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El Rethic: Moon Folk

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Michael Tangherlini:

--- Citazione ---[cite]Autore: lapo[/cite][p]vorrei approfondire anche il lato biologico: come funziona il ciclo vitale di una foresta che sta permanentemente al buio?
Sicuramente non con la fotosintesi clorofilliana: dubito che la luce lunare sia sufficiente… d'altra parte la luce di quella luna dev'essere particolarmente ‘sostanziosa’ dato che può depositarsi sotto forma di argento…[/p]
--- Termina citazione ---

La fotosintesi clorofilliana non e' altro che uno spostare elettroni da un composto all'altro della cellula per produrre ATP, sfruttando l'energia dei fotoni come fonte di energia per le primissime fasi dello spostamento.
Definito questo, per me ci sono due opzioni: la via terrestre e la via Moonfolk. Nella prima ipotesi, queste piante fanno esattamente come miliardi di altri microorganismi: non usano la luce del sole, ma altri composti per ottenere gli elettroni responsabili della sintesi di energia; li' basta inventarsi due sciocchezze sulla chimica e via.
Nella seconda ipotesi, visto che la luce della luna si deposita sotto forma di argento, si tiene tutto com'e': i fotoni della luna in Moonfolk vanno piu' che bene per la fotosintesi. E io opterei per questa ipotesi.

-MikeT

Davide Losito - ( Khana ):
dunque...
[supercazzole proto-biologiche]

Il sole di questo pianeta non è così caldo come il nostro, quindi non è in grado di fondere la crosta del lato esposto alla sua luce.
Il calore del pianeta è quindi INTERNO.
Questo immenso calore interno evita anche che il lato di notte eterna congeli e mantiene alla temperatura ideale le radici delle piante della foresta.
Probabilmente esiste un punto lontanissimo nel profondo della foresta dove c'è qualche chilometro quadrato di ghiaccio eterno, ma nessuno è mai riuscito a vederlo perché per raggiungerlo occorre un viaggio di mesi da passare costantemente sotto l'influsso dei raggi della Luna, che come sapete sono mutogeni.

Le piante stesse sono quindi pervase di calore e nella foresta si crea un ecosistema bilanciato e termicamente compatibile con la vita.

I raggi della luna, sommati al calore interno delle piante, sono sufficienti per far scattare i processi di fotosintesi.
[ / supercazzole proto-biologiche]

Michael Tangherlini:
[Commento alla supercazzola proto-biologica]
Il calore non ha molto a che vedere con la fotosintesi di per se', se non perche' magari certe reazioni possono essere o meno rallentate o bloccate da temperature troppo basse. E' proprio una questione di energia necessaria per sbalzare un elettrone da una molecola all'altra: nella luce del nostro Sole ce n'e' abbastanza, in quella di altri pianeti non si sa. Se si vuole, nella luce riflessa dalla Luna di Moonfolk si'.
[/Commento alla supercazzola proto-biologica]
[LAVANDERIA MODE ON]

-MikeT

Mauro:

--- Citazione ---[cite]Autore: khana[/cite]Il sole di questo pianeta non è così caldo come il nostro, quindi non è in grado di fondere la crosta del lato esposto alla sua luce.
Il calore del pianeta è quindi INTERNO
--- Termina citazione ---

Il calore interno del pianeta maggiore di quello proveniente dall'esterno... mai letto Dragon's Egg? Parte dall'idea che la vita si sviluppa su una stella di neutroni, con tutto quello che ne consegue, compresa la caratteristica del calore del pianeta maggiore di quello che viene dall'esterno.
Lo sto leggendo in questo periodo, e devo dire che lo trovo parecchio interessante.

lapo:

--- Citazione ---[cite]Autore: Domon[/cite]medita bene sul rendere il flavour più prosaico e sullo spiegare tutto ad ogni costo...
--- Termina citazione ---

Beh, ma mica da scrivere sul manuale nel capitolo “perché questo mondo fantasy funziona”, più da dire a chi facesse domande inopportune come me ieri ;-)


--- Citazione ---[cite]Autore: Mauro[/cite]Il calore interno del pianeta maggiore di quello proveniente dall'esterno... mai lettoDragon's Egg?
--- Termina citazione ---

Non c'è bisogno di andare così lontani: perché al mare fa tendenzialmente caldo e in alta montagna fa freddo, nonostante in alta montagna ci sia meno aria a schermare i raggi solari? ;-)

In realtà non penso che il calore interno della terra c'entri poi molto (però ci stava bene :P), penso sia perché l'aria è abbastanza trasparente e quindi non si scalda, si scalda solo perché a contatto con acqua e terreno che, essendo opachi e non (molto) riflettenti, assorbono la luce solare scaldandosi.

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