Ohohoh. Tanto per fare le cose in ordine, prima risposta a Mario.
La Lunare fissa di rimando lo Zenith; oltre al dubbio che quelle domande le instillano intuisce che c'è qualcosa in più negli occhi di lui... desiderio? Spalanca i suoi, poi altri secondi di silenzio.
"...e magari scegliere di fuggire con te?", è la prima replica quasi sussurrata con un sorriso: irritato, divertito, sardonico, minaccioso? Non lo sa neanche lei. Sa che sta sfuggendo le vere domande di Vento. C'è una pari confusione, perchè le parole del sacerdote sono giuste... e pure le sue intenzioni nascoste la lusingano. Però...
"Quello che siamo stati non ci è mai sfuggito del tutto... Thanadar." Queste sono le parole seguenti, dopo troppo silenzio. A voce più ferma. "Nella Prima Era ho tradito la persona che amavo... e voglio capire perchè. Perchè sulla mia pelle so cosa vuole dire." Pensa ad Arilak, fra le cui braccia si abbandonava nello stesso giardino in cui imparava le arti magiche; la donna-dea che adorava, letteralmente, e che vide seminare il massacro a Mahalanka. Non vuole essere così.
"E una volta consapevole sarò di nuovo libera", vorrebbe dire. Ma a quel punto le si velano gli occhi e s'accascia in avanti.
Poi per le premonizioni.
Quando riapre gli occhi è a terra, sostenuta dall'uomo del Sud. All'inizio punta un dito dove lo sente chiamare, poi si rialza lentamente trattenendo ogni gemito. Non guarda più Vento, sa già che sguardo vedrebbe.
"E' là", dice soltanto. Poi parte in corsa.