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Giocatore ribelle: da dove nasce?
Mattia Bulgarelli:
La faccenda m'è venuta in mente un po'per via di questo thread, un po'per una conversazione in mail privata con un altro master "tradizionale" incuriosito dal "nuovo che avanza".
Lo stereotipo del giocatore ribelle che "rovina l'avventura" e gioca per rompere le scatole, dove nasce?
E soprattutto, com'è che nasce e come muore?
Basta davvero soltanto dargli in mano un pezzo della responsabilità della partita perchè non mandi in vacca tutto perchè adesso è "roba sua" e non "del GM"?
Così, tanto per sentire le vostre opinioni.
LucaRicci:
Uno stereotipo nasce se è un elemento diffuso...
Ribbelle è il giocatore che va contro le regole del GM, che siano sociali o (adesso si può dire così) va contro la generale Creative Agenda del gruppo.
Inoltre, non plus ultra, sfida l'autorità del GM (perchè il GM viene visto così, arbitro ultimo di ogni discussione).
Come nasce: come qualsiasi bimbo che rompe tutto e mette in discussione ogni autorità, dal genitore all'insegnante.
Come muore:
--- Citazione ---[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Basta davvero soltanto dargli in mano un pezzo della responsabilità della partita perchè non mandi in vacca tutto perchè adesso è "roba sua" e non "del GM"?
--- Termina citazione ---
Sì ne sono abbastanza convinto
Gabriele Pellegrini:
--- Citazione ---[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Basta davvero soltanto dargli in mano un pezzo della responsabilità della partita perchè non mandi in vacca tutto perchè adesso è "roba sua" e non "del GM"?
--- Termina citazione ---
No non basta, ci vuole anche che il giocatore sia motivato a giocare (ovviamente).
Ma assumendo che la motivazione ci sia, allora la responsabilizzazione e -soprattutto- l'apertura ad una giuria di pari (non più solo il GM, ma anche gli altri giocatori) dà maggiori probabilità di riuscita e in caso di fallimento porta in primo piano i reali problemi del gruppo.
Kagura:
Più che ribelle, direi rompiscatole: la ribellione in se, condotta in modo decente, può persino portare a un progresso di tutti. Il rompere le scatole può arrivare anche a incrinare le amicizie.
Da dove nasce? Secondo me le possibilità sono tante:
- noia (e incapacità di ammetterlo)
- scarso controllo su questioni importanti, che se abbinato a scarsa fiducia (meritata o meno) porta a risultati ancora più esplosivi
- rapporti tesi giocatore/master/altri giocatori (é difficile tenere fuori dal gioco tensioni personali, motivo per cui é meglio giocare con persone almeno disposte a essere amiche)
- carattere tendente al rompino (alcuni rompono quasi per natura)
- alcolici (non ho amici particolarmente sbronzoni, ma una mia partita é andata in vacca per eccesso di vodka O.O)
- varie ed eventuali (conosco pochi giocatori davvero problematici, quindi al momento non mi viene in mente altro)
Alessandro Piroddi (Hasimir):
--- Citazione ---[cite]Autore: Gabriele Pellegrini[/cite]-soprattutto- l'apertura ad una giuria di pari
--- Termina citazione ---
Concordo.
Il problema del "ribelle" è che per mille ragioni (anche abbastanza giustificabili a volte) si crea un rapporto di antagonismo col GM.
Il succo del gioco diventa "fregare il GM" ... che è molto sensato se pensi che tradizionalmente, di fatto, il GM è il gioco ... come ottieni bonus, vantaggi ed in generale gli obbiettivi che vuoi tu?
Convincendo il GM.
Il ribelle che mette alla prova i limiti di gioco e GM è solo una versione estremizzata di questo atteggiamento, la sfida non è sconfiggere il drago attraverso il convincimento del GM, la sfida diventa direttamente "sconfiggere il GM" :P
L'intera cosa decade all'istante nel momento in cui le regole sono univoche ed il giudizio è distribuito.
---
Altra possibilità è quella del ribelle nato per insoddisfazione.
Io non mi diverto, quindi butto il gioco in vacca così la finiamo e facciamo altro.
Ma qui ovviamente i problemi sono a monte, e di ben altra origine ;)
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