Autore Topic: [Monsterhearts] Mostri dentro casa  (Letto 12031 volte)

Ezio

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[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« il: 2012-06-12 00:21:32 »

In due giorni io, la Lavi, Mattia Korin e signora e il Serenello nazionale ci siamo sparati un'intera campagna di Monsterhearts in due giorni.
A parte la totale follia dell'esperienza la particolarità è stata che ha costituito un esperimento di localizzazione italiana del gioco.


Forse è bene ricordare cosa significa questo e perché abbiamo sentito il bisogno di farlo.


Il setting originale del gioco è nordamericano, come spesso succede.
Il nordamerica, in questo contesto, è uno scenario molto distante, quasi una cosa fantastica. Io non sono mai stato a New York, la conosco solo attraverso film, serie, fumetti. In pratica New York, per me, non è più reale di Hobbiville o di Oz.
Avvicinare a casa un gioco significa, spesso, renderlo più reale, più vicino alla tua esperienza quotidiana e, quindi, capace di "parlarti" più in profondità.
Del resto... perché deve esserci un setting americano standard? Perché non posso raccontare le storie dei miei mostrini adolescenti in Italia?

Per nessuna ragione reale, pare.


Il dubbio principale era se le dinamiche della hig-school americana fossero necessarie. Del resto il teen-drama è un genere americano, e l'immaginario è quello. Inoltre esistono differenze reali: una maggiore libertà e responsabilizzazione dei ragazzi, un ambiente scolastico più opprimente anche nella durata delle lezioni, una mentalità che spinge a forti contrasti tra il "vincente" e il "perdente", e un problema di bullismo maggiore (o forse solo più pubblicizzato).


Questi sono tutti elementi che influiscono pesantemente sul gioco: possono essere eliminato o, quantomeno, "tradotti" mantenendo intatto e funzionale il gioco?


La nostra esperienza parrebbe dire di si.

Abbiamo deciso di ambientare il gioco in un paese della bassa padana, un ambiente estremamente familiare a tutti: il più lontano dal Po sono io, che sono di Reggio Emilia, e avevamo il Fiume letteralmente fuori dalla finestra, a Castelmassa.
Abbiamo chiamato il paese "Castelnovo Piano", un nome molto "padano", che potrebbe davvero esistere da qualche parte lungo il corso del Po.


Uno dei primi effetti della localizzazione è stato rendere più facile la creazione di un setting condiviso, incrementando il flusso di idee. Per esempio uno dei principi del gioco è Ammanta il mondo nell'oscurità. Questo significa varie cose, tra cui il creare uno "scenario" horror. Di solito si ricorre a brume, notti senza luna, boschi fitti... ma a Castelnovo mi è venuto in aiuto la mia conoscenza di cosa significa veramente vivere in uno di quei paesi e ho usato, per omaggiare quel principio, qualcosa di molto semplice: l'afa.
Ho spesso descritto come il Settembre del gioco fosse ancora caldo, opprimente, uno di quei mesi in cui il caldo dell'estate si unisce all'umido dell'autunno e le mattinate sono piene di nebbia bassa, bagnata, di quei giorni in cui non si riesce a respirare, non si vede il sole per via della cappa d'umido.
Opprimente e molto, molto, reale. Non c'era bisogno di attivare una sospensione dell'incredulità di alcun tipo: sapevamo tutti cosa significava ed era veramente opprimente.


Una cosa che mi è piaciuta molto è stata anche la localizzazione della Selkie. La Selkie è un mito gaelico, una fanciulla-foca, una fata-sirena.
Ora, foche in Italia ce ne sono poche e in Pianura Padana meno.
Per localizzarla ci è bastato cambiare l'animale e ricolorare un paio delle mosse: la nostra Selkie è diventata un Airone, e l'Oceano da cui dovrebbe provenire si è trasformato nel Po, coi suoi canneti e la sua forza distruttrice. Il nuoto delle mosse è diventato il volo.
Ha funzionato appieno: il Po è diventato qualcosa di estraneo, potente e alieno, esattamente come dovrebbe essere, e chiedergli aiuto è stato, per la Selkie, decisamente difficile.
Dopo di che si sono fatte anche altre chiacchere su come localizzare questa Skin in altre parti d'Italia, ma lascio che siano gli altri a parlarne.


La familiarità dello scenario ha aiutato molto nel descrivere la scuola, i comportamenti degli studenti e degli insegnanti in maniera realistica e credibile. Non ho dovuto ricorrere a ricordi mezzo dimenticati di Buffy o altro: ho attinto alla mia esperienza e ciascuno ha fatto altrettanto. Invece di quello che potrei immaginarmi come un nerd americano ho descritto quello che SAPEVO essere un nerd italiano, in tutto e per tutto.


Un personaggio che mi pare molto credibile in questo senso è stato Nonna Nives, la nonna della nostra Selkie, altrettanto Selkie.Non c'è stato bisogno di inventare o descrivere granché. Mi è bastato dare un nome... e tutti già sapevano chi era, come si vestiva, come parlava.
Quando più tardi si sono confrontati con lei, e l'hanno fatto seriamente, tutti sapevamo cosa aspettarci, sapevamo che quella con cui i PG stavano parlando era una persona VERA, e per me era facile darle motivazioni, pattern, manierismi.


Stavamo poi giocando nella nostra terra. Quando il Po ha rotto gli argini, per colpa della Selkie, non è stato difficile "sentirlo". Eravamo davvero sotto l'argine, eravamo tutti cresciuti sentendo raccontare della grande alluvione del '51 (quella di Don Camillo, per intenderci), e sappiamo tutti che genere di distruzione può essere, e credo che questo abbia aumentato molto il senso di colpa di mattia, il giocatore della Selkie.


Quando è stato detto che il Fantasma era un giovane partigiano morto nel '45 è stato facile capire chi era, cosa rappresentava, così come è stato facile immaginare il suo nome sul cippo in mezzo al paese.


In generale credo che l'esperimento abbia funzionato alla grande.
Le differenze effettive che ci sono tra italia e nordamerica non hanno avuto un impatto significativo sul gioco e, anzi, il giocare "close to home" ha migliorato l'intensità della partita.


In generale credo che trascinare da questa parte dell'Oceano il gioco sia stato un gran modo di omaggiare a pieno il Principio di Far sembrare il mondo reale.

Lascio la parola ai miei compagni per qualunque riflessione vogliano fare ^^
« Ultima modifica: 2012-06-12 00:30:39 da Ezio »
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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #1 il: 2012-06-12 08:02:11 »
Bello!  :)

Giulia Cursi

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #2 il: 2012-06-12 08:47:13 »
Davvero bello! E' stata comunque facile riassumere un mondo italiano condiviso visto che fate parte della stessa regione. Io troverei piccole difficoltà a vedere reale qualcosa che non sia nei confini delle Marche, la mentalità qui è molto diversa rispetto già alla Romagna con cui confina.
Ma è comunque un esperimento interessante, portare il gioco più vicino a casa rende sempre più forti le botte e motive che prendi! XD
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Lavinia

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #3 il: 2012-06-12 10:02:40 »
Era Castelnovo Piccolo :P

Anche nel caso in cui non si abiti proprio nello stesso posto, alcune cose restano vere: è vero che negli USA generalmente ci si aspetta che un adolescente sia più responsabile e meno dipendente dalla famiglia che in Italia, d'altro canto il passare meno tempo a scuola permette di interagire maggiormente al di fuori di essa (penso a tutte le volte che invece di andare a casa per pranzo sono rimasta da un compagno/a di classe a Reggio Emilia e poi si è passato il pomeriggio insieme a buona parte della classe), alcolici e sigarette sono disponibili a 16 anni invece che a 21 e 18, si possono organizzare feste in tranquillità, e con la diffusione capillare degli scooter ci si aspetta che da una certa età in poi un ragazzo si arrangi con gli spostamenti e ci si fida abbastanza da lasciarlo girare e fare tardi senza troppe domande (parlando in generale, ovviamente. Anche io conosco ragazzi/ragazze che non possono praticamente uscire dopo cena...).

Di certo provenire più o meno tutti dalla stessa zona ha aiutato, ma credo che anche nel caso ci si trovi a provenire da zone molto diverse, il paesone grande abbastanza da avere una o due scuole superiori, un paio di locali per trovarsi la sera, un cinema e così via lo abbiamo tutti presente :)e in ogni caso, giocando altri giochi che richiedono "giocate nella città da cui venite" o simili alle CON, di solito si finisce per scegliere un luogo che sia anche solo vagamente familiare a tutti fra quelli possibili e chi viene da lì si occupa di dare i dettagli di colore. Funziona comunque bene, a maggior ragione se si usa un "minimo comune denominatore" piuttosto che un luogo vero.

Abbiamo in effetti giocato meno la scuola, ma considerando che quasi subito c'è stata una grossa alluvione non so se e quanto ciò dipenda dalla minore importanza. Le scene che abbiamo visto sono state poco diverse da quelle ambientate in controparti americane, perché appunto se è vero che le classi funzionano in maniera diversa, i gruppi sociali sono meno stratificati e più fluidi e il bullismo è meno presente/pubblicizzato, è più facile concentrarsi su cose che tutti conosciamo.
Se si vuole evitare il "tutti studiamo la stessa cosa" nella decina di anni prima dell'ultima riforma c'era stato un fiorire di sperimentazioni e spesso un liceo scientifico aveva l'indirizzo normale, una sperimentazione informatica, una linguistica e una incentrata sul laboratorio, per fare un esempio (so che altre sperimentazioni simili c'erano nei tecnici e negli altri licei).

Inoltre nella mia esperienza una volta che le dinamiche fra pg del gioco hanno ingranato ci si ritrova a passare poco tempo a scuola come scene, e anzi diventa un luogo in cui tirare un attimo il fiato, o da usare se le cose diventano troppo tranquille. Non è mai capitato finora che fosse il focus principale.

L'unica cosa che non sapevamo se avrebbe funzionato era la Selkie.
In Italia abbiamo una purtroppo piccola popolazione di foca monaca, ma solo in Sicilia e Sardegna e con avvistamenti decisamente sporadici. Se si gioca in sud Italia o comunque sulla costa si può usare la skin così com'è, oppure molto facilmente ricolorarla usando i delfini, che sono molto più frequenti e familiari nel Mediterraneo (e quasi tutti hanno visto un delfino, anche solo in cattività).

Per la valle del Po abbiamo trovato l'eccellente soluzione dell'airone, e qui basta dire che invece che respirare sott'acqua la pelle le da il potere di volare come airone, per il resto essendo un animale legato all'acqua le altre mosse possono rimanere identiche (sostituendo Po a oceano). Inoltre essendo uccelli palustri e acquatici sono psicopompi, quindi abbiamo il lato sovrannaturale della skin.

Per aree montuose, ci sono venute in mente possibilità diverse: una ninfa del bosco e delle sorgenti (per mantenere il color acquatico), oppure un lupo che non è il classico lupo mannaro, ma usa la pelle per divenirlo (rifacendosi magari ai versipellis di tradizione romana). Davvero, finché si riesce a ricolorare in maniera folcloristica senza andare a cambiare troppo le mosse, l'adattamento è possibilissimo.

Mattia Bulgarelli

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #4 il: 2012-06-12 10:19:33 »

Giocando questa Selkie ho imparato queste cose del gioco:

1- un personaggio sessualmente timido è interessante anche in MH. O forse anche di più, visto il fuoco di fila di Turn Someone On che salta fuori inevitabilmente (sia in andata sia in ritorno). ^^;

2- la Selkie è la figlia del Ministro degli Esteri della Latveria, se prende Ocean's Breath. Quella mossa è una scommessa. Se ti va davvero bene (10+), ti risolve un problema grosso. Se ti va così-così (7-9) scatena un disastro (l'alluvione di cui sopra).

3- la Selkie è davvero un personaggio tragico, ha tutti i motivi per soffrire e nessuno la capisce. Ma davvero, al tavolo, non so se Ezio, Manu, Lavi, Paolo hanno capito PERCHÈ Philippa (poi ha cambiato nome in Bianca quando ha accettato la sua natura di Airone) soffrisse così tanto. O_o;


Poi, mi piacerebbe che Lavinia ci raccontasse di come "ha diviso il gioco per zero" facendo sì che il Potere Oscuro prendesse una String su se stesso. ^_^
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Lavinia

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #5 il: 2012-06-12 10:25:06 »
Poi, mi piacerebbe che Lavinia ci raccontasse di come "ha diviso il gioco per zero" facendo sì che il Potere Oscuro prendesse una String su se stesso. ^_^
Volentieri, ma aspetterei che prima tutti abbiano detto la loro sull'argomento principale ^_^

Mattia Bulgarelli

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #6 il: 2012-06-12 10:35:40 »
Se si vuole evitare il "tutti studiamo la stessa cosa" nella decina di anni prima dell'ultima riforma c'era stato un fiorire di sperimentazioni e spesso un liceo scientifico aveva l'indirizzo normale, una sperimentazione informatica, una linguistica e una incentrata sul laboratorio, per fare un esempio (so che altre sperimentazioni simili c'erano nei tecnici e negli altri licei).
Oppure si può ambientare in un paesone che ha 2-3 scuole superiori diverse e vicine.

Ostiglia (MN) ha (aveva?) Liceo Classico e 3 sezioni di Scientifico in un edificio, più un ITI e un'alberghiero a suppergiù 250 metri e anche un altro istituto tecnico-commerciale di cui ricordo solo che il loro programma di matematica di 5a era quello della 2a nostra (= dello Scientifico).
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Lavinia

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #7 il: 2012-06-12 10:51:05 »
Esatto, il paese che avevo in mente io ha un alberghiero, un liceo classico+ scientifico (normale e due sperimentazioni) e un ragioneria, il liceo è in centro a 10 minuti a piedi dalle altre due ^_^ l'esempio era più per il "tutti facciamo la stessa scuola"
« Ultima modifica: 2012-06-12 11:29:17 da Lavinia »

Mauro

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #8 il: 2012-06-12 11:22:16 »
3- la Selkie è davvero un personaggio tragico, ha tutti i motivi per soffrire e nessuno la capisce. Ma davvero, al tavolo, non so se Ezio, Manu, Lavi, Paolo hanno capito PERCHÈ Philippa (poi ha cambiato nome in Bianca quando ha accettato la sua natura di Airone) soffrisse così tanto
Puoi approfondire la tua esperienza in gioco, in tal senso?

Ezio

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #9 il: 2012-06-12 11:28:51 »
Non ora, Mauro.

Per ora riserviamo la prima parte del thread alla localizzazione, alle tecniche che abbiamo usato e ai dubbi che altri potrebbero avere, grazie.

Magari apri un altro thread per la Selkie, dato che la tua è una domanda in generale ^^
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Michael Tangherlini

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #10 il: 2012-06-12 11:59:46 »
Anche noi (io, Luca Ricci, Ernesto Pavan, Isa Spallelarghe e Daniele Di Rubbo), nel nostro piccolo, avevamo avviato i nostri piccoli mostri in un non-meglio-definito piccolo paese del Nord Italia. Funzionava, e avrei voluto vederla tutta intera.
Penso che MH sia un gioco che si presti bene alla localizzazione, perché localizzare rende il tutto più vicino e quindi sentito, oltre che facile da immaginare e rendere al tavolo. Voglio dire, le superiori bene o male le abbiamo fatte tutti, quindi sappiamo che c'erano i bulletti e come si comportavano, sappiamo come erano fatti i banchi, gli orari di lezione, cosa si fa nell'intervallo... è più vicina rispetto ai grandi college americani della fiction su cui si basa il gioco, ma non per questo rendono il tutto infattibile.


-MikeT
My body is a cage / My mind holds the key (Peter Gabriel - My body is a cage)

Mauro

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #11 il: 2012-06-12 12:26:17 »
Solo per chiarire:
Magari apri un altro thread per la Selkie, dato che la tua è una domanda in generale
La mia è una domanda estremamente specifica, l'ho fatta qui per questo: l'esperienza di Mattia con quel personaggio in quella campagna; e perché quel personaggio in quella situazione soffrisse così tanto.
Se Mattia è disposto a parlarne apro un'altra discussione, altrimenti avrebbe poco senso.

Ezio

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #12 il: 2012-06-12 12:29:06 »
Solo per chiarire:


Mauro, la tua domanda verte sulle particolarità nel localizzare il gioco in un paese della bassa padana anziché nel Wyoming? No, quindi è off topic.
Non mi importa se parla specificatamente di quella campagna: questo è un thread sulla LOCALIZZAZIONE, non su quella campagna.

Di contro il post di Micheal non parla di questa campagna... ma è in topic, perché parla di localizzazione.
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Mauro

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #13 il: 2012-06-12 12:38:25 »
... guarda che non ho mai contestato quello (infatti ho detto che ne parlerò altrove), ho solo detto che la mia domanda era specifica, e non generica, come l'avevi vista tu.

Comunque, a parte quello: il fatto di conoscere tutti la zona quanto ha influenzato, secondo voi? Le volte che ho giocato a Sporchi Segreti la localizzazione per me è andata dall'indifferente al dannosa (se tutti tranne te conoscono il posto, sei l'unico a non capire i riferimenti).
Da quanto scrivi (l'essere vicini al Po, conoscere la zona, conoscere l'alluvione del '51) mi pare non essere stato trascurabile.

Ashrat

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #14 il: 2012-06-12 12:39:33 »
Mi sembra però, da quello che dite, che questa cosa sia possibile solo con un gruppo in cui tutti condividano la stessa provenienza geografica. Le esperienze e le abitudini di un adolescente di Ceglie Messapica sono molto diverse da quelle di un adolescente di Torino (ho avuto modo di confrontare le mie eperienze meridionali con quelle di persone provenienti da un po' tutta Italia, e sono completamente differenti). E ci sono le differenze tra città grandi, medie e piccole, e quel background sociologico e tradizionale a cui accennava Ezio, per cui può utilizzare, sicuro dell'effetto, la Resistenza o le alluvioni del Po (che a me, per esempio, non avrebbero fatto scattare nessun campanello).
In assenza di questi elementi condivisi, mi viene da pensare che ambientarlo in Italia sia più difficile che farlo negli Stati Uniti o, perché no, in una public school inglese o in un liceo giapponese, ovvero in luoghi in cui, in mancanza di esperienze dirette condivise, si possa fare riferimento a una "mitologia" comune e nota a tutti.
Terrone che Gioca

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