Autore Topic: El Rethic: Moon Folk  (Letto 8788 volte)

Iacopo Frigerio

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El Rethic: Moon Folk
« Risposta #15 il: 2009-04-30 02:43:14 »
Mercoledì sera abbiamo fatto la prima giocata di playtest e sono usciti i primi dati interessanti.

Il concetto base sembra (il condizionale è d'obbligo) funzionare.
Presenta un problema di lentezza di risoluzione che conto di risolvere al più presto con qualche regola opportunamente scritta (Rafman sai di che parlo, dato che è lo stesso che imputi a RavenDeath).
Abbiamo tolto un argomento (Narrazione), accorpandolo con successo a Obiettivo. Ora è il giocatore col valore più alto in Obiettivo ad accollarsi gli oneri di narrazione della scena. Inoltre se nessuno raggiunge l'Obiettivo (pareggiare il valore Tormento) è il narratore a guadagnare il diritto di narrare.
Di conseguenza è stato ridotta la pool di dadi standard, portandola a 3d6, 3d8, 2d12.

Siccome era ambiguo ho cambiato il nome del terzo argomento, che attualmente si chiama cicatrice (ma è ancora in prova).

Quanto ai personaggi iniziali uguali al momento di inizio gioco è una cosa che mi piace, anche perchè poi la cosa cambia subito dopo il primo tiro di dadi. Credo la manterrò, almeno finchè non mi convincerò del contrario. Vorrei invece aumentare la parte di condivisione delle tematiche per essere di aiuto al narratore nella creazione di storia e avversità.

L'esperienza è stata soddisfacente, anche se c'è palesemente del lavoro da fare sui bilanciamenti, dato che la paura è che un gioco troppo aggressivo (gamista) da parte di uno dei giocatori rischia di mandare in vacca l'armonia di gioco e giocatori.
Stasera dormo soddisfatto e contento.
Un grazie a Khana e Vito (che dovrebbero leggermi) e anche a Sam e Doc (che invece non leggeranno queste pagine)

P.S. cross forum su gdritalia perchè ho aperto il thread anche di là e non voglio lasciarlo indietro, ma il post è lo stesso.

Edit: Crosspost con Khana
« Ultima modifica: 2009-04-30 02:45:21 da El Rethic »
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

Niccolò

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El Rethic: Moon Folk
« Risposta #16 il: 2009-04-30 03:17:26 »
io volevo riferirmi specificatamente a un problema "imputato" a cui avrei voluto rispondere. non ho visto il gioco in azione, ma a livello di colore che mi ha evocato leggere il riassunto su gdritalia, ho pensato subito a polaris.

that's all.

Iacopo Frigerio

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El Rethic: Moon Folk
« Risposta #17 il: 2009-05-07 15:32:12 »
Aggiorno alcuni dati dopo il playtest di ieri...

Innanzi tutto confermo che è stata molto più fluida la gestione del conflitto, probabilmente se lo giocassi ancora qualche volta con giocatori che lo conoscono non sarebbe più un peso (e comunque all'alleggerimento ha contribuito il togliere una colonna-argomento)
Mi servono dadi da 12 e dadi da 8.... Aiuto...

Ho affinato di più le regole
L'ordine in cui si danno le poste è regolato dall'ordine in cui si sono piazzati i giocatori nel precedente argomento obiettivo.
Inoltre diventa ufficiale che anche in obiettivo sarà SOLO il giocatore col valore più alto a subire gli esseffi di dominanza del dice-size.
Sicuramente il manuale dovrà presentare precise indicazioni su come fissare una posta (è un gioco a poste) anche se sono convinto che appena mi occuperò delle regole per una più precisa creazione del personaggio tale ambito (le poste) diverrà comunque molto più fluido.
Inoltre sulla scheda verrà lasciato lo spazio per tenere traccia delle poste vinte, perchè utile per la giocata (o almeno vediamo se aiuta)
Altre regole fissate sono:
-Se si raggiunge il 7° grado di Self alcune psicosi rimangono (quelle del 3 e 6 grado di Madness) con il rischio quindi di diventare pazzi permanenti e rinchiusi in istituti.
-Sempre col 7° grado di Self tutti i gradi di Werebeast sono convertiti in Pain, a causa del dolore provocato dalla perdita dei poteri e quindi dalla mutazione in essere normale. Se a causa di ciò si raggiunge il 7° grado di Pain si muore tra gli spasmi della trasformazione...

Per oggi That's all Folk, il prossimo aggiornamento sarà presumo dopo Este, visto che lo testo anche lì
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

Iacopo Frigerio

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El Rethic: Moon Folk
« Risposta #18 il: 2009-07-27 01:57:57 »
Ho fatto un playtest alla VigevanoCon

giocatori Lapo, Noa, Khana, Mik

ho raccolto a fine seduta le impressioni, i commenti e le critiche
se volete ribadirle qui e siete ben accetti, inoltre se a mente fredda vi sono venute nuov critiche non esitate a scriverlo.

io premetto che ho gradito molto il vostro supporto e le vostre critiche.
Abbiamo cominciato la giocata denunciando il problema più grave, ossia il buco di sistema sui conflitti per singoli...

Durante la giocata se ne è sentita la mancanza da parte dei giocatori che me lo hanno fatto notare a fine giocata...

mi sento di dire che ci ho pensato, accolgo la sfida per trovare la regola adatta e dico che penso di aver congeniato un abbozzo di soluzione che provvederò a testare e adeguare.
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

lapo

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El Rethic: Moon Folk
« Risposta #19 il: 2009-07-27 11:27:33 »
Mi è piaciuta molto l'ambientazione… tra l'altro ripensandoci mi è venuto in mente che la temperatura del lato al sole e del lato notturno non è un vero problema, o meglio non è grave quanto supponevamo: è un pianeta e non una luna e quindi, tra i vari bonus compresi nel prezzo, ha un'atmosfera. E un'atmosfera non è certo felice di stare per metà a 150 gradi e per metà a -150, quindi semplicemente ci saranno venti costanti a rimescolare un po' la temperatura. Il che non spiega del tutto il problema, ma credo che sia sufficiente ad aiutare la sospensione del dubbio anche dei più precisi. (quantomeno, per me funziona molto meglio di "è un mondo fantasy, è così perché agli dei piace così").

Come dicevo mi è piaciuta molto l'ambientazione, il colore, e anche il sistema di conflitti-di-gruppo mi è parso molto interessante (e già abbastanza ben bilanciato, anche se l'ho visto troppo poco per dare impressioni più precise concordo tendenzialmente con te nell'idea di togliere 1d8): con non-ricordo-chi ieri sera però pensavamo che forse la cosa migliore sarebbe non chiamarli conflitti ma un nome simile, dato che uno rischia di confrontarli con gli oggetti di stesso nome di molti altri giochi e sono strutturalmente molto diversi da quelli. Per dire, già nel nostro playtest è successo un paio di volte che due persone avessero intenzioni contrastanti ma altre due avessero intenzioni abbastanza ortogonali a queste, qualcosa che non chiamerei un conflitto, ma più uno scontro/incontro di intenzioni, un punto focale della storia, non so… qualcosa così.

Il limite dei conflitti singoli non l'ho sentito particolarmente dato che non mi è capitato (per quel poco che abbiamo visto) di avere intenzioni singole, ma mi pare che già passando da conflitti a 4 a conflitti a 2 si alterino abbastanza le dinamiche, le probabilità di avere una crescita… ha poco senso che se le Moonfolk vanno in giro in due gruppi da due anziché uno da quattro a fine giornata, facendo esattamente le stesse cose, abbiano il doppio degli effetti (sia positivi che negativi).
La butto lì (e probabilmente è una cagata): e se ci fosse un partecipante virtuale in più (tipo giocare “col morto”) a piazzare i propri dadi e cercare di ri-equilibrare la cosa?
« Ultima modifica: 2009-07-27 11:28:27 da lapo »

El Rethic: Moon Folk
« Risposta #20 il: 2009-07-27 12:46:56 »
Citazione
[cite]Autore: lapo[/cite]con non-ricordo-chi ieri sera però pensavamo che forse la cosa migliore sarebbenon chiamarli conflittima un nome simile, dato che uno rischia di confrontarli con gli oggetti di stesso nome di molti altri giochi e sono strutturalmente molto diversi da quelli

o/ < *alza il braccino*

Ero io. In effetti usando il termine "conflitti" si crea l'aspettativa che ci sia una qualche conflittualità di posta, cosa che nel tiro risolutivo standard di Moonfolk non c'è.
Forse Iac, dovresti chiamare Conflitti quelli 1 vs 1 che stai elaborando, e chiamare in un altro modo meno "combattivo" il tiro di gruppo.
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

El Rethic: Moon Folk
« Risposta #21 il: 2009-07-27 13:03:28 »
Passo direttamente subito ai commenti (in quanto sono uno dei giurati che ha letto per primo il gioco e che conosce bene il flavour e l'atmosfera del gioco :D).

Il sistema è, ironicamente, il punto di forza e di debolezza del gioco. Una volta assimilato non diventa un problema ed è estremamente divertente; il problema è proprio "capire" le meccaniche del conflitto e la miglior "tattica" per piazzare i dadi. Io stesso, che ho letto la prima "incarnazione" del sistema di Moonfolk, mi sono trovato abbastanza spaesato all'inizio; sono riuscito in breve ad ingranare, ma non so se la cosa sarebbe così semplice anche con gli altri. Con questo non dico che in definitiva il sistema sia complesso, bensì che sia complesso da assimilare nella sua totalità.
Una volta capito, i conflitti scivolano via come l'olio e la parte tattica è estremamente divertente. (forse, però, tre dadi silenzio, tre madness e due beast, tendenzialmente proverei a togliere un dado madness e vedere come va...)

Un altro grande punto interrogativo sul gioco è costituito dai punti singoli. Nel gioco si è arrivati a un punto in cui il mio personaggio si era in qualche modo staccato dall'interesse collettivo del gruppo per perseguire il proprio (vincendo un conflitto, ero riuscito ad "allearmi" con lo spettro, nella speranza che mi avrebbe insegnato un modo/dato qualcosa per far innamorare di me il mio allevatore, così che il mio personaggio fosse ricambiata) . Nulla di certo con il termine "alleanza", mettiamolo in chiaro, però avevo avviato una spinta centrifuga che, con l'impossibilità degli scontri singoli, sarebbe venuta a mancare e si sarebbe costruito una specie di "recinto" attorno al gruppo. Capisco che l'intento del gioco sia dello stare in gruppo (e metaforicamente la cosa è anche in linea con il miglior lieto fine, cioè con la Moonfolk che acquista la voce, perde i poteri, e riesce a tornare in società e a vivere normalmente), ma è innegabile che in alcuni casi (più o meno sporadici) vi saranno intenti "personali" che porteranno a decisioni ed azioni autonome.
Come ti ho già consigliato, renderei effettivi gli scontri autonomi, magari con delle penalizzazioni (-1 silenzio, impossibilità di alzare il proprio valore di self se non dopo aver soddisfatto la sua categoria di pertinenza (Insight) un numero di volte pari agli altri giocatori...) ma rendendo sempre possibile uno spin-off autonomo ed indipendente.

Mauro

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El Rethic: Moon Folk
« Risposta #22 il: 2009-07-27 13:12:22 »
Da qualche parte il regolamento si trova?

lapo

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El Rethic: Moon Folk
« Risposta #23 il: 2009-07-27 13:38:57 »
Citazione
[cite]Autore: mik[/cite]in linea con il miglior lieto fine, cioè con la Moonfolk che acquista la voce, perde i poteri, e riesce a tornare in società e a vivere normalmente

Opinabile, io preferirei nettamente il diventare permanentemente una bestia (e vivere da bestia felice), piuttosto che rinunciare alla mia natura… (mi pare anche Khana fosse dello stesso avviso) ma non è certamente un problema: a ognuno il proprio finale e la libertà di raggiungerlo, puntando opportunamente i dadi =)

El Rethic: Moon Folk
« Risposta #24 il: 2009-07-27 13:45:14 »
Citazione
Opinabile, io preferirei nettamente il diventare permanentemente una bestia (e vivere da bestia felice), piuttosto che rinunciare alla mia natura… (mi pare anche Khana fosse dello stesso avviso) ma non è certamente un problema: a ognuno il proprio finale e la libertà di raggiungerlo, puntando opportunamente i dadi =)

Diciamo che sono tutti lieto fine, a parte forse la morte.
Personalmente preferisco il rientro in società.

Impazzisci? Ti liberi dalla schiavitù e dal disperezzo che la tua società ti ha cucito addosso.
Diventi bestia? Come sopra.
Riacquisti la voce? Perdi i poteri e puoi finalmente vivere come una persona normale, riuscendo a esprimere tutti i tuoi sentimenti e la tua dignità di individuo.

lapo

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El Rethic: Moon Folk
« Risposta #25 il: 2009-07-27 13:45:35 »
Decisamente strano ma non del tutto assurdo che il pianeta sia in tidal locking col proprio sole (nel senso: tra un pianeta ed un sole non potrebbe mai succedere, ma solo per numeri non per assoluta impossibilità… come concetto è teoricamente possibile)… ma messi da parte i dubbi astronomici, vorrei approfondire anche il lato biologico: come funziona il ciclo vitale di una foresta che sta permanentemente al buio?
Sicuramente non con la fotosintesi clorofilliana: dubito che la luce lunare sia sufficiente… d'altra parte la luce di quella luna dev'essere particolarmente ‘sostanziosa’ dato che può depositarsi sotto forma di argento…

PS: si fa per dire, eh… la risposta “agli dei di questo pianeta gli piace così” è sempre una scappatoia valida, ma mi pare carino cercare di spiegare le cose senza necessariamente tirare in ballo queste cose 0=)

Mauro

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« Risposta #26 il: 2009-07-27 13:54:59 »
Citazione
[cite]Autore: lapo[/cite]tra un pianeta ed un sole non potrebbe mai succedere, ma solo per numeri non per assoluta impossibilità… come concetto è teoricamente possibile

Non potrebbe succedere nemmeno in tempi lunghissimi? Mi viene il dubbio perché, pur essendo vero che al momento la Terra non mostra sempre la stessa faccia alla Luna, tra un po' di tempo ("po'" astronomicamente parlando) le cose cambieranno; tra Terra e Sole non potrebbe succedere la stessa cosa?

Iacopo Frigerio

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« Risposta #27 il: 2009-07-27 14:02:47 »
Accolgo volentieri l'invito a cambiare il nome da Conflitti a qualcosa che crei meno aspettative "conflittuali", ci ragiono su un po'...
Grazie Lapo per la giustificazione della temperatura sul pianeta, in fondo anche a me non piace quando "così piace agli dei"...
Sui "conflitti" 1 vs GM invece dicevo che ci sto ragionando, sicuramente saranno svantaggiosi rispetto a quelli di gruppo ma comunque fattibili, in modo da andare incontro alle esigenze particolareggiate :-)

Quanto al regolamento... Attualmente, a parte appunti volanti esiste solo il testo scritto per il Contest. Già mi è stato detto che il testo dell'epoca non brillava molto per comprensibilità e in più ci sono stati sostanziali cambiamenti alla struttura del gioco.
Purtroppo attualmente non ho tempo per scrivere il testo, perchè sto già lavorando sul manuale da blind-test di RavenDeath, chiedo a tutti gli interessati quindi di pazientare.
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

lapo

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El Rethic: Moon Folk
« Risposta #28 il: 2009-07-27 14:03:14 »
EDIT: x-post con #28.

Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]Non potrebbe succedere nemmeno in tempi lunghissimi?

Non credo, no. In assenza di lune o altri pianeti abbastanza vicini sarebbe magari teoricamente possibile (anche se molto probabilmente sarebbe un equilibrio così instabile che al primo meteorite che colpisce la superfice di sbieco ne uscirebbe e inizierebbe a ruotare), ma è la presenza della luna a renderlo impossibile: se propri ci fosse tidal locking sarebbe con la luna stessa, che ha una marea maggiore (così come ad esempio accade a Plutone e Caronte), e non col sole (non dipende dalla forza dell'attrazione quanto alle forze di marea, ovvero alla differenza di attrazione in due punti diversi del corpo, del tutto trascurabile per qualcosa di grosso ma molto distante).

Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]Da qualche parte il regolamento si trova?

Direi che (almeno una bozza) è presente nel thread citato in #5.
NB: il numero di dadi è cambiato da quel che leggo lì. Ora non ho fatto caso a vedere se anche altri particolari siano diversi.
« Ultima modifica: 2009-07-27 14:08:21 da lapo »

Niccolò

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El Rethic: Moon Folk
« Risposta #29 il: 2009-07-27 15:39:20 »
Citazione
in fondo anche a me non piace quando "così piace agli dei"...


medita bene sul rendere il flavour più prosaico e sullo spiegare tutto ad ogni costo... a volte basta che sia il gruppo a dare la sua risposta, se vuole... e se non ti piace che sia "perchè così piace agli dei", basta scrivere che questa è solo uan delle possibilità vagliate dai filosofi che hanno studiato questo mondo.

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