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Con Dnd (et simila) puoi fare tutto! Però...
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione da: Edison Carter - 2012-03-21 03:50:41 ---Okkei, grazz!
C'è da dire che "giocare tutto con lo stesso gioco" tramite i giochi che hai citato ( Annalise, ecc) può essere accettabile 1) se si fa come si deve;
--- Termina citazione ---
Che ne dici di un Actual Play di cosa consideri "come si deve" (perché ho conosciuto abbastanza giocatori(*) da sapere che "come si deve" di uno è "una schifezza" per un altro)?
(*) Cioè almeno 2 che giocano in gruppi diversi. XD
Ariele Agostini:
--- Citazione da: Ezio - 2012-03-21 05:47:41 ---A me mi ha un po' stancato la storia dell'impararsi 20 regolamenti diversi.
D&D 4a, base base, sono TRE volumi da 300 pagine l'uno. Insieme sono un ponderoso fermaporta di quasi mille pagine.
Per arrivare a 1000 pagine di regolamento coi giochi coerenti che possiedo ne devo mettere assieme, credo, una ventina.
Cioè, è meno impegnativo imparare diciannove giochi diversi che il singolo D&D 4a
--- Termina citazione ---
Dai, Ezio, è una sciocchezza e lo sai. Per giocare a D&D non serve conoscere a memoria il manuale dei mostri più di quanto per giocare ad AiPS serva ricordare la serie di esempio descritta nel manuale con protagonista un alce.
La 4a edizione, in particolare, limita le richieste dei giocatori al "sappi cosa fanno i tuoi poteri e quante volte puoi usarli". Al limite, di sapere cosa ti permettono le skill. In un gruppo che usa D&D per quello che deve fare (dungeoneering e combattimento tattico), per un giocatore pigro e allergico al crunch (ok, sei allergico al crunch e giochi la 4a, mistake, ma non è questo il punto), vuol dire che deve conoscere qualcosa come 2-3 pagine in tutto. Scarse.
--- Citazione da: triex - 2012-03-21 05:52:56 ---Beh, ma in fondo d&d 4 si può riassumere (come tanti altri giochi) in "decide il master", che effettivamente è molto più semplice da ricordare, mnemonicamente.
--- Termina citazione ---
Con buona pace del discorso "serio" e dell'apertura mentale. Anche in questo caso, lungi dall'essere perfetta, ma accusare la 4a di essere così equivale all'uguale e contrario "i giochini gay sono tutti uguali". Falso e facilmente dimostrabile.
Rispetto la questione di gusti, che la 4a sia ancora un tradizionalone non si discute, ma è scritta molto meglio ed evita tanti errori del passato. Può piacere o non piacere, ma non diamole colpe che (poverina) erano dei suoi padri (inteso come incarnazioni precedenti, non come autori).
Matteo Suppo:
Hai letto la dmg 2 della quarta edizione?
Certo, selezionando le regole attentamente si può giocare dnd4 in maniera soddisfacente, esattamente come in qualsiasi altro gioco di quello stampo.
Ma è un altro discorso e per amor di pace dirò che mi sono sbagliato e dnd4 non si riduce a decide il master
Edison Carter:
--- Citazione da: Mattia Bulgarelli - 2012-03-21 14:02:26 ---
--- Citazione da: Edison Carter - 2012-03-21 03:50:41 ---Okkei, grazz!
C'è da dire che "giocare tutto con lo stesso gioco" tramite i giochi che hai citato ( Annalise, ecc) può essere accettabile 1) se si fa come si deve;
--- Termina citazione ---
Che ne dici di un Actual Play di cosa consideri "come si deve" (perché ho conosciuto abbastanza giocatori(*) da sapere che "come si deve" di uno è "una schifezza" per un altro)?
(*) Cioè almeno 2 che giocano in gruppi diversi. XD
--- Termina citazione ---
Passo. Intendevo dire che si deve seguire il regolamento, e non pretendere che il "tutto" di Annalise, per esempio, coincida con il "tutto" di Anima prime o Misspent Youth.
Ora credo sia più chiaro.
Ezio:
Be', Ariele, il manuale dei mostri almeno una lettura deve averla.
E poi se il giocatore di 4a deve conoscere solo i suoi poteri (vero) il DM deve andare molto più a fondo.
Ma il problema qui è un altro, non il cavillo sul numero di pagine.
Il problema è che qui si sta ancora sostenendo che "con un gioco ci fai tutto", e che quindi è più semplice impararsi questo iper-regolamento che 24 regolamenti specializzati.
Se questa affermazione fosse vera allora si, la logica ci sarebbe.
Purtroppo questa affermazione non è vera. Il "ci fai tutto" è subordinato all'accordo al tavolo, alla modifica di vecchie regole e alla creazione di nuove, ovvero... alla creazione di un nuovo gioco.
Nel mio gruppo si una Rolemaster per picchiare i mostri, nel gruppo di Pippo lo si usa per creare storie d'amore. Bene, se voglio giocare una storia d'amore con Rolemaster spostandomi nel gruppo di Pippo dovrò imparare da 0 come gioca Pippo, le sue house rules, gli stili di gioco, gli accordi fuori da esso... tutto. Di fatto sto imparando un nuovo gioco.
Si, potrebbe ricordarmi quello vecchio (ci sono i d100 e le tabelle), ma sto ricominciando a studiare.
Il "gioco universale" non esiste. Parpuzio è, al massimo, usato come base per creare le sue decine di varianti, tante quante sono i gruppi che lo giocano, ognuna delle quali va studiata e, di solito, non c'è neppure regolamento scritto.
Scusate, ma continuare a sostenere che "Con parpuzio ci faccio tutto, quindi è meno faticoso da imparare che un numero elevato di regolamenti coerenti" è veramente assurdo.
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