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Vampiri (era "Mortalità dei personaggi")

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Davide Losito - ( Khana ):
Molto spesso la necessità della dicotomia (morale) è data per scontata perché è uno dei punti che dovrebbero caratterizzare la CA NAR.
Uso il condizionale perché, sebbene io concordi con la teoria e la definizione, non mi pare che nella pratica questo venga sempre rispettato.
Sempre procedendo per esempi, se dovessi fare un gioco NAR basato sulle opere di Fassbinder, avrei una dicotomia morale, ma se lo facessi sul mito greco di Omero, no. La "pietà" (l'atto di essere pius) non è discutibile per Omero: no pius, no hero.

Bruno Capriati:

--- Citazione ---[cite] khana:[/cite]
--- Citazione ---[cite] Raikoh:[/cite]
Ah già...quelle trasposizioni che  gran parte dei sedicenti giocatori del "vero vampiri" considerano delle nefandezze assolute?

--- Termina citazione ---


scusa, ma questa frase cosa vorrebbe dimostrare?
--- Termina citazione ---


Sto parlando del fatto che avere delle trasposizioni videoludiche di Vampiri è un fatto a se stante che non ha nulla a che fare con il discorso...

Inanzitutto perchè si suppone che il manuale di gioco sia completo e fruibile senza bisogno di acquistare un gioco uscito anni dopo la prima edizione per capire l'argomento del gioco stesso (molti giocatori di Vampiri cartaceo mai neanche li hanno visti girare quei videogiochi...)

E poi mi riferisco al fatto che ho sentito spesso con le mie orecchie giocatori di lunga data bollare quei titoli videoludici come fesserie (in realtà venivano fornite definizioni ben più colorite...ma mi contengo per evitare di scadere nel volgare).

E ultima cosa...Il fatto che quelle trasposizioni siano ufficiali è un discorso che non porta a nulla.
La storia è piena di trasposizioni farlocche da un media all'altro.
Qualche nome? V for Vendetta. Il film è ovviamente una trasposizone ufficiale del fumetto...ma siamo d'accordo che non è la stessa cosa, vero?

P.S.: Preciso che non sto dicendo che nel manuale non sia presente il tema masquerade/non masquerade....questo c'è di sicuro, ma è solo una delle tante cose buttate nel calderone.

Mauro:

--- Citazione ---[cite] khana:[/cite]se dovessi fare un gioco NAR basato sulle opere di Fassbinder, avrei una dicotomia morale, ma se lo facessi sul mito greco di Omero, no. La "pietà" (l'atto di essere pius) non è discutibile per Omero: no pius, no hero
--- Termina citazione ---

Però fare un gioco in cui si devono rispettare i criteri omerici non rischia di tendere al simulazionismo?

Davide Losito - ( Khana ):

--- Citazione ---[cite] Mauro:[/cite]
--- Citazione ---[cite] khana:[/cite]se dovessi fare un gioco NAR basato sulle opere di Fassbinder, avrei una dicotomia morale, ma se lo facessi sul mito greco di Omero, no. La "pietà" (l'atto di essere pius) non è discutibile per Omero: no pius, no hero
--- Termina citazione ---

Però fare un gioco in cui si devono rispettare i criteri omerici non rischia di tendere al simulazionismo?
--- Termina citazione ---


In teoria no. In pratica probabilmente il simulazionismo è la cosa più semplice (Agon a parte).
Nella teoria del GNS, l'argomento dell'Ambientazione non incide sulla CA.

Moreno Roncucci:
Una precisazione: il fatto che ci sia esplorazione di un qualcosa (cosa che avviene sempre in ogni gdr) non implica che ci sia una premise (che c'è solo se si gioca narrativista). Almeno se si usano i due termini nel senso del Big Model.

In particolare, se andiamo sui manuali, i giochi White Wolf in generale non hanno una premise, hanno un tema. Affidando al GM il compito di applicarlo.

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