quello di cui parlo è la prevenzione (o forse sarebbe meglio dire la consapevolezza). La scelta del definire le mie "preoccupazioni" come "seghe mentali" non credo sia legata al mio tentativo di cercare di anticipare quelli che immagino possano essere potenziali punti che necessitano di attenzione in situazioni specifiche ma, come anche tu implicitamente riconosci, alla personale stima di quanto probabile sia che eventuali problemi emergano (e forse anche alla loro "gravità").
[...]
E anche il fatto che il non aver avuto problemi finora dovrebbe indurmi a ritenere la possibilità che si verifichino insignificante è discutibile.
Non ho detto che siano notazioni insignificanti, o da ignorare.
Tutt'altro.
Ma sostengo che a fronte di più che legittime preoccupazioni riguardo a un
ipotetico problema, il confine fra dialogo sensato e farsi inutili seghe mentali si traccia laddove, ricevute funzionali e ragionevoli risposte e rassicurazioni sul come e sul perchè tale problema non sussista o sia comunque di rapida e facile soluzione, si insiste ad oltranza (magari non TU, ma quanti topik sono che si blatera sull'autorità dell'MC nell'ipotetica interpretazione di regole e mosse???) sul fatto che quel problema c'è e va affrontato e che le concrete misure preventive
esistenti nella realtà non bastino ad arginare un problema
del tutto ipotetico.
Perchè quel problema nella pratica (
stranamente) non lo si è mai riscontrato!
Miet lo ha incontrato, segnalato, e dall'analisi dei suoi stessi actual play e descrizioni è emerso lampante a tutti che il problema stava nel fatto che LUI non aveva letto bene il manuale e di consegeunza ne aveva effettivamente applicato in gioco si e no la metà, nel paio di sessioni di prova che si è fatto.
E' un banalissimo problema di Curva di Apprendimento ... non di come funziona il gioco per come è fatto (al di là del lato fisico/editoriale, che se fosse fatto meglio ridurrebbe la suddetta curva, but that is all).