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Giochi per CA Gamista e fiction: nemici inconciliabili?
Paolo "Ermy" Davolio:
Riprendo da questo topic, per discutere dei rapporti tra i giochi per CA Gamista e la fiction.
Riparto da questo intervento:
--- Citazione ---[cite]Autore: khana[/cite]
--- Citazione ---[cite]Autore: Paolo Davolio[/cite][p]Li un giocatore si lamenta del fatto che il gioco sembra un po' troppo fare "roll, number, roll, number..." senza preoccupars della fiction. Ci sono molti interventi contrastanti, ma quello per me più interessante èQUESTOdi Vincent Baker, in cui in effetti segnala che questo potrebbe di fatto essere un problema di game design di Agon (e forse di altri giochi).[/p]
--- Termina citazione ---
[p]Personalmente, come già detto ieri in altro thread, io lo vedo come un grosso limite dei giochi Gamisti. In questo momento, forse perché è un periodo in cui si esplorano soluzioni meccaniche nuove, i giochi gamisti sono troppo poco "fiction".[/p]
--- Termina citazione ---
Un chiarimento: intendi dire che si tratta di un limite di tutti i giochi per CA Gamista "in assoluto"?
Davide Losito - ( Khana ):
"in assoluto" chiaramente non si può dire... ogni volta che si tratta di CA si sta parlando di "cosa sta facendo il gruppo X al tavolo".
Parlando per esperienza, anche quando giocavo a OD&D (prima di conoscere tutto il resto), io trovavo... "povero"... quel gioco con l'approccio da video-game-su-carta, dove ti interessa solo tirare i dadi, fare più alto possibile, "uccidere tutti" e tirare su tutti i tesori.
All'epoca, per me "non era gdr". Era... boh... skirmish con una miniatura sola.
Questo tipo di gioco è diventato poi "d'uso" nei tornei e ha raggiunto l'apice con la 3.5. A me personalmente, di sapere quanti dadi di danno facevo con la mossa del talento A, a seguito del talento B, dopo che il nemico aveva usato la skill C, non me ne fregava una ceppa di niente.
Mi interessava che l'esercito di Fistandantilus aveva brasato il mio villaggio nella palude, mi interessava che "se l'ordine di Solamnia era tornato in guerra, allora c'era un motivo", mi interessava che "sono un Drow fuggito dall'Underdark e devo guardarmi le spalle due volte", mi interessava la storia.
Ok, poi c'erano quelle regole lì, e pace. Ma io sceglievo l'equipaggiamento in base alle figure, non ai dadi.
Ora, in alcune situazioni, ancora oggi vedo tavoli di giochi Gamisti, approcciare il gioco in modo prettamente meccanico; con quelle scelte da "faccio il nano perché così ho +4 in forza", senza poi andare a "giocare" il nano, gamista o non gamista; ho visto Barbari Berserker fermarsi e calcolare la traiettoria migliore possibile per colpire il drago nell'occhio con una catapulta... cioè... sei un "barbaro" + "berserker"... dovresti prendere la catapulta in mano e usarla come mazza contro la zampa del drago... allora ha senso tutto il discorso del non sentire dolore, del combattere fino alla morte, perché sei uno che si deve fiondare di testa nelle situazioni più sfavorevoli e più suicide.
Vedendo però che giocate gamiste "di fiction" non ce ne sono, sono giunto alla conclusione che sono io a essere poco gamista.
Mi ricordo ancora la faccia attonita del master del torneo nel quale stavo usando un halfling ladro... quando ci ha messo di fronte l'Orco, io gli ho detto "scappo nella tana del tasso". Secondo lui era fuori dal mondo, mi fa "ma non attacchi?"... eh, no.... sai... sono un ladro di città, abituato a vittime che si spostano a velocità da post-infartuato e di specialità borseggio... mi hai messo davanti una cosa bavosa e inferocita che è alto sei volte me... io avrei paura...
Per lui era inconcepibile.
Paolo "Ermy" Davolio:
Riguardo D&D: so bene di cosa stai parlando, abbiamo avuto lo stesso problema noi (me + miei giocatori) nella nostra campagna "storica" di D&D 3.Dragamine. :-)
Domanda: a parte D&D, quali giochi coerenti per CA Gamista hai mai provato?
Ezio:
--- Citazione ---[cite]Autore: khana[/cite]Vedendo però che giocate gamiste "di fiction" non ce ne sono, sono giunto alla conclusione che sono io a essere poco gamista.
--- Termina citazione ---
Sarò brutale, diretto e chiaro: Cazzate ^^
Il singolo gioco che sbatto sul tavolo, urlando: "Si! Può! Fffare!!!" è 1001 Notte, un delizioso giochetto in cui combatti "creando storia", su più livelli.
Racconti storie di persone che raccontano storie per ammazzarsi a vicenda ed è importantissimo sia il primo livello, quello "della corte", che ci dice chi vuole morto chi e come si evolvono i rapporti tra i personaggi, che sono la benzina per il secondo livello, quello delle storie, che sono le armi con cui i torti e le pestate di piedi del primo livello vengono appianati. La "fiction" c'è, e pensante e fondamentale, ma la CA spinta è... gamista ;-)
Dall'altro lato mi fa piacere citare anche "The Mountain Witch", un gioco, per chi non lo sapesse, incredibilmente PvP, in cui i giocatori si ammazzano a vicenda pugnalandosi alle spalle per i loro motivi più o meno egoistici... e che tira fuori una storia sottile, coinvolgente e commuovente, favorendo decisamente una CA Narrativista.
Mr. Mario:
Quello non è un problema della CA gamista, è un problema di presupposti. Il presupposto di D&D è di giocare un eroe. Il ladro di città, suda freddo, gli tremano le ginocchia, deglutisce mentre l'ombra dell'orco cala su di lui, e poi con una mossa veloce gli recide i tendini del polpaccio.
La fiction di D&D non è raccontare la storia di un personaggio a caso in un mondo fantasy, è raccontare quella di un eroe in un mondo fantasy. Se voglio giocare un personaggio che partendo dal deserto dello Utah va a convertire alla sua fede le grandi città dell'est, cani mi deluderà perché non è fatto per quello. E non perché spinge verso una CA di tipo diverso.
Consiglio Mille e una notte, che tanto sta per uscire in italiano, a chiunque non creda che la CA gamista e la fiction non vanno d'accordo.
Edit: Crosspost FTW.
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