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[MOTW - IMDS] Le stelle hanno ragione
MichelaDaSacco:
Era un po' che volevo giocare lo Spooky: come keeper l'ho avuto in gioco, ma mi sono accorta che io e il giocatore del libretto abbiamo sbagliato-mal interpretato alcune cose. All'Inc di quest'anno (grazie a Daniele Di Rubbo) ho "assaggiato" le potenzialità dello Spooky, così ecco come è "nata" Minerva.
Minerva è una ragazza sbandata e corrotta e ha usato i suoi poteri per fare del male, però adesso sta tutto cambiando. Il gruppo di cacciatori di cui fa parte è formato da gente strana ed eccentrica, ma hanno aspettative su di lei, e non vuole deluderli.
So che Nemrod é rimasto sconvolto quando lei si é ferita col suo bracciale d'argento e ha usato il dolore per concentrarsi e caricarsi (ma quanto sono "sporchi" gli Spooky?? *_* ), ma probabilmente Minerva lo deluderà molte altre volte.^^'
Infine: ma che deve fare una ventenne problematica se un angelo con le fattezze di Hugh Jackman le accarezza la schiena o le stringe la mano?? Lui lo farà con le migliori intenzioni di incoraggiarla, ma non la vedo bene!! XD
Daniele Di Rubbo:
Sono felice che nello slot di INC sia emerso lo Spooky in tutta la sua interezza. Da Keeper una delle cose che più fatico a fare quando ho un giocatore con un personaggio Spooky è cercare di valorizzare il suo Dark Side, siccome il libretto non dà che indicazioni generiche. La cosa migliore sarebbe sfruttarlo sui risultati dei 7-9 e dei 6- dei suoi tiri, specie quando usa i suoi poteri mistici.
Qualche giorno fa parlavo brevemente con Francesco di come valorizzare questo aspetto in gioco, ma purtroppo non siamo andati molto a fondo del problema. Magari in un futuro, complici anche più actual play, riusciremo ad avere uno sguardo più completo sul libretto.
Sonia Grossi:
--- Citazione da: MichelaDaSacco - 2013-06-10 15:08:45 ---Infine: ma che deve fare una ventenne problematica se un angelo con le fattezze di Hugh Jackman le accarezza la schiena o le stringe la mano?? Lui lo farà con le migliori intenzioni di incoraggiarla, ma non la vedo bene!! XD
--- Termina citazione ---
Muoro MOLTO male. X°D
NEMROD, CHE CI COMBINI?? :P
io ho solo assaggiato lo spooky, nella demo di gnoccocon dell'anno scorso. e mi ha lasciata affamata come aver solo assaggiato l'infernale in MH. XD
prima o poi, proverò. u.u
sebastian:
Andrò un po’ a ruota libera nel raccontare quel che mi ha portato a creare il mio personaggio e lascerò volontariamente i buchi dove non è ancora emersa in gioco la spiegazione relativa.
Appena ho letto il libretto del Divine ho capito che ne dovevo giocare uno. Non una divinità orientale, nordica o del paganesimo classico. No. volevo un Angelo con ali di piume e tutto il resto, senza paura di cavalcare allegramente un concetto talmente stereotipato da essere ampiamente già visto. Il mio scopo era più che altro raccontare dal mio punto di vista qualcosa che originale non era, anziché stare a ricercare un qualche tipo di originalità.
Scelto li libretto, sono quindi partito con un nome. Per gli angeli, mi sono detto, il nome è una questione molto importante. Per questo non rivelano a cuor leggero il loro Vero Nome, in quanto li definisce sia materialmente, sia spiriualmente, concedendo molto potere su di loro a chi lo conosce e sa come usarlo. Il resto del gruppo, quindi, conosce il nome che il mio angelo ha scelto di portare in questo suo esilio terreno: Nemrod. Sì, lo stesso del grande cacciatore biblico (W la fantasia! :D). Il suo Vero Nome mi è chiaro in mente, ma dal momento che in gioco non abbiamo ancora approfondito e nessuno deglii altri personaggi lo conosce, eviterò di scriverlo, almeno fintanto che il Keeper non mi farà domande più specifiche in tal senso.
Sistemata la questione del nome, ho cercato una motivazione che l’avesse portato a terra. Appena ho letto dell’opzione relativa all’esilio ho capito che volevo quella. Mi piace molto l’idea del cacciatore cacciato dai suoi stessi Fratelli, per una presunta colpa che non è ancora uscita in fiction e che quindi non anticiperò. Incidentalmente ha aperto del potenziale interessante da approfondire con il personaggio di Sonia, Jun, perché entrambi i nostri personaggi a loro modo sono stati esiliati da casa e questa, volenti o nolenti, è una condizione che può unire delle anime disperse.
Durante il giro di creazione del personaggio ed assegnamento delle varie storie, ho chiesto al resto del gruppo cosa, secondo loro, avrebbe fatto più comodo alla luce delle loro scelte. Ho quindi optato, su consenso generale, per un personaggio che picchi duro e forte. Il suo concetto di “purificare dal male” non esclude quindi una bella serie di pugni, o una sonora lezione impartita con la sua Arma Divina: una discretissima (oltre che banale, ma tanto adatta al concetto) spada fiammeggiante. Questo perché Nemrod ci tiene a non dare nell’occhio ;-) A mia discolpa posso solo dire che anche le altre scelte non erano proprio all’insegna della discrezione, ma d’altronde, se il personaggio è un Divine qualcosa di esuberante e visibile dovrà pur averlo, ad indicare la sua natura di origine soprannaturale!
Alla caratterizzazione molto fisca ho voluto abbinare una conoscenza dei misteri arcani della magia, perché mi sembrava in linea con l’origine del personaggio e perché mi ha dato modo di legare Nemrod a Minerva, la spooky, come dettaglierò tra poco.
Ho scelto di pagare la preponderanza fisica e la conscenza arcana di Nemrod con lo stesso intenso charme di una scatoletta di tonno vuota ed un atteggiamento fuori luogo che lo porta a dimostrare poca sensibilità e comprensione per le questioni umane. Che si tratti di humor o di calpestare i sentimenti e la sensibilità degli altri, Nemrod si muove con la grazia di un elefante in un (piccolo!) negozio di swarovski. L’angelo tuttavia non è insensibile al dolore, all’imbarazzo o ai sentimenti negativi che può provare col suo atteggiamento: è sinceramente curioso di comprendere la natura umana, perché ha capito che conoscerla in astratto e viverla sono due cose molto differenti. Nemrod è un orso spaccasassi, ma ha un cuore tenero.
Alla luce di queste considerazioni, gli assegnamenti delle storie sono stati abbastanza naturali.
Harvey è subito sembrato la persona più adatta a fare da “mentore” per tutto quello che riguarda le questioni mortali. Non solo perché è sembrato, tra tutti, il personaggio più “di mondo” (la spooky e l’exile non potevano neanche volendo...), ma anche perché tra tutti i membri della squadra è quello più “simile” a lui, nel senso che è anche lui un uomo. Nemrod ha capito che la distinzione di genere è in qualche modo molto importante per gli esseri umani, al di là del mero atto riproduttivo, e ha pensato che probabilmente un uomo lo avrebbe potuto capire meglio.
Nemrod è incuriosito da questa distinzione apparentemente così netta nella società, perché ai suoi occhi le anime umane sono tutte uguali, indipendentmente dal loro genere o dalla loro funzione biologica.
Nemrod ed Harvey si sono conosciuti in una situazione problematica, nella quale l’intervento dell’angelo ha salvato il professional e tutta la sua squadra da una brutta situazione. La situazione nello specifico non è emersa in fiction ancora, quindi non la riporterò.
Minerva è apparsa subito a Nemrod come un’anima bisognosa di aiuto. Ed infatti sono state le sue preghiere inconscie (che di fede ne ha ben poca la ragazza...) ad attirare l’angelo verso di lei. La ragazza aveva bisogno di una guida che l’aiutasse a padroneggiare il suo potere e Nemrod ha visto in quella richiesta di aiuto una luce che non poteva ignorare. Ora vorrebbe solo essere in grado di aiutarla a rimanere sulla strada giusta, ma le ha già visto evocare il suo potere in una maniera che non gli è piaciuta. La consapevolezza di averle aperto le porte della conoscenza e del controllo gli ha procurato un certo grattacapo, perché teme di aver peggiorato la situazione. D’altronde una ragazza col suo potenziale sarebbe arrivata comunque a capire le vie del potere, e forse non è poi un male che lui le sia legato. Nemrod spera solo di essere un buon cuscino per attutire le brutte cose che potrebbero accadere, ma non riesce ad esserne certo e la cosa lo mette in qualche modo in crisi.
Jun è il personaggio con cui Nemrod ha approfondito meno, ma al quale per certi versi si sente più legato. Anche lei è in esilio ed una visione che ha avuto gli ha mostrato che combatteranno insieme, spalla a spalla, la di lei nemesi accompagnata da alcuni angeli. Cosa questo nel dettaglio significhi, Nemrod non lo sa ancora, ma sicuramente Jun è un personaggio con cui vorrà approfondire la conoscenza. Hanno molte cose in comune, apparentemente, ma sono anche distanti. Lei, tuttavia, gli ha salvato la vita in circostanze ancora da chiarire nelle quali i Fratelli di Nemrod si erano avvicintati pericolosamente troppo e senza l’intervento di Jun molto probabilmente l’avrebbero trovato. Razionalmente, quindi, l’angelo sa che le deve la sua vita e sta cercando di dare un senso umano a questa considerazione.
Per chiudere, ho cercato di rendere in sessione l’atteggiamento distaccato dall’umanità di Nemrod interpretandolo col carattere di un orso bonario, che non ha esitato a stringere un po’ troppo forte la mano dello sceriffo, rispondendogli in maniera molto rude quando l’ha percepito come un ostacolo ed una minaccia per il gruppo e quando, credendo di riuscire così ad interpretare il senso di humor, ha dato della “vecchia” (o era nonnina?) a Jun.
La sua attenzione per Minerva è stata, credo, evidente: oltre ad andare con lei quando il gruppo si è diviso, la sua espressione è valsa più di mille parole quando la spooky ha usato il sangue per concentrare il suo potere.
La scorsa sessione è passata con molto peso dato alla creazione dei personaggi e relative relazioni e storie pregresse, quindi aspetto la sessione di domani per vedere i fili delle relazioni che iniziano a stringersi un po’ di più!
Per chiudere, questo è il casting del personaggio (notare l'accenno d'aureola ;-)):
Sonia Grossi:
Non assicuro di aver scritto in italiano comprensibile.. s'è fatta una certa e ho un pò di alcool in corpo. X°D
La seconda sessione (sta volta completa) di motw per me è stata segnata da una serie di fallimenti e risultati mediocri che non mi han permesso di scoprire molto a proposito del mistero e mi han messo dentro un’adrenalina assurda. XD
Poco male, quando ci metto le ore per addormentarmi vuol dire che mi sono presa bene coi pg, col gioco e con il gruppo in generale. <3
Ad ogni modo, riprendiamo da dove abbiamo lasciato la volta scorsa.
Sappiamo che Veronica è andata “a far turismo” e che sulla sua cartina sono indicate due locazioni in particolare.
Per guadagnare tempo, in fondo siam lì per un'emergenza, il gruppo si separa.
C'è stato un momento in cui “al tavolo” ci siam chiesti se fosse saggio dividere i pg, poi abbiam optato per il “daje! Facciamo casino”.
Jun e Minerva vanno al Forte, mentre Harvey e Nemrod vanno alle rovine indiane.
E la gestione della regia e degli spazi per i gruppi, mi pare sia stata più che ottima.
Le ragazze si fanno lasciare la cartina di Veronica, così da potersi ambientare meglio. In fondo, Harvey ha “lo specchietto con le mappe”.
Una volta di più, Jun fa la figura della fessacchiotta, rimanendo incantata a guardare QUANTO dettagliate siano le cartine moderne rispetto a quelle dei suoi tempi.
Ad ogni modo, dimostrando di avere un buon senso dell'orientamento e di saper leggere una cartina, l'Exile fa strada e le due arrivano in breve al Forte.
Jun riconosce lo “stile architettonico” del Fortino abbandonato, che le ricorda vagamente casa e ha un momento in cui si fa prendere dalla nostalgia.
Lo avevo giusto pensato nel pomeriggio, che in mezzo a tutta questa modernità potrebbe sentire la mancanza di casa e dei suoi cari, e la descrizione del Keeper mi ha servito l'occasione per esternarlo in gioco.
Le due ragazze aggirano il forte e trovano una seconda entrata chiusa con lucchetto che Jun forza e spezza a mani nude, mentre Minerva riprende la scena con il telefono. per il “non si sa mai”, potrebbe venir buono per spaventare qualcuno.
Entrate all'interno della recinzione di legno e pietra, trovano un luogo abbandonato da tempo, in buone condizioni ma evidentemente vuoto.
Mentre Minerva indaga e trova una botola, con Jun leggo la situazione e alla domanda “c'è qualche pericolo che non ho notato” sente che c’è qualcuno che le osserva. Lo fa presente a Minerva, che però è attratta dalla botola in maniera maniacale.
Tra le altre cose, Jun non ha mai visto botole fatte così, e ha il dubbio su come si apra e come si possa anche chiudere. Ha il sentore di “fregatura”, ma stare lì fuori non serve a nulla e inoltre Minerva ha una certa premura di voler scendere.
Una volta aperta, Minerva si fionda all'interno della botola, al buio, e Jun non riesce a trattenerla.
Non è che a Minerva sia saltato il grillo di fare la speleologa da sola, è che il PO le ha offerto un PX e lei l'ha preso al volo. XD
Nel lasso di tempo che Jun ci mette a cercare di capire come evitare di chiudersi la botola alle spalle e lasciarla semplicemente socchiusa, onde evitare di restare intrappolare, l'Exile perde di vista la Spooky e resta sola al buio.
Siamo ULTRIORMENTE divisi. Ollè! XD
a questo punto, so di aver fatto il primo fallimento, ma non ricordo su che mossa. Forse era su Use Magic. So che ad un certo punto, Jun s' è trovata di fronte una bestia, brutta come il male, e sicuramente poco simpatica.
Questo punto, scappa. E io tiro la mossa personalizzata del luogo (per inciso, appuntiamoci mentalmente di segnarla nel file con le schede pg, così è sempre sotto occhio, magari?). Ad ogni modo, successo intermedio. Con 7/9 scappo via e ho due scelte da fare su tre opzioni. Ne deriva che Jun è sì scappata, ma ora s'è persa e ha la bestia alle calcagna.
Ma che diamine!!
Vabbè, finisce la sua fuga in un “ambulatorio”, in cui c’è una lampadina accesa. Il posto è in disuso, ma tenuto pulito (emmenomale!).
Mi sembra evidente che sia il momento di indagare il mistero. Successo pieno. Le domande mi vengono fuori abbastanza scontate. cosa mi segue e che cosa viene nascosto lì.
Alle calcagna di Jun c'è l'equivalente bluastro della Creatura della Laguna. Mentre frugando e guardandosi attorno trova un fascicolo, con foto e documenti vari. Anche a leggere con attenzione, non capisce granchè di quel che c’è scritto – termini tecnici e astrusi che non comprende, ma se l’intasca lo stesso, infilandolo sotto al giubbotto per non perderlo, così da poterlo dare ai compagni in modo che ne decifrino il contenuto.
Il Creaturo si avvicina e io non ho intenzione di lasciar Jun lì ad aspettarlo.
Ha delle priorità. Trovare Minerva e uscire in fretta.
Quindi faccio un tiro su act under pressure o sulla mossa personalizzata, non ricordo, per uscire. Fallimento. Ma dai? Jun esce, ma la bestia è lì, dietro l'angolo, e si trovano faccia a faccia.
A questo punto, mentre io mi mangio letteralmente le mani, c'è uno stacco di scena, per creare più pathos.. e quando torna lo spotlight su Jun, l'unica cosa plausibile (oh, io ho chiesto se potevo indagare il mistero per capire di che si trattava XD mi han detto di no :P) è menare il mostro per poter scappare.
Inoltre la descrizione dell’arma della bestia mi fa scattare la molla del “lo voglio io”. È un BELLISSIMOH pugnale ricurvo, bluastro. Me ne dia tuttih!
Posto che voglio il pugnale, Jun parte all’attacco un paio di volte (con il proprio pugnale d'argento e anche a mani nude), con l'intenzione di disarmare il mostro e magari metterlo ko per il tempo di darsela a gambe levate, ma ovviamente viene ferita a sua volta.
Sfrutto per la prima volta la mossa “Warrior” ( If you are fighting with (and against) oldfashioned hand weapons and suffer harm, you suffer 1 less harm. Monster attacks almost always count as oldfashioned for this move. ) per trattenere un danno ad ogni colpo subito, giacchè ogni arma o attacco mostruoso viene considerato “old fashioned”.
A questo punto, arriva un altro fallimento. Sul colpo a mani nude, mentre erca di fargli una presa per torcergli il braccio-?? la zampa??- il mostro, molto più forte di lei, le ritorce la presa e la sbatte a terra.
Conscia di non poter insistere nel combattimento visto che lei ha la peggio, e incaponirsi non porta a nulla, mi sa che è proprio il momento di provare a fuggire via, lontano dalle grinfie del Creaturo.
Perciò tiro act under pressure per scappare. Un banale e scontato 7/9. il keeper mi presenta una brutta scelta. Scappi, ma vieni ferita. Ci penso un secondo, ne ha già prese tante.. ma ok. basta scappare! Si spera che i compagni poi la rimettano in sesto almeno un pochino!
Quindi Jun si mette carponi, poi in posa plastica per darsi la spinta e iniziare a correre senza voltarsi, ma la bestia fa in tempo a colpirla alle spalle, mentre lei prende fiato prima di partire.
Ne ha prese un sacco, per essere il suo primo scontro in assoluto.
Nella fuga, Jun va alla cieca, ripercorrendo il corridoio a ritroso, nel buio più pesto, e lasciandosi la bestia alle spalle.
Qui mi sa che ho fatto un tiro ma ho fallito, solo non ricordo su cosa.. sta di fatto che s’è persa. ANCORA.
Intanto Nemrod, in pensiero per le ragazze, si teletrasporta da Jun dopo aver usato la magia per vedere dove si trovavano e cosa stessero facendo. Vedendola così malconcia, la cura. Non ci pensa due volte, insomma, e lei non può far altro che ringraziare e fargli un veloce e un po' sconnesso resoconto degli eventi premendo sul fatto che minerva non sa dove sia e che è necessario rintracciarla.
Ha la vista di dare il fascicolo di documenti a Nemrod, perchè lei rischia di macchiarli con il sangue che è colato dalla ferite e le imbratta parte degli abiti.
Gli descrive la bestia - che lui riconosce per averne incontrata una simile poco prima e, nonostante la protesta di Jun, Nemrod si incammina per andare in contro al mostro intimandole di mettersi al sicuro.
Per quanto non le vada a genio l'idea di alsciare nemrod da solo, sa che ha poco da fare nelle sue condizioni e deve anche ritrovare Minerva, che è ancora persa lì sotto.
Quindi, fa una magia. vedere altro luogo.
Usando il sangue che le inzuppa gli abiti, traccia su una parete un quadrato, per simulare una finestra e all'interno vi disegna una sagomina femminile, molto stilizzata. Quindi, imitando un po' le movenze del babbuino Rafiki nel Re Leone, disegna un arco sopra la figurina mentre salmodia in un dialetto dell'entroterra australiano.
Finalmente un 11, successo pieno. ollè!
La sagoma della donnina inizia a muoversi, come se camminasse e lentamente la parete diventa una sorta di finestra da cui si vede Minerva all’esterno, che cammina nella piazza del paese.
PERFETTO. È fuori. Ora non resta altro che raggiungerla.
Solo che Jun non ha idea di dove siano le uscite.
Perciò è il momento di un'altra magia, abilità oltre il limite umano. Scelgo di acuire i sensi, così che possa fiutare la traccia di Minerva e uscire anche lei. Jun traccia altre sagomine stilizzate sul muro, sempre usando il sangue come inchiostro. Un omino in piedi, poi accucciato e infine un canide. E mentre disegna sul muro, recita una preghiera allo spirito del Dingo, che le venga in soccorso e le conceda i suoi favori.
Tiro i dadi.. e faccio l'ennesimo fallimento. eccheppalle.
Ilkeeper mi dice che secondo lo spirito che ha risposto alla chiamata, POTREI avere un aiuto.. in cambio di qualcosa di mio.
Jun di suo ha solo i bracciali, che la tengono legata a casa sua, al mondo da cui arriva.
Non li cede manco morta.
Ma non mi va di rimanere dispersa ancora.
E allora uso un luck. e al diavolo! u.u”
Come non detto! Fallimento? Trattative? Mai fatte! Lo spirito del Dingo sente la sua richiesta e arriva per guidarla fuori acuendole i sensi così che possa trovare la strada facilmente.
Jun sbuca in piazza, uscendo dalla porta di una casa. Si guarda attorno e poi si avvia nella piazza, dove Minerva e Harvey la notano e le vanno in contro.
Da questa sessione, oltre ad aver detestato i dadi in modo viscerale, ho tratteggiato un po' di più Jun.
Essendo cresciuta “in viaggio” da un posto all'altro, ha imparato a muoversi e ad orientarsi. Quando legge una brutta situazione, tende a stare dritta come un fuso, in perfetto silenzio, per lasciar vagare le percezioni e ascoltare i propri sensi. Come
Il modo in cui fa magia è molto “primitivo”. Disegna, per lo più, in uno stile che richiama molto i grafiti degli uomini delle caverne. Semplici e intuitivi. E salmodia mescolando alcuni dialetti delle tribù aborigene che ha frequentato. Prega e chiede l'aiuto e i favori di forze più potenti, mettendo così in circolo l'energia magica e incanalandola per rispondere alle proprie necessità.
Sempre in questa sessione, si è intravista la Nemesi di Jun, anche se non ha interagito direttamente con l'Exile.
Francesco non ha fatto nomi ne altro, introducendolo quasi in sordina come risposta ad in fallimento di Michela, ma dalla descrizione che ne ha fatto ho dedotto dovesse esser lui dall'abbigliamento e dalla predisposizione alla magia. E a fine sessione me l'ha infatti confermato.
Ho inoltre fatto un avanzamento, e le ho preso "confused", che ci sta bene per come si pone con le cose che non conosce.
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