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Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Luca Veluttini:
--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]Rendiamoci conto che il Vellu non sta parlando di unvolemose bbene. Fidatevi, lo conosco bene e, ad essere sinceri, questo suo post è figlio di riflessioni che aveva già condiviso anche con me: non esiste niente di così lontano dalvvolemose bbenedell'Ing. Veluttini, che è molto, molto più cattivo di me.
--- Termina citazione ---
Non sto dicendo infatti che se un utente apre una discussione "Quant'è bello Gioco X" tutti devono dire "Sì ci hai ragione, volemosebbene", e se un altro apre una discussione "Quanto fa c****e Gioco X" tutti debbano rispondere "Sì ci hai ragione, volemosebbene" perché non ci devono essere screzi.
Dico che se vogliamo fare la community dobbiamo sempre affrontare criticamente ogni thread. Niente partiti presi, niente paternalismi, niente barricate, niente ninja.
--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]Mi piace molto poco. A parte la mia ben nota schizofrenia nei confronti dell'autorità, mi sembra che Klaus non abbia poi sparato troppo lontano.
Più che altro l'elezione di un controllore sarebbe il modo migliore, credo, per creare dei veri e propri partiti e per dare il via a delle gare di popolarità. Preferisco di gran lunga che i moderatori vengano nominati, ma che sia possibile commentare il loro operato, nei termini di "Quanto supportano gli effettivi intenti della comunità?" e non di quanto siano cattivi e intransigenti i loro toni.
--- Termina citazione ---
Trovo una contraddizione tra "No elezione" e "Nominati". La democrazia non funziona. Lo sappiamo. Però in qualche modo questi mod devono venire fuori. Sulle modalità si vedrà in seguito.
Non fate analogismi tra politica reale e forum.
Non si devono cercare:
- elezioni, partiti, fazioni, ecc.
Non voglio discutere in questo thread sulle modalità della "venuta fuori" del mod.
Il mod in generale DEVE essere una persona che:
- si automoderi in partenza
- non deve tenere comportamenti che esso stesso dovrebbe sanzionare, altrimenti la sua moderazione ha lo stesso valore del 2 non di briscola
Ergo il mod ha si più "poteri" ma ha anche più "limitazioni".
Cosa serve? Una Cultura della Moderazione che la community vuole vedere mantenuta e rispettata. Palese, oggettiva e pubblicamente chiara, tenuta da utenti che prima di tutti la applichino ai loro interventi.
--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]Ecco, l'editing mi piace ancora meno. Assomiglia troppo alla censura. Se un thread sta venendo mandato in vacca dagli OT lo si segnala e lo si chiude, eventualmente, o si allontanano i "colpevoli". Se un messaggio contiene una riga utile e venti di OT dovrebbe essere editato dall'utente che l'ha scritto dopo la segnalazione o cancellato del tutto. Personalmente mi incazzerei parecchio se i miei interventi venissero modificati dall'alto.
--- Termina citazione ---
L'avere strumenti OGGETTIVI non implica l'assenza di quelli ad INVITO.
Se vengono scritti insulti, si può sempre invitare l'utente a cancellarli entro X tempo. Se non lo fa allora il mod interviene. Stessa cosa per l'invito a non postare. Se la gente lo fa comunque, chiusura thread/ban temporaneo.
Con questo metodo, non ci sarebbe stata quella prima pagina nel thread su Trollbabe. Khana sarebbe stato bannato prima per il suo comportamento e magari anche Moreno sanzionato per il suo, anche in successivi thread.
Chi sbaglia se ne assuma la responsabilità e ne paghi il prezzo.
NOTA IMPORTANTE: Dopo queste ultime frasi non trasformate il thread in un "khana bannato sì/no" o "Moreno punito sì/no". Non è questo l'obiettivo del thread.
Che cosa si dovrebbe fare?
- Manifesto della Community
- Regolamento della Community
- Cultura di Applicazione della Moderazione
FATTI E SOTTOSCRITTI DALLA COMMUNITY!!! (e tenuti costantemente in aggiornamento perché vengano affinati; le situazioni evolvono, non sono permanenti nel tempo)
Anche gli atteggiamenti "Come al solito ORA si parlerà di proposte, poi non si farà nulla come al solito" sono oltremodo controproducenti.
Non si farà nulla come al solito se ci aspettiamo che intervenga mammina a risolvere la situazione dall'alto senza che siamo noi a tenerci in carreggiata.
Non si farà nulla se nessuno fa veramente nulla se non tenere gli atteggiamenti di cui sopra.
In poche parole: FACCIAMO!
Carlo Antonioli:
--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]E' una serie di opinioni su come aderire maggiormente a quel manifesto ecacciare fuori a calci in culo, come un sol uomoquegli elementi che a questo manifesto e spirito non vogliono aderire.
Diamine! Io mi sogno il ban per direttissima di chiunque non parli di giochi partendo dall'Actual Play! Aumentando la "pena" su reiterazione.
--- Termina citazione ---
Cito dal manifesto:
--- Citazione ---Anzitutto permetteteci due parole sul nome: perché “Gente Che Gioca”?
Ci siamo arrivati dopo aver scartato tanti nomi, e, francamente, alla fine ci siamo chiesti come abbiamo fatto a non averci pensato prima. Lo abbiamo subito adorato perché:
* è italiano (come noi)
* è scanzonato e poco impegnativo
* rappresenta quello che siamo: persone che giocano cose divertenti
* non contiene nessun termine associato a immagini negative
* è accogliente: nessuno può sentirsi in soggezione davanti a un nome così rilassato!
--- Termina citazione ---
Leggo i termini scanzonato, poco impegnativo, rilassato, accogliente.
Cacciare a calci in culo, bannare perché non si posta un ap, tra le cose che hai scritto, ma anche caziare per correggere, che ho visto nel post di Mike, mi stonano rispetto al contenuto del manifesto.
Per andare più sul tecnico c'è la sessione sotto il cofano e in certi casi l'ap potrà essere indubbiamente necessario, ma per me dovrebbe esserci il posto anche per discussioni più rilassate sui giochi.
Correggere gli errori altrui non implica caziare o randellare, si può fare con toni gentili o per lo meno neutri. A qualcuno le caziate possono far piacere, ad altri non piacciono ma le tollerano e riescono a guardare al contenuto, altri ancora immagino che possano essere messi in soggezione e astenersi dal postare davanti a certi toni.
La comunità che vorrei io è esattamente quella descritta dal nome "Gente Che Gioca", accogliente e scanzonata. Probabilmente sarebbe meno "pura", meno aderente alla teoria, i post conterrebbero qualche inesattezza in più, forse, ma ritengo che i benefici superino i rischi.
Simone Micucci:
--- Citazione ---[cite]Autore: Carlo[/cite][p]La comunità che vorrei io è esattamente quella descritta dal nome "Gente Che Gioca", accogliente e scanzonata. Probabilmente sarebbe meno "pura", meno aderente alla teoria, i post conterrebbero qualche inesattezza in più, forse, ma ritengo che i benefici superino i rischi.[/p]]
--- Termina citazione ---
no.
Gente che Gioca È accogliente, scanzonato e con un saldissimo spirito di community.
È uno dei forum con gli In Joke più frequenti e più divertenti.
È uno dei forum in cui la presenza costante di svariati utenti lascia un incredibile calore, come fosse domestico.
È uno dei forum più attivi dal punto di vista dei contenuti ludici nell'ambiente dei giochi di ruolo.
E i giochi sono una cosa seria. Se si vuole parlare di giochi senza esempi, senza idee, senza pratica, senza Actual Play c'è la sezione chiacchiera, oppure si apre un thread di dubbi e si accettano spiegazioni.
Non c'è bisogno di togliere l'approfondimento tipico di GcG che viene dedicato ai giochi, per rendere il forum più accogliente a chi non vuol parlare di giochi, ma di roba astratta.
E la teoria forgita non c'entra un tubo, non me ne interesso io come non se ne interessano in tanti. C'è il BM-Watch e quelli che han voglia di perder tempo con lui per la teoria, che ha la sua sezione apposita in Sotto Il Cofano. Ma quando si parla di un gioco se ne parla concretamente, con esempi, con esperienza, con pratica o con dubbi (che sono sempre stati accolti a braccia aperte, vedi l'ultimo thread di Clarisse, o quelli di Patmax, di Hoghemaru o le altre decine che potrei linkare) non con teorie astratte e giri di parole, perché tanto siamo una comunità scanzonata, chissenefrega, sono solo giochi, vogliamoci bene.
E su questo sono irremovibile, anche e soprattutto seguendo la regola "Niente Sesso degli Angeli". Che difenderò con il sangue, se necessario.
Antonio Caciolli:
mi scuso se rompo il divieto dello slow down per chiedere qualche esempio quando si parla dei vari comportamenti riscontrati nel forum perché io me li sto perdendo tutti (o meglio non riesco a vedere in concreto tutto questo prolificare) e non capisco il discorso ... perché sono tardo lo so abbiate pazienza
Mr. Mario:
A me piace molto la proposta del Vellu, trovo che ci sia solo un termine che lo frega, ed è quello nella firma, ovvero 'utente'.
Auspicabilmente, e io condivido questo in pieno, la comunità è ormai composta da persone che dovrebbero smettere di considerarsi utenti, ovvero utilizzatori di un prodotto che viene loro fornito a scatola chiusa.
Quando parla di indipendenza, trovo che sia questo l'importante, non la percezione o meno di sudditanza psicologica, ma il fatto che siamo un gruppo di persone contraddistinte dalle nostre iniziative. Michele e Claudia hanno dato il via, ma la nostra bandiera, la INC, è l'esempio tipico di qualcosa che funziona solo perché chi viene non si aspetta solo di usufruire, ma porta qualcosa di suo. E a maggior ragione lo sono le altre bellissime occasioni di incontro che sono fiorite al seguito.
Allora, questo aspetto è quello che dovrebbe essere sottolineato anche qui online. Portiamo il nostro contributo alla stesura di un manifesto più condiviso, di regole più chiare e in linea con quello che riteniamo giusto, e quella brutta sensazione di discrepanza tra ciò che vorremmo che fosse questo ambiente e ciò che è (abbiamo tutti in mente almeno un 'brutto thread' che ci ha dato questa sensazione) io ho fiducia che vada a sparire.
Poi il Vellu va avanti, e propone anche degli strumenti su cui vedo che avete già cominciato a discutere. Ma il punto principale resta questo: chi dovrebbe scrivere le aspirazioni e le regole della community? Chi dovrebbe cambiarle quando ci vanno strette o quando le esigenze cambiano? Chi dovrebbe farle rispettare?
Qualcuno che prepara un prodotto per noi, di cui davvero noi siamo solo utenti, o noi stessi?
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