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[AP] [The Mountain Witch su G+] Anima mia, torna a casa tua (?)

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Daniele Di Rubbo:
Allora, da quel che ho letto qui e capito mentre giocavo, Davide, non è che tu inserissi pezzi del tuo Fato Oscuro: semplicemente interpretavi il tuo personaggio, che ovviamente ha un Fato Oscuro. Non vorrei che vedessi l’introduzione del Fato Oscuro come l’unico modo che hai per far fare qualcosa col tuo personaggio.

Comunque non mi pare che tu abbia fatto errori; di certo hai cercato di accelerare sull’introduzione del tuo personaggio (compreso il suo Fato Oscuro) ma, come dice Girolamo, questa non è una cosa negativa, anzi.

Se invece stavi davvero inserendo pezzi del tuo Fato Oscuro, ti posso garantire che non si è sempre capito:

* Questo era un chiaro tentativo di far vedere qualcosa della backstory;
* Questo l’ho visto come una conseguenza di quello che hai detto sopra (non un ulteriore svelamento del tuo Fato Oscuro);
* Questa mi sembrava una normale reazione del tuo PG; del resto io facevo apposta ad esagerare in negativo il rapporto con Murakama (per via di qualcosa che dissi, avendo usato il mio Fato Oscuro, alcune sessioni fa);
* Qui avevo capito che stavi usando il tuo Fato Oscuro, nel dubbio avrei pensato che stavi creando tensione o approfondendo il rapporto tra i due PG, il che comunque va benissimo;
* Avevo letto la tua scheda e ho capito. L’unica obiezione che feci è: “Ma non dovrebbe tirare?”, e in effetti dovevi tirare, ma ce la siamo cavata perché Girolamo ha detto “Ok, diciamo che per me per ora sembra morto” e tu non hai obiettato (quindi non era un conflitto).

girolamo:
Tenetevi forte, perché ne leggerete delle belle, in quella che, a mio parere, è stata la miglior sessione che abbiamo giocato finora.

Ovviamente, come sempre in caso di separazione dei ronin, ho effettuato continui passaggi da un gruppo all’altro, ma ciò che è successo è sostanzialmente quanto segue.

Scena 4 - Le catacombe (Toshiro, Neji e Fujimaru Ito)

In fuga dalla casa del daimyo assassinato, i ronin si fiondano in un vicolo sul retro, da cui si vede l’ingresso buio di una caverna. Messi alle strette dall’arrivo delle guardie di Murakami, i nostri decidono di entrarvi, infilandosi in un angusto e buio cunicolo laterale per disperdere gli inseguitori, che invece si arrestano misteriosamente all’ingresso della grotta.
Alla fine del passaggio, i ronin si ritrovano in un largo corridoio con bare allineate su ambo i lati, e Fujimaru Ito nota in lontananza una figura vagamente familiare: è il fantasma di sua sorella Nazuki, che gli chiede di “fare ciò che deve” per donarle la pace eterna.

In questa scena, piuttosto toccante in quest’ultimo incontro, abbiamo avuto parecchi Conflitti, basati sull’uso di Abilità: Fujimaru Ito per intimidire un paio di guardie che avevano raggiunto i ronin, Toshiro per ricordare informazioni sulla caverna, Neji per vedere più chiaramente nell’oscurità.
In particolare, il primo di questi finisce in pareggio, e Nikitas decide di dichiarare un Ai-Uchi, raggiungendo il proprio intento al prezzo di una ferita al fianco (gravità Capitolo); mentre Neji subisce una distorsione per superare un pozzo pieno di spuntoni aguzzi (successo Misto).
Da segnalare, inoltre, il primo uso di un punto Fiducia per Comprare il Diritto di Narrazione da parte di Nikitas su Neji, per narrare come quest’ultimo si accorga della somiglianza tra Fujimaru Ito e la ragazza, ma non riesca a rendersi conto che ella sia ormai un fantasma.

Scena 4 bis - Visioni e folletti (Sanjiro)

Intanto Sanjiro, dopo una breve conversazione con un paio di lavandaie, decide di ignorare il simbolo della fenice sul muro (che le due donne affermano di non vedere) e si dirige invece verso un portale con cancello che dà su un bosco, anch’esso sormontato da un simbolo simile.
Toccandolo, Sanjiro riceve una visione, breve e distorta, delle voci e del cunicolo oscuro attraversato dai compagni; quando si riprende, il cancello è aperto, ed un raggio di luce collega magicamente i due simboli.
Deciso a proseguire, il ronin entra nel bosco e, dopo qualche minuto di cammino, vi scorge un movimento ai bordi del sentiero: si tratta di un folletto, Yoshi, che gli chiede qualcosa a lui caro per indicargli la strada verso la dimora di O-Yanma.
Ricevuto da Sanjiro il suo monile, inizia saltellando a fargli strada.

Questa scena, invece, è stata puramente narrativa, con Sanjiro che ne ha approfittato per inserire un altro elemento del suo Fato Oscuro (il simbolo della fenice sul portale verso il bosco).

Scena 5 bis - Il rifugio dell’eremita (Sanjiro)

Dopo una mezz’ora di cammino, la nostra strana coppia giunge in prossimità di una capanna, che Yoshi consiglia di evitare, in quanto dimora di “un vecchio malvagio”. Sanjiro, incuriosito, decide invece di darci un’occhiata, e viene accolto da un burbero omaccione di circa due metri, che lo liquida senza troppi complimenti.
Il ronin sta per andarsene quando, guardando attraverso una finestra, nota un oggetto familliare: un pettine appartenente ad una donna del suo monastero. Entra quindi di soppiatto nella capanna, e si accorge che il pettine è circondato da altri oggetti femminili o infantili.
Intuendo l’oscuro segreto del vecchio feticista, lo costringe a parlare, minacciandolo con la katana; viene quindi a scoprire che l’uomo fa affari coi briganti che hanno rapito i suoi confratelli e consorelle, e che alcuni di essi sono stati di recente venduti come schiavi alla Fortezza.
Soddisfatto, il ronin recupera il pettine e ritorna dal folletto, che si era tenuto a debita distanza dal rifugio.

In questa scena ho detto esplicitamente a Sanjiro che vedeva qualcosa di strano dalla finestra, chiedendogli di descrivermi cosa fosse. Tale decisione si è rivelata azzeccata, credo, in quanto ha consentito di avanzare la storia personale del ronin e, probabilmente, legarla col suo Fato Oscuro.
Col senno di poi, forse avrei potuto rendere più esplicita la figura del vecchio eremita, facendogli dichiarare, in seguito al Conflitto perso contro Sanjiro, qualcosa in più sulle sue turpi abitudini; ma in fondo l’importante è stato che il ronin abbia inserito altri elementi della sua storia (e magari del suo Fato Oscuro).

Scena 5 - Scontro mortale nelle catacombe (Toshiro, Neji e Fujimaru Ito)

Un risoluto Fujimaru Ito si riunisce ai compagni, facendo chiaramente intendere di voler essere lasciato in pace; gli altri per ora accettano l’ostinato silenzio del ronin, e tutti e tre si dirigono lungo il corridoio di destra.
Giunti in prossimità del luogo dell’apparizione del fantasma di Nazuki, Toshiro e Neji notano perplessi come non ci siano sentieri laterali dove la misteriosa ragazza possa essersi diretta. Ma non c’è tempo per riflettere troppo, in quanto i tre odono un urlo femminile poco distante, ognuno percependolo in maniera differente, come il canto della notte precedente.
I ronin si fiondano in direzione del grido, ma un altro imprevisto li attende: Neji, col volto trasfigurato in un orribile ghigno ed i capelli diventati lunghi e bianchi, scocca a tradimento una freccia alle spalle di Fujimaru Ito, mancandolo di pochi millimetri.
Ripresosi dallo shock, il mastodontico ronin si fionda, lancia in resta, all’assalto del compagno.

E qui chiudiamo col botto, con un bel Duello che ci attende la prossima sessione!
Oltre ad essere stata una scena emozionante e piena di colpi di scena, è stata anche molto densa a livello meccanico, con il gruppo che si è dovuto fermare qualche minuto per discutere sul Conflitto mortale lanciato da Davide, all’atto dello scoccare la freccia.
Il manuale da un lato dice esplicitamente che un ronin può sottrarsi da un Conflitto che abbia come posta la sua morte, ma altrove precisa anche che ciò non andrebbe fatto per motivi esclusivamente di preservazione del proprio PG. Quindi, abbiamo deciso di tirare, decretando la morte di Fujimaru Ito solo in caso di Successo Doppio (necessario, a livello meccanico, per uccidere un ronin). Come avrete capito dalla storia, tale ipotesi è stata momentaneamente scongiurata, nel caso specifico da un Pareggio sui dadi.
Comunque, la scena ha portato all’introduzione di ulteriori elementi dei Fati Oscuri di Toshiro, che  nota uno scheletro senza mani, né piedi sporgere da una bara in prossimità del luogo di apparizione di Nazuki (da notare che, per la prima volta, abbiamo un esempio di intreccio dei Fati di due ronin, Toshiro e Fujimaru Ito).
Ma soprattutto, Davide, pur essendo subentrato solo la sessione scorsa, ha praticamente già rivelato il suo Fato Oscuro, o comunque è andato molto vicino a mostrarne le estreme conseguenze, con la sua improvvisa trasformazione in demone.

Commenti finali

Purtroppo stavolta sono praticamente dovuto scappare per un impegno a fine sessione, quindi non ho avuto tempo di partecipare alla discussione finale.
Aspetto, quindi, con grande curiosità di leggere i pareri degli altri, per capire se anche a loro la sessione è piaciuta tanto quanto a me.

Daniele Di Rubbo:
Allora, ammetto in prima persona che durante la prima parte della sessione ero un po’ sottotono. Deve essere stato per aver giocato senza caffè dopo pranzo (ne prendo uno al giorno, dopo pranzo, ma lo prendo sempre – prima di questa sessione no, invece).

Mi sono animato in un secondo momento, quando ho visto le interazioni tra i personaggi fare scintille. A differenza di Girolamo, non so se questa sia stata davvero la migliore sessione (farei fatica, però, ad indicarne un’altra migliore, lo ammetto), però ammetto che è stata parecchio interessante: io ho già dato sfoggio di diversi elementi del mio Fato Oscuro e anche in questa sessione ho cercato di seguire il trend senza esagerare (non voglio correre troppo prima degli altri e lasciare anche a loro modo di fare mostra del proprio Fato), Sanjuro ha fatto vedere più cose di sé, lo stesso vale per Fujimaru Ito col fantasma della sorella, mentre Neji ha galoppato.

Di sicuro ha dato una bella accelerata alla sessione: di fatto si è rivelato come un nemico insostenibile e l’unica cosa che mi dispiace è che, se morirà Fujimaru Ito, sicuramente poi ci sarà anche lo showdown con Toshiro (almeno nelle intenzioni). Ciò nonostante ammetto che non ho ancora idea dei Fati dei miei compagni ronin (nemmeno di quello di Neji, che potrebbe essere almeno un paio di Fati).

Alla fine mi incuriosirà molto vedere cosa nascondono i miei compagni. Vedo che ci avviciniamo a grandi passi verso la fine del gioco.

Davide Falzani:
Allora, parto con la premessa che per me, questa sessione di gioco, probabilmente è stata la più intensa ed eccitante della mia vita! Certo,  per trent'anni ho giocato soltanto a D&D, perciò oggettivamente ci voleva poco, però è stato davvero entusiasmante! L'ambientazione giapponese mi galvanizza, ma non è soltanto quello. Sto giocando con persone toste (love love), e probabilmente per la prima volta, sono riuscito completamente a sciogliermi e a fregarmene di qualunque convenzione. Il personaggio di Nejj, anche per una serie di eventi fortunati, come il fato che mi è capitato in sorte, è proprio del genere che a me piace. Probabilmente potevo aspettare ancora un po' per fare la mia mossa ma era davvero una settimana che la vedevo nella mia mente, dovevo soltanto aspettare l'occasione propizia… e l'occasione è arrivata! Concludo con una nota di colore: lo so che i miei compagni di avventura sono troppo maschi per raccontarlo, ma al termine della sessione di hangout, ci siamo salutati lanciandoci i bacini... L'ultima traccia della loro, seppur malcelate, eterosessualità, è andata a puttane, ed io sono davvero felice!

Daniele Di Rubbo:
Ehm… Davide, mi sa che arrivi tardi: qui stiamo a darci i bacini da mesi. XD

Comunque mi fa molto piacere che la sessione ti sia piaciuta tanto. Vedremo che cosa riserverà per noi la strada verso il finale.

Qui la mia curiosità è: ma alla fine del Capitolo, quando riassegneremo la Fiducia, come ci dovremo comportare in caso di eventuali PG morti?

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