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[MotW] From Russia with love

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Sonia Grossi:
[continua, per l'ultima volta. Giuro.]

Riprendiamo quella che sarà l'ultima sessione del mistero, che il keeper ha ancora prese per darmi -1 ai tiri. Il maledettt!

Mentre Alina confabula con Diego in cucina e Aleksei si è proposto per parlare con Yelena, la ragazza senza occhi che vaga per casa come uno spettro, Anastasia e Viktor tornano a fare il punto della situazione.

Ormai hanno tutti i pezzi del puzzle, tranne uno.
Non sanno con chi, Khlamushka, abbia stretto il primo patto che gli permette di rimanere sulla terra.
Tra una proposta e l'altra per cercare di capire come rintracciarlo, Ani suggerisce di provare a fare un incantesimo di localizzazione. (cioè adattare il “vedere in un altro luogo” all'uso del pendolo, piuttosto che avere visioni mistiche o mandare ancora refoli di vento a fare da videocamere. Tanto per cambiare un pò
Il necessario in casa ce l'hanno. Una mappa, una catenina con una croce d'oro da far oscillare come un pendolo, candele, ed esperti di magia! Cioè, Viktor è per metà magico!
Una volta capito dove cercare, possono recarsi sul posto, recuperare le ultime informazioni e annichilire il potere del primo patto.

Vik chiede ad Ani se vuole occuparsene lei, lui le starà accanto.. e perché no? La scrittrice accetta, è anche un modo per mettersi in gioco in un modo diverso dal solito. (e io ammetto che, siccome da BG lei conosce i mostri e la magia, ma non la pratica abitualmente perché ha solo nozioni teoriche impartite tramite racconti e aneddoti dei nonni, non mi sono fatta intimorire dal -1 in weird e c'ho provato. Con la solita fortuna che mi contraddistingue ai dadi, ottengo l'ennesimo sei. È frustrantissimo, mioddio. Un passo dal successo, ma non lo è. E macino fallimenti come piovesse!)

Anastasia ci mette davvero tutto il proprio impegno, ma forse non è abbastanza sicura di sé, chissà.. sta di fatto che le energie che incanala non bastano e il pendente oscilla senza una vera e propria direzione. Allora Viktor si adopera per darle una mano, infonde in lei un po' della propria energia (e Francesca tira aiutare e mi riesce a dare il +1 di cui necessitavo) e sembra che finalmente l'incantesimo sia riuscito, quando all'improvviso si apre la porta della camera di Anastasia, stanza in cui poco prima Diego si era ritirato in preda ad un proprio chiaro (ad Ani) momento di sconforto da drama queen, e ne esce Khlamushka che fa il suo ingresso in salotto come una Diva del cinema. Splendido splendente, proprio.
(Il keeper decide che è il momento opportuno per usare una delle prese, annulla praticamente il +1 dato dall'aiutare e rende vano l'incantesimo, portando direttamente Khlamushka dai cacciatori. Nel salotto di Anastasia! Vi giuro, è stato un colpo al cuore. Un maledetto mostro che esce dalla camera da letto! Ma che diamine! Il “posto sicuro” è diventato un porto di mare. Comunque è stata una mossa saggia, ci ha portati allo scontro decisivo.)

Wait. In camera c'era Diego! Che ansia!
Mentre gli altri tre si adoperano per distrarre e trattenere Khlamushka, Anastasia attraversa velocemente il salotto e si lancia verso la porta della propria camera da letto.
Oltre l'uscio si intravede un cunicolo delle fogne e delle sagome non proprio raccomandabili si stanno avvicinando all'apertura per uscire dalle fognature ed entrare in casa. Ehnnò!
Armata di un grosso libro preso da uno scaffale del salotto, prende letteralmente a librate le mani artigliate che si aggrappano alla porta per uscire, così da scrostarle dallo stipite e poter chiudere la porta velocemente. (se non ricordo male le dinamiche, a questo punto il keeper mi ha chiesto un tiro di agire sotto pressione per riuscirci. E ha trasformato il mio 10 in un 7/9 usando l'ultima presa utilizzabile per darmi un -1. ciò significa che mi deve dare una brutta scelta. Ad ogni modo mi dice che “chiudi senza problemi la porta, ma vedi Diego nel cunicolo e se la chiudi.. chissà..!”. Damn. Ho la chiara e netta percezione che la salvezza di Diego sia DECISAMENTE una priorità per Anastasia. Quindi indugia.)

Mentre si allunga a stringere la maniglia della porta, Ani vede che Diego è là, qualche metro più avanti, sperso nel cunicolo. E rasentando la crisi di nervi, temporeggia e lo chiama. Urla, a dire il vero. Starnazza in preda al panico.
Serve a poco che Alina le dica che le Ombre possono trarre in inganno prendendo la forma e la somiglianza di persone care. Quello è Diego, e Diego deve uscire e stare vicino a lei. Nella parte “sicura” della porta. Poi, oh, se si rivela essere un mostro lo piglierà a librate. Ma non sente ragioni di sorta.
Fortunatamente Diego è Diego, ed è spaventato quanto Anastasia (anche se per motivi diversi) e nel momento stesso in cui l'Agente rientra in salotto, Ani chiude la porta e ci si appoggia con la schiena, subito imitata da Diego che la aiuta a tener chiuso l'uscio mentre dall'altra parte si sentono passi, colpi e tentativi di aprire la porta.
Hiiiissssh! Schifezze!
Ok, forse è il caso di provare a chiudere la porta in modo definitivo, sfruttando un momento di tregua dal dover tenere la porta con il proprio peso, quando Alina li aiuta mettendo un mobiletto davanti alla porta a fare da blocco improvvisato.
Anastasia ricorda che spettri, spiriti e anime vaganti vengono tenute lontane dal sale, quindi corre in cucina, si arma di sale, appunto, e poi ne versa sul perimetro della porta della camera da letto recitando una sorta di filastrocca più o meno inventata, stile Charmed, per invitare le creature a stare alla larga da casa.
(un altro use magic per bloccare un luogo ad una persona o creatura. 7/9. il glitch è che ci sarà un effetto collaterale problematico.)

L'energia magica vibra, sta volta la fifa deve aver messo più convinzione in Ani, e l'incantesimo fa il suo dovere. Ma lo fa “troppo”. Non solo chiude e blocca la porta della camera, ma le serrature di tutte le porte e finestre della casa si bloccano, chiudendoli dentro il salotto come sardine in scatola.
Almeno è un open space abbastanza ampio.. meh.
Evidentemente non importa che lo spazio fruibile da ogni presente sia più che abbondante, al momento. Le vie di uscita bloccate fanno sentire pressione a Viktor, che stava cercando di visualizzare l'ubicazione esatta della pergamena contenente il primo contratto siglato da Khalamushka, e che improvvisamente muta in Vento, deflagrando in mille schegge di ghiaccio, e scomparendo.
L'istinto di Anastasia è di proteggere Diego da quella sorta di esplosione, l'istinto di Diego è di proteggere Anastasia da quella pioggia di schegge. E finiscono entrambi a terra, avvinghiati in un abbraccio.
(sì, forse Anastasia è poco utile nel dare il ben servito a Khalamushka, ma quando quattro pg sono nella stessa stanza e lo spazio di manovra e azione è ristretto, si rischia di pestarsi i piedi e di rubarsi spazio in scena. Ho preferito tenere lei in disparte e lasciar fare il grosso agli altri, comunque rimanendo con le orecchie tese e pronta a dare il mio apporto se necessario. Ha comunque evitato che un'ondata di mostri arrivasse a dar fastidio.)

Mentre Viktor è disperso, rafforzando l'idea di Anastasia che non ci si possa fidare completamente di qualcuno che prende e se ne va, anche se prima o poi tornerà, Alina prova a raggirare il vecchio, promettendo di liberarlo se dà informazioni sulla strega che l'ha mandato.
Di nuovo Anastasia ha il sospetto che aver fatto una sfuriata sul non fare le cose senza pensare prima sia stato fiato sprecato. Perchè mettersi in pericolo, quando si può evitare? Aleksei, poi, è ferito e si sta prendendo il tempo per rimettersi in sesto.
Quindi tanto vale temporeggiare.
E si parla di Eva, sempre Eva. C'è sempre di mezzo questa Strega.
Viene fuori che sarebbe anche disposta a perdonare il Vento del Nord, se solo potesse ripagare la perdita che le ha arrecato. Insomma, chi è la persona a cui tiene di più? Sarebbe uno scambio equo, no?
Sfruttando la dipartita di Viktor e la parlantina sciolta, vomitando un po' di acidità, meglio dare dell'egocentrico mostro senza cuore a Viktor, piuttosto che svelare eventuali punti deboli del Vento.
Per altro, Anastasia davvero non è sicura di chi sia la persona a cui lui tiene di più. Non mente nemmeno.

Fortunatamente Viktor rientra, dopo aver capito che il primo contratto che Khalamushka ha stretto è stato proprio con Yelena. E quindi, trovandosi davanti a due opzioni - uccidere la ragazza per eliminare la fonte che lega il mostro alla terra o trovare e distruggere la pergamena che è stata siglata dalla ragazza senza occhi, avvolge i cacciatori e Yelena nella propria magia e li avvisa che andranno a distruggere la pergamena.
Si materializzano, praticamente, all'interno di una camera da letto chiaramente di ragazza. Viktor identifica una botola nel soffitto che porta nella “stanza delle pergamene”. Deve essere una sorta di sacca dimensionale, boh, ad ogni modo Aleksei viene fatto entrare e subito dopo anche Alina è spinta di sopra. Sono giovani e svelti, sicuramente sono più veloci dei tre adulti nel cercare quello che serve.

È tutto discretamente concitato e mentre i due adolescenti si rendono conto che trovare UNA pergamena è pressapoco impossibile, visto che ci sono scaffalature colme di rotoli che si allungano all'infinito, gli altri di sotto cercano di capire come ambientarsi nella casa per cercare eventualmente qualcosa di utile a cancellare il patto. Non è che si possa andare tutti su per la botola, insomma.
Aleksei prende la situazione in mano e, prendendo l'accendino dalla tasca dei pantaloni, semplicemente dà fuoco al primo rotolo che gli capita in mano e poi lo lancia in mezzo alle altre pergamene che avvampano come se fossero zuppe di benzina.
Alina strilla e viene calata nuovamente giù, praticamente sballottata come un sacco di vestiti, Aleksei scende subito dopo di lei e se la carica in braccio, partendo come un razzo verso l'uscita, il corridoio, le scale, l'ingresso dell'edificio e la strada stessa. Solo una volta fuori si renderanno conto che hanno appiccato un incendio e torneranno a dare una mano, chiamando anche soccorsi.
Viktor e Anastasia si guardano con aria perplessa, mentre odore di bruciato e fumo si diffondono nella stanza da letto.
Diego, che ora si trova in una situazione “umanamente risolvibile”, dimostra carattere e propone di sgomberare l'edificio. Prima portano fuori Yelena e poi si dividono i piani e fanno uscire i condomini, aiutando chi da solo non è capace di fare in fretta.
Qualche istante prima che arrivino i pompieri, di cui già si sentono le sirene in avvicinamento, vengono portati fuori le ultime persone.

È decisamente il caso di levarsi di torno, per non venir invischiati o collegati al disastro. Hanno già di che preoccuparsi per via dell'affidamento dei ragazzi.

Tornati a casa di Anastasia, si rendono conto che Khalamushka non c'è più. Sono riusciti nel loro intento, passando per la via più impegnativa, ma salvando la vita e l'anima di Yelena.   
Sono state ore decisamente pesanti per Anastasia, tra autocombustione, arresto, l'arrivo di Diego e la casa invasa prima dai cacciatori con una tipa senza occhi, poi dal mostro che stavano cacciando.. e no, commenti ironici sul “mettiamo un po' a posto e poi andiamo a casa” di Viktor (anche se magari volevano essere realmente di supporto) fanno solo sbroccare di nuovo la scrittrice.
Ma se ne vadano al diavolo.
Anche Aleksei pare non aver capito nulla del discorso sul pensare prima di agire, nonostante abbia risolto la questione.
Poco male, non è la mamma di nessuno, di certo prenderà le sue personali contromisure.
È decisamente stanca, se Diego avrà domande da fare, può fargliele l'indomani.





A questo punto il mistero è finito, io mi accorgo che la mia cacciatrice si fida solo in parte dei suoi “compagni di viaggio” e non ha ben chiaro che ruolo pensano di averle affibbiato. Sta di fatto che è scontenta e frustrata.
Inoltre sente sul collo il fiato di Eva, che le toglie il sonno da troppo tempo. È ora di darle seriamente la caccia e renderla una priorità. Non fosse altro per poter fare una notte di sonno filato e risistemarsi l'umore.
I toni si sono incupiti. Ci sono lo stesso momenti di pura commedy, specialmente nelle interazioni tra pg e png, ma vengono poi scalzati da situazioni pesanti anche a livello emotivo.
Non sono una giocatrice che piange per una sessione di gioco, so fare la voce lacrimosa o raggiungere gli ultrasuoni per l'isteria se serve a dare un certo tono alla scena che sto giocando, ma non ho mai risentito al punto di elaborare così tanto i sentimenti dei miei personaggi. Però empatizzo. E le situazioni che si creano sono tutt'altro che leggere. Non so se perché a volte il fraintendimento tra personaggi si riversi anche sui giocatori stessi (e a quel punto basta farsi un paio di domande a vicenda per chiarire) o semplicemente sono io ad essere sensibile in questo periodo. Ed è plausibilissimo.
Certo è che se un personaggio non mi prende, quindi il gioco non mi diverte, non empatizzo così tanto. Quindi stiamo facendo faville! ;)



[FINE. Contenti, eh?]

Giulia Cursi:
Mistero 3: L'Orfanotrofio di Miss Kozlov

Pagina 1 - Parte 1
Una notte di sonno finalmente! Dopo tutto quello che è successo è splendido essere di nuovo a casa, vivi.
Viktor come al solito dorme sul divano, nonostante la casa sia sua ha lasciato le due camere da letto ai ragazzi.
Il sonno dura poco perché dopo qualche ora l'ex Vento del Nord viene svegliato dall'intermittente luce rosa di un neon che entra dalla finestra. Dando un'occhiata migliore nota che proprio di fronte alla casa è stato aperto un club privato.
Porta con spioncino. Due uomini enormi in completo ai lati dell'entrata. Un'insegna al neon rosa che raffigura una ragazza che sculaccia un maiale.
Era proprio il tocco di classe che ci mancava!
Inveendo contro la luce fastidiosa Vik si fa un giro del salotto osservando le foto.
Ogni foto rappresenta ricordi del Viktor umano, ricordi che sta perdendo velocemente. Prende in mano una delle cornici, nell'immagine c'è una ragazza sorridente, curioso guarda dietro alla foto se c'è scritto qualcosa. Sul retro della fotografia si legge una dolce dedica "Alexandra e Viktor ♥". Il volto non gli dice nulla e il nome nemmeno.
Aleksei svegliato da un impellente bisogno di acqua gli si avvicina e gli chiede se quella è la sua ragazza.
Viktor dice che probabilmente lo è e il ragazzo gli chiede se ha mai cercato le persone che conosceva. Vik dice che non li ha mai cercati perché... beh... lui non invecchia e sarebbe stato complicato spiegare.
Alek si fa andare bene la risposta e cerca un bicchiere d'acqua in cucina, nel mentre Viktor gli rivela il motivo del suo turbamento.
Sta perdendo ricordi e diventando meno umano, poi chiede a Lyosha di non dire nulla a Alina. Aleksei è dubbioso, gli chiede perché deve mantenere il segreto e Vik dice che vuole vedere se il ragazzo riesce a mantenere un segreto con Alina.
Il giovane accetta e torna a dormire.

Francesca aveva bisogno di iniziare a esternare con Viktor diverse cose che gli stavano succedendo, la perdita di umanità è un tema molto importante e è evidente che Viktor ne è preoccupato, lui non vuole tornare ad essere insensibile e crudele come prima.
Vedremo come andrà avanti tutto questo, per il momento Alina non sa nulla di nulla. Aleksei sa che Vik sta perdendo umanità, mentre Anastasia sa che lui ha sentito un legame con Alina e sapeva che era in pericolo, ma ha relegato la cosa su uno strascico dell'incantesimo che aveva fatto lui per parlarle, o al fatto che Vik non è una persona normale per cui cose strane gli accadono sempre.

Anastasia si ritrova all’esterno, al freddo, si guarda attorno e a terra nella neve vede Viktor.
Sta morendo e le chiede di salvarlo, lei cerca di tamponare le ferite, ma non c’è speranza e non glielo nasconde.
“Lasciati andare, vedrai che non soffrirai più.”
Lo stesso sogno, sempre lo stesso sogno: il soldato morente, la lotta tra Eva e il Vento del Nord e infine la maledizione.
Poco dopo la ragazza si sveglia e seduto sul suo letto c’è Diego, le tiene la mano e sembra preoccupato. I due si parlano e Diego ripete ad Anastasia le frasi che ha detto a Viktor nel sogno, a quanto pare parlava nel sonno e le chiede spiegazioni.
Ani racconta tutto, non nasconde nulla e finalmente Diego sa tutta la verità.

Non mi dilungo molto perché Sonia racconterà in dettaglio tutto quello che è successo a Anastasia, fatto sta che ad un certo punto “qualcosa” si muove in casa e finisce che Diego sparisce nel nulla.

Alina sta dormendo, ma a quanto pare il destino ha deciso che in questa notte non è permesso dormire bene, per cui è dentro un incubo.
(Marco mi chiede di descrivere un ricordo di Alina, uno dei giorni più brutti all’orfanotrofio e io decido di tirare fuori il cartello “piccola fiammiferaia morente cercasi”)
Oggi Miss Kozlov ha organizzato un piccolo spettacolo con i bambini, per poter raccogliere fondi per l’orfanotrofio e magari farne adottare qualcuno. Ovviamente è bene che io non sia presente, potrei spaventare qualcuno con il mio fare inquietante o le mie storie, meglio chiudermi in camera. La stretta sul mio braccio di Miss Kozlov è forte, non si cura di farmi male, apre la porta, mi sbatte dentro la stanza e mi intima di non uscire.
Mi sveglio di soprassalto perché ho la netta impressione di sentire distintamente lo sbattere della porta, mi guardo attorno, guado fuori dalla camera, ma sembra tutto normale. Mi tocco il braccio sovrappensiero dicendomi che è stato solo un incubo, però come stringo mi fa male. Tiro su la manica e sul mio avambraccio ci sono quattro lividi a forma di dita.
Inizio a tremare di paura e senza pensarci due volte vado da Viktor e lo sveglio, lui vedendomi agitata mi fa sedere, mi abbraccia e solo poi mi chiede di raccontargli tutto. Esito, non mi piace parlare di quei giorni e di quegli eventi, mi facevo sballottare in giro come un sacco sapendo che reagire avrebbe solo peggiorato le cose. Viktor insiste nel voler sapere tutti i dettagli così da potermi aiutare, con calma gli racconto tutto.

Alina si fida di Viktor, in questo frangente lo ha reputato la persona più adatta ad aiutarla, nonostante tutto no le capita spesso di fare incubi che diventano reali. Inoltre era bello vedere questo lato un po’ da papà arrabattato, che cinque secondi dopo torna cacciatore e dice “indaghiamo”.

Nel mentre a nostra insaputa Alek si è svegliato e origlia da dietro la porta di camera sua, potrebbe entrare in salotto e offrire il suo aiuto, ma no… origliamo. Ad un certo punto la voce di Miss Kozlov alle sue spalle lo sgrida, ma il ragazzo scrolla le spalle e non se ne cura molto.
Viktor mi accompagna in camera e decide di fare un incantesimo, vuole rivelare tutte le presenze nella casa. Richiama l’aria con gesti ampi, per lui è facile come respirare poi si fa un taglio sulla mano e lascia che il suo sangue riveli la verità. Mi piace guardare Viktor mentre usa la magia, si vede che gli viene naturale e che lo fa stare bene, io mi sento ancora impacciata e a volte un po’ infantile, eppure i miei incantesimi funzionano per cui non me ne curo troppo. Alcune gocce si muovono fuori dalla porta della camera, altre raggiungono me e si posano su qualcuno che ho di fianco formando il volto di un ragazzo. Viktor registra l’informazione, poi corre fuori dalla stanza per vedere chi c’è.
Io sono congelata. Mi giro piano mentre il sangue scivola a terra svanendo.
Parlo perché… beh chiunque sia è lì! Inoltre sono già strana, parlare da sola è soltanto un’aggiunta.
“Veles sei tu quello che ho appena visto?!”
Guardo il cellulare. Nessuna risposta. Passano i secondi e mi sembrano ore, l’ansia che aumenta.
“Si, sono io.”
Sospiro di sollievo! Oh bene! È solo il mio fantasma personale.
“Ma non sono solo.”
PANICO!
Dannazione Veles, ma tu esisti per farmi prendere un infarto?!
Indistinti mugoliii spaventati e lamentosi.

Era da un po' che aleggiava questo "orfanotrofio infernale" e finalmente abbiamo un mistero tutto dedicato a questo.
Sarà molto interessante vedere cosa accadrà, ma il mio riassunto della sessione non è affatto concluso. Voglio cogliere questa occasione per cambiare Alina e farle prendere una direzione più adulta come personaggio.
Ha un fantasma che la segue da chissà quanto e la aiuta, Viktor ha accettato di adottarla e ancora non sappiamo perché. Alek c'è sempre stato, ma considerate le sue ultime imprese sconsiderate e le sparizioni Alina non lo trova molto affidabile, si fida, ma... beh non si sa mai come va a finire. So che Alina vuole aiutare Anastasia e tiene anche a Diego, perché tutti e due si preoccupano per lei e sono amici. Però so anche che a Alina non va giù che Anastasia abbia nascosto la verità, non parlando degli incubi, di Eva e sclerando dicendo che non si fida di loro.
Cioè la ragazza capisce perché Vik e Alek risultano poco affidabili a prima vista, tendono a sparire per tornare giusto in tempo per aiutare, ma spariscono.
Alina no e sta un po' andando fuori di testa, lei non ha mai nascosto quando aveva un problema, anche solo per avvertire gli altri e non metterli in difficoltà, però qui ci sono un po' troppi segreti e non si può pretendere di aiutare qualcuno se sai solo una metà della verità. >.<

Sonia Grossi:
W(hell)come back!
Facevate anche senza altri wot, immagino, ma non sono mai stata brava ad assecondare i bisogni altrui. :P

Quindi.
Il mistero ha inizio, lo scambio di highlight è un po' strano per via delle statistiche che vengono segnate, che non sono necessariamente quelle di punta dei personaggi - almeno del mio, ma poco male. Non sono una priorità e forse vogliono vedere altre sfaccettature dei personaggi.

E, una novità!, il tiro di inizio mistero è un misero 4 e invece di avere delle Premonizioni utili do altre tre prese al keeper per darmi un -1 da spendere sui tiri che andrò a fare durante il mistero.
Eh, vabbè. Tanto agli incubi c'è abituata. e.e

Anastasia è spersa in mezzo alla neve. Tutto è bianco e immacolato, e lei cammina sulla terra soffice quasi senza meta. È ben coperta per proteggersi dal freddo e man mano che cammina si rende conto di essere in mezzo a campi aperti, ampi e completamente innevati.
Tra le zolle imbiancate sono semi nascosti corpi di uomini, soldati in divisa abbandonati al gelo e alla morte. Si stringe nella giacca, come a volersi fare più piccola, mentre segue un rumore che ne attira l'attenzione e si ritrova davanti il corpo morente di Viktor. Il Viktor soldato che ora è l'ospite del Vento del Nord. Da una ferita al petto sgorga copiosamente sangue e lui è più morto che vivo.
Anastasia si toglie la sciarpa e cerca di tamponare la ferita, si inzuppa i guanti di lana nel tener premuto sul torace dell'uomo, quando lui le parla con voce flebile e le dice di star morendo.
Anastasia ha la chiara percezione di essere in un sogno, di nuovo. Un sogno che ha già vissuto altre volte. Sogno che le mette dentro un senso di angoscia, impotenza e fugacità.
Si accuccia vicino a Viktor, gli tiene la testa in grembo e continua a tenere premuto sulla ferita, ma non sa bene cosa fare e lasciarlo andare le sembra la cosa più giusta. Chi è lei per trattenere la sua anima? Chi è lei per decidere che non sia quello il suo momento? Come potrebbe, poi, tenerlo in vita?
Lo culla, lo stringe e gli canta una vecchia ninnananna, imparata dai nonni quando era piccina, e cerca di rendergli dolce il passaggio verso l'aldilà.
(non ho scelto a cuor leggero l'approccio “è il tuo momento, passa oltre”. Credo possa portare delle svolte interessanti e ho cercato di evidenziare di nuovo l'approccio “umano” alle disgrazie. Forse è un modo di porsi un po' vigliacco, ma ho pensato fosse troppo facile dire “faccio una magia e lo curo”. È più pesante convivere con la morte di qualcuno a cui si tiene, in un modo o nell'altro, perché non si è potuto fare nulla di concreto.)

Il risveglio è improvviso e Anastasia si ritrova nel proprio letto, mentre stringe le mani di Diego. O forse è Diego a stringere le mani a lei, non è ben chiaro. E lei è ancora assonnata. Sta di fatto che Diego è a letto con lei.
Wait.
Cosa ci fa lui in camera sua, nel suo letto?  
Un controllo per accertarsi di avere ancora addosso tutti i vestiti è d'obbligo, sai mai che un altro eccesso d'alcol abbia portato ad un momento di intimità alcolica.
E siccome tutto è al suo posto, senza lasciare la presa delle sue mani, Anastasia glielo chiede che cosa sta succedendo e l'Agente dice di averla sentita parlare nel sonno e quindi di essersi avvicinato al letto per vedere se tutto andava bene e in quel momento lei gli ha preso le mani.
L'imbarazzo, in quella camera, è palpabile. E non è ben chiaro chi sia più impacciato in quel momento.
Ani decide che è il caso di parlare del sogno che ha fatto, anche per giustificare le sue azioni sonnolente. E poi è anche giusto che Diego sappia, in fondo lo ha coinvolto e deve essere eventualmente pronto a darsela a gambe levate sapendo da cosa scappa. Parla di Eva, dei sogni ricorrenti. E mentre parlano, entrambi seduti sul lettone, uno spiffero di aria fredda fa rabbrividire Anastasia, che si allunga a prendere la coperta e risveglia le premure di Diego proprio nel momento in cui si sentono passi provenire dal salotto.
Ok.
Passi.
In salotto.
Ma in casa dovrebbero esserci solo loro due! (io me la sono fatta addosso..)
Anastasia si allunga per prendere il pugnale del nonno dal comodino e indica la scrivania a Diego, nel cassetto troverà il suo revolver. Se c'è qualcuno in casa è bene essere preparati.
S'avvicinano quatti quatti alla porta, ma l'agitazione di Diego è così palpabile che Anastasia gli chiede di starle vicino, per darle sicurezza. (Manipolare 7/9, gli tiene la mano e fa la damsel in distress.) E intanto evita che Diego, con le mani che tremano, si spari su un piede o le spari in una chiappa.
Spiando in salotto tenendo la porta della camera socchiusa, non vedono nulla di strano. È tutto come Diego l'ha lasciato prima di andare in camera di Anastasia. (a questo punto ci sta un bel leggere la situazione, so di averci infilato un 10 secco.. ma non ricordo bene le domande. Doh!) Uscendo nella zona giorno, mentre si guardano attorno, la porta della stanza di Diego cigola.
Caccaculo.
Brandendo il pugnale in modo che sia visibile, Anastasia invita chiunque sia in casa a farsi avanti. Loro sono armati solo perché sono spaventati, è comprensibile, no? Sarà mica Eva, in camera di Diego? Eh? Può anche venire avanti, no?
E intanto la porta della camera si apre ancora un poco.
La fifa ha la meglio, Anastasia si spazientisce, e mette fretta a chiunque sia in camera perché se anche è spaventata è facile ad alterarsi.. e la porta sbatte, chiudendosi.
Diego molla a terra la pistola, si carica Ani in braccio e corre fuori, giù per le scale, in strada. Il tutto in pochi secondi, veloce come un treno. Nel momento di fifa blu, però, ha avuto l'accortezza di proteggere la sua cliente (dire la sua donna potrebbe essere un po' TROPPO azzardato XD).
Dopo un deciso battibecco, portando come tesi il fatto di essere in pigiama e scalzi, e che anche se dormire in hotel è una buona idea contanti e carte di credito sono lo stesso in casa, Ani riesce a convincerlo a tornare in casa. Appurato che pare non esserci più nessuno, gli chiede di dormire assieme, per essere più al sicuro entrambi. L'unione fa la forza, no?

Una volta sicura che Diego stia dormendo beato, Anastasia decide di provare a capire chi o cosa li abbia spaventati così tanto prima. Potrebbe essere qualcuno bisognoso di aiuto, no? O Eva.. o chiunque!
Allora si leva la maglia del pigiama e la lascia vicino a Diego, così che senta il suo odore e non si svegli improvvisamente (è un trucchetto che funziona bene coi bimbi, lasciare qualcosa che profumi di mamma per non agitarli. Mi è sembrato carino applicarlo a Diego. È comunque un segno di intimità.), e si sposta in salotto cercando di fare meno rumore possibile.
Ha intenzione di tentare un incantesimo per evocare o semplicemente parlare con la presenza. Recupera un foglio, una matita, un ago e una lampada da tavolo, appronta il tutto sul tavolino del salotto e poi fa mente locale per concentrarsi. (Use magic, Comunicare con qualcosa con cui non condividi una lingua. 6-. Macchestress!) Anastasia si punge il dito e passa il polpastrello insanguinato sul foglio, tracciando qualche lettera. Chiede chi è, poi mette la matita sul foglio, a disposizione “dell'altro”. E la matita si alza, come mossa da una mano invisibile, che con segno tremolante intima un secco “non mi cercare”. Nel momento in cui la matita torna a posarsi sul tavolino, l'urlo di Diego squarcia il silenzio. Anastasia si scapicolla in camera da letto e lui non c'è più.
Diego è scomparso.
Diego è scomparso perché lei non ha saputo proteggerlo come avrebbe dovuto e ha fatto si testa sua, inoltrandosi in pratiche che non sa padroneggiare, pensando di poter essere brava “anche da sola”.
E invece no. Da soli non si è nessuno e a pagare per la sua pecca di orgoglio - che non ha voluto informare gli altri compagni per dimostrare di potercela fare da sola, visto che loro si buttano nelle cose senza pensare - è stato Diego.

PANICO. Sul serio.
Di nuovo il senso di impotenza, di smarrimento e di angoscia provato nel sogno di qualche ora prima.

Per un certo numero di scene incrociate e parallele, Anastasia è stata separata dal gruppo. Ora è chiaramente il momento di riunirli. MISERIACCIA.

Anastasia chiama i telefoni di tutti, non sapendo che contemporaneamente a casa di Viktor e dei ragazzi si sta scatenando altrettanto putiferio. Cerca di mantenere una parvenza di lucidità per non fare colpi di testa o cadere in preda allo sconforto e smarrirsi nelle cose più semplici.. facile a dirsi, meno facile a farsi.
L'unica a risponderle è Alina, a cui fa un resoconto sconnesso della scomparsa di Diego. E Alina le dice che anche Viktor è scomparso.
Se in una qualsiasi altra situazione Anastasia avrebbe perso le staffe e dato dell'irresponsabile al Cacciatore, al momento è così preoccupata per Diego che si limita a registrare la notizia senza dire molto.
Alina le dice di andare da loro, che possono aiutarla, ma Anastasia non vuole lasciare la casa. Diego è scomparso da lì, non da casa di Viktor. Cosa possono fare là? Non ha nemmeno la macchina. Non può andare. E comunque ha bisogno di aiuto, lì, a casa. Non in giro per Mosca. Alina insiste, Anastasia nicchia e infine capitola e cede. (perché Alina l'ha manipolata al telefono, con delle buone motivazioni) solo il tempo di chiamare un taxi e farsi portare lì.

Nel frattempo Viktor riesce a mettersi in contatto con loro, per mezzo dei suoi fidi refoli di aria, e dice di essere bloccato “oltre il velo”. Ha bisogno del loro aiuto per poter tornare visibile e tangibile.
Nell'apprendere che Viktor è rimasto bloccato dopo un incantesimo, in un mero moto di egoismo Anastasia - scostante - dice che no, non può aiutarlo. Ha altre priorità. Deve trovare Diego, che è scomparso a causa sua. Se lui è finito dall'altra parte, troverà anche il modo di uscirne e non è un problema di Anastasia. (cioè, sul serio. Si sente davvero usata. E cerco di farlo capire agli altri in gioco, ma non sono certa sia chiaro a tutti. [NOTA AI COMPAGNI: chiedete, se non capite. XD io l'ho fatto usando la sfuriata di Ani.] Una volta che ad aver bisogno è lei – fino ad ora non ha riportato nemmeno mezzo graffio e in genere i suoi fallimenti non si sono riversati effettivamente sugli altri - deve comunque mettere gli altri davanti, perché non sono capaci di stare buoni e non creare casini per una sola notte. Ma dormite, per dyo, che voi gli incubi non li avete!) Senza contare che a prendersi la ramanzina, per non aver avvisato prima, sta volta è lei. Inoltre la sua presenza serve là.
Sul serio? Il bue che da del cornuto all'asino, insomma.

Chiama comunque il taxi, come già aveva detto, e mentre attende che arrivi si mette ad esaminare la camera da letto (investigare il mistero. 7/9. Una domanda. Cos'è successo lì?) come nemmeno gli agenti di CSI saprebbero fare. Fotografa tutto quello che le sembra strano, nonostante tutto sembri al proprio posto (tranne Diego). Sul davanzale della finestra ci sono tracce di ghiaccio/neve; le coperte che ancora segnano dove prima era steso Diego sono ghiacciare, non fredde come se non ci si dormisse da un po', proprio ghiacciate; e ghiacciate sono le impronte di due mani che sembrano circondare l'alcova di Diego (come se qualcuno a cavalcioni si fosse retto sulle mani? Boh.).
Raccolto il raccoglibile, si dirige a casa di Viktor.
(Nel frattempo Alina ha cercato di vedere dove fosse Diego e l'ha visto, con un “Diego point of view”, baciare una donna dagli occhi neri. No, ma fai pure, eh. La tua scrittrice sta morendo di crepacuore e tu infili la lingua nelle bocche di altre tipe. Va bene.. XD fortunatamente se anche le è stato detto, Ani non ha recepito il concetto nella sua pienezza.)

Seguendo le indicazioni del Vento e di Alina, si impegna nell'officiare un rito abbastanza complesso, che richiede di investire energia e attenzione. Peccato che lei sia con la testa altrove e un paio di volte rischi di sbagliare, salvo poi accorgersi di non fare come le viene detto e correggersi al volo. (use magic 6-, ho usato un luck. Troppo stanca di fallimenti per mandare a monte anche questo tiro. Per altro è proprio il primo luck che uso in 5/6 sessioni. Era ora di interrompere le sfighe.)
Viktor, con una simbolica uscita dai veli strappati che dividono realtà e mondo degli spiriti, torna ad essere visibile e solido.
Peccato che a mancare all'appello sia anche Aleksei, che nel frattempo è scomparso a sua volta. E mentre Vik e Alina la mettono al corrente, Anastasia si sente il cuore davvero pesante.
Iniziano ad esserci troppi scomparsi, davvero.


Non mi è spiaciuto avere spazio per vedere Anastasia nel proprio ambiente, senza la presenza di altri cacciatori. Sentivo che, dopo il mistero precedente, aveva bisogno dei propri spazi. Iniziare il mistero e la sessione in compagnia forzata penso le avrebbe dato ulteriore stress. In questo modo, invece, a muoverla è la preoccupazione che le attanaglia lo stomaco. L'irritazione per Viktor è davvero passata subito, a dispetto delle altre volte. Non ha tempo per arrabbiarsi, Diego è scomparso. E così Aleksei. Trovarli è la priorità.

A fine sessione, per altro, c’è stato un avanzamento. Ho scelto di alzare weird da -1 a 0. Anastasia ha fatto uso della magia nelle ultime sessioni e mi pare la giusta evoluzione, anche per mettere in campo le conoscenze di base che ha dal suo back ground di scrittrice e nipote di cacciatori.

[continua >]

Giulia Cursi:
Ciao a tutti, dopo la lunga attesa riprende la cronaca di questa campagna... folle.
Ieri sera abbiamo ripreso a giocare e sono successe un sacco di cose molto importanti, però prima beccatevi la conclusione del racconto di Alina e appena avrò finito saprete cosa ha scoperto la ragazza ieri sera.
ACTIONE! VELOCITA'! TERRORE! SUSPENSO! ROMANZA! (cit.)


Pagina 1 - Parte 2
Calma Alina, pensa e osserva.
Mi guardo attorno e valuto la situazione.

Leggere una brutta situazione 7/9, scelgo “Qual è il modo migliore per difendere le vittime?” cioè noi. Marco mi dice che per Alina è più sicuro restare in camera.

Veles mi scrive.
“Resta con me, non uscire. Qui sei al sicuro.”
Bene, resto in camera, di certo non aiuterei nessuno sparendo nel nulla come Aleksei.
Ricevo una chiamata da Anastasia, durante la quale lei mi racconta cosa è successo.
Io le dico che Aleksei è sparito, Vik lo sta cercando e sarebbe meglio se li raggiungesse così una volta tutti assieme sarà più facile fare il punto della situazione.

Manipolare 7-9.

Guardo un attimo in salotto… niente. È sparito anche Viktor!!
Poco dopo sento un refolo d’aria gelida che mi avvolge, la voce di Viktor è chiara, gli serve aiuto per uscire dal limbo.
Prima però voglio vedere un attimo dove sta Diego.

Use magic 7/9 scelgo l’effetto è di breve durata.

Canticchio una breve filastrocca legata a una fiaba spagnola, penso a Diego e dopo poco apro gli occhi.
Sono Diego e sto baciando una donna con lunghi capelli neri, la visione finisce subito e per fortuna! Appena Ani arriva le racconto in breve cosa ho visto e credo che se Diego fosse con noi lei lo picchierebbe.
Ci prepariamo e seguendo le istruzioni di Viktor mettiamo in atto il rituale, poco dopo lui esce da uno squarcio nella realtà con la forza.

Big Magic, requisiti: essere almeno in tre e fare un tiro di Use magic, faccio 10.

Ora siamo tutti… che facciamo?

Veles è tenerissimo e inquietante, l'amico perfetto per Alina. Aspetto il momento giusto per investigare su cosa sia di preciso, e vedremo che succederà quando Alek si deciderà a dire ad Alina che ha una cotta per lei. In realtà qualcosa si è smosso nella giocata scorsa, ma non anticipo nulla.
Ci sono tantissime cose del passato di Alina che non so. Ad ogni modo se alla fine di questa campagna non sarò soddisfatta di quello che ho scoperto, farò passare dei mesi e tornerò a chiedere ai miei compagnucci meravigliosi una "stagione 2".
Mi sto divertendo un casino e so che si stanno divertendo anche gli altri, questa è la cosa più importante. ^^

Giulia Cursi:
Ecco il resoconto della giocata di ieri, godetevelo.

Pagina 2
È l’alba ormai, una notte insonne e ancora non è finita.
Sono in cucina e fisso la moka aspettando che il caffè salga.
Cerco su internet informazioni su miss Kozlov, in particolare nei necrologi e… si è proprio morta da un anno circa. Maledetta!!! >.<
Sento che Viktor e Ani di là stanno parlando, mentre sono impegnati colgo l’occasione per parlare con Veles in privato. Gli scrivo in chat dal cellulare così nessuno può spiarci.
“Veles da quanto sei con me?”
Lui aspetta a rispondere, dopo un po’ mi dice che è con me da alcuni anni.
Io so che non mente, nessuno può mentirmi senza che io me ne accorga. Esito un attimo perché ho diverse domande che vorrei fargli, ma una in particolare potrebbe chiarirmi molte cose.
“Visto che sei con me da così tanto forse sai una cosa che mi è stata sempre tenuta nascosta. Sai chi sono i miei genitori?”

Manipolare 7/9, gli devo fare qualcosa per lui subito.

Mi rendo conto che lo sto un po’ sfruttando, siamo amici e dovrei comportarmi meglio.
“Non devi dirmelo per forza, ma se lo fai sono pronta a ricambiare il favore. C’è qualcosa che posso fare per te?”

Qui le altre si sono profuse in un "ma sei matta a promettere favori"? Ma dai è Veles, inoltre è troppo importante questa cosa, Giulia e Alina vogliono sapere a tutti i costi.

Aspetto la risposta. So che è lì vicino a me, ma non sento la sua presenza, soltanto le scritte in chat mi dimostrano che esiste.
“Prometti di non chiedermi altro oltre a quello che ti dirò.”
Prometto, mi basta una traccia, mi serve solo un indizio per sapere se i miei dubbi sono fondati.
Lui mi dice che sa chi sono i miei genitori, ma non me lo dirà perché cercarli è terribilmente pericoloso.
Lo sapevo! Non potevano essere tutte coincidenze! La maledizione di Viktor, i sogni di Anastasia, il mio legame con entrambi… mi manca solo di capire come centra Alek in tutto questo e ho la fortissima paura che sia solo colpa mia se è invischiato nel casino. Devo investigare.
“Grazie Veles, sei carino e creepy.”
Lui mi manda un cuore con il punto interrogativo, mi scappa da ridere perché è davvero dolce con me, il suo aiuto è prezioso in ogni occasione.
Raggiungo gli altri di là coi caffè e Viktor fa una magia per vedere dove si trova Aleksei.
La visione appare sul vetro della finestra e si vede Alek ranicchiato su un letto, da solo, che dorme. Riconosco l’orfanotrofio.

In questa scena c'erano Ani e Vik che parlavano da soli, Ani aveva chiesto a Vik di elencarle i nomi delle persone nelle sue foto e l'uomo ha ammesso che sta perdendo ricordi e umanità. Alina non sa nulla di tutta la faccenda e temo che lo scoprirà nella maniera peggiore.

Mi siedo al tavolo con Anastasia, prendo il portatile per contattare un po’ di persone e lei me lo toglie. Mah?!
Ani mi chiede di farle una descrizione dell’orfanotrofio, una mappa magari per vedere se ci sono ingressi secondari. Io prendo carta e penna e inizio a disegnare una mappa, indico i punti da cui scappavo per sfuggire a miss Kozlov e lei pensa.

Sonia usa una mossa dello scrittore “Fervida immaginazione”, fa 6 e io l’aiuto aggiungendo dettagli che penso siano superflui, ma che magari le servono. Aiutare 7/9.
La mossa dice:
Fervida immaginazione
Riesci a visualizzare perfettamente scene e situazioni nella tua mente. Quando leggi o ascolti la descrizione di un luogo, ti è sufficiente per leggere una brutta situazione.

Sento sul braccio la stretta della vecchia di nuovo!
Faccio un balzo all’indietro con urlo spaventato, Viktor che stava salendo mi afferra al volo.
Scopro il braccio e sia io che Vik notiamo che ci sono dei lividi nuovi.
Ani spiega un attimo la situazione a Viktor poi si blocca vedendo Olga. Salve detective!
Vengo presentata, sembra… normale. E affidabile. Uscirà di testa, non crederà mai a tutto questo.
Presto detto, Ani deve spendere tempo e fascino da star letteraria per convincere la donna che non siamo tre pazzi che vogliono entrare in un luogo privato per fare chissà che cosa.
Ci armiamo di barattoli di sale, Vik ne da uno anche a Olga, non può stare disarmata. u.u
Va a finire che saliamo tutti sul furgoncino di Viktor e ovviamente Olga nota i graffi fatti dal mostro di terra a Cecilia. Chiede spiegazioni e noi le diciamo la verità, inizia così a fare i collegamenti coi libri di Anastasia, a capire che non sono del tutto inventati.
Durante il viaggio la poliziotta chiede quale sia il piano e non è propensa a lasciarci entrare di soppiatto in un orfanotrofio. Io mi giro sul sedile per guardarla.
“Avanti prova a fermarmi. Io entrerò là dentro.”
Anastasia prova a dire qualcosa, mentre io guardo la detective con aria di sfida, deve collaborare e deve farlo in fretta.
“Olga puoi venire con noi e assicurarti che ciò che ti stiamo dicendo sia vero, avere le prove che non siamo tre delinquenti che vogliono solo mettere in atto un’effrazione. Oppure puoi scendere e andare da un giudice e aspettare 4-5 giorni per un mandato, ma lo sappiamo entrambe che noi entreremo comunque.”

Manipolare 7/9

Lei mi chiede di dimostrarle che siamo davvero dei cacciatori, di darle una prova di sovrannaturale.
Non posso mettermi a fare magie, mentre Vik mi sballottola a destra e a sinistra con la sua guida “sportiva”. Penso un attimo e le do in mano il mio cellulare.
“Non so chi siano i miei genitori, nessuno mi ha mai permesso di leggere i miei documenti e di certo non li ho mai incontrati.”
Il mio cellulare inizia a vibrare, so benissimo chi è.
“Forse tu potrai aiutarmi a scoprire chi sono, ma nel frattempo oggi ho chiesto a un mio amico.”
Il cellulare vibra e Olga sembra perplessa.
“Vedi lui è un fantasma che vive con me e mi ha detto che non mi dirà chi sono i miei genitori. Ha paura di tutta la faccenda e il fatto che lui se la faccia sotto all’idea spaventa anche me.”
Altri messaggi, la detective mi guarda.
“Ricevi un sacco di messaggi.”
Io le dico di leggere, lei lo fa e mi ridà subito il cellulare dicendo “OK OK OK!!!”
Dovrò farmi perdonare da Veles, ma tanto dovevo fare qualcosa.
Inoltre non tengo nascosto nulla a Vik e è sempre meglio se anche Ani sa, così magari può aiutarmi a unire i puntini.

Mi piace vedere come Alina non nasconda nulla della sua vita, mentre invece gli altri abbiano bene o male dei segreti, in particolare con lei. Ho intenzione di spingere su questo e vedrò di farlo fin dalla prossima sessione.

Arriviamo e apro la porta per la cantina, scendiamo tutti nel buio, mi giro un attimo e…
SONO SOLA! NUOOOOO!!!
Non solo, mi sento piccola. Più piccola di prima. Mi guardo le mani e sono più piccola!
La voce di miss Kozlov che mi urla “Ti pare il modo di comportarti?!” e la stretta ferrea all’orecchio.
All’improvviso mi sale una rabbia tremenda, tutti i maltrattamenti, gli incubi, i lividi sul braccio.
Le do un calcio fortissimo!

Spaccare ossa 10+ e scelgo di farmi meno danni

Lei mi lascia andare, mi allontano e inizio a chiederle perché è ancora qui, perché non è morta e basta.

Investigare il mistero 7/9, chiedo Cosa viene nascosto qui?

Lei mi afferra per i polsi e mi dice:
“Il ragazzo non è stato mai adottato!”
Ottimo, ecco il mezzo per l’esorcismo. Ti prenderò a calci da qui all’aldilà vecchia megera!

Buio. Mi sveglio e sono in un letto. Nel mio vecchio letto.
Mi guardo attorno e in mezzo alla stanza c’è Aleksei nudo, avrà 14 anni…
Oh nooooooo! Di nuovo quel ricordo!!! Che vergogna!
Gli urlo di vestirsi, ma lui mi ignora, penso che sia un’illusione quindi scendo e mi metto in un angolo della stanza.
Voglio fare un incantesimo, ma devo valutare bene cosa fare, non voglio attirare subito attenzioni indesiderate e non so in questo “mondo illusorio” che effetti possa avere la mia magia.
Mentre sono lì che penso sento dietro di me la voce di Vlad, un ragazzo che era con noi all’orfanotrofio, che urla:
“Hey Alek! Ma alla fine hai detto a Alina che sei innamorato di lei?”
Mi gelo. MA CHE??? !!!!
WAIT! Calma Alina, sarà tutto un piano della vecchia per distrarti, resta concentrata. Mi frugo in tasca e ovviamente non ho il cellulare.
BUUUUU!!! Sono sola! Non so dove siano tutti, non so che fare, non c’è Veles con me, o se c’è non posso parlarci e ho 14 anni! È un incubo!!!
Devo trovare una via d’uscita! ç__ç

Questa scena è stata molto divertente, perché effettivamente quelli erano Alina e Alek, ma entrambi sono convinti che l'altro sia un'illusione, per cui sarà estremamente spassoso vedere cosa succederà quando scopriranno la verità.

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