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Giocatore ribelle: da dove nasce?
Rafu:
Il "giocatore ribelle" nasce dal CA-clash tra GM e un qualunque altro membro del gruppo, o dall'assenza di CA.
La forma in cui ciò si sviluppa, poi, è conseguenza della specifica distribuzione delle autorità nel cosiddetto "parpuzio".
Se "mantenere in piedi il mondo" (la credibilità, la coerenza, le norme morali...) è responsabilità esclusiva di 1 persona, che magari è anche un tuo amico col quale tenderesti a scherzare... socialmente questo ti porta a smantellare "il mondo" (metterne in dubbio la credibilità, evidenziarne le incoerenze, usare violenza sugli inermi passanti...) semplicemente per prenderti un po' gioco del tuo amico, sondando i suoi limiti come si fa quando si scherza.
Vissuta dal punto di vista di chi invece ha verso quel "mondo" un qualche attaccamento emotivo, però, questa è una cosa estremamente traumatica.
Il "ribelle" della situazione, invece, in molti casi questo attaccamento emotivo non ce l'ha, e neppure lo capisce. Ma non mi sorprende: in fondo con "GdR tradizionale" questo attaccamento non si sviluppa nell'atto del gioco, ma in attività collaterali (preparazione, letture...) di cui non tutti i giocatori partecipano.
Nel tradizionale "gruppo" di gioco, i "giocatori" investono il "master" di una presunta autorità in cambio della quale lui svolge un "lavoro", che include l'essere responsabile di tutto. Quando poi "distruggono" il mondo in cui giocano, stanno soltanto esercitando la propria discrezionalità: è il lavoro del master tenere le cose insieme, non degli altri.
Non si tratta di antagonismo, in fondo, ma di una compartimentazione dei compiti che non prevede alcuna cooperazione.
Matteo Stendardi Turini:
E poi, c'è quello che si vergogna, a 20 anni, ad andare in giro per taverne a picchiare coboldi e sedurre fanciulle, chiamandosi Redax the LichSlayer, e manda tutto in burletta per non sentirsi imbarazzato fra gli altri amici. Come se l'attività gioco di ruolo (be', dnd, in specie) potesse essere svolta solamente con ironia e sarcasmo verso ciò che si sia creato.
Luca Veluttini:
Per esperienza personale in Classic Parpuzio differenzierei il "rompigonadi" con il "ribelle"
- il "ribelle" è colui che vuole essere più forte del Master, avere tutto quello che ha lui (quindi migliaia di ore di sbattimento... un po' ai limiti dell'autolesionismo), ma che non vuole fare il Master; è il giocatore che PRETENDE di essere il meglio e questo, come è stato detto, porta a un forte antagonismo col Master (figuriamoci se poi ci andate ad aggiungere il template "Supreme Rules Lawyer"...)
- il "rompigonadi" è un perfetto imbelle che si aggira attorno al tavolo accentrando su di lui tutta l'attenzione, perchè altrimenti, dal suo punto di vista, nessuno si accorgerebbe di lui e al posto di suggerire e aiutare, si limita solamente a richiamare l'attenzione altrui..
Comunque mi sa che di "categorie" se ne potrebbero tirare fuori a volontà, tutte dipendenti dalla propria esperienza di gioco... ^_^
Paolo "Ermy" Davolio:
--- Citazione ---[cite]Autore: Matteo Turini[/cite][p]E poi, c'è quello che si vergogna, a 20 anni, ad andare in giro per taverne a picchiare coboldi e sedurre fanciulle, chiamandosi Redax the LichSlayer, e manda tutto in burletta per non sentirsi imbarazzato fra gli altri amici. Come se l'attività gioco di ruolo (be', dnd, in specie) potesse essere svolta solamente con ironia e sarcasmo verso ciò che si sia creato.[/p]
--- Termina citazione ---
Alla faccia del gioco in modalità safe XD
Tornando a noi, credo anch'io che il giocatore ribelle abbia, in origine, dei problemi a "posizionarsi" nella CA o nel Contratto Sociale. Cioè, c'è qualcosa nella partita o in ciò che sta intorno alla partita che per lui non va.
Potrebbe essere il fatto che mentre tre giocatori disquisiscono di moralità con le guardie cittadine lui vorrebbe essere fuori a vangare coboldi (vedi l'esempio di Moreno in Ars Magica).
Potrebbe essere il fatto che il GM sta arbitrando o sta stabilendo eventi immaginari in una maniera che non gli piace.
Potrebbe essere che qualcuno gli ha rubato un pezzo di pizza mentre era in bagno e adesso vuole farla pagare a tutti, o che semplicemente non gliene frega niente della partita.
Ovviamente tutti questi sono solo esempi, volevo rendere l'idea.
In questi casi mi piace citare l'esempio di un giocatore che ho avuto qualche anno fa in un gruppo didattico di D&D 3.5 :
era un rinomato casinista, uno di quelli che al tavolo si comporta in maniera stupida e contribuisce al gioco quasi esclusivamente con azioni very very silly. Ciononostante, era uno dei giocatori con più esperienza (almeno quantitativamente) in tutto il tavolo.
Per farlo giocare in maniera impegnata e costruttiva, bastò responsabilizzarlo (dicendogli proprio che, in quanto giocatore esperto, doveva essere da esempio per i giocatori più nuovi) e gratificarlo quando giocava nella maniera giusta: fu uno dei giocatori migliori di quel tavolo in quell'avventura.
Ovviamente, questo nel contesto dell'epoca in cui giocavo solo Parpuzio... Ma forse proprio perchè queste cose sono più propense a capitare quando giochi con un tradizionale, senza un sistema che ti "guida" verso una CA (quindi prono a false aspettative da parte dei giocatori) e senza un gioco che incoraggia tutti i giocatori a dirsi chiaramente cosa vogliono l'uno dall'altro (vedi il veto di CnV e la fan mail di AiPS; ma anche soltanto il "prima parlatene" della creazione dei pg di molti New Wave).
EDIT: crossposting con l'ingegnere di cui sopra :D
Ezio:
--- Citazione ---[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite] il "ribelle" è colui che vuole essere più forte del Master, avere tutto quello che ha lui (quindi migliaia di ore di sbattimento... un po' ai limiti dell'autolesionismo), ma che non vuole fare il Master; è il giocatore che PRETENDE di essere il meglio e questo, come è stato detto, porta a un forte antagonismo col Master (figuriamoci se poi ci andate ad aggiungere il template "Supreme Rules Lawyer
--- Termina citazione ---
Questo lo conosco.
--- Citazione ---[cite]Autore: Paolo Davolio[/cite][p]era un rinomato casinista, uno di quelli che al tavolo si comporta in maniera stupida e contribuisce al gioco quasi esclusivamente con azioni very very silly. Ciononostante, era uno dei giocatori con più esperienza (almeno quantitativamente) in tutto il tavolo.
--- Termina citazione ---
Questo lo conosco
--- Citazione ---[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite][il "rompigonadi" è un perfetto imbelle che si aggira attorno al tavolo accentrando su di lui tutta l'attenzione, perchè altrimenti, dal suo punto di vista, nessuno si accorgerebbe di lui e al posto di suggerire e aiutare, si limita solamente a richiamare l'attenzione altrui..
--- Termina citazione ---
Questo sono io XD
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