Autore Topic: la critica del gioco, è possibile?  (Letto 8635 volte)

Iacopo Frigerio

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la critica del gioco, è possibile?
« Risposta #30 il: 2010-02-26 01:43:18 »
Si valuta a gusto personale e non sulla base di elementi soggettivi... Scegliere a gusto è obiettivamente facile (o immediato), ma spesso scorretto. Motivo per cui odio il sistema di televoto...

Edit: me ne sono accorto solo stamattina, ho scritto soggettivi e intendevo oggettivi, stravolgendo il senso del discorso che era appunto di critica ai metri di giudizio e appoggio alla domanda di triex.
« Ultima modifica: 2010-02-26 12:02:52 da El Rethic »
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

Niccolò

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la critica del gioco, è possibile?
« Risposta #31 il: 2010-02-26 02:06:21 »
Citazione
[cite]Autore: El Rethic[/cite]Si valuta a gusto personale e non sulla base di elementi soggettivi...


si valuta a gusto personale, MA CHIARENDO LE RAGIONI della valutazione. ed esponendo la valutazione del gioco presentato nelle istruzioni, non della sua variante che ti sei inventato a casa.

la critica del gioco, è possibile?
« Risposta #32 il: 2010-02-26 02:10:04 »
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite]esponendo la valutazione del gioco presentato nelle istruzioni, non della sua variante che ti sei inventato a casa.

E così, passa sempre il concetto che il 100% di un gioco è fatto dalle regole.
Che è un concetto sbagliato...
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Niccolò

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la critica del gioco, è possibile?
« Risposta #33 il: 2010-02-26 02:50:33 »
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite][p]esponendo la valutazione del gioco presentato nelle istruzioni, non della sua variante che ti sei inventato a casa.[/p]
[p]E così, passa sempre il concetto che il 100% di un gioco è fatto dalle regole.
Che è un concetto sbagliato...[/p]


se qualcuno capisce male. altrimenti passa il concetto che il gioco deve essere valutato per quello che è, non per quallo che potrebbe essere se sei bravo a cambiarlo/completarlo.

Ezio

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la critica del gioco, è possibile?
« Risposta #34 il: 2010-02-26 10:17:43 »
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]Personalmente ho la stessa "formazione critica" di Mirkolino, quindi non posso che essere d'accordo con lui e far notare a tutti come:
1. "criticare" vuole dire analizzare in modo cosciente e strumentalmente corretto
2. i gusti non hanno nulla a che vedere con i giudizi critici, ma appartengono, appunto, ai giudizi di gusto.
3. le critiche si possono anche sbagliare, quindi chi critica deve anche accettare la risposta/spiegazione, altrimenti sta solo sentenziando e le sentenze di costruttivo hanno molto poco


Siamo in tre. E forse è per questo che abbiamo sempre dato per scontato alcune cose.

Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]Il giorno che vedrò fare critica ai GdR nell'unico modo possibile, ossia -fruendo- il GdR (quindi > giocandolo), allora crederò che ci sia critica costruttiva.


Questa dovrebbe essere la base condivisa, assoluta e banale. Non si recensisce/critica un film che non si ha visto, non si recensisce/critica un gioco che non si è giocato u.u
Mi sembra assurdo che non sia un assunto condiviso universalmente.
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Marco Costantini

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la critica del gioco, è possibile?
« Risposta #35 il: 2010-02-26 13:05:47 »
Credo che i tre punti individuati da Davide siano ampiamente condivisibili e corretti e appartengono anche al mio modo di fare e vedere la critica.
In sostanza, finché la critica è al gioco, argomentata e puntuale, non vedo come il giudicare anche in maniera fortemente negativa un gioco possa arrivare ad offendere qualcuno.
O meglio, c'è una cosa che mi porta a poter capire come la questione possa essere presa sul personale, e l'ha già mezza detta Ezio:
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]il gdr viene visto come qualcosa di estremamente personale.


Ecco, secondo me, il nocciolo del problema, la questione per cui ci critica viene vista come un'invasione di campo intollerabile.
Rischio di essere noioso, e probabilmente lo sono, ma non posso non pensare a come questa sia una conseguenza del system0.
Quando diciamo che sposta tutto sul sociale in realtà stiamo dicendo che sposta tutto sulle persone e sul loro modo di giocare.
DI conseguenza, criticarlo è come criticare la persona che lo usa perché la persona è il sistema di gioco.

C'è anche da dire che manca un linguaggio comune riconosciuto, essenziale se si vuole fare critica. Sicuramente il BM ci ha fornito definizioni e concetti che possiamo usare per capirci meglio, ma non essendo questi accettati o compresi da tutti (e questa non vuole essere una critica, ma solo una constatazione: io conosco una minima parte di teoria) da qui nascono i continui fraintendimenti. E credo che questo sia un altro motivo per cui chi mastica un minimo di teoria (che vuol dire, oggi, masticare un minimo di BM) venga visto come l'affiliato ad un gruppo e quindi "altro" e quindi (ma questo passaggio lo trovo molto meno logico) un avversario.
Però il problema del linguaggio condiviso è difficilmente superabile e questo significherà, purtroppo, che una certa incomunicabilità resterà comunque.
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

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