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Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]

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Mauro:
Mi brucio il messaggio della giornata, ma preferisco sottolineare una cosa che forse è stata travisata (se non è cosí, meglio; ma alcuni elementi delle risposte mi hanno dato quell'impressione): non stavo contestando il provvedimento preso, né volevo mettere in discussione lo strumento utilizzato o le modalità; la mia intenzione era solamente chiarirmi le idee sulle modalità applicative di tale strumento, proprio in forza delle sue differenze con l'analogo a lungo termine/permanente. Non era mia intenzione discutere il caso o lo strumento in sé, anche visto che non c'entra nemmeno con la discussione.
Non datele nessun altro peso oltre quello che aveva: una mera ricerca di chiarimenti.

Glenda:
Dunque...ho seguito il topic e ci ho pensato un po' prima di dire la mia.
...
Claudia ha fatto presente una cosa importante: dietro ad un forum c'è comunque una "faccia" che poi si prende la responsabilità se vengono fatte o dette cose che vanno contro la legge.
Questa è una cosa che non si può ignorare, per rispetto a chi la faccia ce l'ha messa.
I regolamenti dovrebbero fondamentalmente servire a questo: evitare che sul forum si faccia qualcosa che non è legalmente ammissibile, come postare materiale offensivo, diffamare, coinvolgere minorenni in cose non adatte a loro, ecc...
A questo dovrebbero principalmente, per come la vedo io, servire i moderatori.
Quando ci si accorge che il compito dei moderatori diventa fare i cani da guardia alla gente che si urla addosso, che alza i toni e che va fuori dalle righe, beh, vuol dire che il problema sta nella comunità, perché evidentemente non si è capaci di portare avanti una conversazione civile.
Ma un regolamento che cerca di ovviare a questo, diventa pericolosamente interpretabile: quando il moderatore deve intervenire? Cosa significa esagerare? Dopo quante volte si interviene? Siccome non siamo perfetti si finirà per lasciar correre alcune cose e punirne altre, siamo umani ed emotivi, è normale che accada...ma non è una cosa bella: lo vedo io per prima a scuola, quando sento i ragazzi che ci chiedono in modo molto deciso poche regole ma chiare.
E come fare perchè l'emotività non prenda il sopravvento?
Qua si cade nella questione della scelta dei moderatori. Secondo me, un buon moderatore deve tenere al gruppo più di quanto non tenga agli argomenti del gruppo: una persona che ha particolarmente a cuore gli argomenti che si discutono sul forum, non può essere un buon moderatore, perché sarà davvero difficile per lui essere obiettivo. Una persona che sa di accalorarsi molto per la teoria dei giochi, non può essere un buon moderatore, perchè farà fatica ad accettare un punto di vista completamente diverso.
Credo che i moderatori debbano avere meno possibile a cuore il gioco, la teoria di gioco, e tutto il resto ed avere a cuore principalmente che un gruppo di persone riesca a convivere civilmente e pacificamente.
Quanto al discorso delle elezioni, credo che dare il diritto ad una comunità di esprimersi sia sempre sacrosanto, anche se forse non è la soluzione del problema. Questo per una questione di principio: perchè se rifiutiamo di far funzionare la democrazia anche in un gruppo tanto piccolo, allora possiamo stare freschi.
...
Infine un mio piccolo appunto personale, che non c'entra poi troppo col topic: non prendiamoci troppo sul serio. Stiamo parlando di giochi. E questo fuori da ogni intento di sminuire il valore e la dignità del giocare: direi lo stesso se parlassimo di letteratura, che pure mi sta molto più a cuore.
Quello che vorrei che tenessimo sempre in considerazione è che nessuno di noi sta portando o dovrebbe portare avanti una "missione", in quanto niente di ciò che diciamo o facciamo qui avrà influenze sul mondo, renderà migliore la vita di qualcuno o avrà conseguenze sul destino dell'umanità XD
Teniamo presente che quando si discute di creatività, di arte, e anche, quindi, di gioco, non vale il principio che due più due fa quattro. Spesso due più due fa cinque, o fa sei...a seconda della persona con cui parli.
Il "può darsi che io sbagli" dovrebbe essere il punto di partenza non solo dei moderatori ma di tutti noi, prima di incapponirci ed impuntarci a pretendere di avere ragione, o peggio, partire dal presupposto "io ho comunque ragione, perchè questo l'ho visto e dimostrato".
Non ci stiamo muovendo in un ambito dove le cose si dimostrano, e possiamo mettere giù tutti gli actual play che vogliamo...questi non escludono che prima o poi salterà fuori la dimostrazione del contrario.
E se il desiderio di aver ragione porta a litigare, o anche solo minimamente incrina il rapporto fra due persone, allora è a livello di relazione che abbiamo dei problemi, e ci dovremmo riflettere su...

Antonio Caciolli:
non posso che concordare su tutto con Glenda (fanmail)




--- Citazione ---[cite]Autore: Glenda[/cite][p]Teniamo presente che quando si discute di creatività, di arte, e anche, quindi, di gioco, non vale il principio che due più due fa quattro. Spesso due più due fa cinque, o fa sei...a seconda della persona con cui parli.
Il "può darsi che io sbagli" dovrebbe essere il punto di partenza non solo dei moderatori ma di tutti noi, prima di incapponirci ed impuntarci a pretendere di avere ragione, o peggio, partire dal presupposto "io ho comunque ragione, perchè questo l'ho visto e dimostrato".
Non ci stiamo muovendo in un ambito dove le cose si dimostrano, e possiamo mettere giù tutti gli actual play che vogliamo...questi non escludono che prima o poi salterà fuori la dimostrazione del contrario.
E se il desiderio di aver ragione porta a litigare, o anche solo minimamente incrina il rapporto fra due persone, allora è a livello di relazione che abbiamo dei problemi, e ci dovremmo riflettere su...[/p][span class=CommentSignature][/span]
--- Termina citazione ---


questa parte mi piace molto perché mi aiuta a pensare che piuttosto che istruire gli altri se penso che abbiano torto è meglio che io dia loro spunti di riflessione che chiariscano me stesso e poi il mio interlocutore

Moreno Roncucci:

--- Citazione ---[cite]Autore: Glenda[/cite]Non ci stiamo muovendo in un ambito dove le cose si dimostrano, e possiamo mettere giù tutti gli actual play che vogliamo...questi non escludono che prima o poi salterà fuori la dimostrazione del contrario.
--- Termina citazione ---


Scusa, Glenda, ma per favore... anche tu ti ci metti adesso con questa idea strampalata che gli actual play servono a "dimostrare" qualcosa?

Io non so più davvero cosa fare. Non serve scriverlo nel regolamento, non serve scriverlo ogni settimana in qualche post da tre anni, non serve ribadirlo ogni volta...  l'idea che l'actual play serva a FAR CAPIRE A CHI PARLI CHE CAVOLO DICI, proprio in Italia, non passa.

Non so. Sarà la cultura? Il fatto che la concretezza e la comunicazione sono viste come nemiche, e che invece "l'atteggiarsi", le fumoserie, le supercazzule, sono viste come mezzi legittimi di autopromozione e si vede come "limitativa della propria liberà" l'idea di non potersi più atteggiare in un forum non facendosi capire apposta?

Specifico: non ti sto accusando di questo. Sai una delle persone che posta in termini più concreti nel forum. E proprio per questo il fatto che ANCHE TU ritieni il fatto di richiedere actual play come una maniera di "dimostrare che ce l'ho più lungo", una cosa estremamente deprimente.

Questo non è un paese per la chiarezza, evidentemente.

A questo punto, propongo di non fermarsi alle mezze misure. Se l'actual play non serve, a che serve usare la stessa lingua?  Quanto sarebbe "libero e bello" un forum in cui i post fossero tutti del tipo "sbrinda! Dadarutteedd! Io pinzo quando trinzo! Vivadett!".

Ovvio che tutti parliamo ancora di gioco, ma così ciascuno si fa un idea personale di cosa dice l'altro, non si fanno più esempi e si vive tutti felici e contenti, e in armonia...

Dio se sono stressato...


--- Citazione ---[cite]Autore: Glenda[/cite]Qua si cade nella questione della scelta dei moderatori. Secondo me, un buon moderatore devetenere al gruppo più di quanto non tenga agli argomenti del gruppo
--- Termina citazione ---


E' un possibile intento.  Potremmo chiamarlo "intento forumistico".  ;-)

E ci sono forum che hanno questo intento: l'Italia ne è strapiena. Servono a creare una "comunità dove sono tutti amici", e lo scopo principale sempre e comunque è "andare d'accordo con tutti".

I problemi nascono quando si incrocia questo intento con la natura delle comunità umane. I forum diventano tribù.

Se una tribù ha regole precise,anche severe magari con i suoi stessi membri, magari non è una tribù molto popolare per chi vuole andare in un posto a divertirsi, ma un nuovo arrivato sa che se rispetta quelle regole può rimanere e trovarsi come gli altri,   Se invece la regola è "siamo tutti amici", c'è un corollario molto meno simpatico: se qui siamo tutti amici, chi non è "amico" deve essere cacciato via. Per poter dire appunto che "siamo tutti amici".

E' così che i forum diventano, da comunità aperte, tribù chiuse.

Nel cercare la chimera de "il gruppo prima di tutto", diversi forum hanno avuto diversi grado di successo.  Nella stragrande maggioranza dei casi, diventano luoghi in cui la gente è stressatissima perchè non può rispondere a tono a provocazioni e a insulti da parte di chi è "già amico", e invece di avere comunità più grandi, diventano luoghi spopolati, dominati da qualche troll che approfitta di meccaniche sociali distorte. A volte invece hanno più successo, se c'è una sufficiente "massa critica". Un caso, per esempio. è storygames.

Bene: storygames è accusata, spesso dai suoi stessi utenti, di essere basata sull'ipocrisia, su un "volemmose bene" di facciata, sull'assenza di critica e di riflessione. E' stata un elemento distruttivo per la qualità dei giochi (tutti acclamati indistintamente, anche quando erano ingiocabili) e anche per l'unità della comunità Indie (con la sua "politica aperta", storygames ha cacciato in pratica la maggior parte degli autori forgiti che non ci postano più. Edwards non lo legge nemmeno da più di tre anni e invita tutti a non farlo. l'effetto di story-games sulla scena forgita è stato catastrofico: l'ha resa vacua, superficiale, modaiola e acritica.

E, soprattutto (ed è questa la cosa imperdonabile) diffonde disinformazione sul gioco.

Ecco, storygames è l'esempio di un forum basato sul RIFIUTO dell'actual play. Ed è l'esempio migliore! Un forum su cento arriva al livello di storygames, di solito diventano terra da troll.

Casualmente, invece, un forum considerato "freddo e ostile" come the forge, che stronca il cazzeggio e ha regole ferree...  non ha mai cacciato nessuno ed è sostanzialmente molto più aperto verso tutti i nuovi arrivati. Forse proprio perchè si considerano le regole (uguali per tutti) più del "gruppo" (che privilegia sempre chi è già dentro)

Infine, visto che mi sto bruciando il post giornaliero, vi invito a leggere la "bibbia" sul funzionamento dei forum. Perchè, davvero, nei giorni scorsi, in diversi thread, ho letto cose che paiono riferirsi a forum abitati da robot o da angeli del signore, che non hanno nulla a che vedere con il funzionamento di un forum in questa terra di persone normali...
A Group Is Its Own Worst Enemy

(non tratta tutte le cose che mi hanno fatto rizzare i capelli sulla testa, ma è un buon inizio)

Niccolò:
a proposito dell'ultimo post di moreno, inviterei tutti coloro che hanno poteri di moderazione a prendere esempio da edwards nella gestione dei nuovi arrivati: egli si mette invariabilmente dalla loro parte nelle discussioni su the forge, in maniera anche piuttosto feroce.

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