[Cross con Mauro... che condivido]
Ma perché ruttare al tavolo -benché possa essere disdicevole- non è un elemento che influenza la fiction e di rimando i giocatori. E' una cosa che sta puramente tra le norme di comportamento e di senso civile.
Qui a parer mio stiamo parlando di altro.
Stiamo parlando di casi in cui persone anche bravissime a giocare possono influenzare il -non so come chiamarlo- "flavour" della fiction in un modo non gradito ai presenti.
Tizio magari è un giocatore bravissimo che descrive le scene in modo spettacolare, ama i dettagli e perciò non si risparmia neanche nelle scene crude. Questo a Caio può dare fastidio, ma non perché Tizio sia un maleducato. Semplicemente ci sono diversi livelli di tolleranza a determinate sollecitazioni.
Questo a parer mio, non vuol dire "regolamentare i rapporti di amicizia", ci mancherebbe!
Credo tuttavia doveroso che un regolamento "serio" che abbia come scopo l'indagine di temi che vanno anche nel campo personale (come dovrebbe essere per i giochi narrativisti) ponga la giusta attenzione a queste cose.
Cmq non sto dicendo di definire tutto a priori, Moreno dice giustamente che
[cite] Moreno:[/cite]Molti giochi consigliano di fissare linee e veli in anticipo prima di giocare, ma se questo può servire in certi casi (se qualcuno non sopporta per esempio che si parli di scarafaggi, meglio che lo dica), nella maggior parte dei casi il disturbo che ci può dare un certo contenuto dipende moltissimo dalle circostanza, ed è impensabile fissarlo prima con certezza.
Infine torno a battere sulla parola
Tecniche.
Sono tecniche di gioco. Che è ben diverso da un arbitrario giudizio espresso più o meno implicitamente (che ci porta se vogliamo a tirar fuori anche la R-0).
Riporto e evidenzio dal provisional:
Techniques
Specific procedures of play which, when employed together, are sufficient to introduce fictional characters, places, or events into the Shared Imagined Space. Many different Techniques may be used, in different games, to establish the same sorts of events. A given Technique is composed of a group of Ephemera which are employed together. Taken in their entirety for a given instance of role-playing, Techniques comprise System.
Porto infine un mio esempio.
A me vampiri non è un gioco che piace molto, questo perché ebbi un brutto approccio in passato. Tra le varie cose negative ci fu una scena in cui il GM e un giocatore mi "deliziarono" con una minuziosa e macabra descrizione riguardante una cena a base di bambini. Sinceramente uscì da quella giocata schifato. Il pg del giocatore in questione era un Giovanni con
Pasto Vistoso e varie deviazioni. Feci presente che la cosa mi disturbava alquanto e che non amavo quel dettaglio e quei temi.
Ora non è che i miei amici siano insensibili e non posso neanche dire che manchino di rispetto, il fatto è che siccome il gioco (a detta del GM) prevedeva anche quelle cose e il tutto era in linea con l'interpretazione dell'altro giocatore, oltre a determinati aspetti del setting, ero, in ultima analisi, io quello fuori posto.
Ci fosse stata nel manuale un'indicazione (naturalmente non soggetta a R-0!) per cui i giocatori hanno diritto a porre veto sul livello di macabro nel gioco, avrei avuto il cosiddetto culo parato e forse non sarebbe sembrata così strana la mia richiesta.
Ripeto che non è mancanza di sensibilità da parte delle persone, solo che le situazioni che vanno a crearsi non sempre sono viste da tutti sotto la stessa ottica di buongusto e rispetto. Ad esempio, spesso si dà per scontato che giocando a vampiri uno accetti implicitamente di gradire scene di sangue. Non è detto.