Gente Che Gioca > Sotto il cofano

Off the target: un articolo di concezione molto limitata...

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Niccolò:

--- Citazione ---che se giochi con giochi da 1000 pagine sei etichettato come un nerd, mentre coi giochi NW no...questa IMHO è pia illusione...tutto qui....
--- Termina citazione ---


infatti. è il contrario. se sei nerd, allora giochi ai tradizionali, se non sei nerd, allora potrebbero piacerti i new wave. le etichette? una preoccupazione per i nerd, la gente normale non se ne preoccupa mica!


--- Citazione ---
Sul fatto che GMM sia un catalogo, che ti devo dire, son le stesse accuse che si beccava al tempo Excalibur e buon anima Ingellis veniva accusato di essere "fazioso" salvo poi, ora, che non ci sta più, dire che è stato una delle figure fondamentali per la diffusione del roleplay in italia ecc ecc ecc ....

--- Termina citazione ---


non certo io.
e GMM è un catalogo per "ammissione" (ammissione? non è una colpa!) stessa dell'editore. è uno dei motivo per cui gli articoli presentati non sono recensioni e non hanno voti: perchè è una vetrina, non una pubblicazione critica.

Ezio:
Posso chiedere una cosa?

Esistono (pia speranza) dati demografici sui giocatori AMERICANI?

Non so... mi pare che il fenomeno in Italia sia troppo recente perché abbia superato gli anni di prevenzione da parte della famigerata Casalinga Vogherese.
Anche se la concenzione di famiglia statunitense è estrememente differente rispetto a quella italiana, mi viene da pensare che, forse, potremmo vedere cosa sta succedendo oltreoceano, in cui il fenomeno New Wave (ma anche gdr in generale) ha avuto semplicemente più tempo per svilupparsi.


Per inciso mi sembra solo ovvio che uno degli ambienti in cui il gdr si diffonde possa essere la famiglia, dato uno dei genitori giocatore o ex-giocatore. Mi sembra una cosa normale, che succede con tutte le passioni, dalla musica di De André alla pesca. La cosa difficile è convincere le nuove generazioni (di nuovo... in USA cosa succede? Nel mio piccolo io inizio a vedere solo ora, negli ultimi anni, la "seconda generazione") che quello che hannno davanti non è "La cosa scema che faceva mio papà quando era giovane, cannato e coglione", ma un'attività interessante e gratificante dal punto di vista sociale e familiare, come può esserlo appunto l'andare a pesca col padre.
Fare ciò, trasmettere la passione secondo i rami parentali, non mi sembra chiudersi in una nicchia, e il pensarlo mi pare indizio di una forma mentis ormai adattata all'essere considerati "nerd", o meglio, Geek, separati (e quindi superiori) alla massa, evitando così il confronto col resto del mondo e delle attività di svago.
Neanche i pescatori (quelli malati) sono in tanti, no? Qui a Reggio ci sono più fumetterie con la loro brava sezione GdR che negozi di pesca, in fondo, ma vi assicuro che non per questo si sentono minacciati o chiusi in una nicchia. Trasmettono la loro passione, vuoi per vincoli di parentela, vuoi per amicizia, e tirano avanti, non cercano di chiudersi volontariamente in una nicchia protetta.
In questo senso i rapporti di Madama Claudia su famiglie in con mi sembrano molto positivi. Poco importa che uno dei membri fosse SEMPRE un giocatore, come ho detto sopra mi pare solo normale. Inoltre... perché un non-giocatore dovrebbe andare ad una convention, scusate? Per i fumetti? Allora frequenta un ambiente già quantomeno contiguo al gdr, le cui utenze sono decisamente sovrapposte, e avrà sicuramente almeno un amico che glie ne ha parlato (probabilmente ab nauseam).

Il prossimo passo non credo sia il discutere se il gdr sia un gioco o un hobby (ma c'è differenza? Da quando un gioco non può essere un hobby? io ho sempre detto di avere l'hobby del rugby, e il rugby è un gioco no?), che, ripeto, mi sembra una sorta di autodifesa, ma portare davvero questa attività alle masse, uscendo dai circuiti specializzati delle fumetterie e delle fiere, in cui la demografica è giocoforza sempre la stessa, esattamente come hanno fatto tutte le attività ludiche/sportive nel corso degli anni. La mia utopia sarebbe il sabato pomeriggio in cui la parrocchia (o l'arci, o il Circolo "Amici della Tigella" o quel che vi pare) invece di proporre un torneo di calcetto possa proporre un pomeriggio di gioco di ruolo.  :roll:



Al solito, per scrivere un post qui ho dovuto raccogliere notevole coraggio (e un brutto attacco d'insonnia), quindi chiedo scusa in anticipo per le eventuali cazzate  :oops:

Hoghemaru:
secondo me un GRANDISSIMO ostacolo alla diffusione del gdr (come di tante altre cose, tipo il metal) in italia sono i mass-media stessi, e l'ignoranza/faziosità che li contraddistingue

fateci caso, ogni volta che in qualche trasmissione (parlo di quelle rivolte a tutti) si parla di GDR lo si fa sempre con una certa connotazione negativa, come se fosse una cosa per deviati, esaltati o per sfigati disadattati

un esempio lampante fu una puntata di lucignolo (non esprimo giudizi sul programma, sarebbe come sparare sulla croce rossa) in cui fecero un servizio sul gioco di ruolo dal vivo fantasy (tra l'altro con un gruppo di miei amici) e un live di Vampiri e lo inserirono nella puntata dal tema GIOCHI PROIBITI insieme a servizi che parlavano di ragazzi veramente deficenti che facevano cose assurde... tra l'altro dipingendo i giocatori come dei filo-satanisti!

e di cose del genere ne ho viste altre...

che diffusione potrà avere in italia il gioco di ruolo fino a quando verrà pubblicizzato in questo modo?


un esempio contrario è la scandinavia (se non facesse un freddo cane per me sarebbe il paradiso) in cui, ad esempio, il metal* viene trattato come un qualsiasi genere musicale (i video vanno tranquillamente in onda su mtv) e ha una diffusione pari al pop e altri generi (basta vedere le classifiche finlandesi, ad esempio), questo semplicemente perchè non viene ghettizzato dai mass-media locali.
addirittura per incentivare la cultura musicale le sale prove per i ragazzi sono sovvenzionate dallo stato!
e sapete quali sono le conseguenze?
che i migliori gruppi metal provengono quasi tutti dalla scandinavia (nightwish, in flames, evergrey, sonata arctica, etc...)




*parlo del metal perchè non conosco la situazione GDR da quelle parti

Michele Gelli:

--- Citazione ---[cite] Eishiro:[/cite]la frase che io ho ripescato diceva che il gioco tradizionale porta dietro di se un etichetta da nerd

che se giochi con giochi da 1000 pagine sei etichettato come un nerd, mentre coi giochi NW no...questa IMHO è pia illusione...tutto qui....

sul fatto del tempo, io non nego che sia più "comodo" impiegare meno tempo per giocare ma:

1)la frase di michele che contestavo era questa


--- Citazione ---[cite] MicheleGelli:[/cite]Finché il GdR richiederà un "commitment" da persona ferocemente motivata (1000 pagine da studiare necessitano una feroce motivazione, per non parlare di una sera alla settimana a tempo indeterminato) rimarrà bollato come "sub cultura per nerd sfigati" e difficilmente riuscirà ad imbarcare nuove leve.

Per un indie (NW, narrattivo, chiamatelo come volete) invece, la mancanza di un "commitment" di questa entità apre nuove porte.
--- Termina citazione ---


il fatto che giocare con un manuale di 1000 pagine equivale ad essere bollati come nerd, giocando con uno di 100 facendo i mormoni invece no? ho dei seri dubbi (partendo dal presupposto che io sono completamente diverso dall'archetipo del nerd, ritengo le persone che bollano gli altri con simili epiteti alquanto vuote, ho incontarto nerd molto migliori della stragrande maggioranza delle persone "normali")
--- Termina citazione ---


Premettiamo che ORA COME ORA il GdR si porta dietro - e in blocco (classico e NW) - l'immagine consolidata dell'attività per nerd sfigati. Possiamo disquisire per ore su colpe e responsabilità "storiche" (e, come immaginerai, ho una mia chiara idea in proposito), ma non penso che sia poco utile.

La mia era una cosniderazione di immagine e per il futuro.

Il punto è questo: come faccio a "vendere" quasta attività al Sig. Rossi se il leader del mercato gli prospetta 1000 pagine di studio ed un impegno almeno settimanale e costante? Queste sono cose che hai quando non lavori / hai una famiglia e/o quando sei terribilmente motivato.

E' la stessa differenza che passa fra
[*] Idro, Axes & Allies, [insert here la tua simulazione storica Avalon Hill preferita], ecc. che hanno partite che durano ore su ore e manuali spessi tre dita
[*] i giochi di impostazione tedesca come Carcassone, Niagara, Alambra che hanno due facciate scarse di istruzioni e finisci più partite in una serata.

Il mio A&A ha ancora il chellophane, Carcassone, Niagara, Alambra sono stati tutti giocati - con grande divertimento - con amici occasionali. Aperti, letti e giocati. Ed alcuni se li sono comporati a loro volta.

Come noterai non ho ancora fatto commenti sulle qualità dei giochi (ho citato tutti signori giochi: Idro è uno dei miei preferiti, Carcassone, Niagara, Alambra sono "Spiel das Jahres", mica pizza e fichi) ma solo sulla logistica e l'impegno che richiedono. Che era riassunto nel "commitment" di cui sopra.

Se vendo - per ragioni fondamentalmente di marketing - un gioco che per funzionare a livello logistico ha bisogno di giovani molto motivati e "collezionisti", avrò fra i clienti una forte percentuale di giovani molto motivati che tenderanno ad investire molto tempo ed una considerevole cifra in questa attività. Queste sono persone per cui la casalinga di Voghera ha definizioni che oscillano da "nerd" a "sfigato irrecuperabile" (a seconda di quanto bene sa l'inglese).

Un gioco NW mi offre, anche solo a livello di logistica (e non siamo ancora entrati nel terreno delle qualità dei giochi), la  possibilità di - usiamo una parola che detesto - marketing differenti, perché non è una amante tanto esigente. Mi rende possibile pensare di "sdoganare" questa attvità e darle una immagine simile al LARP nordico. Riuscirci è un altro paio di maniche, ma quanto meno non ho un gioco che a monte fa attiva opera di sabotaggio.

Am passant possiamo notare che in Germania il gioco da tavolo è un'industria SERIA ed in espansione, in America è un mercato (se possibile) ancora più rachitico di quello dei GdR.

Davide Losito - ( Khana ):

--- Citazione ---[cite] Eishiro:[/cite]

Sul fatto che GMM sia un catalogo, che ti devo dire, son le stesse accuse che si beccava al tempo Excalibur e buon anima Ingellis veniva accusato di essere "fazioso" salvo poi, ora, che non ci sta più, dire che è stato una delle figure fondamentali per la diffusione del roleplay in italia ecc ecc ecc ....
--- Termina citazione ---


Ma guarda che non è un'accusa... è una constatazione.
Trovo del tutto normale che Stratelibri pubblichi un house-organ dove parla bene dei suoi giochi e della sua filosofia editoriale. Se paga Silvio, si parla bene di Silvio, non sto accusando nessuno :D
Anzi, semmai era una appunto per Domon... l'articolo non è limitato, è... hm... non trovo l'aggettivo, ma non è fuori luogo per dove è stato messo; lo trovo anche condivisibile all'80%, tranne nella parte in cui ho espresso le mie perplessità.

Per quanto riguarda Ingellis, sinceramente, nessuno ha mai messo in dubbio la sua importanza in fatto di divulgazione nemmeno quando era vivo; e nessuno mette in dubbio la sua "faziosità" nemmeno ora che non c'è più. Ma anche in questo caso, trovo -normale- che su Excalibur si pubblicassero articoli e moduli di gioco dei giochi che Ingellis vendeva. Il giornale è suo, parla dei suoi giochi. Dov'è il problema?

Proprio per questo motivo penso che definire editoriali e articoli di quel tipo come "limitati" sia... hm... ingenuo.
Nadir collabora con Stratelibri, non vedo perché stupirsi se parla bene della filosofia editoriale di tale marchio: se collaborano vuole dire che si trovano bene insieme.
Oltretutto l'analisi che fa la trovo corretta, semplicemente non trovo corretto che il sorgere di una coscienza critica del design sia un "bene" limitato a pochi eletti. In ambito ruolistico siamo in un periodo che sa di rivoluzione, come lo è stato l'avvento del Mac, come lo è stato poi l'avvento di Windows o come lo è stato l'avvento della Smart. Non mi pare che siano cose rimaste ad esclusivo discapito degli esperti di settore... la gente usa Windows anche se non ha la più pallida idea di cosa sia un kernel dinamico; quindi la gente può tranquillamente giocare a CnV o NCaS anche se non ha idea di cosa sia una creative agenda.
Esattamente come puoi ascoltare Metal senza avere la più pallida idea di cosa sia un scala lidia dominante o una pentatonica e rimanere convinto che le note siano 7.
La conoscenza ti serve per "creare" e non per "usare" (con l'eccezione del Jazz e di un certo tipo di musica classica post-romantica tipo Wagner o Liszt dove devi saperne un tot di armonia per apprezzare davvero le opere).

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