È più che ovvio che Chiara non lo stia facendo per altruismo puro e sfrenato, bensì perchè gode nel far felici gli altri secondo quello che lei crede che li farà essere felici. Questo però è vero anche per chiunque che si ritenga altruista, alla fine lo fa per una soddisfazione personale, tranne che in un caso, forse. Il caso in cui il favorire qualcun altro, lo lasci a bocca asciutta o gli produca del danno, ma anche in questo caso è possibile che lo faccia "per sentirsi a posto con se stesso" o per sentirsi come se avesse fatto "la cosa giusta", quindi per me Emanuele, se devo esprimere una mia opinione morale, e mi piace una cosa insensata farlo e soprattutto scoprirlo attraverso un Gioco di Ruolo, nessuno ha il diritto di cambiare il destino altrui, nè tanto meno di imporsi sulla volontà degli altri, anche perchè sono il primo a sostenere che quando voglio fare la "mia buona azione quotidiana", potrò dire di farlo per fare felici gli altri(e in effetti male non fa, giova a me e agli altri), ma il motivo principale che mi spinge è che mi fa star bene fare felici gli altri(appagamento personale).
Perciò se io fossi lì in quel momento, probabilmente non deciderei di rimuovergli la sindrome, anche perchè sarebbe un cambiarlo completamente, quasi come creare una persona falsa. Questo è stato il mio primo pensiero. Poi però ho immaginato davvero di essere lì, in quella stanza, a guardare i volti di tante persone che soffrono per le condizioni di una persona malata, a cui è stato tolto da non si sa cosa il diritto di avere una vita normale, e ho provato a immaginare di avere il potere per cambiare le cose, e cazzo, più ci pensavo più ero strasicuro che in quel momento avrei fatto qualunque cosa in mio potere per cambiare le cose. Molte volte nella vita capita di dover fare una scelta che lede la libertà di qualcuno, ma se questo è fatto per il bene di altre persone, o a volte anche della stessa, e crea la felicità, nonchè molte opportunità aggiuntive, allora è una cosa che va fatta, non sarà giusta, ma è una scelta difficile che occorre fare.
Per esempio, io non ucciderei mai e poi mai una persona, neanche fosse per una giusta causa(difficile pensare a un omicidio per una giusta causa), in quanto non ho il diritto di decidere chi vive o chi muore; però, se mi trovassi davanti a una persona, e per qualche motivo sapessi che se non la uccidessi quella stessa persona ucciderebbe sicuramente molte altre vite, nonostante io creda di non avere assolutamente il diritto di decidere della vita di qualcuno, in quel particolare momento, avendo la facoltà di scegliere, sì, la ucciderei, e non farei la cosa giusta, assolutamente, e probabilmente vivrei con il rimorso per il resto della vita, sì.... La vita non è per forza giusta, e a volte devi scegliere tra un'azione sbagliata e una ancora più sbagliata, già... Che fregatura.
A volte si è obbligati a giocare a essere dio.
P.S.: Ripeto che scoprire queste tematiche in un GdR è una figata insensata e aggiungo che ho backuppato questo messaggio prima di inviarlo, metti caso che si cancelli ò_ò
In questo messaggio spero di aver espresso bene sia la mia morale sia quella di Chiara(che fondamentalmente, essendo giocata da me, è molto sotto il mio controllo), e di essere riuscito a spiegarmi bene.