Gente Che Gioca > Gioco Concreto
Parpuzio e non
Matteo Stendardi Turini:
Scusa se ti ripropongo una domanda già fatta (da Mauro), ma mi interesserebbe la risposta.
--- Citazione ---[cite]mik[/cite]Un gioco ha lo scopo oggettivo di divertire, che invece dipende PESANTEMENTE dal singolo. Alla tua richiesta non esiste una vera e propria risposta che accontenti tutti, perché ognuno la pensa in maniera differente e darà una risposta differente. E tutte saranno valide allo stesso modo.
--- Termina citazione ---
Sì, ma, quindi: che cosa trovi tu di vantaggioso in un sistema incoerente rispetto ad uno coerente?
Gabriele Pellegrini:
--- Citazione ---[cite]Autore: mik[/cite]Nè tantomeno farmi le pulci, piuttosto mi si dicano le cose alle fiere :D
--- Termina citazione ---
Ma perchè ti dai tanta importanza da pensare che le gente voglia venire a parlarti di persona alle fiere per dirti le cose in faccia?
Non è per essere cattivo ma questo tipo di argomento per cui "fate i fighi solo perchè state su un forum mentre nella vita reale non c'avete le palle per dirmi le cose in faccia" mi lascia perplesso, anche perché (non so per quale ragione) è un atteggiamento di certi editori che non ho mai compreso. Mi sembra in un certo senso che ci si dia un po' troppa importanza.
--- Citazione ---[cite]Autore: mik[/cite]Quando evitiamo atteggiamenti da io-ho-la-verità-in-tasca si potrà discutere...sinceramente sono proprio queste cose che uccidono il nostro hobby.
--- Termina citazione ---
O non sono forse frasi come questa che lo fanno?
Ammettendo pure che sia così mi sembra una conclusione eccessivamente drastica considerando che, rispetto a tutti i giocatori esistenti (la cui maggioranza manco segue i forum), siamo uno sputicchio nel mare... e in secondo luogo che da due anni a questa parte i giochi più emozionanti e rivoluzionari del settore derivano proprio dalla teoria che tanto disprezzi...
.. ma è proprio vero allora che chi disprezza compr.. anzi pubblica :)
Mauro:
--- Citazione ---[cite]Autore: mik[/cite]Ognuno fa come vuole e non è diritto di nessuno giudicare la sua scelta. Nè il suo piacere nel giocare i giochi. Questa è la risposta
--- Termina citazione ---
Stante che la domanda è "Qual è il pregio di un simile regolamento?", non è una risposta; sono cose che non ho mai negato (non nego che vi divertiate, e ognuno è libero di fare come vuole). Inoltre, non giudico le scelte altrui, ho semplicemente fatto una domanda su due tipologie di regolamento. Se poi è tutto quello che hai da dire nessun problema, ma di fatto lascia la domanda senza risposta.
Per citarmi: "se uno preferisce un regolamento che necessita di modifiche rispetto a uno che non necessita; o se li considera paritari; evidentemente vede qualche pregio in quella necessità di modifica. Che non è la modifica in sé, essendo questa possibile anche nell'altro caso. Quello che mi interesserebbe sapere è qual è questo pregio".
--- Citazione ---[cite]Autore: Domon[/cite]le house rule, invece, sono un diritto di tutti. non andrai da nessuna parte concentrandoti sul "bisogno di ignorare le regole come difetto"
--- Termina citazione ---
Allora non sono riuscito a spiegarmi: cambiare le regole è un diritto di tutti? Certo. Il bisogno di ignorare le regole è un difetto? Mai detto, almeno in questa sede. In questa sede, la domanda è semplicemente una: se ho due cose, e le considero paritarie (o considero una superiore all'altra), ci saranno dei motivi. Se una mi obbliga a fare una cosa e l'altra mi lascia la scelta, e io preferisco la prima, ci sarà un motivo (che non è il poter fare la cosa, visto che posso in entrambi i casi). Sto provando a capire questi motivi.
--- Citazione ---[cite]Autore: El Rethic[/cite]se che ho già deciso a priori di modificarlo, che me frega se è un obbligo o una possibilità? questa condizione non altera minimamente la mia scelta, la altera solo a te che la scelta non l'hai presa
--- Termina citazione ---
Vero; ma questo perché hai deciso a priori di modificarlo. Ma questa tua decisione non cambia il fatto che la scelta è fittizia: se partivi dal presupposto di non modificarlo... avresti dovuto modificarlo lo stesso.
La domanda ora è: posto che per te (generico) l'uno o l'altro è indifferente perché parti dall'idea di modificarli, è possibile valutarli al di là di questa visione personale? È possibile dire se un regolamento ha dei pregi rispetto all'altro; e, se sí, quali?
--- Citazione ---[cite]Autore: El Rethic[/cite]Quindi c'è probabilmente anche un discorso che Vampiri con modifica ha qualche aspetto migliore nelle sue categorie a un gioco già uscito
--- Termina citazione ---
Non lo nego, ma considera una cosa: "Vampiri con modifica", ipotizzando che lo si sia modificato al punto che funzioni per quello che voglio, passa dalla categoria "Devo modificarlo" a quella "Posso modificarlo, ma non sono obbligato", quindi esce dalla mia domanda. Ma prima di "Vampiri con modifica", quando è solo "Vampiri", è lí che mi sfugge il pregio.
Se preferisci: qual è il pregio di "Vampiri con modifica, se voglio posso modificarlo ancora" rispetto a "Vampiri, perché funzioni devo modificarlo"?
Il tuo discorso è giusto, ma il mio è diverso; evidentemente, non riesco a spiegarlo bene.
Fabrizio:
Piccola nota
--- Citazione ---[cite]Autore: Korin Duval[/cite]c'è un paragrafo in DnD 3.0 (e forse 3.5) riguardo allo stile di gioco (cito testualmente) "Porte sfondate a calci".[/p]
--- Termina citazione ---
Non sò se nella 3.5 è così, però del manuale del master della 3.0 quel paragrafo c'era, con tanto di disegno di barbaro mezz'orco che sfonda una porta e ci trova dietro un beholder che fà una faccia spaventata (o qualcosa del genere O_o')
Renato Salzano:
--- Citazione ---[p]Non credo nei masochisti del divertimento (A parte un paio di mostri leggendari), e tutti i problemi sollevati sul rapporto master-giocatori spesso invocati non li ho mai visti. E se li ho visti, si sono sempre risolti davanti a un buon alcolico o con una grassa risata.[/p]
--- Termina citazione ---
Sei fortunatissimo, o hai solo incocciato giocatori adatti e che si accontentavano.
Perché se vuoi basta che inviti me a una sessione tua di un classico e dopo un po' mi odierai, e non perché lo farei intenzionalmente. E' solo che dopo un po' per seguirmi dovresti buttare via quasi tutte le regole della maggioranza dei classici. Si, sono un giocatore COSI' problematico ora, per il semplice fatto che ora SENTO tutti i limiti di certi sistemi, e non mi accontento più di stare dentro quei limiti.
Non è un caso che nei giochi classici cambio PG ogni due o tre sessioni (con il master che mi guarda esasperato dopo un po').
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