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Giocatore ribelle: da dove nasce?
Niccolò:
--- Citazione ---Tra il fluff e quello che viene portato effettivamente al tavolo? Enorme.
Adoro i Malkavian come personaggi di un romanzo.
Sono inconcepibili in un gioco di ruolo "strutturato" (usiamo gli eufemismi, vah!) come Vampiri.
--- Termina citazione ---
sarebbero interessanti, invece, per un gioco d'orrore personale basato sulla follia
pensa a una campagna "solo malkavian"
Edison Carter:
Mai trovato un giocatore che interpretasse il Malkavian come il sociopatico non morto desideroso di sangue e "sangue" che dovrebbe essere.
Solo "Mi leggo l'aura con Auspex e mi metto le calze dei colori corrispondenti" o "mi arrampico sull'albero e comincio a sbattere le braccia".
Luca Veluttini:
--- Citazione ---Sono l'unica cosa che salverei di Vampiri
--- Termina citazione ---
...sarcasmo molto on...
Ricordati dei Setiti... XDXDXD
...sarcasmo molto off...
Ezio:
--- Citazione ---[cite]Autore: Domon[/cite]sarebbero interessanti, invece, per un gioco d'orrore personale basato sulla follia[/p][p]pensa a una campagna "solo malkavian"[/p]
--- Termina citazione ---
Li penso, e mi piacciono un sacco.
Ma non userei mai Vampiri per creare quel tipo di gioco, semplicemente. Vorrei qualcosa con una maggiore aderenza tra i temi che emergerebbero (che sono quelli che mi piacciono) e il sistema di gioco.
Sarcasmo off
No, preferisco non ricordarli XD
Sarcasmo ancora off
Natale Pezzimenti:
Qua vorrei ribaltare la questione del "A me non è mai successo quello che voi dite" parlando dei cosidetti
--- Citazione ---
i rompipalle per partito preso:
--- Termina citazione ---
A me non è mai capitato di vederne. Mi è capitato spessissimo di avere giocatori che rovinavano tutto (o gran parte, o anche una piccola parte che spesso era l'unica buona), ma mai perchè volevano UNICAMENTE rovinare tutto. E' un'analisi psicologica talmente superficiale, mediocre e sbrigativa quella che si riassume in
"i cattivi sono cattivi perchè lo sono e basta" che mi rifiuto categoricamente di accettarla. Se uno si siede ad un tavolo con diverse persone per diverse volte di fila accettando tutta una serie di elementi c'è qualcosa di più del "mi disegnano così" che lo spinge ad agire verso la dissoluzione del gioco.
Innanzitutto, contesto la consapevolezza; secondo, contesto ancor di più la consapevolezza immotivata (lo faccio perchè mi và).
In realtà, quando si parla di gente che rompe le palle e basta si sta solo cercando di additare l'effetto per non dover osservare la causa.
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