Autore Topic: Lines e Veils? Cosa sono?  (Letto 14242 volte)

Moreno Roncucci

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Lines e Veils? Cosa sono?
« Risposta #15 il: 2009-03-05 16:36:58 »
Esiste un precedente abbastanza comico al riguardo (anche se i protagonisti non credo si siano divertiti molto...) di cui però ho perso il link e dovrò cercare di ricostruire a memoria (scusate quindi le inesattezza). Un gruppo di amici stava giocando a non so cosa al tavolo di un pub negli USA e nella fiction del gioco stavano pianificando di far fuori il capo della polizia.

Solo che al tavolo di fianco, ad ascoltare interessati, c'erano agenti di polizia fuori servizio, che hanno avvertito chi di dovere, e li hanno fatti arrestare tutti...   :lol:
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Moreno Roncucci »
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Lines e Veils? Cosa sono?
« Risposta #16 il: 2009-03-05 16:47:01 »
E' una delle ragioni per cui ho smesso di frequentare determinati live, che avevano delle esterne organizzate in luoghi non appropriati, come il parco pubblico o qualche piazzetta della città.
Mi bastò un'esterna per vergognarmi come un caino (^^). Passai tutto il tempo attaccato al muro di un sottopasso rispondendo a monosillabi ai giocatori che tentavano di interagire come me. Essendo la mia prima esterna avevo mantenuto coscienziosamente un abbigliamento abbastanza sobrio, ma i tipi col mantello, i canini finti e i gangreel punk impressionavano la gente. Mi ricordo un vecchietto che osservava sconvolto, mentre ascoltava parlare di scambi e patti di sangue e rozzate varie tipiche di vampire :)

Non so se può centrare col tema del discorso, ma credo che anche in un live ci dovrebbe essere un'aiuto a far emergere i problemi delle persone con determinati temi o sapetti del gioco.
Ad esempio,
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Gabriele Pellegrini »

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« Risposta #17 il: 2009-03-05 17:20:55 »
Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]Esiste un precedente abbastanza comico al riguardo

Macchè Stati Uniti, Moreno!
Sentita con le mie orecchie da giocatori di Vampiri Live in una pacifica città a me vicina... Hanno avuto qualche PICCOLO problemino a giocare per strada quando qualcuno li ha sentiti lamentarsi del "terzo Neonato (*) assassinato in un mese qui a [città]" ed i carabinieri li hanno fermati per chiedere spiegazioni su che cavolo facessero all'una di notte con tutto quel cerone in faccia... O___o;

(*): Termine tecnico per indicare "vampiro reso tale da poco", nel gioco. Ovvio cos'hanno capito gli involontari origliatori...


@Gabriele: tanto per rimarcare il concetto che esprimi anche tu. ^_^;
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Korin Duval »
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Moreno Roncucci

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« Risposta #18 il: 2009-03-05 17:24:44 »
No no, su questi dettagli sono sicuro: era negli USA e sono stati arrestati. Ne hanno parlato i giornali...

Non dubito che ci siano stati diversi altri casi, in giro per il mondo, di forze dell'ordine perplesse a vedere gente vestita da Vampiro in giro per la città di notte...   8)

(ma non c'era la Masquerade? Insomma, l'idea non era che i vampiri vivevano fra noi, indistinguibili? Alla faccia dell'indistinguibile...   :lol:  )
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Lines e Veils? Cosa sono?
« Risposta #19 il: 2009-03-05 17:27:54 »
Infatti, poi quei giocatori sono stati espulsi dal gioco per essere stati colti in flagrante violazione della Maquerade LOL  :lol:
« Ultima modifica: 2009-03-05 18:28:44 da Gabriele Pellegrini »

Mattia Bulgarelli

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« Risposta #20 il: 2009-03-05 18:21:06 »
Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]No no, su questi dettagli sono sicuro: era negli USA e sono stati arrestati. Ne hanno parlato i giornali...

Non dubitavo del tuo racconto, volevo solo aggiungere il mio, molto più vicino come tempo e luogo.  :roll:
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Korin Duval »
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Antonio Caciolli

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« Risposta #21 il: 2009-03-05 19:49:43 »
Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]Ah, vedo che in questo thread è saltata fuori la sorella. "ma siamo fra amici, E' OVVIO che sappiamo già, senza bisogno di dircelo, cosa ci può dare fastidio o meno, e lo eviteremo automaticamente!"

Di cosa è sorella? Ma della nostra altra vecchia amica, "Ma siamo fra amici, E' OVVIO che il GM sa perfettamente cosa deve fare per far divertire tutto il gruppo"

Due simpatiche idee sorelle che ci deliziano dagli albori del gdr...   8)


solo una precisazione Moreno.... lo so che devi fare sempre un valutazione generalista delle cose, ma penso che ste sorelle viste in ogni post siano un po' eccessive. mi pare che  se dico pippo non voglio dire anche pluto, perché altrimenti dicevo pluto direttamente

cmq, sono (ahime) daccordo con voi
il ragionamento fila e di brutto. gioco a La mia vita col padrone e stabilisco prima come giocarci. così come prima mi chiedo se vogliamo parlare in prima o seconda persona stabilisco anche se volgio parlare di arterie che sgusciano fuori dagli occhi o solo accennare certe cose

ho uno strano sensazione di mal di pancia su questo tema però, scusatemi sono fatto male. lo trovo un voler rimarcare così tanto il naturale rapporto tra persone educate che mi pare forzato

cioé non stiamo parlando di elementi specifici del gioco di ruolo, ma del comportamento corretto da usare con altre persone. è vero influisce sulla SIS ma dipende dalla nostra educazione principalmente che dovrebbe essere innata dentro di noi

ovviamente se ci sono GM come quelli incontrati da Gabriele ci vogliono queste cose (e non è come avere il GM che decide tutto lui o la regola 0 è che se ti dico non mi piace parlare di certe cose sei un maleducato se me ne parli, altro che si deve giocare così)

ma come ho già detto, sarà che io non ho mai pensato di mettere dei paletti in nulla e quindi mi trovo molto spiazzato

Citazione

Sono comunque da usare in maniera molto informale (anche perchè l'usarle in maniera troppo formale ne riduce l'utilità e la versatilità. Un velo può essere chiesto dal giocatore o può essere usato tranquillamente dal GM perchè vede un giocatore visibilmente a disagio, anche se non dice niente.


questo aumenta la mia sensazione. cioé che ogni paleto dipenda troppo dalla situazione specifica per essere impostato all'inizio e quindi dipenda così tanto dala sensibilità di ognuno che le regole non dovrebbero essere necessarie ( e dubito che scritte sul manuale aumentino la sensibilità degli stolti)
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Moreno Roncucci

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Lines e Veils? Cosa sono?
« Risposta #22 il: 2009-03-05 20:34:05 »
Da dove è saltata fuori questa strampalata equivalenza fra "inserisco nella narrazione qualcosa che disturba qualcuno" con "sono maleducato e non so stare con gli altri"?

Probabilmente dallo stesso posto da dove salta fuori ogni tanto la strampalata equivalenza fa giocare "I will not abandon you" con "gioco apposta per dar fastidio" (che invece è "dare per scontato che si debba giocare Nobody Gerts Hurt" in tutto il mondo e tutti quanti, e quindi tutti gli altri disturbano")

Esplicitando, ecco i passi che mancavano nella prima frase:
"inserisco nella narrazione qualcosa che disturba qualcuno, e io lo so benissimo perché sono telepatico. E non ho c'è nessuna ragione per inserire in una storia elementi disturbanti tipo sesso, violenza o razzismo se non per disturbare la gente. L'altro giocatore mi ha comunicato, sempre telepaticamente, il suo problema, ma io me ne frego perché ovviamente se inserisco temi adulti nelle mie storie che potrebbero turbare qualcuno sono un maleducato per definizione"

Ecco, così forse potrebbe filare, logicamente. Non certo nella prima versione.

Il tizio che disturba apposta sono, ovviamente, io. Guarda l'actual play di Cani nella Vigna, Hope. Io ovviamente so già, per telepatia, che la sorella di uno dei giocatori è stata violentata a 15 anni, e quindi non avrei mai dovuto inserire quell'elemento nel gioco. E' una cosa ovvia, fa parte dello "stare fra la gente", no?

Riguardo all'uso di linee e veli, e sul non dirlo prima, visto che evidentemente quando provo a spiegarlo io non funziona, vi cito direttamente cosa dice l'inventore dei termini...

Ron Edwards, da questo post:

"You know what's weird about Lines and Veils? Everyone seems to think I've advocated setting them through discussion prior to play. And bluntly, I think that's a fucking terrible idea. I like finding them through necessity and opportunity, as demonstrated by Brian. My whole point in talking about them is to say, recognize that they will necessarily be there and be ready to perceive the signals when they arise."

Da [Shadowrun] Adding bangs to save a failing campaign..., fra i vari consigki c'è:

2. Now for the kinky shit. OK, this guy is playing a hot babe, right? And the hot babe is trying to get her way and to do stuff that involves sexual talk with others, and perhaps even sex acts?

If I have this right, I have two suggestions. First, take a deep breath and run with it. Shadowrun is full of cheesecake, and if that's his inroad to playing the game, no one can say that he's making it up all by himself. Go ahead and let yourself be drawn along, and treat that dialogue and those actions as valid items of play. Second - and here's what makes the first less scary - introduce dialogue about Lines and Veils. Lines are best thought of as boundaries for game content, like "no rape in our story," or things like that. All groups have Lines and it's a responsibility for each person to make it clear to everyone else if play is approaching one. Veils are inside the Lines, in other words, the acts are permissible in the story, but they don't get shown. Maybe, "My character has sex with him!," and you say, "And the mists cover the scene for all of us. Meanwhile, back at the cyberbar ..."

Lines and Veils are not hard to implement. It's important to recognize that they might not be pre-set through an extended discussion. People are rarely honest about their real Lines and Veils in play (Grey Ranks is an exception for specific reasons that don't matter here). I think it might work best if you introduce the concept first, and let some brainstorming happen as people chew it over, but let the real establishment of where they are happen as play goes along. One thing you might say is that they're not negotiable; if anyone in the group calls that action over the Line, it is, and if anyone in the group wants an action Veiled, it is.


Infine, in generale su eventuali "contenuti disturbanti" in una sessione, e sulla differenza con il dire "merda merda" all'asilo, consiglio di leggere questo:
[carry] Gun-butts, dope, non-mutual masturbation, and massacres
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Moreno Roncucci »
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Antonio Caciolli

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Lines e Veils? Cosa sono?
« Risposta #23 il: 2009-03-05 23:48:59 »
onde evitare fraintendimenti e poichè non ho sonno, provo ad ridire quello che è il mio punto di vista

se parlo con una persona discutiamo di vari argomenti. magari ne tocchiamo alcuni che non sono piacevoli per quella persona (problemi personali, educazione, morale, chissà)

dal tono che prende la discussione io capisco cosa posso dire e cosa non posso dire e anche se usare colorite espressioni (vuoi dalla faccia dell'interlocutore vuoi dal fatto che mi fa presente che non è il caso di parlare di certi argomenti, vuoi da una congiunzione astrale vuoi dalla telepatia)

ad esempio se discuto con una persona che si dimostra un cattolico fervente eviterò di dichiarare la mia ostilità alle posizioni della chiesa offendendo il papa e tutti i santi messi insieme, ma porterò le mie argomentazioni in modo pacato

ora queste io, personalmente, le reputo regole di buona educazione generiche (cioé non urtare volontariamente la sensibilità d'altri quando essa si manifesta diversa dalla mia). poi magari non le rispetto, ma questo è un'altro discorso

detto questo poiché il gdr è un'attività sociale mi apsetto di usare lo stesso comportamento anche quando gioco, senza la necessità che ci sia un manuale a dichiarare queste cose


da questo la mia osservazione precendente. che magari è una minchiata pazzesca (cioé tanti gruppi usavano il veto del giocatore più esigente anche prima di cani, ma magari non tutti e si è visto il cambiamento)



Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]Da dove è saltata fuori questa strampalata equivalenza fra "inserisco nella narrazione qualcosa che disturba qualcuno" con "sono maleducato e non so stare con gli altri"?


mai detta ma mi esprimo male, come sa chi mi conosce

forse ti riferisci alla frase tra parentesi dove specificavo che se io ti dico "non mi parlare di ragni" e tu mi parli solo di ragni allora ti considero maleducato. però mi pare diverso da quello che dici tu o_O?

Citazione

Probabilmente dallo stesso posto da dove salta fuori ogni tanto la strampalata equivalenza fa giocare "I will not abandon you" con "gioco apposta per dar fastidio" (che invece è "dare per scontato che si debba giocare Nobody Gerts Hurt" in tutto il mondo e tutti quanti, e quindi tutti gli altri disturbano")


mi pare che anche traducendo (con il mio basso livello di alfabetizzazione inglese) sia impossibile capire così tanto fischi per fiaschi

Citazione

Esplicitando, ecco i passi che mancavano nella prima frase:
"inserisco nella narrazione qualcosa che disturba qualcuno, e io lo so benissimo perché sono telepatico. E non ho c'è nessuna ragione per inserire in una storia elementi disturbanti tipo sesso, violenza o razzismo se non per disturbare la gente. L'altro giocatore mi ha comunicato, sempre telepaticamente, il suo problema, ma io me ne frego perché ovviamente se inserisco temi adulti nelle mie storie che potrebbero turbare qualcuno sono un maleducato per definizione"


non ho parlato mai di telepatia, ma di comunicazione verbale o visiva. cioé cose tangibili. mi pare, ma forse sono io che mi sono espresso male lasciando intendere altro, che tu faccia il telepate del mio pensiero :)

Citazione

Il tizio che disturba apposta sono, ovviamente, io. Guarda l'actual play di Cani nella Vigna, Hope. Io ovviamente so già, per telepatia, che la sorella di uno dei giocatori è stata violentata a 15 anni, e quindi non avrei mai dovuto inserire quell'elemento nel gioco. E' una cosa ovvia, fa parte dello "stare fra la gente", no?


io adoro Hope e lo sai benissimo

cmq detto questo e letto le citazioni dico solo questo: capisco i veli. ora so cosa sono e però non li ritengo utili e necessari come regola esplicitata in un manuale (che poi era il tema del mio primo intervento)

mi sbaglio? sì! perché? perché sono condizionato solo dalle mie esprienze personali che non hanno mai necessitato di queste cose oppure dai paraocchi mentali che mi sono costruito in anni di parpuzio senza veli (magari accidenti, mai vista neanche una caviglia, neanche si fosse in una città di cani :D:D:D:D)

però la penso così, lasciami friggere nel mio brodo :D :P :)

buonanotte, polemicamente vostro
Crotalo
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Antonio »

Lines e Veils? Cosa sono?
« Risposta #24 il: 2009-03-06 01:19:06 »
[rant]

Mah...

Guarda torno proprio ora da una sessione di vampiri e nonostante io da GM abbia introdotto da tempo molte idee forgite vedo che per gli altri GM miei amici è dura da digerire.
Ormai certe cose che prima davo per scontate ora le noto e mi danno fastidio.

Quello che dirò non centra molto con i veli e le linee, ma in generale approccia da vicino gli stessi problemi di SIS.

Stasera ho giocato un vampiro toreador artista ossessionato dalla Valentina di Guido Crepax e l'impostazione del gioco era -almeno così credevo- seria.

1) Mi trovo in un bar tentando di parlare con una ragazza per convincerla a posare per me e un mio amico ravnos con illusione mi fa apparire la patta aperta :|
D'istinto dico "raga ci pongo il veto". Veto? Eh? Vabbé qui non esiste :|
 Poi nasce una piccola polemica, alla fine il GM chiede un tiro contrastato che perdo. Quindi mi tengo la patta aperta. Medio dicendo che cmq mi ero già seduto e quindi non si vede così tanto. Divertente certo, ma chiedo cmq ai miei amici di metterci d'accordo sul tono una volta per tutte. Il GM dice che fondamentalmente è nei poteri del ravnos fare questo è che quindi non ha infranto alcuna regola. :| e 2! Ollè!

2) Invito il gruppo nel mio attico e sulla porta mi gioco (cioè mi invento) che ci trovo il mio gatto Chet (che prende il nome da Chet Baker essendo il mio pg estimatore di jazz). Dico che lo prendo su per accarezzarlo e dirgli due parole. Mi piaceva l'idea perché dava colore al mio pg.
Il GM interviene dicendo che il gatto scappa miagolando perché io sono un vampiro e quindi percepisce il freddo e la mia natura non morta. Mi impongo, riesco a mediare un po', ma cmq il gatto alla fine sì mi vuole bene ma non gradisce il contatto. Idee del GM sul setting.. mah, e 3!

3) Ciliegina sulla torta, Apro la porta del mio attico e il GM inizia a descrivere l'interno.. quadri.. tele... Io lo interrompo "Eh no, l'attico lo descrivo io. Intanto la zona tele e quadri è in soffitta e io tengo chiusa la porta a chiave e l'appartamento me lo sono immaginato totalmente diverso". Qui nessun problema, mi lascia ridescrivere l'appartamento.

Il problema di fondo è che c'è sempre questa intromissione del GM nel mio "spazio narrativo" che mi dà un po' di fastidio. Sembra quasi che non abbia fiducia in noi.

Cmq prossimamente vedrò di discutere questa cosa. Ripeto che una volta queste cose mi sarebbero sembrate normali, ma adesso mi urtano profondamente.

ah dimenticavo

4) Con bigliettini tra GM e un giocatore salta quasi fuori che lo psicopatico del gruppo (un malkav) mi voleva far fuori quasi il gatto. :|
Bé sapete che faccio? la prossima volta per il pg mi invento che il gatto è una sua immaginazione ... tzé! :P
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Gabriele Pellegrini »

Lines e Veils? Cosa sono?
« Risposta #25 il: 2009-03-06 01:42:50 »
Io credo che il "contenuto disturbante" sia tale solo se qualcuno vuole percepirlo così. Se un giocatore di un GdR partisse dal concetto che siamo comunque di fronte a della -fiction-, magari il contenuto risulterebbe meno disturbante. Emozionalmente forte, ma non di disturbo.

Io non capisco, per esempio, perché un giocatore al tavolo mi dovrebbe dire "non parlarmi di ragni"... cioè, non è per maleducazione, ma davvero, stiamo parlando di fiction. Non ti metto i ragni sul tavolo.

Ne approfitto per segnalare che se avete problemi riguardo a scene di violenza gratuita, di splatter-gore, di sesso spinto, di temi shockanti, di dissacrazioni di icone costituite (religiose o meno), non giocate ai miei eventi ^^ specialmente quello di Werewolf alla InterNosCon :D
Non so se avete presente le Frenzy dichiarate delle 3 breed...
Lupos: omicidio dei propri amici.
Homid: cannibalismo dei propri compagni e dei morti in battaglia.
Metis: necrofilia, per la precisione (Metis Garou in Thrall will rape fallen packmembers and foes and engage in necrophilia). Rape.

http://whitewolf.wikia.com/wiki/Black_Dog
In non mi ricordo che manuale Black Dog, c'era una filastrocca in seconda di copertina che recitava:
"The smart fox like to run and grass hop
what a fucking ass-hole"
-if you find the content of these above line irritating or you feel unconfortable about it, please don't read this book. It gets fucking worse-
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da khana »
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

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« Risposta #26 il: 2009-03-06 01:55:42 »
Minimizziamo con i ragni?
E se invece una persona ti dicesse che non gradisce che si trattino stupri o violenze sessuali in gioco che gli dici? "Esagerata è finzione! Mica ti sto violentando sul serio!" D'altronde se si sente disturbata da questo è perché è lei che vuole percepirlo così. :?


[edit]

Credo che questa discussione forse andrebbe spostata o splittata in "Sotto al cofano"
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Gabriele Pellegrini »

Iacopo Frigerio

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« Risposta #27 il: 2009-03-06 02:22:27 »
Citazione
[cite] Gabriele Pellegrini:[/cite]

1) Mi trovo in un bar tentando di parlare con una ragazza per convincerla a posare per me e un mio amico ravnos con illusione mi fa apparire la patta aperta :|
D'istinto dico "raga ci pongo il veto". Veto? Eh? Vabbé qui non esiste :|
 Poi nasce una piccola polemica, alla fine il GM chiede un tiro contrastato che perdo. Quindi mi tengo la patta aperta. Medio dicendo che cmq mi ero già seduto e quindi non si vede così tanto. Divertente certo, ma chiedo cmq ai miei amici di metterci d'accordo sul tono una volta per tutte. Il GM dice che fondamentalmente è nei poteri del ravnos fare questo è che quindi non ha infranto alcuna regola. :| e 2! Ollè!



Qui ci vedo due problemi e non uno...
Da una parte c'è una non condivisione (o una non contrattazione) di un contratto sociale, con tutte le collusioni che alla fine portano ai fraintendimenti e al sabotaggio del gioco. Insomma è un problema di dinamiche di gruppo, tu esprimevi una urgenza dettata dalla voglia di giocare in modo serio, l'amico esprimeva l'urgenza dettata dal creare qualcosa per ridere.
Quindi un problema che esiste nelle dinamiche di gruppi in sè, prima ancora del gioco di ruolo (ma anche del gioco in generale). O non avete esplicitamente contrattato come giocare oppure uno dei due (penso più l'amico) ha forzato il contratto implicito credendo fosse lecito.
Poi, dato che esiste questo problema aprioristico sono d'accordo sul fatto che sia ottima cosa creare giochi che esplicitino l'esistenza di tale contratto e che medino per renderla valida con regole di gioco. Ma in giochi dove non c'è questa presa di coscienza ben vengano tentativi (come il tuo) di esplicitare l'accordo. Che la cosa riesca o no, questo è un problema di ogni gruppo non formalizzato.
L'altro problema è il GM che ha frainteso una cosa fondamentale, ossia che il tuo intervento non era per contestare il livello del gioco (e quindi della regolarità delle regole) ma per contestare il livello dell'approccio al gioco, quindi che ancora rimanda al contratto tra voi su come si gioca. Suppongo ti convenga far notare questa finezza, ovvio che a livello di regole è lecito che il personaggio lo faccio. Non era ovvio che il giocatore introducesse un elemento che contrastava con lo stile (implicito da te portato avanti)...

Citazione
[cite] Gabriele Pellegrini:[/cite]

2) Invito il gruppo nel mio attico e sulla porta mi gioco (cioè mi invento) che ci trovo il mio gatto Chet (che prende il nome da Chet Baker essendo il mio pg estimatore di jazz). Dico che lo prendo su per accarezzarlo e dirgli due parole. Mi piaceva l'idea perché dava colore al mio pg.
Il GM interviene dicendo che il gatto scappa miagolando perché io sono un vampiro e quindi percepisce il freddo e la mia natura non morta. Mi impongo, riesco a mediare un po', ma cmq il gatto alla fine sì mi vuole bene ma non gradisce il contatto. Idee del GM sul setting.. mah, e 3!

 


Qui non conosco bene vampiri però ho due opzioni, se ci sono delle regole scritte sul manuale che esplicitano che comportamento tengono gli animali (ad esempio scappano) un po' darei ragione al GM di turno, in fondo sarebbe sbagliato tradire senza un accordo di tavolo le regole di ambientazione (gatto coi morti scappa), saresti tu che stai infrangendo una regola che invece era bella scritta (per me si può anche infrangere con un accordo, ma se non volesse ne avrebbe i diritti). Se non è regolamentato invece è effettivamente una prevaricazione bella e buona del GM su di te e sono dalla tua parte nel sostenerti, hai subito un torto ingiusto.


Sul discorso dei veli e delle linee, credo che in termini generali il discorso di Crotalo non sia insensato, tendenzialmente sono regole più del convivere che di un manuale, tendenzialmente non sono necessarie.

Tendenzialmente...

Perchè poi è vero che una norma implicita non sempre è così automatico venga rispettata (spesso non ci si rende conto nemmeno esista).
Alcuni fortunati come lui (e anche me) non hanno mai avuto bisogno di esplicitarla perchè ha sempre avuto rapporti buoni su quest'aspetto. (un po' come me che non ho veramente mai avuto problemi di campagne di master invadenti che portano avanti la loro storia a discapito dei giocatori).
Bisogna guardare ai casi particolari, per qualcuno esplicitare questa regola in un gioco può fare la differenza tra il divertirsi e il soffrire. Specialmente può essere indicato esplicitarla in giochi che più di altri si prestano a mettere alla prova la effettiva resistenza della regola quando è solo implicita (vedi sex & sorcery). Certo è più una regola di convivenza sociale che di meccanica di gioco, ma se esplicitarla aiuta effettivamente a divertisi tutti di più ben venga che sia scritta!
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da El Rethic »
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

Antonio Caciolli

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« Risposta #28 il: 2009-03-06 09:45:45 »
Citazione
[cite] El Rethic:[/cite]
Sul discorso dei veli e delle linee, credo che in termini generali il discorso di Crotalo non sia insensato, tendenzialmente sono regole più del convivere che di un manuale, tendenzialmente non sono necessarie.

Tendenzialmente...

Perchè poi è vero che una norma implicita non sempre è così automatico venga rispettata (spesso non ci si rende conto nemmeno esista).
Alcuni fortunati come lui (e anche me) non hanno mai avuto bisogno di esplicitarla perchè ha sempre avuto rapporti buoni su quest'aspetto. (un po' come me che non ho veramente mai avuto problemi di campagne di master invadenti che portano avanti la loro storia a discapito dei giocatori).
Bisogna guardare ai casi particolari, per qualcuno esplicitare questa regola in un gioco può fare la differenza tra il divertirsi e il soffrire. Specialmente può essere indicato esplicitarla in giochi che più di altri si prestano a mettere alla prova la effettiva resistenza della regola quando è solo implicita (vedi sex & sorcery). Certo è più una regola di convivenza sociale che di meccanica di gioco, ma se esplicitarla aiuta effettivamente a divertisi tutti di più ben venga che sia scritta!


condivido in pieno, anche sull'ultima frase (soprattutto dopo certi interventi)



PS @ Gabriele riguardo ai tuoi tre punti: non ti pare che voler giocare a vampiri sperando che si ottenagno le cose di un gioco narrativista sia vagamente pretensioso?

non è un polemica sia ben chiaro, ma non basta un "veto" a rendere una partita ben condivisa. in cani ci sono anche il di di sì o tira i dadi e anche altro

spero di non sbagliarmi ma anche in cani io potrei fare degli scherzi con il mio pg al pg di un altro giocatore come ad esempio "ti tolgo la sedia mentre ti siedi" tu allora diresti "no tiriamo i dadi" ed è ovvio che finisce lì perché non me ne frega nulla di perdere tempo per fare questo scherzetto (da qui "Cani il gioco serioso" :D)

vampiri non si presta. per nulla. i ravnos posso fare ciò che vogliono senza contrasti e sinceramente trovo anche abbastanza restrittivo che qualcuno voglia imporre qualcosa al giocatore del ravnos. rischia di diventare un veto continuo ogni volta che fa una cosa che a te non piace. stessa cosa riguardo al gatto. il regolamento non supporta queste scene. le snatura terribilmente. serve il GM che ci mette la pezza.

imho cambia gioco. se il regolamento non ti supporta cambia. non ce nulla da fare

cavolo un OT lunghissimo, scusate
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Antonio »

Lines e Veils? Cosa sono?
« Risposta #29 il: 2009-03-06 11:12:23 »
Citazione
spero di non sbagliarmi ma anche in cani io potrei fare degli scherzi con il mio pg al pg di un altro giocatore come ad esempio "ti tolgo la sedia mentre ti siedi" tu allora diresti "no tiriamo i dadi" ed è ovvio che finisce lì perché non me ne frega nulla di perdere tempo per fare questo scherzetto (da qui "Cani il gioco serioso" Very Happy)


Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh  (fugge urlando) :shock:

(ritorna)

Lo so dovrei cambiare gioco, ma

1) sono in pausa masterizzazione e voglio rilassarmi dal peso di fare il GM dopo una sessione durata 6 mesi.

2) nel mio gruppo nessuno vuol fare il GM tranne il mio amico a cui piace vampiri.

3) Abbiamo scritto dei background prima di giocare ed è venuta fuori una cosa mooolto seria. Quindi di riflesso pensavo ad un gioco serio.

4) Cambierei gioco, ma non posso imporre al nuovo GM di leggersi un altro manuale se non ne ha voglia.

5) Secondo me si può giocare vampiri orientandolo al narrativismo. Serve un sforzo condiviso, ma si può fare. Quantomeno se si decide per un tono serio che sia serio. Non importa se potenzialmente il mio pg può far tutto, c'è cmq un confine da rispettare e quello è il tono del gioco.
E tengo a precisare che serio dev'essere il livello della fiction, fuori io sono il primo a sparare ogni tanto qualche cazzata, a ironizzare o a fare battute. MA questo non significa che nella fiction non possa esserci serietà invece.
Tuttavia, stabilito il tono, io sono il primo a dire che se tutti prediligono un "semiserio" mi ci fiondo subito. Basta saperlo.

6) Potremmo giocare a Cani o Aips, ma toccherebbe a me prendere in mano la situazione e non ne ho voglia. Inoltre adesso s'è deciso di giocare atmosfera vampiri.. e così sia.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Gabriele Pellegrini »

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