Play by Forum > (Fantasmi Assassini) Sezione Raccolta
Daniele Di Rubbo (MC) vs Marco Guzzardi (Giocatore)
Marco Guzzardi:
Sì, è il caso di farlo. Qualsiasi cosa ci sia lì sotto prima stava qua sopra ^_^ quindi penso sia importante vedere cosa c'è.
Daniele Di Rubbo:
La grata sfrega col tipico rumore di tombino sollevato, anche se è meno pesante e fa meno rumore. C’è persino lo STRAP e la resistenza di qualche capello rattrappito. Puoi vedere con la luce della torcia che per una trentina di centimetri il buco è cilindrico (e sporco e puzzolente) e poi, sul fondo, si restringe fino ad un diametro di due dita. Lì in fondo non si vede più niente. Ma attorno al buco ci sono questi cinque denti di varie dimensioni, sporchi e ingialliti, buttati addosso a a ciocche di capelli lunghi strappati. Hanno le radice molto profonde e di un colore nerastro-bruno, chiaramente sangue rappreso. È come se avessero dei segni tutti attorno, come se fossero stati strappati ed in alcuni casi proprio parzialmente rotti, da un paio di grosse tenaglie.
Cosa fai?
Marco Guzzardi:
Infilo dentro il braccio per cercare di raggiungere il fondo, e se sento qualcosa di "solido" lo afferro e lo tiro sù.
Daniele Di Rubbo:
Lo fai. Là in fondo ci sono solo capelli e denti. Se ci fosse mai stato qualcos’altro dev’essere caduto nel tubo più stretto in fondo, nel quale però è impossibile infilare il braccio.
Ad un certo punto senti un rumore, come di sfregare di zampe di cane sulle mattonelle. E senti anche un CLAK CLAK, come di una maniglia di una porta che scatta su e giù. Si tratta di una figura traslucida e spettrale. Non ci avevi badato, ma sulla destra della stanza, rispetto al muro dove stavano infisse le catene, c'è una porta di metallo tutta sgraffiata e ossidata. Davanti a questa c’è una figura di donna con i capelli lunghi scuri e quello che sembra un camice o una veste che un tempo doveva essere bianca, ma ora è tutta strappata e sporca. Si sente un odore di legno bagnato e mezzo marcio, e si vedono le bianche gambe scheletrite fuoriuscire da sotto i brandelli di stoffa. Le unghie ricurve e malcurate sfregano per terra. Il corpo non ha le braccia: quella di destra, anche laddove c’è la manica del vestito, sembra tagliata di netto: la stoffa è più sporca verso l’estremità per il sangue rappreso. Quella di sinistra sembra essere stato strappato, ed in effetti lo è sia nella stoffa, sia ne brandelli di pelle e carne che vi spuntano sotto, e forse anche in quello che sembra un osso rotto. Il corpo è piegato sulle ginocchia; nel frattempo la testa, abbassata verso la maniglia, è come se tentasse di spingerla per aprire la porta. aiutandosi con la bocca.
Qualunque cosa sia ti sta dando le spalle e sembra che non ti abbia notato. Cosa fai?
Marco Guzzardi:
Oddio, è la stessa donna delle braccia strappate! C'è un'altra uscita oltre a quella che sta "prendendo a testate" lei? Se sì cerco di avvicinarmici senza fare rumore, nel tentativo di andarmene senza che si accorga di me. Se invece quella è l'unica porta di uscita mi avvicino lentamente, protendendo il braccio verso la maniglia, come a farle capire che la voglio aprire.
(cioè una maniglia non si apre, si gira...vabbè ci siamo capiti :-X)
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