Autore Topic: El Rethic: Moon Folk  (Letto 8831 volte)

Iacopo Frigerio

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El Rethic: Moon Folk
« Risposta #45 il: 2009-09-09 01:32:40 »
ho ritrovato la mia fonte, che indica per wer in sassone probabilmente il significato non di uomo (e quindi uomo lupo, da werwolfe) ma di "cambiamento", "mutaforma" e quindi un significato affine a lupo magico.
Quindi Mutaforma non mi dispiace anche se va a cadere il lato bestiale e "bestia mutaforma" mi pare un po' lungo se paragonato a "werebeast".

anche un derivato di ferus non mi dispiace, tipo "Ferinità" o più semplicemente Bestia che sostanzialmente risolverebbe in semplicità ogni cosa.

Però non penso tradurrò tutti i termini in inglese, non avrebbe senso, anche se il titolo è inglese, se poi tutto il manuale è scritto in italiano.
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

lapo

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El Rethic: Moon Folk
« Risposta #46 il: 2009-09-15 08:27:31 »
Forse "Mutazione"?
Sulla falsa riga che parli di dolore e non di danno, di ego e non di "io", vedrei meglio "il concetto di mutazione" rispetto a "l'effetto di essere un mutaforma".

Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]Perché invece non pensi a passare tutti i termini in inglese? Il gioco ha un titolo in inglese...

Il Popolo della Luna non suona poi così male... ma in realtà sono il primo a sostenere che l'inglese fa più fico... il superuomo? la donna gatto? il ciclope? per non parlare de... il ghiottone? sembrano prese per i fondelli di sé stessi... unica eccezione l'uomo ragno, forse perché ci hanno esposti al nome tradotto fin da tenera età.

Mauro

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El Rethic: Moon Folk
« Risposta #47 il: 2009-09-15 10:14:02 »
Citazione
[cite]Autore: lapo[/cite]Il Popolo della Luna non suona poi così male... ma in realtà sono il primo a sostenere che l'inglese fa più fico... il superuomo? la donna gatto? il ciclope? per non parlare de...il ghiottone? sembrano prese per i fondelli di sé stessi... unica eccezione l'uomo ragno, forse perché ci hanno esposti al nome tradotto fin da tenera età

Vero; il motivo per cui l'Inglese fa piú figo per me è che non lo conosciamo bene, che non è la lingua naturale: anche chi lo conosce abbastanza da leggere in Inglese e da tradurre, di norma lo usa di solito come una "lingua secondaria", rispetto all'Italiano. Quindi, per quanto abituati, vedere house invece di "casa" crea un collegamento meno forte tra l'oggetto e la parola.
Diverso il caso in cui fin da piccoli ci è presentato in un certo modo, come nel caso dell'Uomo Ragno (per contro, per motivi analoghi per quanto piú "esotico" può essere meno evocativo: personamente trovo piú evocativo "Popolo della Luna", rispetto a Moonfolk).

lapo

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El Rethic: Moon Folk
« Risposta #48 il: 2009-09-15 11:18:44 »
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]il motivo per cui l'Inglese fa piú figo per me è che non lo conosciamo bene, che non è la lingua naturale

Sì sì chiaro, non è che sia intrinsecamente più figo =)

Iacopo Frigerio

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El Rethic: Moon Folk
« Risposta #49 il: 2009-09-15 13:31:51 »
uhm grazie dei consigli, ci ragiono sù, avere un contraddittorio mi aiuta sempre, a volte prendo la stessa decisione che avevo prima, ma i più so anche perchè l'ho presa, a volte trovo che cambiare idea sia più proficuo.

Comunque per chi vuole, su gdritalia hanno reso disponibile la versione di moonfolk che venne fuori, che per la precisione è piena di errori ortografici, sintattici e di sistema.

Adesso sono anni luce avanti, grazie a tutti quelli che l'hanno provato e mi hanno consigliato. Ma se volete capire di cosa tratta moonfolk, quel testo rende abbastanza l'idea.
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Iacopo Frigerio

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El Rethic: Moon Folk
« Risposta #50 il: 2009-12-10 13:44:25 »
Riporto in alto il thread per invitare chi a partecipato al playtest della arCONate a scrivere qualche considerazione che non è riuscito a dirmi di persona, quella sera o che gli è venuta soltanto dopo, a mente fredda.

Comunque grazie, è stato molto divertente e utile, spero vi siate divertiti.
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Suna

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El Rethic: Moon Folk
« Risposta #51 il: 2009-12-10 14:05:16 »
Non ho partecipato ad arCONate perché ero alla con bella (:P sto scherzando!) però rileggendo il thread mi viene da suggerire che le prove che le moonfolk affrontano in gruppo potrebbero chiamarsi "ordalie", giusto per differenziarle dai conflitti in singolo. E questi ultimi potresti chiamarli "crisi", visto come mi spiegavi a giocapadova che sono i più problematici per le Moonfolk. In questo modo, entrambe le definizioni cadono sotto la categoria generale di conflitto, e la cosa dovrebbe semplificare la vita, in un discorso "esistono due tipi di conflitti:".
A proposito. Il testo dove si trova?

PS: la prossima volta Iacopo mi deve playtestare Steamdance, eh! Ora che a Utopia ho visto che l'ultima soluzione tentata rende il gioco decisamente più funzionale, mi è tornato l'ottimismo!

Iacopo Frigerio

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El Rethic: Moon Folk
« Risposta #52 il: 2009-12-10 14:32:14 »
Uhm ci penso... in realtà crisi la prendo subito ordalia ci penso...
Onestamente sono molto adeguate allo spirito del setting :-)

Il testo è gelosamente custodito da me... Al momento non ha per nulla una forma presentabile al mondo esterno, non solo perchè è scritto tutto alla rinfusa ma perchè manca tutta la parte relativa al master, egli deve avere alcune indicazioni su come dare ritmo, come conteggiare i secondi etc che sono importanti, ma che non ho bisogno di scrivere perchè sto ancora testando da per me e lo decido con calma io...

Quindi in mani d'altri creerei solo difficoltà al master...

Sullo steamdance... alla prima con insieme un playtest non te lo nego di certo... E mi si dice tu sia stato folgorato una notte e il gioco sia diventato masterless...
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Suna

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El Rethic: Moon Folk
« Risposta #53 il: 2009-12-10 17:06:43 »
"E' con la sola volontà che metto in moto il mio pensiero, è con il succo di sappho che i pensieri acquistano rapidità. Le labbra si macchiano e le macchie sono un segno di riconoscimento. E' con la sola volontà che metto in moto il mio pensiero. Noi computer umani mettiamo in moto il pensiero con la sola volontà. E' col succo di sappho che i pensieri acquistano rapidità. Le labbra si macchiano e le macchie sono un segno di riconoscimento. Con la sola volontà mettiamo in moto il pensiero."

Citazione da...? Dai che è facile :)
Scherzi a parte, la parte masterless è il meno. Il bello è il vedere che funziona!

Michael Tangherlini

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El Rethic: Moon Folk
« Risposta #54 il: 2009-12-10 22:23:50 »
Citazione
[cite]Autore: Suna[/cite]"E' con la sola volontà che metto in moto il mio pensiero, è con il succo di sappho che i pensieri acquistano rapidità. Le labbra si macchiano e le macchie sono un segno di riconoscimento. E' con la sola volontà che metto in moto il mio pensiero. Noi computer umani mettiamo in moto il pensiero con la sola volontà. E' col succo di sappho che i pensieri acquistano rapidità. Le labbra si macchiano e le macchie sono un segno di riconoscimento. Con la sola volontà mettiamo in moto il pensiero."

Da quando in qua sei un mentat? o_O

@El Rethic: ma un consiglio in generale lo si dà volentieri, con o senza guida per il master... o no?

-MikeT
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Iacopo Frigerio

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El Rethic: Moon Folk
« Risposta #55 il: 2009-12-11 02:19:51 »
beh in questo preciso istante il master sembra fare poco, fondamentalmente decidere quanti dadi tirare, tirarli, segnarsi un paio di cose su come si organizzano le priorità dei giocatori e fare il framing delle scene

In realtà bisogna saper calcolare quanti dadi Tormento assegnare in virtù di quanto ci vanno pesanti con le poste... Poste pesanti? dadi pesanti, dovranno essere molto fortunati o superare i limiti umani (e subirne le conseguenze)...
Bisogna avere (e qui non ci sono grandi difficoltà per chi è nel giro) la capactà di fare il giusto framing, che non deve essere ne blando ne troppo aggressivo, dato che devi dare il tempo per una esplorazione psicologica del sé.
Ma soprattutto il master deve dare il ritmo, attraverso due meccaniche. La prima è quella del chiamare "l'ordalia" (come l'ha chiamata Suna), stà a lui chiamarla, non c'è un presupposto fisso, certo devono essere momenti narrativamente importanti e bisogna sapersi armonizzare anche alle richieste e esigenze del tavolo di giocatori, ma è lui che può rendere più o meno frenetici gli Incontri facendo progredire più o meno celermente l'esplorazione psicologica... E spiegare come fare, adesso, mi è difficile e secondario.
Il secondo metodo del ritmo è quello della conta dei secondi nel piazzamento dei dadi. Meno secondi ci sono più il ritmo è frenetico e istintivo, più secondi sono e più il gioco diventa tattico, ma anche noioso.
E poi onestamente, non l'ho ancora provato sul lungo periodo con moonfolk già avanzate nei punteggi e non sono ancora sicuro degli scenari che possono uscire...

In definitiva vi chiedo di aspettare che sia davvero un po' più pronto di così... So che per tutti non è semplice, ma al momento se volete vederlo dovete cercarmi per le con che giro, oppure scaricarvi la versione del contest 24h di gdr Italia, che sarà bacata, ma già ha tutti gli elementi fondamentali...
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