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Quisquilie grammaticali qui!

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Renato Ramonda:
Sull'articolo davanti ai nomi di persona: in Italiano corretto, per quel che ricordo dalla scuola, e' errore, e pure grave. E' un "dialettismo" che, per quello che ne so, esiste solo nel nord italia.
E per nord intendo proprio nord... delle alpi/appennino: in liguria non esiste, e infatti io ho imparato a dirlo da quando vivo nel milanese :)

O sbaglio?

Sul sessismo dei termini, cariche e titoli... occhio a non fare il passo piu' lungo della gamba: potrei sbagliarmi ma piu' di una donna vive come una forzatura ridicola (e inventata dagli uomini, cosi' come "non vedente", inventata da chi ci vede, NON piace ai ciechi) l'uso di termini tipo "l'avvocatessa" o "la presidentessa" e preferiscono il titolo al maschile (avvocato, presidente, ministro).


Gia' che si parla di genere e lingua... qualcuno ricorda eventuali proposte di introduzione di pronomi (ed eventuali declinazioni) neutri nella lingua italiana? Parlo soprattutto di iniziative nate in ambito femminista o LGBT, generalmente, ma anche nel campo della fantascienza sociale (negli anni 70, tipicamente). Io ho la certezza di aver letto discussioni in merito ad almeno un racconto che usava un espediente simile ai tempi d'oro della mia permanenza in Lista Fantascienza, nel 98-99 o giu' di li, ma non ricordo nessun dettaglio.
L'unico uso che conosco (imparato guarda caso sempre li' in Lista Fantascienza) e' quello di mettere l'asterisco per includere tutt* i generi... all'epoca usava farlo (anche se non sempre sempre) un* ragazz* che conobbi in lista... Vladimir Luxuria :)
(no, non scherzo ^__^)

Qualche idea?

Mauro:

--- Citazione ---[cite]Autore: renatoram[/cite]Sul sessismo dei termini, cariche e titoli... occhio a non fare il passo piu' lungo della gamba: potrei sbagliarmi ma piu' di una donna vive come una forzatura ridicola (e inventata dagli uomini, cosi' come "non vedente", inventata da chi ci vede, NON piace ai ciechi) l'uso di termini tipo "l'avvocatessa" o "la presidentessa" e preferiscono il titolo al maschile (avvocato, presidente, ministro)
--- Termina citazione ---

Piccola curiosità: in teoria, inoltre i termini corretti sarebbero "avvocata", "soldata", ecc. (dipende poi dal singolo termine).


--- Citazione ---[cite]Autore: renatoram[/cite]qualcuno ricorda eventuali proposte di introduzione di pronomi (ed eventuali declinazioni) neutri nella lingua italiana?
--- Termina citazione ---

No, ma di storia della lingua non so moltissimo...

Renato Ramonda:
In teoria si', ma in pratica non esistono nemmeno a dizionario, credo, e suonano molto goffi. Semplicemente, in italiano non tutti i sostantivi hanno entrambi i generi, e quelli che li hanno possono averli in forme diverse.

Tigre e' solo femminile.
Cavallo si declina cambiando l'ultima volcale (ma sarebbe piu' corretto giumenta).
Leone diventa Leonessa usando un suffisso standard per il femminile.

...e' una lingua pasticciata... come tutte :)

(tranne *forse* quelle artificiali)


(sulla storia della lingua: parlo comunque di iniziative recenti, eh. Max ultimi 30-40 anni. Dalla rivoluzione sessuale in poi)

lapo:

--- Citazione ---[cite]Autore: Mauro[/cite]Piccola curiosità: in teoria, inoltre i termini corretti sarebbero "avvocata", "soldata", ecc. (dipende poi dal singolo termine).
--- Termina citazione ---

Ah sì? A me risultava che "l'ingegnera" fosse la MOGLIE dell'ingegnere… idem avvocata o architetta.
Certo, un modo di dire che si riferisce all'epoca dei nostri nonni, quando ancora si dava abbastanza per scontato che l'uomo portasse i soldi e la donna badasse alla casa…

Matteo Stendardi Turini:

--- Citazione ---Se è detto per discriminare potrei essere d'accordo, altrimenti qual è il problema?
--- Termina citazione ---

Nessuno. E' solo la mia tendenza.*


--- Citazione ---In teoria si', ma in pratica non esistono nemmeno a dizionario, credo, e suonano molto goffi.
--- Termina citazione ---

Nei dizionari di consultazione rapida più comuni, tutti i termini declinabili a seconda del genere sono convenzionalmente al maschile.

Per quanto riguarda i pronomi neutri, ricordo che un professore di Storia della Lingua aveva accennato qualche cosa durante una lezione, ma al momento mi sfugge. Dovesse riapparire... Faccio sapere.

PS: più sopra intendevo "la studenta".

*EDIT: in realtà, l'intenzione è abbastanza vaga. E' lo stesso problema di termini fortemente connotati, come 'negro' o 'nero'. L'intenzione può essere assolutamente non discriminatoria, ma non è detto che, dall'altra parte, venga percepita come tale.
In proposito, ho sentito la settimana scrosa, a Radio24 o RaiRadio3 (non ricordo), un'avvocatessa pretendere dal conduttore di essere appellata esattamente con quel termine.

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