Gente Che Gioca > Sotto il cofano
Approccio narrativo con sistemi tradizionali
Rafu:
What about we stop the useless dogpiling, like, now? ;P
Fabio Succi Cimentini:
--- Citazione ---[cite]Autore: Umile SIRE[/cite][p](o almeno, ci sto lavorando...qui spetta a Fabio "Tozzie" testimoniare :D).
--- Termina citazione ---
Se sarà necessario, quando avrò più tempo, potrò stilare una sorta di 'recensione' dello stile Master/Giocatori del nostro gruppo... :°D Mi limito per ora ad assentire che il lavoro di preparazione è massiccio, ma molto basato sull'interagire con l'ambientazione Mystariana e non soltanto su un corso d'azione (c'è abbastanza idea di sandboxing, almeno da quanto sono riuscito a capire), i tiri di dado sono eseguiti davanti a tutti, le morti ci sono state ma accettate anche quando non nel massimo momento di epicità, e tra un'avventura e l'altra c'è parecchia manovra libera dei PG su loro questioni.
Ma nel caso non vorrei andare OT, se ci sarà l'interesse (o l'occasione) per una gruppobiografia vedrò di lavorarci. Ad ogni modo è vero che ad entrambi (me e Simone) manca l'esperienza, vedrò prima di tutto io di provare qualcosa, poi di condividerne l'esperienza e proporre qualcosa. E di trascinare anche il buon Umile da qualche parte.
(Non so riguardo a questo gruppo: dei sei giocatori che siamo credo che saremo interessati in 4 a continuare a giocare fuori dalla campagna, ma tentare in fondo non nuoce.)
Kagura:
A me é venuto un dubbio: non sarà anche una questione di Creative Agenda? Mi spiego: per quel poco che ho capito del Big Model, ogni gioco dovrebbe tendere a uno specifico effetto che, a grandi linee, ricade in una CA (narrativismo, simulazione, gamismo - e magari qualcosa che potrebbe essere identificato in futuro).
E se non sbaglio, i giochi tradizionali tendono principalmente a una CA simulazionista (o per lo meno quella sembrerebbe la loro aspirazione principale, in virtù di una smandruppata di regole che dovrebbero creare il motore fisico del gioco, anche se una simulazione non necessita per forza della traduzione nel sistema di gioco di tutte le nozioni di fisica e chimica note ).
Forse (imho) Umile SIRE predilige i giochi con una forte simulazione resa da un impianto di regole molto completo... però speziata da qualche trovata carina dei new wave che possa essere adattata senza "rompere l'incantesimo" ovvero mantenendo l'illusione di un mondo di gioco che possa essere manipolato dai giocatori solo tramite le possibilità inerenti le qualità/capacità del pg.
Renato Ramonda:
--- Citazione ---[cite]Autore: Kagura[/cite]E se non sbaglio, i giochi tradizionali tendono principalmente a una CA simulazionista
--- Termina citazione ---
Non credo. La maggior parte dei giochi tradizionali non si pone nemmeno il problema perche' "ci devi poter fare tutto", e infatti trovi calderoni dove c'e' retorica narrativa mischiata a meccaniche di simulazione "for system", a volte mischiata con meccaniche di simulazione "for genre" (White Wolf, anyone?).
Lasciamo perdere la CA, please. I giochi tradizionali (salvo rare eccezioni) NON aiutano nemmeno nel gioco 'Right to Dream'. Perche' sono incoerenti, duh! :)
--- Citazione ---mantenendo l'illusione di un mondo di gioco che possa essere manipolato dai giocatori solo tramite le possibilità inerenti le qualità/capacità del pg.
--- Termina citazione ---
Che puo' essere una descrizione di Vanilla Narrativism (tranne che NON sarebbe un'illusione ^__^ ).
Quindi no, lasciamo perdere le CA.
E poi la CA non e' una cosa che si "ha" (come persone), ma una cosa che si "fa" (come gruppo). Riesco tranquillamente a giocare Gam ad un gioco che spinge verso il Gam (DnD4E), Nar ad un gioco che spinge verso Nar (Cani) e Sim in un gioco che spinge verso il Sim (Eso -> Sim della narrativa di genere mystery/horror).
Davide Losito - ( Khana ):
Come dice Renato, la CA è uno scopo del gruppo di gioco.
Il flusso "dovrebbe" essere:
1. Il gruppo si trova
2. Decide che gioca di ruolo
3. Decide che vuole avere un'esperienza GAM/NAR/SIM
4. Sceglie un gioco appropriato per quella CA
Questo è chiaramente un processo "inconscio" e nella stra-grande maggioranza dei casi, per il punto 3 si propone un genere, ossia un "colore".
Questo è un punto abbastanza dubbio della teoria del BM che per essere superato presuppone che almeno uno dei partecipanti del gruppo abbia un'ampia ed erudita conoscenza di titoli di GdR -E- conosca i suoi amici e che sappia quindi traslare la richiesta di genere in richiesta di CA.
Serve insomma un filtro.
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