Gente Che Gioca > Sotto il cofano
Giochi per CA Gamista e fiction: nemici inconciliabili?
Davide Losito - ( Khana ):
Non si sentivano tenuti a fare advocacy. Un paio di persone hanno detto che gli sembrava un board game.
EDIT
--- Citazione ---[cite]Autore: Mr. Mario[/cite]Quello non è un problema della CA gamista, è un problema di presupposti. Il presupposto di D&D è di giocare un eroe. Il ladro di città, suda freddo, gli tremano le ginocchia, deglutisce mentre l'ombra dell'orco cala su di lui, e poi con una mossa veloce gli recide i tendini del polpaccio.
--- Termina citazione ---
Pensa, io volevo invece starmene nascosto per un po', per essere sicuro che l'Orco non mi vedesse e decidere con calma-da-halfling quando intervenire.
Tipo "far passare un turno". Volevo proprio arrivarci qui, perché è stato quando ho spiegato che "volevo far passare un turno" che il Master ha risposto "ah, ok... potevi dirlo subito".
Ezio:
--- Citazione ---[cite]Autore: khana[/cite]Non si sentivano tenuti a fare advocacy.
--- Termina citazione ---
E... perché?
Non capisco... se mi dicono di creare un personaggio per cui "tenere le parti" io creo un personaggio per cui mi sia possibile tenere le parti e... lo faccio. Cerco di ottenere il meglio per lui con le unghie e con i denti (vendettaaaahhh!) O.o
Come mai Poison'd (e il gioco gamista "in generale") non permetterebbe questo?
Davide Losito - ( Khana ):
E che ne so, ti ho riportato un commento post-giocata di altri :D
Moreno Roncucci:
--- Citazione ---[cite]Autore: khana[/cite]Mi interessava che l'esercito di Fistandantilus aveva brasato il mio villaggio nella palude, mi interessava che "se l'ordine di Solamnia era tornato in guerra, allora c'era un motivo", mi interessava che "sono un Drow fuggito dall'Underdark e devo guardarmi le spalle due volte", mi interessava la storia.
Ok, poi c'erano quelle regole lì, e pace. Ma io sceglievo l'equipaggiamento in base alle figure, non ai dadi.
--- Termina citazione ---
Beh, questo mi pare un CA Clash... è ovvio che se giochi narrativista darai la priorità a certi aspetti del gioco, se giochi gamista ad altri. Anche nel già citato 1001 Nights, la "bellezza della storia" passa in secondo piano rispetto al fare mazzo così i tuoi avversari... per esempio, quando ho giocato con Ezio a Reggio ad un certo punto qualcuno ha "puntato" gemme sul fatto che un personaggio fosse cieco. Per non fargli guadagnare la gemma siamo andati avanti mezz'ora a narrare e interpretare le sue avventure senza mai specificare se fosse cieco o no e senza mai fare riferimento a colori, immagini, luce, etc :-)
Ogni volta che riuscivamo a far deviare la storia in maniera tale da non fargli guadagnare la gemma, c'era chiaramente approvazione al tavolo, era "giocare bene", era un giudizio quel "bene" basato su un giudizio sull'abilità del GIOCATORE di cavarsi d'impaccio con la fantasia, non era un giudizio estetico sulla storia. E' questo che rende 1001 Nights un gioco gamista.
Ma questo riguarda ilrapporto del giocatore con gli altri giocatori e col gioco, non con la fiction: il problema di Agon non è che tutti giocano "per vincere", quello è il SENSO del gioco, non un problema. E' il fatto che, nelle parole di Baker, non ha una "IIEE con i denti": il sistema non spinge a "vincere la pigrizia".
Ho appena postato una serie di link sull'argomento qui:
http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=1951
Moreno Roncucci:
--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]
Come mai Poison'd (e il gioco gamista "in generale")
--- Termina citazione ---
Poison'd è narrativista.
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa