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Cosa vi aspettereste da una pubblicità sui giochi di ruolo?
Marco Andreetto:
Per prima cosa mi chiederei a chi è indirizzata la pubblicità.
Domani posto qualcosa di più perché l'argomento mi interessa ma devo elaborare.
Iacopo Frigerio:
operativamente parlando ci sarebbero da fare tutta una serie di passaggi che i più non conoscono.
I pubblicitari sono gli ultimi a entrare in scena, nel processo creativo di una pubblicità, prima sta tutto il lavoro di analisi (spesso il lavoro è fatto prima ancora che venga creato il prodotto, anzi il prodotto stesso viene modificato in virtù dei risultati dell'analisi).
Con l'analisi, attraverso meccanismi di interviste telefoniche, o interviste sul campo o focus group fi fanno domande tese a comprendere se c'è un bisogno latente che il prodotto che noi abbiamo può soddisfare...
L'analisi può essere ridotta, nel caso già si abbia una forte idea di piazzamento del prodotto, ossia 'io voglio che il prodotto sia venduto tra i geek tra i 15 e 22 anni'.
A quel punto comincia il lavoro per proporre il prodotto (di solito in focus group) e vedere come rispondono le persone e cosa trovano interessante nel prodotto (in modo poi da spingere quegli aspetti nella pubblicità, il principio è di indurre nel 'consumatore' un processo che permetta al bisogno di tramutarsi in domanda)
Poi un lavoro quantitativo, volto a certificare che ciò che è emerso nei focus group sia effettivamente efficace.
Di conseguenza, si cerca ci produrre una pubblicità che possegga quegli elementi che potenzialmente potranno attrarre il consumatore.
Con un po' di esperienza, noti subito quali pubblicità in tv sono fatte male e infatti, noto quante hanno spesso vita breve, perché inducono cose sbagliate.
Fare una pubblicità è una cosa dannatamente difficile e costosa... Lasciamo perdere il costo del processo produttivo, ma solo per piazzare una pubblcità decente sul libretto che gira gratis a Lucca devo spendere 200/300 euro, magari su un prodotto che complessivamente come editore a me è costato 500 euro...
Mattia Bulgarelli:
Fermo restando che quello che dice Iacopo è oro, il "giochino mentale" di immaginare una pubblicità lo possiamo fare lo stesso. Come "giochino", appunto, pour parler e vediamo che ne salta fuori.
Concordo con Alex/miet riguardo alle pubblicità "astratte" tipo quelle dei profumi per i giochi: potrebbero essere interessanti PROPRIO perché non puoi far "vedere il gioco". "Far vedere la fiction" sarebbe un autogoal, perché poi il gioco ti spinge a personalizzare molto.
Concordo anche con l'idea che non si possano fare "le pubblicità progresso per il GdR" (esattamente come non si fanno "per i videogiochi" in generale e quelle "per i libri" fanno un po' schifo, mediamente), ma per le case editrici si potrebbe guardare alle pubblicità dei canali tematici, che mettono insieme un "bouquet d'offerta" sottolineando come offrano quella varietà offerta da quei prodotti (che so, le pubblicità di Cielo).
Le pubblicità per le 'Con dovrebbero essere simili a quelle delle vacanze: un tot di highlights di gente che si sta divertendo, dei luoghi, del cibo, ecc.
Immagino una bella sequenza rapida con la Lavi che ride forte con Ariele, Meguey che gesticola entusiasta in conferenza, Ezio che stappa una bottiglia, Moreno che assaggia pane e salame, qualcuno che si alza dal tavolo e punta il dito su qualcuno, il mielaceto sul grana, panoramica su Bertinoro, abbraccio di gruppo, ecc. ecc. Niente audio delle scene, ma una colonna sonora allegra.
Patrick:
dipende anche tantissimo a chi sarebbe indirizzata la pubblicità. è stato detto? (magari me lo sono perso io ^^')
Dairon:
--- Citazione da: Iacopo Frigerio - 2012-06-04 13:31:34 ---
Con l'analisi, attraverso meccanismi di interviste telefoniche, o interviste sul campo o focus group fi fanno domande tese a comprendere se c'è un bisogno latente che il prodotto che noi abbiamo può soddisfare...
--- Termina citazione ---
Da profano, in questo caso non avrei la minima idea di cosa si possa chiedere al telefono per questo genere di prodotti... A meno di non fare 1000 telefonate di cui 999 inutili e 1 utile, dove l'intervistato sa che cosa sono i gdr, e allora gli chiedi dei suoi gusti etc. :P
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