 5: non per altro, ma perché le priorità dell'editore erano a quel punto ben altre.
--- Citazione ---Forse è il caso di ignorare il passato e concentrare gli sforzi su una reinassance del GdR, senza sprecare energie a "trovare colpevoli". Magari semplicemente alla console-generation il GdR non interessa(va).
--- Termina citazione ---
Al di là di colpe e colpevoli, io credo che comunque capire a fondo il passato aiuti a cambiare il presente in maniera migliore. Solo per questo ve lo raccontavo dal mio punto di vista. Ma per non tediare con le mie vecchie storie e non rallentare il dibattito su presente e futuro, mi fermo qua.
Mauro:
--- Citazione ---[cite]Postato da: Angiolillo[/cite]Solo per questo ve lo raccontavo dal mio punto di vista. Ma per non tediare con le mie vecchie storie e non rallentare il dibattito su presente e futuro, mi fermo qua
--- Termina citazione ---
Personalmente sono testimonianze che mi hanno interessato, anche perché ai tempi non è che conoscessi i giochi di ruolo.
Andrea Angiolino:
--- Citazione ---Sottoscrivo e aggiungo solo una cosa per Andrea: ho l'impressione che tu ti senta ancora "ospite" su questo forum, da quante volte usi la parola "voi". Mi sembra quasi che tu ti senta vestito di verde in mezzo a gente vestita tutta d'azzurro (tanto per cercare colori che indichino diversità e non "bene/male" come bianco e nero).
--- Termina citazione ---
Vero: sono stato invitato a venire qui da poche ore, e così mi trovo da pochissimo in una comunità che ha un suo ricco passato e un suo linguaggio molto specifico. Non mi posso sentire molto parte di questa comunità. Mi identifico piuttosto con il post parallelo de "Il passato è una terra straniera", dalla parte dello straniero. O forse dell'emigrato che ha lasciato le terre del gidierre quasi dieci anni fa, che è un'era geologica, ed è (o si sente) ormai uno straniero.
--- Citazione ---E'vero che si dà per scontato (e dare per scontato è male) un linguaggio "tecnico" ormai consolidato, ma è solo perchè è utile per evitare fraintendimenti. Se poi c'è qualche equivoco, si chiarisce: glossari e spiegazioni estese ce ne sono già, e se non ci sono, di fannoad personam. ^_^[/p]
--- Termina citazione ---
Se posso usare una metafora, mi sento come uno dei testimoni di un crimine invitato a dire la sua in un consesso di psicologi del crimine che si occupano da tempo e con profondità di quel tema (mettiamo che il crimine sia vendere cancro spacciandolo per una sana vita all'aperto). Io vi racconto quello che ho visto, ma non chiedetemi di raccontarlo a mia volta con il linguaggio di uno psicologo del crimine: prendete quello che vi è utile e ritenetelo espresso in un linguaggio ordinario, se vi è utile traducetelo nel vostro linguaggio e se non vi è utile ignoratelo.
La sensazione di essere considerato da qualcuno non tanto un testimone quanto un indiziato mi è anche brevemente venuta, a tratti, ma è stata passeggera e subito fugata. E comunque, se è convinzione di qualcuno, ha il diritto di esprimerla. Al limite, non aiuta a sentirsi parte della comunità, ma la questione è marginale.
Davide Losito - ( Khana ):
--- Citazione ---[cite]Postato da: Angiolillo[/cite]
--- Citazione ---[p]NESSUNO nel 1994 in Italia si poneva problemi di design.[/p]
--- Termina citazione ---
[p]Questa mi pare un'affermazione molto forte, ma non entro nel merito non sapendo la vostra definizione di design. Diciamo che se letta nell'accezione comune di tale termine, non tecnica specifica, non mi sembra corretta. Ma non vorrei aprire OT o generare flame.[/p]
--- Termina citazione ---
Sì, scusa, era riferito alla "coscienza critica" che è nata intorno a The Forge, intendevo dire che il problema di "coerenza con la Creative Agenda" nel 94 non c'era, perché nessuno sapeva cosa fosse una Creative Agenda. :)
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