Play by Forum > (In un'era crudele) PbF 1

In un'era crudele - Prima Notte - Gioco

<< < (7/33) > >>

Mauro:

--- Citazione ---[cite]Autore: Mr. Mario[/cite]Belili ha espicitamente aspettato che Zah Eil fosse fuori portata per parlare con Kazef. Se però ritieni di non avere avuto occasione di intervenire perché sei stato via, e vuoi nasconderti nella foresta di Belili
--- Termina citazione ---

Se non ha avuto modo di sospettare la cosa, no, non c'è motivo per nascondersi; se invece c'è stato qualcosa che può avergli fatto pensare che ci fosse qualcos'altro, invece sí. Per quanto detto da Belili e visto che ha aspettato che fossi fuori portata, direi di no, salvo che tu mi dica che c'era qualcos'altro di sospetto.

Mr. Mario:
Io direi che Zah va via da Belili con la distinta impressione che lei abbia qualcosa in mente, non di essere stato spiato.

Marco Costantini:
Kazef intuì che avrebbe potuto mettersi in pericolo rispondendo spavaldamente; e se lui fosse caduto ora nessuno avrebbe potuto liberare la sua gente.
"Non posso...servirmi...di chi porebbe uccidermi con uno sguardo: io sono solo un uomo e di certo non posso costringere un intero regno, ed un essere potente come te, a compiere la mia volontà. Ma so che la mia vita non avrà senso finchè non avrò fatto tutto il possibile per liberare la povera gente tenuta schiava in Garak. Ed è questo quello che intendo fare: fare tutto il possibile.

E con quest'ultima frase Kazef intende velatamente (e inconsciamente) che è tendezialmente disposto a fare qualsiasi cosa per ottenere l'aiuto di cui ha bisogno.

Mauro:

--- Citazione ---[cite]Autore: Mr. Mario[/cite][p]Io direi che Zah va via da Belili con la distinta impressione che lei abbia qualcosa in mente, non di essere stato spiato.[/p]
--- Termina citazione ---

Andiamo avanti cosí, non vedo particolari motivi per cui Zah Eil dovrebbe pensare che ci sia qualcun altro che verrà "ricevuto" dopo di lui.

Mr. Mario:
Gli occhi di Belili divennero quasi tristi. "Coraggio." disse. "Una merce così rara."

Si allontanò da lui, e le lucciole si dispersero, nascondendola per un attimo nell'ombra. Kazef però intravedeva la sua sagoma, e udiva stani scricchiolii. Aveva la sensazione che Belili si stesse trasformando in qualcosa di diverso, qualcosa di minaccioso. La sua voce però non cambiava, mentre continuava a parlargli.

"Potrei, sì, ucciderti con poco più di uno sguardo. Mi basterebbe avvolgermi intorno alla tua caviglia e affondare denti di vipera nel tuo calcagno. Non lo farò. Ti concederò invece l'occasione di dimostrare se quanto dici è vero, e qual'è il tuo valore. Affrontami, Taloniano. Mostrami cosa sei disposto a fare."

La radura si era impercettibilmente allargata di nuovo intorno a loro, e quando Belili uscì sotto la luce della luna, la sua forma era lungi dall'essere umana. Il corpo era di leone, ma le zampe di orso; zanne feroci si aprivano nella sua bocca e corna ricurve di protendevano verso lo schiavo, mentre la coda era irta di aculei. Era difficile stabilire se il suo corpo fosse di carne o legno, coperto di peli o di squame di rettile. Belili era tutte queste cose e nessuna.

La luce della luna splendeva ora come un falò e dalla soffice terra e dall'erba della radura, Kazef vedeva ora spuntare vecchie armi rose dal tempo, armature e scudi spezzati, stendardi laceri e ossa bianche e spolpate.

"Temi la morte, Taloniano? Pensi di poter percorrere questa strada? Se la tua vita è l'unica speranza per il tuo popolo tientela cara, perché sto per portartela via."

Solo gli occhi dorati e la voce della creatura erano rimasti immutati. C'era ancora tristezza in quegli occhi quando il mostro si lanciò su di lui come se volesse divorarlo. Non voleva uccidere lo schiavo, che le era più simile di quanto lei stessa non volesse ammettere, ma impartirgli una lezione. Mostrargli come agire quando la vittoria è impossibile.

Lo schiacciò a terra facilmente, mostrandogli tutta la sua impotenza.

Conflitto? :)

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa