Non proprio, Daniele.
Il box (a pagina 65 della DMG italiana) parla di come classificare i tipi di terreno "imprevisti". Ok, il manuale mi dice che una palude è terreno difficoltoso, ma un carretto di arance? Una distesa di rrrranemorrte?
Non parla di giocatori che provocano cambiamenti di terreno a causa di azioni.
Ma in questo caso ci stiamo davvero perdendo in un bicchiere d'acqua. Il PG fa qualcosa per alterare il terreno? Bene, si classifica l'azione come minore, standard o gratuita, si fanno i tiri del caso e si ottiene o meno il risultato sperato. L'arbitrio del master ora è davvero ridotto all'osso, questo è veramente uno dei casi in cui a chiedere prima si risolve tutto e bene:
PG: "Hmmm... se sfascio il carretto e le arance rotolano a terra, quei quadretti diventano terreno difficile?"
DM: "Si, certo. Attaccami il carretto (regole per attaccare e distruggere gli oggetti), se lo sfondi diciamo che l'area 2X2 davanti al carro è terreno difficile. Ok?"
PG: "Ok, vado/no, troppo poco, meglio attaccare direttamente"
In questo caso il DM ha usato la propria discrezionalità assoluta solo per definire l'area, che per come vanno le cose in Parpuzio non c'è da lamentarsi.