Archivio > General
L'Arte del Game Design
Davide Losito - ( Khana ):
sì è proprio questo tipo di processo.
Dr. Zero:
Khana, adesso è chiaro.
Non volevo sminuire niente, sia chiaro.
Però quando vedo un quadro io ade sempio inizio a chiedrmi perchè è fatto così e non cosà, perchè quell'elemento è sotto e non sopra, etc. Mi piace capire perchè è fatto in quella maniera.
Questo non è molto inconscio, oppure lo è?
Tornando al discorso, io credo che il game design sia un processo tecnologico più che artistico.
Ovvero: dato un modello che descrive un sistema, si usa la conoscenza apportata dal modello per costruire sistemi che funzionino nella maniera desiderata.
La tecnologia può essere arte? Non lo so. Però un eurofighter è un capolavoro di tecnologia che mi suscita un sacco di emozioni quando lo guardo!
Michael Tangherlini:
--- Citazione ---[cite]Autore: Dr. Zero[/cite]Tornando al discorso, io credo che il game design sia un processo tecnologico più che artistico.
Ovvero: dato un modello che descrive un sistema, si usa la conoscenza apportata dal modello per costruire sistemi che funzionino nella maniera desiderata.
--- Termina citazione ---
Concordissimo. Anche se penso che un pizzico di "arte," intesa come puro processo creativo e di immaginazione, sia comunque fondamentale nel design di un gioco, e che sia la parte tecnica che quella artistica debbano necessariamente essere integrate e comunicare.
--- Citazione ---[cite]Autore: Dr. Zero[/cite]La tecnologia può essere arte? Non lo so.
--- Termina citazione ---
Perché no? A me viene in mente una applicazione molto divertente della Green Fluorescent Protein che ho visto usare per disegnare sulle petri usando colonie batteriche! :D
http://hackteria.org/
http://curiousexpeditions.org/wp-content/uploads/2009/02/fpbeachtsien.jpg
-MikeT
Leonardo:
A me un Eurofighter suscita più che altro rispetto verso l'ingegno umano e curiosità nello scoprire ogni volta l'energia e la fantasia che l'uomo impiega quando si tratta di affrontare qualunque problema, dalla necessità di costruire una strada alla volontà di sterminare i suoi simili. Ma a quanto ho capito del discorso di Davide la capacità di suscitare emozioni da sola non è dirimente nel riconoscimento di un'opera d'arte. Questo ha senso perché tale capacità non è certo appannaggio esclusivo dell'arte. Una folata di vento che ti accarezza il volto sulla sommità di una collina è perfettamente in grado di suscitare intense emozioni, così come anche l'eleganza e la bellezza che giacciono nascoste in una legge fisica o in una teoria matematica e che colpiscono la mente allenata per la capacità di esporre in modo armonico e sintetico concetti particolarmente profondi.
Davide Losito - ( Khana ):
Esatto Leonardo.
Le emozioni sono qualcosa che gli esseri umani hanno, indipendentemente da tutto.
Sono lì e viaggiano, anche non facendo niente.
L'arte si riconosce proprio nel momento in cui esiste un rapporto triplice tra autore-opera-fruitore e si esperisce quel doppio atto creativo di cui parlavo prima.
Un autore che scrive/disegna/compone/scolpisce per se stesso non fa arte (*).
Un fruitore che "scova" messaggi nelle nuvole non fa arte.
Nemmeno un fruitore che scova messaggi in una pagina di codice C++ fa arte.
Ci deve quindi essere:
1. Intenzione artistica dell'autore
2. Produzione artistica attraverso un mezzo
3. Fruizione artistica di uno spettatore
Tutte e tre, di norma anche in questo ordine. "Di norma" perché non esiste un dogma in merito, ma così a memoria non mi viene in mente nulla che abbia seguito un processo differente.
(*) esiste, ovviamente, il concetto estremo secondo il quale l'autore sia il primo fruitore dell'opera stessa, ma qui si amplia il discorso in modo eccessivo perché si inizia a parlare dell'opera nel suo divenire. Paradossalmente però, il punto di contatto con i GdR è proprio questo, se si assume come "autore" e "fruitore" la stessa entità sociale "gruppo di gioco".
Queste sono idee e analisi mie, ad ogni modo; non c'è una letteratura al riguardo, ovviamente... (ancora... :P).
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa