Autore Topic: [D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction  (Letto 25814 volte)

[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #120 il: 2009-09-17 17:36:44 »
Non infatti, nell'ottica di D&D quarta un albero ostacolerebbe un'area di 3x3 tanto quanto una palla di fuoco ha un'area quadrata.

Commento estemporaneo / flusso di coscienza:

morale della storia: la fiction in D&D 4a conta fintanto che riesci a trasformarla in un quadrato.

Che non è poi tanto una battuta eh... Significa che la fiction conta fintanto che riesci a ricondurla a meccaniche già incluse nel sistema: aree quadrate, prove di abilità, CD, danni, PX, condizioni... Quelle cose li.
Cosa di cui non bisognerebbe nemmeno meravigliarsi: se le meccaniche e la fiction non fossero legate, la fiction non sarebbe uno strumento utile per influenzare la partita. Ma è bello vedere che il ragionamento funziona e che si applica anche a D&D 4a.
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Niccolò

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[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #121 il: 2009-09-17 17:38:48 »
ovvio. come farebbe ad essere un gdr, sennò?

adam

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[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #122 il: 2009-09-17 17:41:01 »
guarda che per fare gdr bastano carta, penna e 1d6...
Alessandro

Niccolò

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[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #123 il: 2009-09-17 17:43:39 »
si,, fintanto che carta, penna e 1d6 influenzano la fiction e ne sono influenzati.

basta semplicemente la voce, anche. ma queste due "frecce" sono essenziali...

Ezio

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[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #124 il: 2009-09-17 17:50:57 »
Citazione
[cite]Autore: Paolo Davolio[/cite]Che non è poi tanto una battuta eh... Significa che la fiction conta fintanto che riesci a ricondurla a meccaniche già incluse nel sistema: aree quadrate, prove di abilità, CD, danni, PX, condizioni... Quelle cose li.
Cosa di cui non bisognerebbe nemmeno meravigliarsi: se le meccaniche e la fiction non fossero legate, la fiction non sarebbe uno strumento utile per influenzare la partita. Ma è bello vedere che il ragionamento funziona e che si applica anche a D&D 4a.


Be', dai, non esageriamo, adesso.
In TUTTI i gdr quello che racconti diventa SIS se passa per le meccaniche.
In AiPS puoi raccontarmi quello che vuoi, ma finché non lo riduci a meccaniche di una Scena (argomento, set, obbiettivo) e la fai frammare al Produttore stai solo chiaccherando coi tuoi amici e nulla di quello che dici ha la benché minima influenza sulla SIS.
L'unica differenza è che le "meccaniche" (cues) di D&D4a sono molto schematiche, sfruttano i quadretti e ancora non hanno rinunciato a simulare in parte la fisica del mondo.

Adesso non partiamo per la tangente, eh...
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #125 il: 2009-09-17 17:58:21 »
Lo so Ezio, ma vedi: adesso io sono come il ragazzino di 14 anni che all'ITI ha studiato come sono fatti e motori e, una volta aperto il proprio primo cofano, ha scoperto che è esattamente come l'ha studiato. ;)
Lo so che è così, ma vederlo nella pratica mentre analizzi "pezzo a pezzo" un gioco da soddisfazione.

Ma tornando ai "pezzi":

direi che abbiamo già analizzato molte cose interessanti, anche se praticamente nessuna è esente dal richiedere prima il solito "DM's seal of approval", cosa dovuta alla struttura stessa di D&D 4a, ma comunque andiamo bene e sono soddisfatto.

A qualcun altro viene in mente qualcosa? Per ora io sono a corto di domande.
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Niccolò

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[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #126 il: 2009-09-17 18:07:44 »
Citazione
[cite]Autore: Paolo Davolio[/cite]Lo so Ezio, ma vedi: adesso io sono come il ragazzino di 14 anni che all'ITI ha studiato


un fan dello ZIO ITLE?

[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #127 il: 2009-09-17 18:17:40 »
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]SI
PUO'
FARE!!!!!!!!!!!

FanMAIL +1 !!!!!!

Ho letto con interesse il thread (non sono intervenuto perchè ho visto che Ezio e Renato dicevano le stesse cose che avrei detto io) però vorrei aggiungere una riflessione più generale:
D&D 4 offre un sistema bilanciato di combattimento skirmish, che porta inevitabilmente ad un distacco dalla fiction che va riconciliato mediante strumenti come la discrezionalità del DM o altre regole che vanno ad aggiungersi e incastrarsi in qualche modo (come le SkCh ad esempio). Questo perchè l'attenzione è inevitabilmente su tiles e miniature, movimenti tattici e uso del potere più opportuno (visto per la sua efficacia tattica e spesso ignorandone il colore), e così via. Tutto questo non è così immediatamente "mappabile" in fiction, o meglio.. lo potrebbe anche essere.. ma con un "overhead" che tenta di mediare l'astratto e la meccanica, con la definizione in SIS.

Questo non è necessariamente un male, per chi ama il combattimento tra miniature con elementi di gdr in mezzo, ma non è propriamente un gran matrimonio quello tra fiction e D&D 4.... diciamo un matrimonio con qualche problema di comunicazione. :-)

Citazione
[cite]Autore: Mr. Mario[/cite]Quindi, dal mio punto di vista, non si possono dissociare le due cose. Colore e keyword sono gemelli siamesi. Non possiamo dire è venuta prima la keyword, e poi si sono inventati una descrizione apposita piuttosto che il contrario. Nella SIS però, non c'è la keyword, quello che avviene è quello che è descritto dal colore.

Sono d'accordo. :-)
Tale legame e tanto stretto che il colore diventa però superfluo, e sebbene nella SIS ci sia il colore... questo va definito in modo tale da non rischiare di avere alcun altro effetto che non sia già compreso dalle sue meccaniche. E questo non è sempre semplice e immediato.

Ad esempio posso descrivere un potere fuoco che fa una esplosione di 4 quadretti come una palla di fuoco, o come lingue che avviluppano tutto in quel raggio, o come piccoli ragni di fiamme che sciamano nella zona... ma .. ecco che in quest'ultimo caso potrei introdurre un colore con un effetto.
Supponiamo che il mio bersaglio sia aracnofobico... le prime due descrizioni non introducono nulla di rilevante, ma l'ultima ha un colore che può influire sulle reazioni del bersaglio (magari spaventandolo). In questo caso, non posso usare tale descrizione, perchè potrebbe produrre o un incongruenza (un aracnofobico impassibile davanti ad uno sciame di ragni crepitanti), o il master mette una pezza (tipo che il bersaglio è troppo preso dal combattimento, dal calore, ecc...) oppure si ignora la descrizione nella SIS... e questa compare come un generico e "sbiadito" danno da fuoco... cosa che in genere si fa ai tavoli, almeno quelli che ho visto io fino ad ora.

Questo per dire che è assolutamente perfetta la metafora del gemello siamese tra colore e meccanica del potere, ma tale fatto deve prevedere anche l'astratto concetto del non influire più del "necessario".
Questo per dire quanto possa essere non così scontato e semplice il matrimonio tra fiction e meccaniche, e che comprendo perfettamente le difficoltà di Paolo.
Ma credo che coloro che decidono di usare D&D 4, e si comprano miniature e tiles, non abbiano proprio tra le loro priorità la "qualità" e "quantità" della fiction. :-)
Lord Zero - (Domon Number 0)

Niccolò

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[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #128 il: 2009-09-17 18:19:15 »
Citazione
[cite]Autore: Lord Zero[/cite]diciamo un matrimonio con qualche problema di comunicazione. :-)


ma ottimo sesso!

[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #129 il: 2009-09-17 18:33:49 »
Citazione
[cite]Autore: Lord Zero[/cite]Ad esempio posso descrivere un potere fuoco che fa una esplosione di 4 quadretti come una palla di fuoco, o come lingue che avviluppano tutto in quel raggio, o come piccoli ragni di fiamme che sciamano nella zona... ma .. ecco che in quest'ultimo caso potrei introdurre un colore con un effetto.
Supponiamo che il mio bersaglio sia aracnofobico... le prime due descrizioni non introducono nulla di rilevante, ma l'ultima ha un colore che può influire sulle reazioni del bersaglio (magari spaventandolo). In questo caso, non posso usare tale descrizione, perchè potrebbe produrre o un incongruenza (un aracnofobico impassibile davanti ad uno sciame di ragni crepitanti), o il master mette una pezza (tipo che il bersaglio è troppo preso dal combattimento, dal calore, ecc...) oppure si ignora la descrizione nella SIS... e questa compare come un generico e "sbiadito" danno da fuoco... cosa che in genere si fa ai tavoli, almeno quelli che ho visto io fino ad ora.


1)il nome del potere a volte aiuta a capire i limiti della descrizione quindi palla di fuoco è una sfeta di fuoco non uno sciame di insetti, muro di fuoco è un muro di fiamme non una colonia di cavallette anche perchè sono effetti istantanei quindi la paura per i ragni durerebbe il tempo di un CLICK poi torna normale, se io faccio un personaggio aracnofobico e vado in un dungeon e mi devo scontrare con un ragno enorme che faccio mi rannicchio in un angolo a piagnucolare?

Ezio

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[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #130 il: 2009-09-17 18:41:49 »
In generale, Daniele... no. Non è il nome, il nome può cambiare. Se Bigby non c'è, nella mia ambientazione, avrò la Mano X di Francesco.

Abbiamo definito prima che, da manuale, finché non cambi la descrizione meccanica, puoi fare quello che vuoi.
La discriminante qui, infatti, è un'altra. C'è scritto da qualche parte che la Palla di Fuoco provoca il panico e la fuga degli avversari? No, e, di fatto, non posso aggiungere altri effetti al potere.
Se facesse shiftare gli avversari potrei descrivere che shiftano per il terrore, ma dato che non fa shiftare...
I poteri fanno quello che sono codificati per fare, e la descrizione non può cambiare questo.

Vuoi spaventare il tuo avversario? Check di Intimidate, con azione standard. Se il tuo master te lo concede puoi evocare le paure più segrete del tuo avversario con le tue arti arcane, ma questo non farà altro che giustificare il tuo uso di quell'abilità tanto quanto se avessi detto che il tuo PG gli ruggiva in faccia o gli mostrava la testa della sorella su una picca.
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #131 il: 2009-09-17 18:56:55 »
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Lord Zero[/cite][p]diciamo un matrimonio con qualche problema di comunicazione. :-)[/p]
[p]ma ottimo sesso![/p]

Mi tocca dare un'altra FanMail +1!!! :-D

@Lapalisse: ha già risposto Ezio.

Però:

Citazione
[cite]Autore: Lapalisse[/cite]se io faccio un personaggio aracnofobico e vado in un dungeon e mi devo scontrare con un ragno enorme che faccio mi rannicchio in un angolo a piagnucolare?

Verosimilmente SI, o comunque perdere il controllo! Altrimenti che aracnofobico saresti?
Lord Zero - (Domon Number 0)

[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #132 il: 2009-09-17 18:57:19 »
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]In generale, Daniele... no. Non è il nome, il nome può cambiare. Se Bigby non c'è, nella mia ambientazione, avrò la Mano X di Francesco.

intendevo concentrarmi sull'elemento mano non di chi è la mano, cmq si hai ragione te non capisco perchè lord zero continua a mettere descrizioni di poteri che fanno altro rispetto a quello che il potere dice e lo mette sempre come colore quando invece è rivolto a voler ottenere altro, se io evoco un fulmine la mia descrizione può variare da un fulmine che parte dalla mia mano ad un fulmine che precipita dal cielo non può diventare un cavallo di elettricità che mi passa sopra e mi travolge facendomi cadere a terra può diventare un cavallo di elettricità che mi colpisce e prosegue poi se il mio personaggio ha paura dei cavalli amen
Sarò io che vivo con il paraocchi e che non penso a queste implicazioni !!!
« Ultima modifica: 2009-09-17 18:59:18 da Lapalisse »

[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #133 il: 2009-09-17 19:02:26 »
Citazione
[cite]Autore: Lapalisse[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite][p]In generale, Daniele... no. Non è il nome, il nome può cambiare. Se Bigby non c'è, nella mia ambientazione, avrò la Mano X di Francesco.[/p]
[p]intendevo concentrarmi sull'elemento mano non di chi è la mano, cmq si hai ragione te non capisco perchè lord zero continua a mettere descrizioni di poteri che fanno altro rispetto a quello che il potere dice e lo mette sempre come colore quando invece è rivolto a voler ottenere altro, se io evoco un fulmine la mia descrizione può variare da un fulmine che parte dalla mia mano ad un fulmine che precipita dal cielo non può diventare un cavallo di elettricità che mi passa sopra e mi travolge facendomi cadere a terra può diventare un cavallo di elettricità che mi colpisce e prosegue poi se il mio personaggio ha paura dei cavalli amen[/p]

Questo lo vedi tu. E onestamente sarei un po stufo di queste dietrologie.
Lord Zero - (Domon Number 0)

Simone Micucci

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[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #134 il: 2009-09-18 09:25:37 »
Chiedo scusa, ma ho una curiosità (forse non ho seguito bene alcune parti, la mia è solo una richiesta di chiarimenti...).

Dal dizionario aggiornato  mi risulta questo:


Color
Imagined details about any or all of System, Character, Setting, or Situation, added in such a way that does not change aspects of action or resolution in the imagined scene.


Secondo questo in teoria il colore non dovrebbe apportare variazioni sostanziali nella SIS. Sbaglio?
Simone Micucci - GcG Global Fac - Fan Mail: 70 - Pacche sulla Spalla: 1. "Difficile avere nemici con Caldo+3"

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