Chiacchieriamo > Generale
Quisquilie grammaticali qui!
lapo:
--- Citazione ---[cite]Autore: Matteo Turini[/cite]È lo stesso problema di termini fortemente connotati, come 'negro' o 'nero'.
--- Termina citazione ---
Vale sempre la solita regola: se uno parte prevenuto, si offende in ogni caso. :P
O perché "hai usato il termine comune", oppure perché NON lo hai usato, mostrando "chiaramente" di aver posto troppa attenzione alla cosa…
Mauro:
--- Citazione ---[cite]Autore: renatoram[/cite]Leone diventa Leonessa usando un suffisso standard per il femminile
--- Termina citazione ---
Questo sí, però "leone" è una parola che al femminile prenderebbe "-ssa"; "avvocato" no, perché è il participio passato del verbo "avvocare". E, come si dice "Lucia è andata", da "avvocato" si avrebbe "avvocata" (che su alcuni dizionari si trova). Comunque, era solo una curiosità; a oggi sicuramente sono piú diffuse "avvocatessa" e "soldatessa".
--- Citazione ---[cite]Autore: lapo[/cite]A me risultava che "l'ingegnera" fosse la MOGLIE dell'ingegnere… idem avvocata o architetta
--- Termina citazione ---
Vado a memoria, ma in effetti ricordo di aver letto qualcosa del genere in merito agli ambasciatori (e all'imbarazzo suscitato in merito a quale termine usare quando una donna arrivò alla carica).
lapo:
Mauro, dammi le prove in modo che io possa ridere in faccia a chi sostiene che il diospiro o "kaki" possa essere chiamato "caco" (il cesso è in fondo a destra, non farla qui!).
DeMauro e Garzanti non mi danno conforto: il primo lo riporta correttamente come "s.m.inv." ma poi aggiunge caco come variante, il secondo addirittura la dà come variante popolare!
Non mi interessa che la lingua possa evolversi. La lingua può evolversi solo quando io sono d'accordo.
E sopratutto non in direzione che facciano cacare e introducano ulteriori fraintendimenti.
Mauro:
A quanto ne so, "kaki" (o "cachi") indica la pianta ed è invariante al plurale; "caco" è una variante popolare che indica il frutto.
La Crusca dice questo (magari anche altro, al momento ho trovato questo): «diospero per il ‘cachi’. A tal proposito Montale nell’Elegia di Pico Farnese del 1939 scriveva “diaspori”, mentre l’edizione critica del 1980 (a cura di Gianfranco Contini, Rosanna Bettarini, L’Opera in versi, Torino, Einaudi) restituisce “diosperi”; lo stesso poeta, d’altronde, in una lettera a Bibo Bazlen del 9 giugno 1939 con alcune indicazioni di traduzione in tedesco chiariva il verso “Se urgi fino al midollo i diosperi” così: “Se urgi (o se gonfi) ecc. i frutti del kaki.”».
Aggiunta: la voce da Il Treccani: "1. Albero della famiglia ebenacee (lat. scient. Diospyros kaki), alto fino a 8 m, con fiori ascellari, solitarî, persistenti, a corolla gialliccia, e frutto costituito da una bacca, grossa come una mela, gialla o rossa, con polpa molle, succosa, dolce se maturo. Originario del Giappone e della Cina settentr., è coltivato anche in Europa per i frutti e per ornamento. 2. Il frutto del cachi, detto anche diospero o diospiro; con questo sign., esiste anche la variante pop. caco".
--- Citazione ---[cite]Autore: lapo[/cite]La lingua può evolversi solo quando io sono d'accordo
--- Termina citazione ---
Lo terrò presente :P
lapo:
Quindi non hai potuto dimostrare il fatto che ho ragione.
Mhhhh. Escalo ad armi da fuoco!
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa