Rispondo a Moreno (per comodità mi rivolgo direttamente a lui ma credo di rispondere anche a Aetius quando mi chiede il senso del mio stare qui a fare le pulci).
Io mio scrivere qui ha due motivi principali.
il primo è per capire meglio io.
questo forum veicola idee e concetti che non trovo facilmente da nessun'altra parte. idee che mi hanno già personalmente arricchito molto e fatto aprire gli occhi su molte cose.
naturalmente mi interessa capire a fondo anche da dove arrivano certe posizioni molto radicate e pertanto talvolta le mie domande possono sembrare un po' cavillose o insistenti. vi prego di non prenderle come un attacco ma come un tentativo di comprendere meglio certi pensieri.
il secondo motivo è cercare di essere a mia volta una possibile causa di confronto e arricchimento andando a "perturbare un po' le acque". Portare insomma delle idee magari controcorrente laddove le posizioni mi sembrano eccessivamente assolute e in definitiva non sempre vere.
garantisco che NON vengo qui per cercare di strapparvi con le unghie una vostra benedizione sul mio modo di giocare di ruolo. sinceramente mi pare un'idea un po' ridicola. Certamente però mi fa piacere se, dopo molto discutere, alcuni utenti qui arrivassero ad assumere posizioni un po' più "dall'alto" e quindi aperte alla possibilità di non demonizzare e deridere a priori ogni modo di giocare tradizionale, come invece vedo avvenire in molti topic, che sembrano quasi esistere per autocelebrare la vostra pur validissima "illuminazione". Perchè il rischio è quello di cadere un po' nella stessa chiusura mentale da "io ho la verità assoluta" che tanto criticate ai vostri "avversari ludici".
Se ci riesco: bene. Altrimenti mi resta comunque l'importante e interessante crescita personale relativa al mio primo obbiettivo.
Se sono inopportuno mostratemi dov'è il mio errore: nei toni usati? nella pertinenza agli argomenti? nel mio obiettivo stesso per cui sono qui?
Ezio: "Qui a Reggio si fa il Parmigiano Reggiano".
Simone: "Ma sei sicuro che una casistica così isolata sia abbastanza universale? Magari a Marrakesh fanno un altra cosa..."
Ezio: "questo non toglie che a Reggio ho visto fare solo il Parmigiano Reggiano"
Simone: "non metto in dubbio la tua esperienza personale, ma non credi che sia un po' avventato astrarre da questa una casistica universale? Insomma, mica tutti al mondo fanno il Parmigiano"
Ezio: "chi ha detto "tutti al mondo"? Sto solo dicendo che c'è gente qui a Reggio che fa il Parmigiano Reggiano..."
riguardo a questa critica al mio intervento.
in effetti, dando per scontato il mio punto di vista ho commesso una leggerezza che può aver generato un malinteso. con il mio invito a toni meno assoluti non mi riferivo a Paolo o Aetius o a questa particolare discussione. semmai partivo proprio da loro e dalla loro giustissima consapevolezza sulla limitatezza della propria esperienza per lanciare un invito a tutti gli eventuali altri utenti e a tutte le altre discussioni.
In altre parole, continuando la metafora (ma ti piacciono proprio tanto le metafore! bhè, anche a me!)...
Ezio: qui a Reggio si fa il parmigiano reggiano.
Simone: meno male che hai detto "qui a Reggio", no perchè in altri topic altri utenti con la tua stessa stima per il parmigiano invece parlano come se nella maniera più assoluta il parmigiano reggiano fosse il solo modo esistente di fare correttamente il formaggio.
capito che intendevo?
la critica all'assolutismo non era fatta a chi evidentemente e coscienziosamente ha scritto "secondo la mia esperienza...", ma semmai era fatta a post come il tuo ultimo sul topic "illusionismo", dove nella pratica non mi dai più alcun modo di scrivere altro, escludendo implicitamente che qualsiasi cosa io dica possa essere in qualche modo valida o arricchente per qualcuno.
infatti è come se tu abbia detto che da uno come me che non ha ancora compreso la verità (e visto l'Elefante), non possano che venire stimoli vacui e inutili che non valgono neanche la pena di essere affrontati criticamente.
ecco. queste sono posizioni secondo me deviate. quelle che, basandosi sull'esperienza personale, pur vasta che sia, chiudono le porte al dibattito e svalutano l'altro nel nome di una verità acquisita o non acquisita. queste sono secondo me le posizioni che "danno per scontato". posizioni "settarie" che creano quei fantomatici "guru" che voi tanto vedete nei Bravi Master.
Ancora una volta. se un giocatore di ruolo tradizionale che entra in contatto con i nuovi giochi si converte.... ha finalmente capito la verità, la vera magia, e qui "abbiamo tutti fatto così, è esperienza comune che sia così". se invece non si converte: "non vuole capire, è cristallizzato, non vuol perdere lo status, non li conosce abbastanza"...
che scopo ha per voi affermare cose simili? negare la possibilità che sia una scelta valida continuare a giocare al tradizionale a cosa vi serve? seguendo il metro di ragionamento che tu hai usato su di me potrei pensare che vi serve per giustificare la vostra scelta personale di passare ai giochi new wave.
che effetto fa?
scusate il super OT ma mi è stato chiamato.
umilmente,
Simone