Autore Topic: Giocare in gruppi piccoli  (Letto 14144 volte)

Zachiel

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Giocare in gruppi piccoli
« il: 2012-03-06 13:19:22 »
Stavo parlando con un amico di cosa poter fare in futuro del nostro piccolo gruppuscolo di gioco di ruolo, dato che un amico si trasferisce e saremmo troppo in pochi per continuare a giocare a D&D.

Ne è venuta fuori un'affermazione che ritengo allo stesso tempo interessante e preoccupante:

"Vedi, saremmo solo in quattro. Anche prendendo giochi che funzionano con meno giocatori, se mancasse uno saremmo in tre e... insomma, trovarsi in tre per fare gioco di ruolo?" Sottointeso chiaro nel tono e nell'espressione: non è un po' da sfigati?
Come la classica frase "Siamo solo in due per la cena in pizzeria? No no rimandiamo che sembriamo due gay". (I signori omosessuali perdonino ma l'esempio è quello che è.)

Mi ha dato la forte impressione che per questo giocatore il gioco sia una scusa per trovarsi assieme, piuttosto che ci si trovi per giocare, così glie l'ho chiesto e mi ha detto che secondo lui le due correnti coesistono. Ci si trova per giocare assieme e per stare assieme.
Quello che mi fa u po' strano è che invece, per giocare a Munchkin o a Citadels è dispostissimo a trovarsi anche se siamo in tre...

Avete esperienze del genere? Come si sono evolute?
Se avete esperienze che coinvolgono giocatori che non apprezzano lo * meglio.




* questo asterisco avrebbe voluto essere "story now", che fuori da sotto il cofano sono solo due parole senza senso, perché è come lui l'ha definito, ma è piuttosto "quel tipo di gioco che ho provato e non mi è piaciuto".
Nello specifico, quello che sono riuscito a capire io che non gli piace (o meglio che gli piace di D&D al punto di farglielo preferire ai giochini gay) è la possibilità di progettare a tavolino un personaggio pescando nerdosamente dal crunch del manuale e poi nel gioco vederlo svilupparsi fino a quel traguardo. Insomma quello che viene generalmente chiamato "avere subito il personaggio che voglio" non gli piace, gli piace doverselo sudare oppure gli piace sapere già dove lo porteranno le sue scelte. Niente roba difficile come "decidiamo come il personaggio reagisce a quello che gli succede" o cose buffe come "Il personaggio prende una piega che non è quella che mi interessava giocare".

Ezio

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Re:Giocare in gruppi piccoli
« Risposta #1 il: 2012-03-06 13:44:09 »
Mi ha dato la forte impressione che per questo giocatore il gioco sia una scusa per trovarsi assieme, piuttosto che ci si trovi per giocare, così glie l'ho chiesto e mi ha detto che secondo lui le due correnti coesistono. Ci si trova per giocare assieme e per stare assieme.


Siete in un gruppo di amici. Diciamo in quattro, Marco, Matteo, Luca e Giovanni.
Decidete di andare al cinema, a vedere un film che tutti si dicono interessati a vedere, diciamo la versione 3D di Watchmen (ommioddio, il puffo gigante del dottor Manatthan! Ommioddiohhhh!!!!).


Durante la proiezione Marco, Matteo e Luca si godono il film. O, meglio, se lo godrebbero se Giovanni, che è sempre quello un po' fuori dal coro, la smettesse di parlare a tutti delle ultime del campionato di calcio, la smettesse di proporre cori alpini e di fare scherzi agli altri tre.
Dopo il cinema Marco, Matteo e Luca sono un po' incazzati, perché Giovanni gli ha impedito di vedere il film, e gli fanno presente che non hanno nulla contro il calcio, i cori alpini e gli scherzi, quindi se intendeva fare quelli bastava che lo dicesse.
Giovanni risponde: "Ma come, non si è usciti per stare assieme? Che ve ne fregava del film, non bastava stare in compagnia?"


Ora, chi ha ragione? Credo che tutti possano convenire che Giovanni è un sonoro stronzo, no?
Eppure se invece di essere andati al cinema si fosse deciso di giocare di ruolo le motivazioni di Giovanni sarebbero state all'ordine del giorno e perfettamente accettate dalla routine.

Ecco, questa è una delle grandi balle del modo con cui si è giocato di ruolo negli ultimi vent'anni che bisogna sradicare.
Ci si trova per GIOCARE ASSIEME. Se si vuole uscire a prendere una birra o a fare chiacchere va bene e lo si fa, ma se si decide di giocare è perché si vuole fare QUELLO e con QUELLE PERSONE, non altro con quelle persone o quello ma con qualcun altro.
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Giulia Cursi

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Re:Giocare in gruppi piccoli
« Risposta #2 il: 2012-03-06 15:22:47 »
Io non gioco per passare il tempo.

Se gioco è perché voglio farlo, se volessi solo stare con gli amici staremmo in un locale a bere o a casa mia a chiacchierare.


Capisco la tua reazione Marco è successo anche a me, solitamente capita quando le persone che giocano assieme vogliono cose diverse. Troppe volte ho smesso di giocare con determinati amici per non litigare inutilmente. Ho rotto una compagnia di D&D perché io vedevo e vivevo il gioco in un modo, gli altri in un altro, morale della favola, con due di quei giocatori ora mi diverto un sacco in una campagna di IMdA... fuck yeah!
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Marco Costantini

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Re:Giocare in gruppi piccoli
« Risposta #3 il: 2012-03-06 15:36:49 »
Secondo me a volte, vuoi perchè siamo in una piacevole oasi (in questo forum) ci facciamo problemi più grandi di quanto siano in realtà.
A me quello che dice il tuo amico non sembra strano, per nulla. E io sono uno di quelli che si gioca per giocare, e che non ammette gente che gioca solo per passare il tempo. Ma il tuo amico non mi pare uno che viene a giocare solo per stare in compagnia.
Semplicemente si sta ponendo un problema che riguarda il gruppo delle persone con cui gioca: "sarà ancora la stessa cosa giocare senza il nostro amico Tizio, che se ne va?", si chiede. E mi pare una domanda legittima e del tutto naturale.

Io ho giocato per una roba come tre anni con un mio amico, io e lui e basta, uno narrava (io) e l'altro giocava. Mi sono divertito, insomma mi è piaciuto, ma ho comunque cercato di inserire altre persone nel gruppo (senza molto successo), semplicemente perchè il gioco gira meglio.
Anche ora, sto facendo da MC a due miei amici. Si gioca bene, ci si diverte, ma ho pubblicato annunci ovunque per trovare un terzo giocatore.
Ancora una volta perchè, a mio avviso, AW con due gicatori "gira meno" che con tre.
Che per giocare a Citedels si faccia meno problemi mi pare altrettanto normale: l'inevstimento emotivo è sicuramente minore, così come anche la condivisione.

Poi ho un cortocircuito: la prima parte e quella dell'asterisco non capisco come si intreccino: cosa c'entra quella preoccupazione (avere un amico in meno al tavolo) con lo story now e la creazione del personaggio?
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Moreno Roncucci

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Re:Giocare in gruppi piccoli
« Risposta #4 il: 2012-03-06 15:47:16 »
Siete in un gruppo di amici. Diciamo in quattro, Marco, Matteo, Luca e Giovanni.

I nomi non mi sono nuovi, hanno scritto qualcosa?    8)

Citazione
Ecco, questa è una delle grandi balle del modo con cui si è giocato di ruolo negli ultimi vent'anni che bisogna sradicare.
Ci si trova per GIOCARE ASSIEME. Se si vuole uscire a prendere una birra o a fare chiacchere va bene e lo si fa, ma se si decide di giocare è perché si vuole fare QUELLO e con QUELLE PERSONE, non altro con quelle persone o quello ma con qualcun altro.

Tutto giusto, ma a discolpa di Giovanni, c'è il fatto che se si giocava a Monopoli, avrebbe potuto tranquillamente parlare d'altro mentre giocava. Idem se giocava a carte (anche se lì un po' meno perchè c'è gente che se si distrae perde il conto delle carte.  A uno che giocava a carte con noi al pub capitava ogni volta che passava la cameriera. Quando ce ne siamo accorti abbiamo iniziato a fare ordinazioni regolarmente a fine partita, quando i conti sono più difficili... ).

Nella mentalità comune, ci sono due livelli di gioco: il primo è "per divertirsi", il livello tipico del calcetto da spiaggia, delle partite a carte con gli amici, della tombola natalizia. E poi c'è quello serio, agonistico, quello in cui ti giochi qualcosa. Che dà soddisfazioni (in alcuni casi anche economiche) ma che comporta fatica, impegno, lavoro.

I gdr per i primi trent'anni della loro storia hanno sballato questa divisione, ma in maniera diseguale: tutto il lavoro, l'impegno, la fatica al povero GM, e agli altri veniva spacciata l'idea di giocare come a briscola.  Solo che non è così: il fatto di dover immaginare le scene, invece di avere un segnalino su una plancia, comporta un certo livello di concentrazione. A questo aggiungici il fatto che normalmente chi non era "di turno" si annoiava (e molti si annoiavano fuori dai combattimenti) e hai un bella situazione per far nascere tensioni fra quelli che vengono disturbati e vorrebbero più impegno e quelli che trovano assurde certe pretese (c'è la famosa battuta "siamo qui per giocare, mica per divertirci!"  che gira da decenni...)

Quello che voglio dre è che la colpa non è di Giovanni, se (1) è stato chiamato a giocare dicendogli che non si doveva concentrare più che a giocare a Risiko, e (2) poi lo lasci più della metà del tempo di gioco a girare i pollici in attesa di qualcosa da fare.

Tolta la parte di Giovanni irrecuperabili, quelli che proprio si divertono a dare fastidio (ma lì torniamo al "ma te l'ha ordinato il dottore di giocare con lui?") , per gli altri è inutile stare a chiedere "più serietà" se non cambi anche tutte le condizioni al contorno. Per coinvolgere di più tutti i giocatori e diminuire il carico di fatica (e distribuire la parte rimasta in maniera più equa)
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Patrick

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Re:Giocare in gruppi piccoli
« Risposta #5 il: 2012-03-06 15:50:23 »
io con i miei amici gioco perchè voglio giocare, infatti non abbiamo problemi a guardarci un film (o a fare altro) se non abbiamo voglia di giochi. ^^

Poi è vero che un mio amico ogni tanto dice "io gioco volentieri con voi, ma l'importante per me è vedersi. Se non giocassimo più mi dispiacerebbe, ma l'importante è avere comunque modo di trovarsi e passare del tempo insieme."
Credo che rientri nella categoria di "le due correnti possono coesistere" (e lo intendo in maniera assolutamente positiva: gioca volentieri e partecipa, e mi diverto a giocare con lui ^^)
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vanphanel

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Re:Giocare in gruppi piccoli
« Risposta #6 il: 2012-03-06 16:02:52 »
La mia esperienza rientra nel caso descritto da Zachiel:spesso alcuni membri del mio gruppo,facendo lavori abbastanza straniantii(uno è pilota d'aerei) non sono disponibili per giorni,così io propongo di giocare,che so,in tre,ma mi viene sempre risposto "ma in tre a che giochiamo" ??? :-\
Non sono io ad essere chiuso qui dentro con voi..siete VOI ad essere chiusi qui dentro con me

Patrick

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Re:Giocare in gruppi piccoli
« Risposta #7 il: 2012-03-06 16:11:29 »
quello del numero di giocatori io non l'ho mai percepito come problema. In tre si gioca benissimo a Penny, Trollbabe, Le 1001 Notte, Kagematsu, Il Gusto del Delitto, AiPS, Polaris, Contenders, Shock, Archipelago e via dicendo. Magari i giochi senza master si adattano meglio a gruppi piccoli, ecco. Ma molti di questi giochi si giocano tranquillamente anche in 4, alcuni in 5. Se i giocatori sono tanti (diciamo, dai 5 in su) ci sono i già citati 1001 Notte, Gusto del Delitto, ma anche Geiger Counter o Fiasco ad esempio. In due c'è Murderous Ghosts, S/Lay w/Me...anche Contenders, volendo.
Secondo me ci sono giochi per tutte le quantità di giocatori (e lo dico io che di giochi ne conosco davvero pochi), non vedo veramente il problema ^^
Patrick Marchiodi, il Valoroso ~ Bravo Organizzatore di CONTM ~ Prima gioca, poi parla. ~ "La cosa più bella di INC11 è stata giocare con persone conosciute da due ore e avere l'impressione di giocare con amici di una vita" - Dario Delfino

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Re:Giocare in gruppi piccoli
« Risposta #8 il: 2012-03-06 16:33:44 »
ammetto che in tre mi sento a disagio anche io. Non so perchè. Ma con un vecchio gruppo di AW un giocatore paccò, ci trovammo in 3, io feci per partire, poi mi sentii improvvisamente imbarazzato (e gli altri due con me, visti gli sguardi che giravano al tavolo). Per cui, mandai tutto al diavolo e buttammo ne lcesso un pomeriggio giocando a Twilight Imperium U_u


Anche giocare in due mi mette un po' a disagio, anche se il gioco è fatto apposta (Murderous Ghost, tipo). Se mi trovo a una convention, in mezzo a gente che gioca, è un altro discorso, e non ho problemi ad adattarmi. Ma nel silenzio di una soffitta, giocare in tre... brividi.


A ben pensarci, il problema è quasi che "non c'è abbastanza casino". In quattro c'è sempre qualcuno che impila i dadi, che rutta, che parlotta con un altro, che scrive un sms, che si mette in pose da Braveheart con la spada in lattice (di solito questo sono io, ehm). In tre no. E l'atmosfera prende una piega un po' sfigata, questo si.


Potrebbe essere quella la motivazione. Fatto che ricordo vari momenti di disagio, giocando solo in tre.
"E non guardare troppo a lungo dentro alla lavatrice, o anche la lavatrice guarderà dentro di te"
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Serenello

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Re:Giocare in gruppi piccoli
« Risposta #9 il: 2012-03-06 16:41:31 »
A ben pensarci, il problema è quasi che "non c'è abbastanza casino". In quattro c'è sempre qualcuno che impila i dadi, che rutta, che parlotta con un altro, che scrive un sms, che si mette in pose da Braveheart con la spada in lattice (di solito questo sono io, ehm). In tre no. E l'atmosfera prende una piega un po' sfigata, questo si.

queste sono le cose che fanno girare le scatole a me quando gioco invece :-\

Mi spiego meglio.
Avendo limitato tempo libero, quello che ho mi piace usarlo al 100%. Per quello preferisco giochi in cui, anche se non sto attivamente giocando, seguire le scene degli altri giocatori/personaggi mi tiene attento e sulla punta della seggiola.

Ovviamente la risata e la battuta ci stanno, quello che mi da fastidio è quando costantemente uno che non gioca si mette a chiacchierare con quello di fianco e si fa i fatti suoi (o anche non costantemente ma per un buon cinque minuti filati).

Forse anche per quello non ho nessun problema a giocare in due o tre persone, perchè in quei casi i tempi morti diminuiscono al osso e la sessione da 2 ore è sfruttata al 100%.

Zachiel

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Re:Giocare in gruppi piccoli
« Risposta #10 il: 2012-03-06 18:13:42 »
Forse siamo un po' fuori target con le risposte, anche se qualcuno si sta diligentemente tenendo in carreggiata (Il Mietitore, Patrick, Vanphanel).

L'asterisco, per colui che richiedeva spiegazioni, era appunto un asterisco, una nota a margine, un qualcosa per inquadrare meglio la situazione specifica nell'improbabile ipotesi che qualcuno abbia già avuto i due "problemi" associati.

Ma il "problema" che mi interessa di più è quello del giocatore che a giocare in due o in tre si sente a disagio perché gli pare (magari) che a non condividere la sua esperienza con molti sta solo buttando tempo. E giocando nelle land ne conosco di gente che se si è solo in due in chat non gioca perché dice tipo "sì, ma ce la mangiamo l'un con l'altro e il nostro gioco non arriva a nessun altro".
D'altro canto giocando parpuzio conosco pure gente che dice "siamo solo in tre? Giochiamo lo stesso che ci sono meno interventi ed avanziamo più velocemente verso il finale della storia".

In definitiva: quali sono i "veri" problemi del giocare in pochi?
Quali, nella vostra esperienza, sono i problemi percepiti dai giocatori?
Questa cosa è collegata a parpuzio secondo voi o si riscontra anche con altri sistemi?

Re:Giocare in gruppi piccoli
« Risposta #11 il: 2012-03-06 18:21:55 »
Sai, potrebbe essere dovuto al fatto che giocare in meno persone è più intimo, più personale.
Non è detto che tutti cerchino questo dal gioco di ruolo.


E' la stessa differenza che passa tra la cena di GcC a Lucca e quando mi vedo con pochi, cari amici, magari a casa di qualcuno.
Si sta insieme in modi diversi, è questione di aspettative.
I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

Ezio

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Re:Giocare in gruppi piccoli
« Risposta #12 il: 2012-03-06 18:34:02 »

Crosspost con Claudia. Che, ovviamente, la pensa in modo totalmente differente da me.

In definitiva: quali sono i "veri" problemi del giocare in pochi?


L'intimità.


Quando si è nel gruppo tribale si può evitare di guardarsi negli occhi, si può fare casino ed evitare di confrontarsi con gli altri. Quando si è in pochi no. Bisogna giocare e mettersi in gioco.


Però non tutti si incontrano per giocare. Alcuni sono come Giovanni e del gioco non glie ne frega nulla. Questo genere di persone può sopravvivere nel gruppo grosso perché riesce a nascondervicisi, ma il gruppo piccolo è impietoso: se non giochi, se non ti metti in gioco lo si vede subito.


Una volta c'erano due ragazzi. Uno voleva convincere l'altro a fargli da narratore per una "campagna in singolo" di Vampiri: Il Requiem. L'altro si rifiutava sempre. Non volevo farlo, non se la sentiva, e non capiva perché: quando si giocava nel solito gruppo da 6 non aveva problemi a stare con quella persona.
Solo dopo anni ha capito perché: il primo gli stava discretamente sulle palle e trovarsi da solo con lui sarebbe terribilmente imbarazzante, mentre il gruppo gli offriva un efficace schermo verso questi suoi sentimenti.
So quello che provava il secondo ragazzo perché [thrilling music] ERO IO! [ominous thunder!].


Quindi, si, so di cosa parlo. Ci sono pure cascato e ci ho messo anni a superare questo "trauma", ma, davvero, è solo uno dei relitti del passato.



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Marco Costantini

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Re:Giocare in gruppi piccoli
« Risposta #13 il: 2012-03-06 18:55:46 »
In definitiva: quali sono i "veri" problemi del giocare in pochi?
Quali, nella vostra esperienza, sono i problemi percepiti dai giocatori?
Questa cosa è collegata a parpuzio secondo voi o si riscontra anche con altri sistemi?

Ribadisco, parpuziono, story now, ecc ecc non c'entrano nulla.
Si tratta, come diceva Claudia, di aspettative.
Se la mia esperienza personale può contare qualcosa: ho giocato per tre anni in due ad eXalted, io facevo il narratore e l'altro, bhe, il giocatore. Era intimo, certo, era divertente, frenetico, profondo.
Ma in questi tre anni ho (anzi, abbiamo) cercato di ingrandire il gruppo (e per alcuni periodi ho avuto anche tre giocatori).
Avevo paura dell'intimità col mio amico: no di certo, anzi!
Però per me il gioco sarebbe girato meglio. Il giocatore avrebbe avuto spunti non solo da me, ma anche dagli altri; e per me sarebbe stato lo stesso. Avremmo potuto vedere scelte diverse, anche contrasti (e non dico solo fra personaggi, ma anche fra giocatori, che portano, in quanto persone, cose diverse in fiction).

Lo stesso vale ora per la campagna di AW in cui faccio da MC a due giocatori (di cui uno è quello di sopra). Siamo in tre in tutto, e ok, ma ho fatto di tutto per avere un terzo giocatore sempre perchè, per me, il gioco gira meglio almeno in tre (vedi ad esempio la meccanica di St).

Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Ezio

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Re:Giocare in gruppi piccoli
« Risposta #14 il: 2012-03-06 18:58:27 »
Bè, Marco, tu però mi stai citando due giochi che sono stati studiati per essere giocati da più persone.


In particolare AW ha il sistema degli ST che sotto i 3 non gira proprio.
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