[cite]Autore: Mr. Mario[/cite]Se voglio indurti a provare ammirazione per un demone, dire 'Ma solo se provi ammirazione per lui' è francamente (IMHO) orrendo. Perché toglie alla scena quello che sarebbe stato interessante, ovvero il perché. Perché il senso della tragedia sia vivo e presente, voglio che il cuore, anche provandoci, non possa fare a meno di essere d'accordo con me, quando consegno il dado nelle sue mani.
Prendo questa frase di Mario ad esempio per evidenziare un punto che forse sta sfuggendo.
Mi pare, pur non avendo giocato moltissimo a Polaris, che affermazioni sull'interiorità dei cavalieri da parte dell'Errore possano essere ottime giocate; ovviamente, però, questo dipende dall'andamento della narrazione e del conflitto.
Esattamente così come nell'esempio di Leonardo l'affermazione dell'Errore appare del tutto gratuita - quindi, seppur prevista dalle regole, indice di gioco poco stimolante - allo stesso modo estrapolare un rilancio dell'Errore dal contesto può secondo me fuorviare.
Faccio un esempio: a GnoccoCON in una partita che ho giocato c'erano Lapo ed un altro ragazzo di cui adesso mi sfugge il nome (e c'era anche il Vellu).
Andamento di una scena in cui il ragazzo era il Cuore: i demoni assediano una delle vestigia, il cavaliere esce e sfida il generale dell'armata demoniaca in un duello, per evitare ulteriori spargimenti di sangue innocente. Il generale accetta.
Non ricordo bene come (ma non è importante per quello che voglio sottolineare), fatto sta che si arriva al seguente scambio (non testuale, ma l'andamento è circa quello):
Cuore: "Ma solo se uccido il generale."
Errore (Lapo): "Ma solo se riconosci il suo senso dell'onore." [motivazione: ha accettato e rispettato i termini del duello, evitando così stragi inutili]
Sul momento c'è stato qualche tentennamento, poi abbiamo convenuto che fosse un rilancio perfettamente valido, dato che tutti avevamo ben chiaro a che cosa si riferisse Lapo con 'senso dell'onore'; inoltre, è un rilancio che è piaciuto a tutti, sia perché collegato alla fiction molto fortemente, sia perché metteva in discussione i valori marmorei del cavaliere.
Quindi, in definitiva, introdurre in gioco una sentenza sull'interiorità del cavaliere senza una fiction robusta a supporto, per me equivale a utilizzare in Cani nella Vigna il tratto 'Sono un ottimo pistolero', avanzando come rilancio "Ti sparo". Ossia non giocare per rinforzare la fiction, ma per "vincere" (passatemi il termine) il conflitto senza impegnarsi affatto per ottenere una bella sessione.
EDTI: crosspost con gli ultimi 4-5 messaggi. Ezio al #64 ha detto, mi pare, già quello che cercassi di affermare anche io.