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Giocata di Hasimir

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Wady:

--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2012-03-22 00:59:06 ---Per spiegare meglio cosa intendo dire, non c'è molto da dire: prima, scena muta ed evitare ogni responsabilità, facendo"quello che vuole il gruppo". Poi, ruolo attivo e propositivo,e individuale. Andare al di là di questo significa mettersi a fare gli psicologi della Domenica.

Sistemi di gioco provati: ad occhio una dozzina, prima, e una ventina, dopo. i risultati sono costanti. Non è nemmeno tempo ed esperienza: ha giocato con me a gdr tradizionali più di 10 anni.


--- Termina citazione ---
io invece ho esperienze completamente diverse...chi prima faceva scena muta ma giocava perchè tanto "basta tirare i dadi", con i giochi moderni ha smesso del tutto. Probabilmente perchè non ci si può più nascondere. Infatti queste persone sono passate ai gdt.


Invece chi era propositivo e aveva belle idee, poi con i giochi moderni sono riusciti a svilupparle meglio e con più soddisfazione.


Mentre chi era novello dei gdr e non era un nerd di prma categoria, prima si spaventava subito dal mare di regole, ra gioca quasi regolarmente!

Alessandro Piroddi (Hasimir):
suppongo abbia senso distinguere le tipologie di "gatto morto"

quello di Moreno è il giocatore che VORREBBE ma viene schiacciato da altri
quello di Wady è il giocatore che NON VORREBBE ma gli tocca assecondare il gruppo ... oppure quello che effettivamente NON VORREBBE e con certi giochi viene preso e piazzato sotto il riflettore, seppure con tutte le tutele e supporti del caso, e ciò lo fa fuggire via

aggiungo anche un altro tipo... il giocatore INUTILE che fa sempre le cose "che piacciono a lui" ma tutti lo reputano inutile e lo scansano e lo relegano in un angolo, che con i giochi Moderni spesso e volentieri diventa il "genio" del tavolo perchè entro i binari dell'X gioco i suoi contributi sono tutti rilevanti e utili per tutti gli altri.

Giulia Cursi:
Scrivo seguendo il trend generale visto che la mia domanda è rimasta senza risposta e che a quanto pare Thondar è letteralmente sparito. (sono pronta ad essere smentita)



--- Citazione da: Salkaner il Nero - 2012-03-21 15:40:11 ---...o magari ho un'esperienza più rosea, non credi?
 
Se in quasi 20 anni di gioco... diciamo 15 di gioco assiduo, le sere di "scazzo fra giocatori" non saranno state più di una decina (e almeno metà nei primi 2-3 anni), e direi nesusna che abbia avuto strascichi sul piano personale.
...le serate noiose (o quantomento non soddifacenti) forse una ventina...
 
Capisci che resto preplesso davanti ai racconti dell'orrore.

--- Termina citazione ---

Parlerò solo di D&D perché è il "gioco tradizionale" con il quale ho giocato di più.

Dunque Alberto, sono felice che tu non abbia avuto gli stessi problemi che hanno riscontrato molti altri con i gdr tradizionali.
Hai un gruppo di giocatori sano, che sanno distinguere azioni e intenzioni del personaggio da quelle del giocatore. Hai un master che dialoga con il gruppo gestendo bene il gioco, con creatività e impegno.

Io non giocherò più a D&D, non ho alcuna intenzione di provare ancora le sensazioni negative che mi suscitava, nè l'insoddisfazione che mi lasciava.
Certo sono una di quelli che una volta provati i "gdr moderni" ha abbandonato la via dei vecchi giochi con il Master che fa' il grosso e i manuali mastodontici. D'altro canto non vado a dire che i vecchi giochi fanno schifo, che ero una totale idiota a giocarci e di certo non vado a dirlo ad altri. Metto le mani avanti perché troppe volte queste discussioni sono finite in un nulla di fatto o in una serie di testate tra utenti.

Ho iniziato a giocare di ruolo con D&D e ci ho giocato per 6 anni, poi ad un certo punto ho provato Trollbabe e mi si è aperto un mondo. Non sto parlando di visioni mistiche con putti canterini e fasci di luce dal cielo, ma semplicemente mi sono resa conto che finalmente potevo fare quello che volevo davvero in un gdr. Per anni a D&D cercavo determinate cose, sapevo che le "missioni a investigazione" si potevano fare e ho provato a farle, volevo evitare il combattimento il più possibile perché non avevo interesse nel tirare dadi in continuazione, o far combo di poteri o stare i minuti a pensare in quale posizione era meglio mettersi per lanciare una freccia...

D'altro canto tutte le scene di azione di D&D erano evitate anche perché non volevo rischiare di mettere la vita del mio pg nelle mani della fortuna, visto che il tiro di dado spesso tradisce.

Ho giocato con persone tranquille e simpatiche e allo stesso tempo con pazzi totali. Una volta un master mi chiamò dicendomi che una ragazza di 16 anni della mia compagnia lo aveva chiamato in lacrime per un commento del PG di mio fratello (da notare la distinzione PG-Giocatore), un commento fatto in gioco dal pg che era si un po' sarcastico ma...
E io mi sono messa a ridere, dai è ridicolo prendersela per quello che dice un personaggio, è ovvio che mio fratello non userebbe un gioco per insultare qualcuno, non ne ha bisogno lo fa' già senza problemi per conto suo. Eppure parlando di questo episodio c'è chi non si è stupito... :o

Per me questa semplice distinzione PG-Giocatore è ovvia, anche per te Alberto, ma per altri no e se ti trovi a giocare con loro sei finito, questo però succederebbe con qualsiasi gioco.

Io non voglio più ritrovarmi a fare affidamento sempre sul master, sull'accontentare lui e gli altri per fare esperienza e non rovinare il gioco altrui, io voglio giocare senza pensare: ma farò bene?
I tiri di dado, i combattimenti, le tabelle ecc... non mi interessano io voglio fiction e purtroppo D&D è fatto in gran parte di quello che non voglio, quindi per questo ed altri motivi non voglio giocarci.



--- Citazione da: Wady - 2012-03-21 21:28:03 ---
--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2012-03-22 00:59:06 ---Per spiegare meglio cosa intendo dire, non c'è molto da dire: prima, scena muta ed evitare ogni responsabilità, facendo"quello che vuole il gruppo". Poi, ruolo attivo e propositivo,e individuale. Andare al di là di questo significa mettersi a fare gli psicologi della Domenica.

Sistemi di gioco provati: ad occhio una dozzina, prima, e una ventina, dopo. i risultati sono costanti. Non è nemmeno tempo ed esperienza: ha giocato con me a gdr tradizionali più di 10 anni.


--- Termina citazione ---
io invece ho esperienze completamente diverse...chi prima faceva scena muta ma giocava perchè tanto "basta tirare i dadi", con i giochi moderni ha smesso del tutto. Probabilmente perchè non ci si può più nascondere. Infatti queste persone sono passate ai gdt.


Invece chi era propositivo e aveva belle idee, poi con i giochi moderni sono riusciti a svilupparle meglio e con più soddisfazione.


Mentre chi era novello dei gdr e non era un nerd di prma categoria, prima si spaventava subito dal mare di regole, ora gioca quasi regolarmente!

--- Termina citazione ---

Io ho visto cambiamenti simili con alcuni miei amici oltre che con me. Ecco un esempio con AP: http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,6269.0.html



Ora questi "Racconti dell'Orrore" possono lasciare perplessi coloro che vivono i gdr tradizionali felicemente, se davvero questi racconti e le motivazioni portate sotto non bastano a far comprendere il punto di vista di coloro che come me, Moreno, Hasimir, ecc... non trovano più alcun interesse nel tornare ai "vecchi tempi" sono dispostissima ad aprire una discussione in cui espongo come ho vissuto i gdr da quando ho iniziato fino ad ora.
Finora non l'ho mai fatto perché sono cose molto personali, ma se volete esempi concreti ne ho, per ora posso solo dire: provate questi giochi con persone che li conoscono bene e che son disposti a farveli provare, su questo forum di persone così ce ne sono tante.


Concludo dicendo che non sto giustificando "toni aggressivi" o frecciatine, non sono un Facilitatore quindi non entro nel merito se certe frasi siano appropriate o no. Ognuno è responsabile di quello che dice e del modo in cui lo dice, cerchiamo di restare sulla discussione costruttiva senza pregiudizi o fuffe varie. Lo dico perché ho notato in diverse discussioni utenti che facevano notare a vicenda questi punti o interventi decisi dei Facilitatori.

Io non promuovo guerre punitive contro "i giochi vecchi" (come non lo fa' il forum GcG), non mi interessa nemmeno dire -Voi non sapete cosa state dicendo perché io ci sono passata e sono sicura che presto scriverete come me!- col cavolo! E' possibile come no.
L'unica cosa che voglio fare è esporre il mio punto di vista, sperando di non offendere nessuno. Non generalizziamo categorie e vediamo di portare esempi concreti.

Ammetto però che è difficile perché in questo caso si va' sul personale parlando di sentimenti, e non tutti sono pronti a parlarne pubblicamene. Di certo non si può parlare a nome di altri, quindi siamo un po' bloccati. Per questo l'ultimo post di Moreno è generalizzato, ma non può portare esempi concreti anche perché l'argomento tratta di un cambio di sentimenti e atteggiamento mentale del giocatore. (o almeno questa è la mia idea)


Ora se sono OT mi spiace.
Volevo esporre la mia visione, magari ho pure sbagliato discussione  ::) (non sarebbe tanto strano), ma sentivo il bisogno di dire la mia. Mi metto a disposizione per ulteriori chiarimenti su una qualsiasi delle frasi che ho scritto sopra.
Per piacere non siate cattivi con me, sono ancora una giovane utente di GcG...  :-[

thondar:
Scusate l'assenza, ho avuto da fare. Il punto del topic è che volevo un attimo capire come giocare secondo fiction potesse rovinare il lavoro del DM perché a me una cosa del genere non è accaduta praticamente mai. Sono consapevole di diverse giocate disfunzionali in questo senso ma derivano da errori grossolani e non vedo come uno non potrebbe incolpare se stesso. Veniamo alla risposta di Hasimir.

Comincio con una bella imprecazione! Ancora il solito problema di motivare i PG?? Cioè, vedo di continuo topic che mi sembra parlino di DM che andrebbero fuori di testa per giocatori che tentano di fare l'avventura ma a modo loro e mi ritrovo stringi stringi esempi di giocatori che non vogliono fare l'avventura ma altro. Ma non c'è nessuno che abbia avuto problemi del primo tipo?

Va bè, proseguo. Premetto che errori li possono fare tutti quindi non vorrei sembrare troppo critico contro quel DM. poi ditemi voi se gli chiedo troppo.

1° problema) il nano voleva andare lungo il fiume ad est mentre il DM aveva previsto un aggancio a sud (il tesoro lungo la costa a cui però non sareste dovuti giungere) e un torre maledetta vicino ad un villaggio lungo un fiume a sud.
Scusate, ma lo vedo solo io? Cioè, dove è il problema? Invece che a sud che vadano ad est e lungo il fiume troveranno quella torre... c'era pure il fiume, che alla fine chissene frega se c'era o no?

2° problema) il capitano sparisce. Intanto al villaggio avrebbero fatto meglio a parlare direttamente di capitano che va verso la torre. In caso non bastesse potrebbero chiedere ai PG di occuparsi direttamente della torre (ovviamente non la stessa persona che li ha consigliati di stare lontano) in cambio di qualcosa (provviste, riparazioni alla nave, nuovo capitano, tesori). Ok, qui posso vedere qualche problema aggiuntivo se il gruppo vuole proprio andare via. Chi sa guidare la nave? i marinai erano deboli e i Pg malvagi? mettiamo. La nave parte e si arena. Vicino una torre (o meglio, gli avrei cambiato forma). Avrei anche pensato un aggancio un pò più forte visto che il gruppo non sembra curioso. Se proprio vogliono andare la mare che ci vadano. Dopo, incontreranno un faro (maledetto).

Ora secondo voi ci vuole una laurea per pensare una cosa del genere? A me sembra normale amministrazione, altro che Buon DM. Quale è stato il problema? sarò ripetitivo ma mi sembra proprio ilcaso dove il DM si era fissato con la sua storia e non ha neppure pensato a mantenersi flessibile perché se ci avesse provato non ditemi che avrebbe avuto difficoltà insormontabili. Ovvero, il problema è il railroading, inutile che mi si continui a spacciare come possibile modo di giocare D&D. e notare che nel caso specifico (ovvero DM che non sa come motivare il gruppo a intraprendere/proseguire la quest piuttosto che DM che non sa come gestire il gruppo che vuole proseguire la quest a modo suo) sono personalmente aperto, in extremis, al partecipazionismo. Ovvero, se tutto il resto fallisce il DM può dire: ragazzi, ho preparato questo, non saprei che altro farvi fare, vi spiace farlo?

Tutti gli altri discorsi che fai sui problemi dei tradizionali esulano un attimo dal contesto limitato che volevo affrontare qui quindi li salto. Anzi, qualcosa dico: non li vedo così frequenti o quanto meno li vedo facilmente evitabili. Vedi qui sopra: non mi sembra che avrei faticato (poi magari i problemi sarebbe sorti comunque). Ora la domanda è lecita: se sono così facilmente evitabili perché (in molti?) ci cadono? bè... di eventi inspiegabili ne vedo molti, me ne era venuti in mente due ma li ho cancellati..

Serenello:
Si ma Fabio tu continui a impuntarti sulla fiction, ma il problema non è la fiction.
La grossa disfunzionalità che vedo nel AP di Alessandro è decine di minuti prima della presentazione di personaggi.

Il master aveva una storiella pronta e invece che fare una bella presentazione dell'avventura ha detto "fate quel che volete" e poi quando i giocatori hanno fatto (come da sue parole) quello che volevano lui è andato nel panico. Avrebbe fatto molto prima a dire loro (parafrasando Moreno) "siete sul battello in direzione sud, avete attraccato per rifornimenti, quando improvvisamente vi rendete conto che il capitano non si vede da diverse ore, cosa fate?" e poi a quel punto far creare (o distribuire le schede se già pronte) i personaggi.

Il problema non è la fiction di per se ma il fatto che ci fosse una fiction "giusta" sotto forma di avventura precostruita dal master, e una fiction "sbagliata" ossia quella che Alessandro stava creando per il suo personaggio.

Poi fai una cosa che proprio non riesco a capire (sinceramente: non capisco!)
prima dici che

--- Citazione da: thondar - 2012-03-23 00:05:34 ---Cioè, vedo di continuo topic che mi sembra parlino di DM che andrebbero fuori di testa per giocatori che tentano di fare l'avventura ma a modo loro e mi ritrovo stringi stringi esempi di giocatori che non vogliono fare l'avventura ma altro. Ma non c'è nessuno che abbia avuto problemi del primo tipo?

--- Termina citazione ---
quindi giustifichi la creazione di una storia prima da parte del master che i giocatori dovrebbero seguire (perchè se c'è un punto d'inizio, alcuni bivi e uno o più finali scritti parliamo di storia già scritta e personaggi fantocci che recitano) dando la colpa ai giocatori che non vogliono seguire la storia del master.

Poi però dici

--- Citazione da: thondar - 2012-03-23 00:05:34 ---sarò ripetitivo ma mi sembra proprio ilcaso dove il DM si era fissato con la sua storia e non ha neppure pensato a mantenersi flessibile perché se ci avesse provato non ditemi che avrebbe avuto difficoltà insormontabili.

--- Termina citazione ---
e quindi ti contraddici, dicendo che il master non dovrebbe avere una storia fissa prima.

La soluzione funzionale è facilissima: non prepari una storia ma uno spunto, una situazione iniziale (il capitano scomparso) dettagliando un minimo quello che succede (chi ha rapito il capitano? perchè?) e ci lanci dentro i giocatori. Però a quel punto stai giocando a Trollbabe non a D&D.

E con questo mi allaccio al ultimo punto.

Ad inizio post usi un termine che ti ho letto usare diverse volte (sia qui che su altri forum)

--- Citazione da: thondar - 2012-03-23 00:05:34 ---Sono consapevole di diverse giocate disfunzionali in questo senso ma derivano da errori grossolani e non vedo come uno non potrebbe incolpare se stesso.

--- Termina citazione ---
ecco, ho anche controllato sul dizionario per sicurezza

http://it.thefreedictionary.com/grossolano -> "di esecuzione poco accurata"

poco accurata nel seguire le regole, ma quali regole?
Tu dici che è

--- Citazione da: thondar - 2012-03-23 00:05:34 ---Ora secondo voi ci vuole una laurea per pensare una cosa del genere? A me sembra normale amministrazione, altro che Buon DM. Quale è stato il problema?
[...]
Tutti gli altri discorsi che fai sui problemi dei tradizionali esulano un attimo dal contesto limitato che volevo affrontare qui quindi li salto. Anzi, qualcosa dico: non li vedo così frequenti o quanto meno li vedo facilmente evitabili. Vedi qui sopra: non mi sembra che avrei faticato (poi magari i problemi sarebbe sorti comunque).
--- Termina citazione ---
la mia domanda è semplice: dove sono queste regole?

No perchè l'unica cosa che ci leggo è "per fare il GM devi saper fare il GM" che non ha senso.

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