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Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]

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Michael Tangherlini:

--- Citazione ---[cite]Autore: Klaus[/cite]Il punto 1 mi sembra più romantico che pratico. Moderatori eletti? Non funziona. Punto. Ci hanno provato i francesi con gli ufficiali dell'esercito, subito dopo la Rivoluzione, e sono tornati in fretta al vecchio metodo perché non funzionava un accidenti. Lo fanno tuttora gli americani coi giudici e si vede come vanno bene le cose, da quelle parti. In nessun Paese civile i controllori sono eletti dai controllati e da loro revocabili.
--- Termina citazione ---
Tutto questo è molto logico e ragionevole, on. dott. ing. lup. mannar. Klaus, ma credo che un punto a favore della tesi del Vellu sia il fatto che bene o male qui ci si conosca meglio di quanto non si conoscessero francesi e i loro ufficiali, per esempio. Questo ci permette di dire secondo me con più cognizione di causa "sì, guarda, io vedrei meglio Tizio invece di Caio come mod della sezione Pincopanco." In teoria, per me una soluzione del genere qui su GcG (che dalla sua ha anche il pro di essere una community relativamente piccola, quindi più semplice da gestire).

--- Citazione ---[cite]Autore: Klaus[/cite]Il punto 3... mah, a me sembra una riscrittura del punto 1: è altrettanto romantico e impressionista.Una volta sarei stato d'accordo con te riguardo il ruolo degli editori (ci fu addirittura un tempo in cui ero favorevole aldivieto assolutoper essi di partecipare alle discussioni su Un Certo Altro Forum, vedi tu...), ma oggi non più. Che i proprietari del server su cui è hostato GcG sianoancheeditori è un fatto accidentale: mi piacerebbe (ma anche no) vedere Claudia e Michele provare ad abusare di questo "potere", tanto per ridere (ma anche no) della perdita di faccia che subirebbero.
--- Termina citazione ---
Qui non posso che concordare.

--- Citazione ---[cite]Autore: Klaus[/cite]Come ho già scritto altrove, queste mi sembrano riflessioni daliceale idealista(per non usare un altro aggettivo in -ista) piuttosto che problemi reali. Dietro a tutto vedo un "senso di colpa" instillato ad arte da qualche trollone sapiente che tutto andrebbe, meno che esaltato e portato a esempio. In GcG ho sempre visto una comunitàsinceraeaperta: c'è differenza fra queste qualità e "diamo a tutti la libertà di dire stronzate", che è pura ipocrisiaitalian style("ci vogliamo tutti bene,[span style=font-size:6pt]quello lì è un assassino e quall'altro sodomizza le capre[/span],[span style=font-size:6pt]ma[/span]siamo tutti amici"). La libertà di parola è anche e sopratutto libertà di critica e richiede grande onestà. Se GcG dovesse diventare una comunità dove i whine fanno giurisprudenza, non vorrei essere parte di quella comunità.
--- Termina citazione ---
Sbagli per me a vederla in modo così drastico. O meglio, sì, hai ragionissimo, ma non credo affatto che il Vellu intendesse pensare ad una community alla volemose bbene. Non mi sembra che si stia parlando di "libertà di dir stronzate," in quanto comunque (penso) sezioni di moderazione, BM Watch e tutte queste cose qui dovrebbero rimanere. Per come la vedo io, per evitare di passare da una comunità con libertà di parola a una alla volemose bbene è un regolamento chiaro e sufficientemente esaustivo su certe tipologie di procedure (che alle 7 di mattina non riesco ancora ad identificare, sorry), senza essere pedante, così che utenti e moderatori possano capire in ogni momento se la tal cosa detta abbia passato le righe e vada moderata. Come ho già detto, GcG è una comunità piccola, con un numero di utenti attivi relativamente basso rispetto ad altri siti: questo gioca a nostro favore, perché siamo tutti qui uniti da motivi simili più che in altri forum sullo stesso argomento, quindi in linea teorica dovremmo essere in grado di auto-regolamentarci con più facilità. Poi, ripeto, sono sveglio da 15 min, quindi non posso pretendere dal mio cervello una argomentazione più esaustiva.
Un altro punto su cui verterei io è evitare le vaghezze, il detto-non-detto: cose come "quell'altro forum," "altri lidi," "certe persone" eccetera mi stanno veramente sul cazzo e vorrei non vederle. Ho capito non parlare di chi è assente, ma se lo si menziona non credo abbia senso farlo così, solo di striscio. E non è di certo per pura cortesia che non si fa chiarezza su quale sia "l'altro forum che tanto conosciamo tutti," le "certe persone" e così via. Questa ammetto che è una mia idiosincrasia personale, ma se si riuscisse a trovare una soluzione anche a questo non mi dispiacerebbe.

-MikeT

Rafu:

--- Citazione ---[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]Rendiamoci conto che siamo entrati nell'ESTATE della comunità. La PRIMAVERA è ormai passata.
--- Termina citazione ---

Amen, fratello.


--- Citazione ---[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]È la responsabilità che fa crescere le persone, non la mammina che ti tiene per mano e sceglie sempre per te. Facciamo giochi che propongono questo, per cui non vedo come non si possa trasferire tutto ciò alla comunità.
--- Termina citazione ---

Non moltissimo tempo fa, qualcun altro aveva usato la stessa similitudine per esprimere un concetto affine, in un suo messaggio molto importante. Ve lo ricordate? Sono parole che rilette adesso mi colpiscono molto, forse anche più di allora.



--- Citazione ---[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]-   Server autonomo: si paga un server con contributi annuali della comunità, se proprio (credo che 1-2 € all'anno, visto il numero, non sia una spesa esosa)
--- Termina citazione ---

Se mai si dovesse arrivare a questi estremi, Kompagno Vellu, io sarò certamente della partita.  ^__^
Ma mi sembra molto, molto improbabile che ce ne sia mai bisogno, non ti pare?

A tutti: da quanto tempo non rileggete il manifesto di GcG? Ah, vi ho beccati, eh? Cito:

--- Citazione ---L’idea dietro al narraforum ( forum.narrattiva.it ) in linea di massima è stata – almeno all’inizio – quella di fare una specie di “servizio clienti” dedicato a chi comprava i giochi di Narrattiva. Poco dopo anche Janus ha sentito il bisogno di offrire uno spazio simile e abbiamo deciso di farlo insieme. Non ci saremmo mai immaginati che ne sarebbe nata una community di queste dimensioni, che avrebbe raccolto attorno a se tante persone tanto interessanti.
Ora, però, è innegabile che questa community ci sia, ed è un gruppo bello attivo e vivace!
In un certo senso, Janus e Narrattiva hanno sentito il bisogno di fare un passo indietro. Un passo indietro per dare più rilievo alla comunità e meno alle case editrici (che manterranno comunque i loro spazi dedicati). Un passo indietro che ci permetterà, in prospettiva, di aprire ulteriori spazi alle iniziative degli appassionati, ad altre realtà che volessero aggregarsi e ai giochi (tutti, anche quelli non pubblicati da Narrattiva e Janus).
--- Termina citazione ---

L'idea di una gestione sempre meno "centralizzata", meno "aziendale" e invece affidata alla community stessa era parte dell'impulso iniziale, quando si è riconosciuta l'esistenza di una community spontanea e la si è ricostituita sotto la nuova bandiera "Gente che Gioca".
Da allora, Janus Design ha certamente fatto un "passo indietro" molto più ampio, mentre gli esponenti di Narrattiva sono rimasti più strettamente invischiati nella gestione quotidiana del forum. Ma credo che questo "delay" sia stato solo una coincidenza, non certo che Narrattiva pensi di avere qualcosa da guadagnare dal "tenere più strettamente le redini" di questa nostra community (credere altrimenti mi sembrerebbe da paranoici).
Credo insomma che, nello spirito del "passo indietro", l'"autogoverno"* per il quale GcG è ormai matura possa benissimo realizzarsi qui e a partire da ora, senza bisogno di mettersi a fare un trasloco di server. Non vedo proprio che vantaggio dovrebbero averne Michele o chiunque altri a mettersi di traverso, no?

(* = sì, lo so che fa un po' ridere, però in fondo è la verità. Forse "gestione GMful" è una parola più adatta a noi?)

Oltretutto, è palese che negli ultimi tempi il "direttivo" di GcG è parecchio oberato. Innovazioni al regolamento sono aleggiate come una promessa per mesi, prima che qualcosa si concretizzasse in risposta alla piccola "crisi" dell'altro giorno. È da almeno 6 mesi che diamo per imminente il passaggio a un nuovo software, e prima di questo per almeno 6 mesi ci siamo promessi nuove Categorie (che non si sono mai concretizzate, perché tanto dovevamo passare presto a un nuovo software).
Queste inefficienze, a mio avviso, dimostrano che non si può gravare sempre su una persona, o su un paio, e che bisogna invece darsi da fare tutti, collettivamente: cooperazione, crowdsourcing, e via dicendo. In cosa andrebbe cambiato, per esempio, il nostro regolamento? Credo che una pubblica discussione sia la maniera più proficua di rispondere a questa domanda, anche se naturalmente a un certo punto qualcuno dovrebbe prendersi l'incarico di coordinare e vagliare le proposte emerse, redigendo un testo finale (che poi non sarà mai "finale", nel senso che le regole di una community sono sempre uno work-in-progress).

Dei singoli punti successivi del Kompagno Vellu, poi, ne condivido alcuni e non altri, ma a questo riguardo dovrò accogliere il suo consiglio di splittare la discussione in altri thread più specifici. Non tutti subito, magari, per non avere troppe discussioni importanti aperte. Solo, molto in generale:


--- Citazione ---[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]2.   Che i moderatori abbiano strumenti OGGETTIVI per moderare
--- Termina citazione ---

Non credo che su GcG abbiamo carenza di strumenti a disposizione dei moderatori. Personalmente, credo invece che sia la metodologia della moderazione a richiedere una considerazione attenta, le pratiche insomma che i moderatori seguono. Ma anche questa è una discussione che mi piacerebbe proseguire separatamente in un thread specifico, sperando anche nella massima partecipazione da parte di chi ricopre ora o ha ricoperto in precedenza l'incarico di mod.


--- Citazione ---[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]I mod dovrebbero avere una sezione solo a loro accessibile dove, oltre che discutere delle politiche comuni da rendere poi pubbliche alla comunità, spostare tali macelli di discussione, rieditarli e poi ripostarli per ripartire, tenendo solamente le parti UTILI alla discussione.
--- Termina citazione ---

Consideriamo che per creare FAQ permanenti ci sarebbe anche lo strumento dello wiki, editabile da tutti e al momento drasticamente sottosfruttato, che si presterebbe bene a dimostrare sul campo la nostra capacità di autogestione.



--- Citazione ---[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]Tutti devono parlare con gli altri da pari ed essere trattati da pari. Esprimere criticamente le proprie idee, anche se sono contrarie a quelle del mio amico, è un modo intelligente e adulto di confrontarsi.
Insultarsi a vicenda alzando sempre i toni significa regredire intellettualmente.
Ricordatevi sempre che:
a.   Se si risponde ad una provocazione con un'alzata di toni, si passa anch'essi dalla parte del torto (e per questo di verrà "puniti" tanto quanto il provocatore)
b.   Quando si litiga si è sempre in 2 (a meno di particolari deviazioni mentali)
--- Termina citazione ---

A-ri-amen, fratello.

Penso che ci aspetti un'estate di fervente attività.

[p][/p]
[p]Raffaele Manzo, utente di partecipante a GenteCheGioca e membro della community[/p]

EDIT 14/12/10 15:48 perché Mario ha un fottìo ragione.

Antonio Caciolli:
boh a me il punto uno lascia perplesso. non ho mai sentito il dovere di parlar bene dei giochi di chiccessia e non lo ho mai fatto per forza. e quando ne ho palrato male di solito è arrivato Ezio e mi ha cazziato con esempi così belli che mi sono dovuto ricredere. D'altro canto continuo a scrivere spesso che a me AiPS non piace e nessuno mi ha cancellato i post. E' la community che decide quali sono i giochi belli e quali no e se qualcuno scrive pensando che deve far del bene a qualcun altro alzi la mano

inoltre io non mi sono mai sentito a casa dell'editore neanche sul forum della 25edition dove ho sempre detto quello che volevo e quidni tantomeno mi ci sento qua e non mi ricordo esempi in cui mi ci sarei dovuto sentire

i moderatori secondo me dovrebbero essere utenti che se la sentono di farlo. credo sia un lavoro difficile e forse si dovrebbero regolamentare meglio
inoltre credo che il regolamento debba essere rivisto. a me le tecniche ninja non piacciono .... sanno molto dell'articolo 4 di gdritalia (offese generiche) e sono troppo interpretabili a parer mio ... ma forse dovrebbero essere denunciate molto più frequentemente e non all'acqua di rose.
detto questo non capisco come un software più rigido possa essere compatibile con un forum autogestito.... se fossimo capaci di autogestirci non servirebbe un forum rigido (è un po' una provocazione prendetela con questo tono :) )

sul punto due concordo abbastanza

il punto tre: volemose bene... come non essere d'accordo

detto questo secondo me questa discussione è la classica cosa che succede dopo ogni tempesta ... si contano i danni e si pensa al futuro inventando nuovi piani di costruzione per evitare le prossime piene. poi imancabilmente alla prossima alluvione mancano le vie di fuga per i fiumi e le case sono fatte alla cazzo... è già stata fatta e non sono nuove regole a far andar bene le cose, ma solo un grosso impegno ad imparare dagli errori passati e non ripeterli. Le regole ci sono già e il senso del vivere comune non si impone

imho
Antonio ... ho un account ;)

cross post con rafu di cui condivido alcune cose.

PS: io non capisco bene dove Narrattiva non abbia fatto un passo indietro ... però trovo anche difficile capire chi sia narrattiva (perché ogni volta che parlo con qualcuno compaiono nomi diversi e questo mi scombussola)

Niccolò:

--- Citazione ---[cite]Autore: triex[/cite]A meno che qualcuno non mi paghi per farlo, ovviamente.
--- Termina citazione ---


e in quel caso, quanto tempo, quanti soldi? diamole complete le risposte!

Ezio:
In generale il pensiero del Vellu mi trova concorde.
Quello che io auspico, sia messo agli atti, è una maggiore aderenza ai valori che mi hanno fatto innamorare dell'idea di questa community. Quello che io auspico è una mano pesante e intollerante sulla protezione di quei valori e ideali. Nessun favoritismo, nessuno "status" di editore o designer o quant'altro, sanzionato dalle norme o de-facto. Un esempio di quello che intendo potrebbe essere sanzionare con la chiusura del thread qualunque discussione "sul sesso degli angeli". Perché non è ancora stato fatto? In giro ci sono tanti, TROPPI thread in cui si parla di giochi senza AP, o, peggio, senza che questi siano stati provati a sufficienza (no, una demo non è sufficiente per fare affermazioni. Lo è per porsi domande, non per darsi risposte). Perché questi thread esistono? Perché chi reitera questo comportamento non viene sanzionato come chiunque altro abbia violato il regolamento?
In termini "legislativi" non esiste una differenza reale tra il dare del figlio di p******a a qualcuno e parlare di un gioco in astratto: sono entrambi comportamenti lesivi della coesione e della ragione di essere della comunità. Vanno sanzionati entrambi, secondo i metodi e i tempi che la legislazione prevede.

Rendiamoci conto che il Vellu non sta parlando di un volemose bbene. Fidatevi, lo conosco bene e, ad essere sinceri, questo suo post è figlio di riflessioni che aveva già condiviso anche con me: non esiste niente di così lontano dal vvolemose bbene dell'Ing. Veluttini, che è molto, molto più cattivo di me. Il manifesto, i valori fondanti di GcG non sono mai messi in discussione, in alcun punto. QUESTA NON E' UNA RIVOLUZIONE. QUESTA E' REAZIONE, POTENTE E CIECA REAZIONE a una deriva personalistica e "teorica" percepita. E' una serie di opinioni su come aderire maggiormente a quel manifesto e cacciare fuori a calci in culo, come un sol uomo quegli elementi che a questo manifesto e spirito non vogliono aderire.
Diamine! Io mi sogno il ban per direttissima di chiunque non parli di giochi partendo dall'Actual Play! Aumentando la "pena" su reiterazione.
L'unica cosa è che si riconosce l'esistenza di diverse "voci", di diverse idee attuative su questi concetti di base. Non ci sono "schieramenti". C'è il riconoscimento comune di un "ideale" di comunità e il desiderio di discutere, con tutti e concretamente, su come raggiungere questo ideale.

Detto questo sono piuttosto critico su due dei punti sollevati dal Vellu. Per ora faccio qui una breve esposizione delle mie perplessità: se è il caso di espandere splitterò


--- Citazione ---[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]-   Moderatori eletti dalla comunità ad incarico (se si riconosce che non stia facendo il lavoro per cui è stato eletto, se ne parla e eventualmente si sostituisce) eventualmente temporaneo (1 anno?)
--- Termina citazione ---


Mi piace molto poco. A parte la mia ben nota schizofrenia nei confronti dell'autorità, mi sembra che Klaus non abbia poi sparato troppo lontano.
Più che altro l'elezione di un controllore sarebbe il modo migliore, credo, per creare dei veri e propri partiti e per dare il via a delle gare di popolarità. Preferisco di gran lunga che i moderatori vengano nominati, ma che sia possibile commentare il loro operato, nei termini di "Quanto supportano gli effettivi intenti della comunità?" e non di quanto siano cattivi e intransigenti i loro toni.


--- Citazione ---[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]Come si ovvia a ciò? Editing!
--- Termina citazione ---


Ecco, l'editing mi piace ancora meno. Assomiglia troppo alla censura. Se un thread sta venendo mandato in vacca dagli OT lo si segnala e lo si chiude, eventualmente, o si allontanano i "colpevoli". Se un messaggio contiene una riga utile e venti di OT dovrebbe essere editato dall'utente che l'ha scritto dopo la segnalazione o cancellato del tutto. Personalmente mi incazzerei parecchio se i miei interventi venissero modificati dall'alto.

Ezio Melega, una persona che ha vissuto troppo tempo in dati ambienti per non sapere che le "K" e i facili slogan sono il modo migliore per creare partiti e divisioni immaginarie ;-)

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