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Spiegare i GdR al Nipote
LucaRicci:
Iniziai con la scatola di D&D, prestatami da un amico a cui l'avevano regalata, ma non aveva mai avuto voglia di leggere tutte le regole.
Il libretto a schede era perfetto per imparare a giocare, e si imparava abbastanza in fretta a fare l'arbitro.
Da lì una lunga carriera di organizzatore di partite di gdr...
Non penso però che un ragazzo adesso farebbe la stesso percorso con la stessa voglia...mi spiego meglio.
Ai tempi di quella scatola, ero già un videogiocatore, e non di console: MSX, Amiga, e poi PC MS-DOS, Windows etc etc etc
C'era da smanettare sempre, in una maniera o nell'altra...già da piccino (8 anni) facevo copie (coff coff) dei giochi dell'amiga per amici di mio padre, e ogni volta che usciva qualche programma o gioco nuovo, c'era sempre qualcosa da imparare.
Giocare adesso? Solo console. Giochi in scatola? Manco a vederli sugli scaffali.
Eppure penso che se i giochi avessero un tutorial come quello nella scatola di d&d, sarebbe più facile far imparare i giochi ai ragazzi, e non parlo certo solo dei gdr tradizionali.
franz:
Come esperienza, ho introdotto ad una Con tre ragazzini/e di 14 anni a Don't Rest Your Head, e mi pare se la siano cavata egregiamente, anche perché il tema dell'horror (anche se non sanguinolento) penso sia ancora condiviso nell'immaginario dei giovani.
Per mia esperienza personale, ho iniziato a 13 anni a giocare a D&D scatola rossa: mi appassionava come gioco perché da piccolo ho avuto una montagna di LibroGame; quindi credo che bisogna trovare per ogni persona qualcosa che lo appassioni. Ad esempio, se è appassionato di videogiochi, penso sia molto semplice avvicinarlo attraverso un'ambientazione simile al suo gioco preferito; se appassionato di telefilm o cartoni animati, la cosa è ancora più semplice con AiPS :-D
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione ---[cite]Autore: Aetio[/cite]Voi avete esperienze di questo tipo? Come vi muovereste in questo caso?
--- Termina citazione ---
Se ti dicessi che ho fatto una bellissima demo di CnV ad un ragazzino di 13 anni con suo padre? ^_^
E che l'anno dopo, alla stessa fiera, mi ha sparato un momento CARRAMBA CHE SORPRESA arrivandomi alle spalle e chiedendomi se e dove "c'erano giochi di ruolo tipo Cani nella Vigna"? (trattandosi dell'ultima Mantova Comics & [video]games, non c'era NULLA di GdR, purtroppo)
Certo, poi la cosa che gli piaceva di più era l'idea dei dèmoni, di fare il fenomeno, ecc., che pretendete da un ragazzino in piena equivalenza mentale manga-indotta Più Punte Nei Capelli/Spada Più Lunga/Più Demoniaco = Più Potente, però è già parecchio che si ricordasse di me, del gioco, del GdR... a distanza di 12 mesi, in cui giocò (e BENE, anche!) un PG "cattivissimo" sulla carta, ma molto comprensivo nei fatti. ^___^
Se gli avessi portato Anima Prime mi avrebbe chiesto di adottarlo, ci scommetto. :P
Sempre l'anno scorso, sempre CnV e sempre Mantova, c'era una giocatrice che ha provato a coinvolgere la bimba di 8 anni che aveva con sè (cuginetta in visita? Non ricordo). Conflitto d'Iniziazione: "punire un ladro". E io TRAC, ci metto la bambina che ruba perchè troppo povera. La bimba ha capito PERFETTAMENTE lo spirito della cosa e, consultata dalla giocatrice, ha suggerito di "lasciarla andare". Conflitto tecnicamente perso, ed evviva tutti. ^_^
Sarà che CnV va a toccare cose talmente "di base" dello spirito umano che non c'è bisogno di chissà quali complicazioni. ^___^
Ezio:
Innanzitutto grazie a tutti, ragazzi. Come al solito siete preziosi.
Mi spiego un po' meglio e cerco di essere un po' meno criprico, e chiedo scusa se ieri ci sono andato un po' con i piedi di piombo, ma trattandosi di un potenziale lavoro...
Hanno recentemente proposto a me e a un paio di altri amici di partecipare alle attività estive della locale ARCI, proponendoci appunto di portare in giro per tre campi estivi della provincia, una settimana per campo. La situazione è appunto quella di un campo estivo mirato alla fascia d'età tra gli 11 e 15. In questo modo il gdr si affiancherebbe ad attività quali un corso di fotografia e uno di fumetto.
L'idea mi affascina e mi sembra una sfida veramente grande, a livello personale, ma prima di accettare volevo essere sicuro di poter fare qualcosa di bello. Proporre del gdr in un ambiente per cui nessun gdr potrebbe venire decentemente non avrebbe senso. Ho aperto il topic appunto perché sapevo che questa community poteva offrirmi idee e saggi consigli, soprattutto aperti e non di parte.
In generale credo di pensarla un po' come Lapo. Cose sbrilluccicose, esaltazione di sentirsi "grandi" e coinvolgimento per una settimana. Idee come Cani o Non Cedere, quindi, un po' mi sembrano poco adatte, dato che mi troverei di fronte a 5/6 ragazzini che non conosco e dovrò subito dargli abbastanza materiale e attenzione per farli tornare anche il giorno dopo e quello dopo ancora.
Per la stessa ragione non posso far girare Guardie d'Onore (che ho e adoro, per inciso). L'idea di Renato sarebbe perfetta se potessi accedere ad almeno uno dei ragazzi PRIMA, ma non è questo il caso, purtroppo. Credo di dover centrare qualcosa che faccia appello ad un immaginario comune già presente. E' dura...
Moreno:
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]1) Non spiegare "cos'è il gdr". Se dovessi far provare un libro a tuo nipote, gli spiegheresti cos'è la letteratura? Tutta? Scegli un gioco, e spiegagli come si gioca a quello.[/p]
--- Termina citazione ---
Assolutissimamente concorde e mai l'idea di fare altrimenti attraversò la mia cervella.
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]
2) Sistema di gioco coerente. A meno che il tuo scopo principale non sia far vedere a tutti come sei bravo a tappare le pezze del sistema...[/p]
--- Termina citazione ---
Il mio scopo principale è farli divertire, intanto, per una settimana. Poi si vedrà, e se da cosa nacerà cosa sarò l'uomo più felice della terra... ma qui siamo in fantascienza.
Intanto mi trovo a dover coinvolgere dei ragazzini, e la situazione è diversa, credo, da quella della Convention che citava Mattia. Lì non soltanto c'erano meno ragazzini, ma è stato lui a venirti a cercare, mentre la mia situazione è tendenzialmente opposta. Probabilmente saranno ragazzini che sì, havranno letto una pubblicità o un volantino, quindi non si tratta di tenerli lì contro la loro volontà (sarebbe improponibile fare gdr con un contratto sociale di questo tipo), ma comunque di fare uno sforzo per coinvolgerli.
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]
3) Sui temi "maturi", concordo: è possibile che siano perfettamente in grado di giocarli, ma non ci puoi fare conto. Ma questo non significa che devi per forza fargli giocare dentro un dungeon (anche perché a quel punto ti becchi la concorrenza di World of Warcraft e similari)
4) Gli aspetti "tecnici" non hanno mai allontanato nessuno da nessun gioco, a meno che non siano trecento pagine di regole di dubbia utilità che tanto non segue nessuno. Se guardi ragazzini di cinque anni giocare a cowboy e indiani, giocano con delle regole, eccome. Un sistema semplice, e chiaro, ma che un sistema ci sia. Sono troppo vecchi per divertirsi molto a farsi raccontare le favole.[/p]
--- Termina citazione ---
Già... ma deve essere qualcosa di leggero, e veloce da imparare. La concorrenza di WoW sarebbe dura, dura come il ferro. L'unica possibilità che vedo, alle condizioni in cui sono, sarebbe dare davvero in mano a loro la storia e le scelte, facendoli sentire come siano davvero loro a creare l'avventura, e non stiano seguendo dei binari.
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]
5) Se li conosci, basati sulle cose che gli piacciono come "colore". Leggono? Guardano molti film? Giocano a dei videogiochi? Non dare per scontato che adorino esplorare dungeon.[/p][p]Come te la cavi con l'inglese? O in ogni caso preferisci sistemi in italiano?[/p]
--- Termina citazione ---
Io con l'inglese non ho il minimo problema, ma sarei tendenzialmente più propenso a qualcosa in italiano, per aver la possibilità, magari, di far girare il manuale.
Detto ciò "Leggere Anima Prime" balza al primo posto delle Cose da Fare (era al 7°^^)... Cloud in Limit ha sempre il suo sporco perché.
Per ora sarei comunque orientato ad accettare e a fare il tentativo con D&D 4a, anche se sono ancora ben lontano dal decidere, e sicuramente prima di farlo mi studio AP.
Perché proprio D&D?
1) E' sbrilluccicoso e lo stesso manuale del giocatore ha abbastanza grafica per iniziare a colpire
2) Le miniature, le mappettine, credo che potrebbero contribuire a quanto sopra (anche se, forse, si corre il rischio di far piuttosto risaltare la concorrenza WoW che citava Moreno...)
3) E' relativamente semplice: alla sua base il regolamento posso riassumerlo in un foglio A4, posso creare degli abbozzi di PG da far poi personalizzare con razza, classe, dettagli di colore (presentare dei PG pregenerati completi credo rischierebbe di togliere un potente strumento di coinvolgimento). In 30/45 minuti si è in gioco.
4) Non è coerente, ma ha fatto passi da gigante, penso, in questo senso.
5) Può reggere abbastanza bene l'assenza di uno o due player (quello ché è venuto la prima volta perché obbligato dai genitori, poi ha preferito andare a fare altro, che è la mia paura più grande).
6) Se gli dovesse piacere possono procurarselo facilmente, e da lì, magari rimanendo in contatto con me, scoprire che c'è anche altro...
7) E' fortemente collaborativo, sarebbero costretti a giocare assieme, non a masturbarsi mentalmente chiusi nel loro mondo privato.
Star Wars Saga potrebbe essere un terzo titolo da prendere in considerazione, fondamentalmente per le stesse ragioni di D&D, e con l'aggiunta che "Clone Wars" potrebbe averli introdotti già all'universo, ma col difetto che, come D&D, la concorrenza di WoW sarebbe impari e sul campo avverso.
Storming the Wizard's Tower (che non conosco e cito quasi a caso)? Agon (che mi sembra fin troppo "sottile")? Spirit of the Century (ma non so capirebbero il pulp. Mi sa che vedrebbero l'audace aviatore come un semplice pirla...)?
Che ne dite? Secondo voi potrebbe prestarsi, ora che conoscete meglio la situazione? E', in generale, una cosa fattibile proporre del gdr a queste condizioni?
Soprattutto l'ultima è la domanda che mi sta assillando negli ultimi giorni, per questo vi chiedo questi pareri...
rgrassi:
Aetio, Levity è NATO al tavolo facendo giocare i miei nipoti.
Oltre ai consigli che ti sono già stati dati, tieni anche presente (se vuoi) di considerare meccanismi di negoziazione tra giocatori, o scambio di personaggi, etc..., perchè queste sono cose che possono servire in un gruppo di ragazzi.
Quanto ai "temi di gioco" ti suggerisco di non imporli, ma farli suggerire da loro.
Una cosa importante. I ragazzi NON sono molto interessati al 'gioco in quanto tale'.
Sono interessati "al gruppo", ai "rapporti tra di loro", ai "rapporti con l'altro sesso", etc...
Tienilo presente.
Rob
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