Chiacchieriamo > Generale

Amabili Resti

<< < (4/6) > >>

Emanuele Borio:

--- Citazione ---OK, vedo che non siete fan di Warren Ellis: la citazione è da Planetary, il numero 11 per la precisione. Dove trovano i resti di una vecchia stazione di ricerca russa per test nucleari. Dove gli scienziati presenti erano riusciti a rilevare con strumenti scientifici l'anima, come una onda elettromagnetica, e a tracciarne gli spostamenti dopo la morte del corpo, riuscendo a stabilire quindi cosa c'è dopo la morte.
Subito dopo, si fanno un ultima bevuta, si fatto una foto ricordo, e vanno nell'area sotterranea dedicata ai test nucleari, e si suicidano con un ordigno abbastanza potente da distruggere questa onda elettromagnetica.
Nel fumetti non si scoprirà mai cosa avevano scoperto... :-)
--- Termina citazione ---


Che figata senza senso! Beh se scoprissi che dopo la morte passerei l'eternità a correre per i campi fioriti lo farei anch'io :O

Mauro:

--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Basandosi solo sul film, però, agiscono senza senso
--- Termina citazione ---

Qualche esempio?


--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Come facciamo con gli spoiler? Diamo per scontato che chi legge questo thread il film l'ha già visto o no?
--- Termina citazione ---

Io partivo da quel presupposto, che poi è quello usato per Avatar; eventualmente segnalo anticipazioni dal libro (visto che comunque qui si parla del film) e cose veramente pesanti dal film, ma in generale scrivevo con in mente l'idea che chi legge o ha visto il film, o non si preoccupa delle anticipazioni.

Moreno Roncucci:
OK, allora. Leggete a vostro rischio e pericolo perché qui iniziano gli spoiler...


--- Citazione ---[cite]Autore: Mauro[/cite]
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]Basandosi solo sul film, però, agiscono senza senso[/p]
--- Termina citazione ---
[p]Qualche esempio?[/p]
--- Termina citazione ---


Beh, tanto per fare qualche esempio fra i più eclatanti, la sorella che rischia la pelle per trovare le prove dei suoi sospetti, e poi tornata a casa, con la prova della colpevolezza del vicino, non ne fa parola con nessuno se non con la nonna. Può darsi che nel libro abbia una spiegazione migliore, ma nel film pare che taccia non rovinare il momento della riunione dei suoi genitori, che si erano lasciati proprio a causa della loro reazione alla morte della figlia. Ora, può essere una cosa che a pensarla, pare "potente": "abbandona il passato per non danneggiare il futuro" (che è un po' la "morale" - terribilmente ripetuta e chiara dall'inizio - del film).  Solo che la devi far vedere diversamente: non puoi far vedere la ragazzina che arriva a casa trafelata dopo che un tizio ha tentato di ammazzarla, e poi si stoppa lì. Non pensando alla terrificante disparità fra le manifestazioni, nella storia, dei due "valori" contrapposti: da una parte c'è una prova dell'identità dell'assassino, dall'altra il disturbare la scena di un bacio...

Ma è tutta la rappresentazione dei personaggi che è terribile: per rappresentare le motivazioni della madre per andarsene, quanto viene speso? trenta secondi? Un minuto? Pare una storia raccontata solo per "scene madri" (Addii, riunioni, delitti, quasi delitti, baci, etc.) intervallati da scene di effetti speciali, senza mai quelle scene in mezzo che ti permettono i rendere vivo e credibile un personaggio. Così la ragazza protagonista appare praticamente la caricatura della "brava ragazza", tanto ingenua da infilarsi in un buco di sera con uno sconosciuto ("perchè nel 1973 non c'erano i bambini scomparsi nei cartoni del latte"? Ma che scherziamo? Siamo ai livelli di Happy Days come rappresentazione "realistica" di un epoca vista favolisticamente come felice, spensierata e senza il Male.  Anche da queste cose viene fuori l'immagine di "falso" di Mulino Bianco, che viene dal film), e l'assassino che ricorda i cattivi con i sopracciglioni dei fumetti degli anni 50 nel suo essere costantemente sinistro, sospetto, "cattivo" per tutto il film (qualunque poliziotto con un Q.I. di almeno due cifre l'avrebbe beccato subito)

In generale, come ho già detto, è tutto al servizio di scene precostituite, senza riguardo per la logica o il senso.  Le incongruenze abbondano (come è possibile che la polizia non abbia perquisito la casa di un vicino senza alibi? Sono sempre i primi sospettati. Come è possibile che dalla cassaforte non uscisse nessun odore? Come ha fatto a toglierla dalla cantina se non riesce a sollevarla da solo?  E come mai l'ha parcheggiata ad un chilometro dalla discarica (quest'ultima la so: per far sì che la scena in cui la spinge verso la discarica a mano duri un eternità. Come sempre, tutto in funzione della scena)

Ritornando per un momento ai gdr: il fare tutto in funzione della scena, piegando i personaggi, è tipico del railroading, e questo film mi è sembrano una di quelle "storie" che vengono fuori con un GM che fa railroading per arrivare alla "bella scena" che si è immaginato: non ho provato partecipazione, non ha trasmesso passione, era "finto".

Le storie che appassionano (almeno  me...) sono quelle costruite sui personaggi. Non il viceversa.

Mauro:

--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]la sorella che rischia la pelle per trovare le prove dei suoi sospetti, e poi tornata a casa, con la prova della colpevolezza del vicino, non ne fa parola con nessuno se non con la nonna. Può darsi che nel libro abbia una spiegazione migliore, ma nel film pare che taccia non rovinare il momento della riunione dei suoi genitori, che si erano lasciati proprio a causa della loro reazione alla morte della figlia
--- Termina citazione ---

Piú che quello, a me ha stonato che sembrava non volerlo dire nemmeno alla nonna: inizialmente, sembra quasi che voglia nasconderle il quaderno, e glielo fa vedere solo quando lei le chiede cos'ha.


--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]la ragazza protagonista appare praticamente la caricatura della "brava ragazza", tanto ingenua da infilarsi in un buco di sera con uno sconosciuto
--- Termina citazione ---

Considera che non è uno sconosciuto: comunque è un vicino di casa, lo aveva già visto, i genitori ci avevano parlato; se non abitavano di fronte, poco ci mancava.
Per l'alibi... onestamente non so come funzioni, negli Stati Uniti; la mancanza è condizione sufficiente per autorizzare una perquisizione?

Per la madre sí, il perché se ne va nel libro a memoria è piú approfondito.


--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Come ha fatto a toglierla dalla cantina se non riesce a sollevarla da solo?
--- Termina citazione ---

Non è detto se ci riesce o no; ma comunque anche a riuscirci una cassaforte è pesante: se uno si offre di aiutarti... perché dire di no?

Moreno Roncucci:

--- Citazione ---[cite]Autore: Mauro[/cite]Considera che non è uno sconosciuto: comunque è un vicino di casa
--- Termina citazione ---


Un vicino di casa arrivato da poco (è un serial killer che si sposta continuamente, che conoscono appena: non ricordo bene ma ne film pare che la volta in cui parla con i genitori di fronte al roseto e lo fotografa sia la prima volta che lo vede in faccia. Quanto tempo passa da quel momento al delitto? Quante volte si possono essere parlati? Senza contare che (per esigenze di sceneggiatura, immagino) l'attore fa un interpretazione da "cattivo dei fumetti anni 50" che non vedevo da anni.

Vederlo stare a SCAVARE E ARREDARE UNA STANZA, sul percorso della ragazza quando torna da scuola, fidando che non se ne accorga nessuno, la convince poi a seguirlo e infilarsi là dentro, poi trascina il corpo per i campi fino a casa sua, dopo aver ricoperto tutto... non è un piano, è una follia. Capisci il senso, sempre a livello di "scena", della cosa (lo scendere nella terra, la stanza, la conversazione, sono ovviamente molto più "potenti" a livello simbolico e scenico che non una botta in testa), ma cavolo, costruiscitela meglio la scena, non far fare cazzate invereconde ai personaggi per metterli dove vuoi tu!

E' il discorso speculare a quello che facevo su Avatar: non è importante la storia, ma come la racconti. E qui è raccontata con i piedi (senza contare che ho perplessità anche sulla storia: che valore ha la scelta "tematica" fra i vivere per il futuro e la vendetta, quando se vivi per il futuro tanto poi ci pensa la Divina Provvidenza a Punire il Cattivo? Mi pare un po' comodo, e massacra ulteriormente la credibilità del film....)

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa