[cite]Autore: Mauro[/cite]Il discorso si complica ulteriormente se ci si mette di mezzo il cognome; ma ci tengo a sottolineare che io sto parlando di difficoltà senza liste: il catalogo dell'Ikea è una lista;Namesè una lista; la lista di Polaris è... una lista (no!); e cosí via. Se anche in quelle situazioni non si decide, allora il fenomeno che descrivi può già essere piú probabile; ma se non ci sono liste, lo vedo già meno sicuro.
E io sto parlando di difficoltà indipendenti dagli strumenti posti a disposizione.
[cite]Autore: Mauro[/cite]Poi, certo: si può andare sulle marche degli elettrodomestici e simili; personalmente però è una strada che, le poche volte che l'ho vista applicata, non mi ha di solito convinto piú di tanto (mi viene in mente la sola eccezione di "Grobut" per un Nano, che altro non è se non "tuborg" al contrario; "Arib" - "bir[r]a" al contrario - già mi convince meno). Non sto dicendo non sia percorribile, "Grobut" stesso indica il contrario; ma non la vedo necessariamente semplice.
Un mio PG di Sine Requie si chiamò Rake. È l'anagramma modificato della marca del mio PC, e ha un suono piacevolmente tedesco. Un a volta giocai Günsam il Gangrel, partendo dal mio TV Samsung, e così via... ma non mi importa adesso fare un corso su come creare nomi fantasy partendo dal frullatore. Mi interessa sottolineare che le difficoltà oggettive possono essere facilmente superate e, indipendentemente da queste, il problema si ripresenta, il più delle volte in concomitanza col non-gioco.
[cite]Autore: Mauro[/cite]Io per esempio mi sono trovato in difficoltà quando ho dovuto decidere non solo il nome di una ragazza nordica (finlandese? Non ricordo per certo), ma pure inventare quello dell'arte marziale che praticava; Domon non ha avuto difficoltà a inventarsi il secondo. Questo significa che lui era piú coinvolto di me in un personaggio che nemmeno conosceva?
No, che ha sfogliato più catologhi Ikea, o che ha una maggiore familiarità con quella fonetica.
Bene, mettiamo Domon nella lista degli strumenti utili per dare idee da cui attingere: catloghi Ikea, l'elenco telefonico di Milano, Onomastika, Domon, la lista di Polaris...
Dopo che Domon ti ha dato quell'idea, tu l'hai trovato il nome per il tuo PG o hai risposto: "Boh, può darsi..." rimandendo a fissarlo con gli occhioni da Bambi, sperso, incapace di dare un'identità al tuo PG oppure hai annuito e scritto il nome?
Nel primo caso rientri nella casistica di cui parlo, nel secondo no.
Nel tuo esempio Domon È la lista di nomi di Polaris, e io parlo esplicitamente delle persone che ho incontrato che non riuscivano neppure a scegliere un nome da quella lista. Mi sembrava un vero e proprio rifiuto inconscio di dare realtà al PG.
Un altro esempio potrebbe essere l'incapacità di dare un titolo alla serie di AiPS. Si trovano diversi AP che ne parlano, o che giocano serie senza titolo. Una volta ho giocato anch'io con Glenda e Tartarosso una one-shot di AiPS in cui "al titolo ci si penserà dopo". Per me risulta inconcepibile non avere almeno una proposta di titolo alla fine del pitch, significa che non riesco a identificare quello che ho fatto.
Di contro ho appena finito una partita di Annalise in cui i diversi PG e PNG venivano nominati in un attimo, ed era perché eravamo molto coinvolti, molto "sul pezzo".