Autore Topic: colloquio con colui che sta sopra Dio  (Letto 58965 volte)

colloquio con colui che sta sopra Dio
« Risposta #195 il: 2009-08-08 13:14:34 »
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[cite]Autore: Umile SIRE[/cite]PS: ah, naturalmente il topic non è mio, se qualcuno vuol postare altri commenti sul famoso master di vampiri che si sente superiore a Iddio faccia pure senza tema di farmi sgarbo!


mi sembra che si sia in topic

colloquio con colui che sta sopra Dio
« Risposta #196 il: 2009-08-08 13:22:39 »
Citazione
[cite]Autore: Antonio[/cite]come è possibile che si parli sempre di persone e mai di regole?!?!
l'empatia, l'amicizia, il divertimento, il volemose bene, ascolta i tuoi giocatori .... ma mai una regola... mai!!!! ma le regole a che servono????


Scusami se ti quoto. Mi permetto di rispondere :)

Questo -come hai lasciato intuire- è palese.
Nel momento in cui le regole sono solo un supporto e tutto (o quasi) è relegato a livello sociale, va da sé che è importantissimo parlare di persone piuttosto che di regole.

Mi spiego meglio.

Dato un gdr di 2a generazione, è ovvio che si cominci a parlare di maturità dei giocatori e capacità di regolarsi sul piano emotivo.

Non a caso per certi gdr (come il freeform -> la culla della R-0) spesso si dice <>.

Ed è vero. Nel momento in cui devi gestire tutta una storia (anzi il SiS) a livello totalmente sociale va da sé che i partecipanti devono mettere da parte aspetti negativi come volontà di prevaricazione o di affermazione sugli altri, accettando anche involontarie prese di posizione dei propri amici.

Se il GM, ad esempio, ha fatto una scelta discutibile, da persona matura a persona matura dovremmo essere in grado di capire la situazione e adattarci reciprocamente.
Siamo praticamente in balia l'uno dell'altro.

Ed ecco da qui scaturire tutte le discussioni sulla maturità dei giocatori e del GM.

Tuttavia prendiamo atto che questo è comune a molte altre situazioni sociali, come la scelta di cosa fare il sabato sera in una compagnia di amici.

Certamente da un gioco fatto bene mi aspetto che le regole sappiano gestire gli ambiti di tutto il gioco.

Però nel caso non sia così, non sottovalutiamo la capacità delle persone di sapersi gestire da sole.

Ed effettivamente, benché non comune, la maturità è un fattore che fa funzionare un gdr parpuzio :)

Eishiro

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colloquio con colui che sta sopra Dio
« Risposta #197 il: 2009-08-08 13:27:35 »
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[cite]Autore: Lord Zero[/cite]Il fattaccio è accaduto moltissimi anni fa, ero ancora un bambino (13 o 14 anni non ricordo bene) e masterizzavo (perchè allora si diceva così) D&D scatola rossa con un gruppo di miei amici.


appunto zero, eri un ragazzino moccoloso, si presume che ora tu sia un po' cresciutiello no :D



Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]Il GdR è un'attività paritaria. Un gruppo di persone si riunisce per giocare, dividendosi i compiti per farlo.


dove stia scritto questo non lo so....esistono giochi dove uno ha più potere degli altri...perchè deve essere per forza paritario?


P.S. : solo ora vedo il post di Pell...ehm di Gabriele

un applauso, mi trovo decisamente concorde....
« Ultima modifica: 2009-08-08 13:29:11 da Eishiro »

Ezio

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colloquio con colui che sta sopra Dio
« Risposta #198 il: 2009-08-08 13:47:46 »
Rileggi bene quello che ho scritto, Eishiro.

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[cite]Autore: Aetius[/cite][p]Il GdR È un'attività paritaria, e il Master, quando c'è, è solo un primus intra pares.
L'accordo fra tutto riconosce di attribuire determinate responsabilità che non dovrebbero essere percepite come "più importanti" a una singola persona, che assume un ruolo di guida e, spesso, facilitatore.[/p][p]Se la parità si perdesse ci sarebbe una persona che impone la propria volontà sugli altri, e questo è deleterio per un qualunque gruppo amicale, dato che lo trasforma in breve tempo in un sultanato.

Si arriva (e si è arrivati) al punto in cui il master DECIDE che gioco giocare (cambiando titolo o indirizzando quello già in atto verso nuovi "stili") imponendolo ai giocatori, dando per scontato che questo sia il suo compito. Facendo così mi sembra evidente come si arriverà quasi certamente ad imporre un gioco che almeno uno, in realtà, non apprezza. Che succede, a questo punto?[/p]


Il master, quando c'è, non è superiore agli altri, è un giocatore allo stesso livello con compiti diversi.
Se questo giocatore inizia a dire che i compiti attribuitigli dal gruppo dei pari sono superiori e più importanti agli altri si ottiene un gruppo disfunzionale, un sultanato in cui la guida diventa dittatore e, dato che per una buona riuscita di un gdr tutti gli elementi e tutti i compiti sono importanti (lezione per me promulgata ottimamente da AiPS, che ha un master distinto, ma specifica che ciascuno, anche quello con Presenza in Scena 1, è un giocatore attivo e importante quanto gli altri) il gioco ne risente.

Quando il Master da per garantita la propria superiore importanza nel gioco a risentirne è il gioco. Anche quando un "master" impone un gioco, come ho detto prima, i danni sono solo ludici.
Qualora cerchi di trasportare questa autorità nella vita sociale al di fuori del gioco (capita soprattutto quando nei gruppi non c'é rotazione, il master è sempre lo stesso), i danni sono sociali.

Citazione
[cite]Autore: Lord Zero[/cite]Un altro aneddoto giovanile: imposi al mio gruppo di gioco di inizare ad utilizzare nella vita reale i nomi dei propri personaggi in modo che fosse più facile chiamarsi in quel modo in prima persona durante le sessioni al tavolo! Quindi voi, avreste visto dei ragazzi sbarbatelli in spiaggia mentre giocano a palla o nuotano o fanno il filo alle ragazze chiamarsi con nomi tipo Aragorn (perchè allora usava molto), Alladis, Ronan, Lord Runail (io venivo chiamato Dungeon Master, Master o Signore)!! Altro che casi umani!!


Questo esempio di Lord Zero è, per me, un sintomo di questa disfunzionalità che travalica la dimensione ludica e inizia a diventare il modello comportamentale standard e reale. Nota come si faceva chiamare Vittorio ;-)
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Matteo Suppo

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« Risposta #199 il: 2009-08-08 13:49:21 »
E non dimenticate che Lord Voldemort era un master.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Ezio

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« Risposta #200 il: 2009-08-08 13:52:31 »
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite]E non dimenticate che Lord Voldemort era un master.


Uh?
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Eishiro

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« Risposta #201 il: 2009-08-08 13:54:29 »
@Aetius: capisco il tuo punto di vista, ma non lo condivido, investire il master dell' "autorità suprema" (sono ironico) fa parte del contratto sociale quando ti siedi al tavolo....se non ti va bene chi ti dice di farlo? (ed esistono un sacco di bei giochi, anche di ruolo dove non succede)



Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]Questo esempio di Lord Zero è, per me, un sintomo di questa disfunzionalità che travalica la dimensione ludica e inizia a diventare il modello comportamentale standard e reale. Nota come si faceva chiamare Vittorio ;-)


io vedo solo un gruppo di sfigati (non volermene Vittorio), conosco videogiocatori che si comportavano allo stesso modo...ma potrei elencare tonnelate di non gamers che si comportano anche peggio, ed hanno anche più anni (tipo quelli che credono che Costantino Vitagliano sia il miglior modello di vita possibile)

Matteo Suppo

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« Risposta #202 il: 2009-08-08 13:55:28 »
Tutti quei mangiamorte che pendono dalle sue labbra, come pensate sia diventato "L'oscuro signore?" Giocando a vampiri e Sì Oscuro Signore xD
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

colloquio con colui che sta sopra Dio
« Risposta #203 il: 2009-08-08 13:56:35 »
L'aneddoto di Lord Zero è lolloso :)

Ma (provocatoriamente) non facciamo la stessa cosa in questo forum forse?

Non succede che incontrando dal vivo Niccolò lo si chiami Domon? o a me Keeper?

Da WOW a molte altre comunità virtuali è poi consuetudine chiamarsi per nick/alias ai raduni.

[edit]
Crossposting con l'altro Gabriele
Io e il mio omonimo continuiamo a sovrapporci oggi XD
In realtà lo facciamo apposta per confondervi ^^
« Ultima modifica: 2009-08-08 13:58:56 da Gabriele Pellegrini »

Eishiro

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« Risposta #204 il: 2009-08-08 13:57:55 »
Citazione
[cite]Autore: Gabriele Pellegrini[/cite][p]L'aneddoto di Lord Zero è lolloso :)[/p][p]Ma (provocatoriamente) non facciamo la stessa cosa in questo forum forse?[/p][p]Non succede che incontrando dal vivo Niccolò lo si chiami Domon? o a me Keeper?[/p][p]Da WOW a molte altre comunità virtuali è poi consuetudine chiamarsi per nick/alias ai raduni.[/p]


confermo

Matteo Suppo

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« Risposta #205 il: 2009-08-08 13:58:01 »
Ma non è una cosa imposta dal master xD
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

colloquio con colui che sta sopra Dio
« Risposta #206 il: 2009-08-08 14:14:10 »
E' vero triex :)
Questo è vero.

Mi domando quanta imposizione possa essere attribuita al master e quanto consenso ai giocatori.

Ossia se era un <>

Oppure <>

^^

Nel senso che per quanto sia importante lo status sociale del GM in un gruppo, la vedo dura inquadrarlo come uno squadrista che può addirittura avere influenza nella vita fuori dal gioco a tal punto da "obbligarti" a cambiare nome... e magari lasciare la tua ragazza per il gioco e  votarti a Satana.
Non so, il percorso di questa ipotetica affermazione mi lascerebbe un po' basito, anche perché al suo termine ho paura che si possa prospettare un pensiero o una linea di pensiero abbastanza spaventevole. Ho paura che arriveremmo, passando da un'altra porta, dritti dritti a "Dark Dungeons".

Notiamo anche che nell'esempio proposto si sta parlando di ragazzi o ragazzini... di bambinate del genere io ne facevo a tonnellate a quell'età.

Questo per dire che dobbiamo anche saper contestualizzare.

Una cosa è il modo di giocare dei ragazzi (nel gdr e in altre attività) una cosa del tutto diversa è il modo di giocare dei grandi.

Mauro

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« Risposta #207 il: 2009-08-08 14:16:24 »
Ho l'impressione che si stiano mischiando piú temi... spezziamo la discussione sull'utilizzo della Regola Zero, anche per rendere piú agevole rispondere a Umile Sire?

Niccolò

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« Risposta #208 il: 2009-08-08 14:47:05 »
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conosco videogiocatori che si comportavano allo stesso modo...


questa adesso me la approfondisci., specialmente sul perchè dei videogiocatori dovrebbero avere un "capo", e come i videogiochi li abbiano spinti ad averlo in maniera simile a come lo fa parpuzio.

Eishiro

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colloquio con colui che sta sopra Dio
« Risposta #209 il: 2009-08-08 15:11:30 »
un capo clan in un clan di unreal tournament ad esempio....

un capo clan in un MMORPG ad esempio...

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